GREAT RESET DEGLI SQUALI DI GAS E PETROLIO PROTETTI DA DRAGHI. Segretario Onu: “Grottesca Avidità delle Multinazionali”
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
“Queste misure si aggiungono a quelle già fatte nel corso dell’anno: 35 miliardi in quest’anno per mitigare gli effetti dei rincari. Il totale delle misure di oggi è di 15 miliardi più altri 2 miliardi di misure aggiuntive”. Così il premier Mario Draghi dopo il via libera al Dl aiuti bis. “Si tratta di 17 miliardi che si vanno ad aggiungere ai 35 già stanziati”, ha osservato.
Nel dl aiuti bis sono contenute “la proroga delle bollette e delle misure per i carburanti, la rivalutazione delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale un po’ maggiore di quello entrato” in Consiglio dei ministri, ma anche “misure a sostegno delle aziende agricole contro la siccità e misure per gli enti territoriali”.
I media di mainstream plaudono genuflessi le politiche di emergenza di Draghi incuranti del fatto che esse siano state rese necessarie da una guerra in Ucraina né più né meno necessaria come la Grande Guerra del 1915-1918 in cui l’Italia divenne trincea di Francia e Gran Bretagna grazie alla volontà dei massoni anglo-italiani.
Oggi come allora la massoneria e i potentati sionisti del Nuovo Ordine Mondiale, di cui si è svelato come nuovo ambasciatore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono i principali artefici di una crisi economica che rischia di sfuggire di mano al loro stesso controllo ed è alimentata primariamente dalle sanzioni alla Russia che hanno determinato una rarefazione nell’Unione Europea del mercato del gas e del petrolio destinato ad aggravarsi drammaticamente nel prossimo inverno.
Nonostante questa gestione finanziaria fallimentare il Governo Draghi si vanta di essere virtuoso per aver prorogato la riduzione dell’accise sul carburante. Il decreto interministeriale che proroga la riduzione del prezzo di benzina, gasolio e GPL è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25 luglio 2022. Lo sconto di 30 centesimi sarà in vigore fino al 21 agosto 2022.
Una misura assolutamente inadeguata a colmare i rincari spropositati di carburante e gas su cui, insieme alle multinazionali, stanno ovviamente speculando anche i gestori energetici italiani.
Nella serata di giovedì 30 giugno, il Consiglio dei ministri aveva infatti approvato il nuovo Decreto Bollette, contenente “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale”.
«Un provvedimento che impegnerà le casse dello stato italiano per 3 miliardi di euro e che non intaccherà gli extraprofitti conseguiti dalle imprese che importano gas in Italia a un prezzo molto più basso di quello di vendita. Tradotto, il governo Draghi ha deciso di proteggere gli utili di ENI, rafforzando i rapporti lungo l’asse esecutivo-De Scalzi, l’amministratore delegato della multinazionale energetica che negli ultimi mesi ha accompagnato il ministro degli Esteri Luigi di Maio nelle spedizioni alla ricerca di gas e petrolio tra Africa e Medio Oriente» ha scritto L’Indipendente.
La totale insufficienza della nuova manovra nell’ambito delle politiche del lavoro è stata rilevata dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini dopo l’incontro tra governo e sindacati sul decreto aiuti bis: “Abbiamo condiviso lo strumento delle decontribuzione, ma sulle cifre proprio non ci siamo. A un lavoratore ogni mille euro vanno dieci euro lordi, bisogna intervenire subito. Poi tassare gli extra profitti”.
Mentre a livello internazionale è stato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a denunciare la “grottesca avidità” delle società energetiche che stanno speculando sulla crisi in Ucraina con la passiva complicità del governo italiano e di quelli dell’Unione Europea che sono indirizzati dalla strategia NATO di favorire il Gas Naturale Liquido di costosa importazione dagli Stati Uniti d’America.
RINCARI ENERGIA: “UE FREGATA DAGLI USA”. Per la Fallimentare Guerra NATO ad Oltranza in Ucraina
Ecco il testo integrale della denuncia del numero uno dell’ONU come riportato dalla BBC che palesa i vergognosi e colossali guadagni delle cosiddette “Sette Sorelle” che controllano il mercato dell’energia.
Appare evidente che questo ben pianificato progetto internazionale è assolutamente funzionale al Great Reset per determinare l’ulteriore impoverimento della classe media e la spaccatura tra ricchi e poveri funzionale al Piano Kalergi per una rapida riduzione dei salari e la restaurazione delle politiche medievali dei Servi della Gleba.
Guerra in Ucraina: il capo delle Nazioni Unite Guterres contesta “Grottesca Avidità” delle compagnie petrolifere e del gas
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto alle compagnie petrolifere e del gas di affrontare tasse speciali.
I suoi commenti arrivano quando l’aumento dei prezzi dell’energia innescato dalla guerra in Ucraina spinge i profitti del settore a nuovi massimi. Guterres ha affermato che è “immorale” che le aziende traggano profitto dalla crisi.
L’invasione russa dell’Ucraina a febbraio ha aggravato la carenza globale di petrolio e gas, interrompendo l’accesso a petrolio e gas dalla Russia, uno dei principali fornitori, e facendo salire i prezzi. Mentre le famiglie sono alle prese con bollette energetiche più elevate, le aziende ne stanno raccogliendo i frutti.
BP ha recentemente registrato il suo profitto più grande in 14 anni, mentre i profitti di Shell nel periodo da aprile a giugno hanno raggiunto un record.
Insieme, quattro delle più grandi aziende energetiche – Exxon, Chevron, Shell e TotalEnergies – hanno guadagnato quasi 51 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Come funziona la tassa inaspettata sulle imprese energetiche? I giganti dell’energia vedono i profitti aumentare con l’aumento delle bollette.
“Questa avidità grottesca sta punendo le persone più povere e vulnerabili, mentre distrugge la nostra unica casa comune”, ha detto Guterres.
“Esorto tutti i governi a tassare questi profitti eccessivi e a utilizzare i fondi per sostenere le persone più vulnerabili in questi tempi difficili”.
Il mese scorso, il Regno Unito ha approvato una “tassa inaspettata” del 25% sulle imprese energetiche, un prelievo una tantum che secondo il governo raccoglierà circa 25 miliardi di sterline per aiutare a compensare le bollette energetiche delle famiglie, che sono aumentate. Alcuni altri paesi, come l’Italia, hanno imposto misure simili.
Ma i legislatori francesi hanno recentemente respinto una tale mossa e c’è poco slancio politico negli Stati Uniti, nonostante una proposta fiscale inaspettata da parte di alcuni membri del Congresso.
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Frank Macchiarola, vicepresidente senior per il gruppo di lobby del petrolio e del gas dell’American Petroleum Institute, ha affermato che le richieste di una tassa inaspettata sono state fuorvianti.
“I politici dovrebbero concentrarsi sull’aumento della fornitura di energia e sulla riduzione dei costi per gli americani. Imporre nuove tasse al nostro settore farà esattamente l’opposto e scoraggerà solo gli investimenti in un momento in cui è più necessario”, ha affermato.
Guterres ha avvertito che i prezzi elevati dell’energia avrebbero conseguenze di ampia portata, poiché le famiglie e i governi di tutto il mondo cederebbero alla pressione.
“Molti paesi in via di sviluppo – affogati nel debito, senza accesso ai finanziamenti e che lottano per riprendersi dalla pandemia di Covid-19 – potrebbero oltrepassare l’orlo”, ha affermato. “Stiamo già vedendo i segnali di allarme di un’ondata di sconvolgimenti economici, sociali e politici che lascerebbero nessun Paese intatto”.
FONTE – GOSPA NEWS INTERNATIONAL
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