di Anna Turletti – giornalista conduttrice di TG6
Giuseppe Delicati è un medico piemontese di Borgaro Torinese, etichettato no vax e negazionista dalle reti televisive italiane, solo per aver sottolineato le sue perplessità sui sieri genici. Perplessità avanzate da studi scientifici ufficiali e da altri ricercatori. Il dottore Delicati é ora indagato per falso e omicidio colposo.
Dai primi giorni di luglio è tornato in libertà, ma con il divieto di dimora e di avvicinamento a Torino, dopo l’arresto con l’accusa di avere rilasciato numerosi certificati irregolari per l’esenzione dal vaccino anti-Covid. In precedenza, su richiesta del suo avvocato difensore, Gianluca Visca, aveva ottenuto i domiciliari. Il medico, secondo quanto si apprende, ora si è stabilito a Foligno, in provincia di Perugia.
Ma veniamo ai fatti, dei quali sono venuta a conoscenza tramite la dettagliata documentazione ufficiale in possesso del Comitato Delicati Libero, composto da paziente e amici al lui riconoscenti per essere stati da lui scrupolosamente seguiti, curati e guariti nel tempo.
I pazienti si recavano presso il suo studio dove lui svolgeva la sua professione in modo onesto, prescrivendo le esenzioni da vaccino attraverso un’attenta raccolta anamnestica delle patologie presentate dai suoi mutuati e nonostante ció era anche un dottore vaccinatore riconosciuto (ufficialmente dall’ASL Torino 4), in grado di rilasciare regolarmente i certificati vaccinali. Insomma svolgeva in modo corretto il suo lavoro, alla luce del sole.
Prima di proseguire, però, con la ricostruzione dell’intera vicenda, pongo una semplice domanda: secondo voi, se un paziente presenta delle patologie tali per cui un vaccino a mRNA che non ha ancora completato l’iter di procedura di certificazione efficacia e di sicurezza, potrebbe creare piú rischi che benefici, che cosa dovrebbe fare un dottore che agisce in scienza e coscienza? Non prescrivere le l’esenzioni?
Proprio a seguito di queste esenzioni da lui prescritte, Delicati viene preso di mira da Alice Martinelli del programma TV Mediaset, Le Iene, dalla Rai, nella trasmissione “Oggi é un altro giorno”, da Mediaset a “Pomeriggio 5”, programma condotto da Barbara d’Urso, dal quotidiano torinese La Stampa e da tutti gli “articolisti” del mainstream. Dopo essere stato ammonito, diffidato, deriso, dichiarato paranoide e sospeso, il 31 dicembre 2021 gli viene revocato lo status di medico di base e mandato in pensionamento anticipato.
Chissà perché?
Avrebbero, infatti, potuto radiarlo anziché revocargli lo status di medico di base, ma la radiazione, in base all’articolo n.50 del DPR 221/1950, prevede che il sanitario radiato possa essere reiscritto all’ordine anche qualora ci fosse una condanna penale.
L’ARRESTO DEL MEDICO PRO ESENZIONI
A questo punto l’ordine dei Medici di Macerata per assicurarsi che il dottore non possa mai più professare la sua attività, con il supporto del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, gli revoca il suo status di medico e gli fa una diagnosi.
Intanto il 28 marzo 2022 la Stampa dà la notizia dell’arresto di Delicati presso il centro di detenzione le Vallette di Torino e nelle cinquantuno pagine di ordinanza d’arresto, compaiono i nomi delle centinaia di persone che si erano rivolte a lui. Il Gip Edmundo Pio firma l’ordine d’arresto su richiesta del pm Gianfranco Colace.
Contemporaneamente all’arresto, l’ordine di Macerata gli fa una diagnosi di soggetto paranoide e nel frattempo la Stampa scrive un altro articolo sul conto del dottore gettandogli addosso ulteriore fango. L’articolo recita: “i consigli pericolosi del dottore no vax: “Non c’é bisogno di andare all’ospedale” e muore un suo paziente anziano per covid”.
A quel punto viene indagato per omicidio colposo. Successivamente viene messo in isolamento per mancanza di protezione Contro la covid19 (!?!?!?). Il 4 aprile 2022, l’onorevole Jessica Costanzo, ex appartenente al movimento 5stelle e ora tra le fila di Italexit di Gianluigi Paragone, si reca davanti al carcere delle Vallette per fare una visita di ispezione sulle sue condizioni di salute, delle quali si teme un peggioramento: viene ritratta in un video, nel quale si nota la Costanzo davanti al centro di detenzione.
Di fatto la visita non è mai avvenuta perché la direttrice avrebbe segnalato all’onorevole che Delicati era in isolamento. Nei giorni successivi la stessa Jessica Costanzo avrebbe ammesso, in un secondo video, che non aveva potuto incontrare il dottore perché era in una cella d’isolamento e che l’informazione le era stata trasmessa dal vicecomandante.
Sempre nella stessa giornata, il 4 aprile, l’avv. Mirko Damasco, del foro di Rimini, Comicost, incaricato della difesa del dottore, anticipa le strategie di difesa del suo cliente all’emittente web 9mq, situazione imbarazzante mai accaduta prima. Il Dottore viene poi affiancato da un secondo Avvocato, Gianluca Visca, e intanto le numerose attestazioni di affetto e di stima da parte dei pazienti, nei suoi confronti non gli vengono mai recapitate dai due legali: giusto per isolarlo non solo fisicamente, ma anche emotivamente e psicologicamente.
L’Avv. Visca, il primo giugno 2022, fa intendere al dottore che se si fosse comportato bene, l’avrebbero portato ai domiciliari in centro Italia, a 600 km dalla sua residenza, con la scorta.
DOTTOR DELICATI COME ASSANGE
E due giorni dopo, il 3 giugno, esce un nuovo articolo su la Stampa, in cui si legge: “medico no vax ottiene i domiciliari ma va in esilio a seicento chilometri da Chivasso”. In realtà il dottore risiedeva a Borgaro Torinese, non a CHIVASSO. L’articolo poi continua: “una sorta di esilio necessario e rilevante per far sì che il dottore stia il più lontano possibile dal luogo in cui si sarebbe macchiato di condotte di reato gravi”.
A questo punto la domanda sorge spontanea: “chissà che cosa avrà convinto la Procura ad attenuare la pena al pericoloso dottore? Sarà che è stato costretto ad ammettere colpe non commesse?”
Russia slams British Verdict on Assange Extradition as ‘Shameful’
Secondo il Gip, Edmundo Pio, i domiciliari non possono escludere eventuali condotte di recidiva, quindi sempre secondo il Gip, il povero dottore che ha agito nei confronti dei suoi pazienti, esercitando il principio di precauzione dovrebbe magari restare in una cella di isolamento per 175 anni come già sta per accadere ad un giornalista onesto, Julian Assange in fase di estradizione negli USA….
Concludendo il dottor Delicati è stato:
- Ammonito, attraverso la riduzione del 20% del suo stipendio;
- Diffamato, in quanto considerato negazionista, no vax, pericoloso, colpevole e definito “soggetto del genere”, locuzione volutamente impropria espressa dal presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio;
- Sospeso: in quanto gli é stato revocato lo status di medico di base;
- sanzionato: in quanto messo in pensionamento anticipato a seguito di una diagnosi voluta da Alberto Cirio, di “persona paranoide”, una diagnosi pianificata e non rispondente alla verità dei fatti;
- in ultimo incarcerato e messo in isolamento come fosse un vero e proprio terrorista.
Tutto questo per aver esercitato il principio di precauzione nei confronti dei suoi pazienti affetti da patologie pregresse, per aver espresso dei ragionevoli dubbi sull’efficacia e sulla sicurezza dei prodotti vaccinali contro la covid 19, per aver agito in scienza e coscienza, per essersi attenuto al giuramento di Ippocrate considerato ormai dagli ordini dei medici una mera sciocchezza, per essersi attenuto al codice deontologico dei medici e ai diritti della Costituzione italiana.
Questa peró non è giustizia e che vi piaccia o no, questi sono abusi effettuati dalle autorità sanitarie, dai politici, dalle forze dell’ordine, dai giornalisti di regime, dagli avvocati e dalla magistratura, collusi con i poteri forti.
Questi sono abusi e crimini contro l’essere umano.
Concludo questo mio articolo con le ultime notizie che gettano ulteriori ombre su chi agisce dietro le quinte di questa vicenda, protetto nominalmente da una toga o da un camice bianco.
Nel mese di giugno il Comitato Delicati Libero ha appreso che il dottore è stato scarcerato. «Il giudice Edmondo Pio ha accolto la richiesta di scarcerazione che era stata presentata dall’avvocato del dottore, dopo l’interrogatorio reso dall’indagato davanti al magistrato Gianfranco Colace» ha scritto il Quotidiano Canavese comunicando la concessione degli arresti domiciliari su istanza dei suoi avvocati.
Il medico, Giuseppe Delicati, ha eletto domicilio a Foligno, in provincia di Perugia. Pallottoliere e navigatore alla mano, si tratta di una città a 600 chilometri dal Canavese. In base, scrive il giudice, «alla gravità dei fatti e la pericolosità dell’indagato», il medico di medicina generale «non potrà comunicare con chiunque all’esterno del nucleo che lo accoglie».
Successivamente è stato liberato ma con il divieto di dimora nella provincia di Torino. E’ stato quindi indotto ad allontanarsi dalla provincia di Torino e impossibilitato a parlare con i suoi fans. Una decisione quasi incredibile!
Insomma, la questione non è ancora affatto risolta e pertanto vi diffondo due comunicazioni importanti.
Il Comitato Delicati LIBERO sta raccogliendo le prescrizioni degli esami che Delicati ha richiesto ai pazienti prima di riconoscere le esenzioni contestate;
Inoltre sta invitando chiunque lo voglia ad inviare lettere di solidarietà al dottore, presso la casa di Borgaro al seguente indirizzo: Via Italia n.18 – 10071 – Borgaro Torinese (TORINO). Vi terremo aggiornati sulla questione.
Anna Turletti – giornalista conduttrice di TG6
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FONTI
- https://numero6.org/tg-giornaliero/tg6-il-dr-delicati-liberoma-non-e-finita/?aff=annaturletti
- https://numero6.org/tg-giornaliero/tg6-dottori-a-testa-alta/?aff=annaturletti
- https://numero6.org/tg-giornaliero/tg6-siamo-tutti-giuseppe-delicati/?aff=annaturletti