di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Quando abbiamo iniziato a vedere l’efficacia negativa delle iniezioni alla fine dell’estate scorsa, pensavamo che ormai i vaccini sarebbero stati ritirati dal mercato. Eppure, ancora oggi, sono obbligatori nelle forze armate e in altri contesti, e ora la FDA sta per approvarli per i bambini e i neonati. (la richiesta sarà discussa il 15 giugno prossimo dall’ente regolatore americano – ndr). Ma una cosa che non sentiamo più è l’incessante postilla del complesso governo-industria farmaceutica su come tutti i non vaccinati stiano riempiendo gli ospedali. Sapete perché? Perché è vero esattamente il contrario. Eppure le politiche non cambiano in base ai fatti sul campo».
La frase è di Daniel Horowitz ed è stata pubblicata in un articolo Conservative Review. Ringraziamo Il Blog di Sabino Paciolla che lo ha segnalato traducendolo in Italiano. Ma soprattutto perché ha ancora voglia di inseguire le centinaia di analisi statistiche che ogni giorno confermano quanto già decretato dai compianti scienziati Franco Trinca, biologo umbro autore delle denunce per le cure ignorate contro il Covid-19, e Luc Montagnier, virologo francese viciniore Nobel per la Medicina.
Oggi facciamo una sintesi di questo ed altri articoli che evidenziano dati allarmanti sui vaccini killer.
Da qualche mese Gospa News ha preso la decisione di dare risalto solo ai già inquietanti dati ufficiali di EudraVigilance e VAERS (le due piattaforme di farmacovigilanza di EU e USA che hanno registrato milioni di segnalazione per sospette reazioni avverse anche letali) ma soprattutto alle ricerche scientifiche pubblicate su riviste specializzate che ripetutamente confermano la correlazione tra sieri genici sperimentali e decessi, più volte contestata dalle autorità sanitarie dei governi occidentali per poter proseguire la lucrosa propaganda di immunizzazione globale finanziata da Bill Gates e progettata dalle Big Pharma.
La programmazione di una massiva campagna di vaccinazione è avvenuta ancor prima della dichiarazione della pandemia da Covid-19, causata da un virus SARS-Cov-2 da laboratorio, come ormai accreditato anche dal presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco Giorgio Palù, ma volutamente occultato dalla Commissione Europea.
Basti ricordare il summit Commissione Europea del 12 settembre 2019 e il brevetto del siero genico Spikevax di Moderna del 28 marzo 2019.
In una breve intervista l’amico Franco Trinca, deceduto in seguito a un SARS-Cov-2 estremamente letale e sospetto dopo un incontro segreto sul grafene nei vaccini insieme all’altro deceduto farmacologo Domenico Biscardi, definì la vaccinazione durante una pandemia “un’arma di distruzione di massa” riprendendo le parole di Montagnier (morto misteriosamente nel giorno dei funerali di Trinca) e dell’altro virologo di fama mondiale Geert Vanden Bossche, talmente esperto di immunizzazione da sbattere la porte in faccia all’ong Gavi Alliance di Bill Gates in relazione al controverso vaccino sull’ebola.
Quell’articolo, con oltre un milione di visualizzazioni, è il più letto nella storia di Gospa News. Ma vediamo ora cosa dicono i dati di Australia, Cambogia e Regno Unito in relazione all’efficacia dei sieri genici sperimentali, ai danni al sistema immunitario e alla mortalità per Covid-19 tra i vaccinati, che si aggiunge a quella causata da altre patologie per reazioni avverse.
BOOM DI OSPEDALIZZAZIONI E DECESSI DOPO I VACCINI ANTI-COVID
«L’Australia, come altri Paesi, pubblica ogni settimana un rapporto di sorveglianza COVID. Ma finora non eravamo in grado di usarlo efficacemente per monitorare i tassi di ospedalizzazione in base allo stato vaccinale, perché i rapporti confondevano la categoria dei non vaccinati con quella degli “sconosciuti”. Ora le due categorie sono state separate e possiamo avere un quadro chiaro di chi viene ricoverato con la COVID. Ecco la tabella 1 del New South Wales COVID-19 Weekly Data Overview per la settimana conclusasi il 28 maggio» è quanto rimarca Daniel Horowitz pubblicando la tabella.
«I casi di COVID sono aumentati notevolmente in quasi tutti i Paesi che hanno avviato una campagna di vaccinazione di massa. Perché sta succedendo?» ha scritto invece The Epoch Times che a sua volta lo aveva ripreso da Mercola.com.
La vaccinazione di massa avrebbe dovuto ridurre la minaccia della COVID, ma a breve termine sembra peggiorarla. Perché? E perché la COVID è ora “in aumento in 4 dei 5 Paesi più vaccinati”? Secondo la rivista Forbes:[2]
“I Paesi con i più alti tassi di vaccinazione al mondo – tra cui quattro dei cinque più vaccinati – stanno lottando per contenere i focolai di coronavirus che sono, su base pro-capite, più alti dell’ondata che ha devastato l’India, una tendenza che ha portato gli esperti a mettere in discussione l’efficacia di alcuni vaccini … e la saggezza di allentare le restrizioni anche con la maggior parte della popolazione vaccinata”.
Peggio dell’India? Come è possibile? E perché otto membri “completamente vaccinati” dei New York Yankees sono risultati positivi al COVID? Ecco la storia dell’Associated Press:[3]
“L’interbase dei New York Yankees Gleyber Torres è risultato positivo al Covid-19 nonostante sia completamente vaccinato e abbia precedentemente contratto il coronavirus durante l’offseason. Torres è uno degli otto cosiddetti “breakthrough positives” tra gli Yankees – persone che sono risultate positive nonostante fossero completamente vaccinate”.
E se tutto ciò non è abbastanza confuso, date un’occhiata a ciò che sta accadendo in Cambogia. La Cambogia ha iniziato la sua campagna di vaccinazione all’inizio di febbraio dopo aver registrato zero vittime. Proprio così: Il Paese non ha registrato alcun decesso da COVID fino al marzo 2021, poche settimane dopo l’avvio del programma di vaccinazione.
Nel suo report settimanale n. 42 “Rapporto di sorveglianza sui vaccini COVID-19”, il Dipartimento della salute del Regno Unito ammette a pagina 23 che: “I livelli di anticorpi N sembrano essere più bassi nelle persone che vengono infettate dopo due dosi di vaccino”.
Continua dicendo che questo calo degli anticorpi è essenzialmente permanente. Gli inglesi ora scoprono che il vaccino interferisce con la capacità del corpo di produrre anticorpi dopo l’infezione non solo contro la proteina spike, ma anche contro altre parti del virus. In particolare, le persone vaccinate non sembrano formare anticorpi contro la proteina nucleocapside, l’involucro del virus (che è una parte cruciale della risposta nelle persone non vaccinate).
A lungo termine, i vaccinati sono molto più suscettibili a qualsiasi mutazione nella proteina spike, anche se sono già stati infettati e curati una o più volte. I non vaccinati, invece, ottengono un’immunità duratura, se non permanente.
Questi studi non fanno altro che aggiungersi ai tanti altri che hanno ripetutamente segnalato il problema sia sulla tossicità della Spike, geneticamente modificata nei nuovi sieri genici a base di RNA messaggero che la stessa Pfizer ammette, nel suo Safety Sheet, «non è stata studiata a fondo» nelle nuovissime biotecnologie farmacologiche, a quelli sui danni al sistema immunitario dei booster denunciati da Montagnier ma anche dalla stessa European Medicines Agency, l’ente regolatore dei Paesi UE che ha approvato solo in via sperimentale per un uso commerciale di emergenza i vaccini antiCovid.
Ma ciò si integra con le ricerche italiane che hanno evidenziato la permanenza della tossica Spike nel sangue dei vaccinati fino a 6 mesi e la conferma che esiste una correlazione tra i vaccini e i letali coaguli di sangue.
A questo punto diventa ancora più inquietante la circostanza che l’americana Food and Drug Administration, ripetendo quanto già fatto quando diede l’approvazione definitiva al Comirnaty di Pfizer-Biontech (non più sperimentale negli USA per gli over 16 anni), ha approvato, senza convocare il Comitato Consultivo indipendente, l’utilizzo del booster Pfizer per i bambini tra 5-11.
Ciò è avvenuto nonostante la stessa Big Pharma di New York avesse ammesso “candidamente” che sul suo vaccino, quando alcuni mesi fa richiese l’autorizzazione per gli over 5 anni delle due dosi ordinarie, non vi erano dati in relazione alla reazione avversa risultata già letale: la miocardite. Questa patologia è anche perfida perché senza adeguati accertamenti autoptici può essere scambiata per un malore improvviso da attacco cardiaco, ormai assai diffuso tra la causa di morte tra i giovani in Italia e nel mondo.
L’attivista Ciro Scognamiglio, membro del direttivo di Constitutio Italia, ha chiesto in merito all’ASL e all’AIFA )Agenzia Italiana del Farmaco) l’attivazione del Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza PRAC (dall’acronimo inglese dell’organismo interno all’European Medicines Agency-EMA). Non risulta che abbia ancora avuto risposta.
Ma nel contempo alcuni giudici tedeschi hanno denunciato la tragedia delle reazioni avverse al parlamento definendo esplicitamente la campagna di vaccinazione antiCovid come un omicidio di stato.
Alla luce dei nuovi dati emersi e delle ripetute segnalazioni circa la presenza del grafene nei sieri genici sperimentali si rafforza il sospetto che non solo la popolazione mondiale si trovi esposta a un esperimento globale nel quale è possibile l’alterazione del DNA umano, come sostenuto dal genetista Walter Doerfler, ma sia destinata a diventare cavia di una ricerca sull’efficacia del controllo neurocerebrale, come sperimentato dall’agenzia militare del Dipartimento della Difesa americano alcuni anni.
Appare oltremodo inquietante che tali sperimentazioni furono effettuate fa per volontà dell’amministrazione Obama-Biden che ha finanziato le pericolose ricerche sui virus attraverso le quali è stato creato il virus SARS-Cov-2 della pandemia da Covid-19.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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