Nell’immagine di copertina da sinistra in alto i medici Frajese e Barbaro, il vicequestore Schilirò e il giudice Manuali
di Redazione Gospa News
Pubblichiamo di seguito la riflessione di un esimio medico italiano NO CAVIA, ovvero non disposto a divenire parte di un esperimento globale sui vaccini sperimentai antiCovid, come confermato in una sua ricerca da Walter Doerfòer, genetista tedesco e da un giudice di Firenze.
Confidiamo che presto la Repubblica Italiana ritorni ad essere un paese democratico nel quale questo medico possa esprimere la sua opinione, a volto scoperto , senza temere persecuzioni equiparabili a quelle perpetrate dal regime nazista.
Questo breve ma ispirato intervento ci permette di fare il punto sui luminari ed eroi in cui si riconosce il popolo dei NO VAX (così grossolanamente etichettato dai media di mainstream) che, come l’endocrinologo Giovanni Frajese, hanno aderito al partito Italexit di Gianluigi Paragone, l’unico schieramento politico di contro-informazione che i sondaggi indipendenti indicano al di sopra della soglia del 3 % necessaria per entrare in Parlamento.
Abbiamo già scritto della candidatura del medico chirurgo milanese Andrea Stramezzi e del portuale triestino Stefano Puzzer. Ora, dopo un plauso alla lungimirante onestà scientifica di Frajese tributati da un collega, faremo l’elenco degli altri “tecnici” che hanno scelto Italexit per opporsi al sistema mainstream nelle prossime Elezioni Politiche del 25 settembre 2022.
Credo che la nostra Nazione non si renda conto della gravità socio-politica di questo tempo che supera ampiamente l’impegno che ebbero i nostri familiari di venerata memoria il 2 Giugno 1946. Il 25 Settembre tutti gli italiani considerando cosa hanno vissuto in questi 32 mesi di caos politico dovrebbero avere il coraggio di non sostenere più le attuali forze politiche egemoni optando per nuove e generose energie umane mai sopite e ancora presenti nella nostra Nazione.
Ho rispetto e molto affetto per l’illustre Collega Prof. Giovanni Frajese. Il prof Frajese si rende disponibile con la Sua “competenza sanitaria per una analisi corretta dei dati scientifici emersi dalla vaccinazione sperimentale imposta obbligatoriamente al nostro Popolo” a far emergere e tutelare la Verità. Sostenerlo è un dovere profondo.
Chi vorrà cimentarsi con la politica sapiente e attenta al bene sociale dovrà periodicamente comunicare quali sono stati “i Fatti” socio economici e sanitari riassunti in modo chiaro e comprensibile a tutti. Inoltre scotomizzare le parole con una sapiente e onesta informazione che possono travisare “i Fatti” ipocritamente e illusoriamente sempre presentati da gruppi ormai noti che in questi anni hanno cercato di distruggere le radici portanti della nostra Civiltà specialmente Cristiana.
La Redazione di Gospa News fa una breve appendice rammentando che è stato monsignor Crepaldi, autorevole Vescovo di Trieste, il primo a denunciare il rischio che la pandemia serva a «legittimare il globalismo e il controllo sociale».
Ecco perché assume una valenza fondamentale la discesa in campo accanto al parlamentare Gianluigi Paragone, ex esponente del Movimento 5 Stelle e poi fondatore di ItalExit nel 2020, di personaggi di spicco del più elevato panorama professionale italiano.
Essi sono infatti ben consapevoli che gli altri schieramenti NO VAX, alcuni dei quali estremisti e non disposti ai confronti scientifici, non hanno possibilità di raccogliere grandi frutti: basti ricordare che nelle elezioni politiche del 2018 il famoso giornalista Giulietto Chiesa con la sua Lista del Popolo ottenne solo lo 0,02 %, forse proprio perché apparentatosi con l’ambiguo ex magistrato Antonio Ingroia che ancora aleggia intorno all’attuale campagna elettorale.
A Paragone va anche l’indubbio merito di aver portato a Milano due “big” della battaglia contro i sieri genici a RNA messaggero: l’avvocato Robert F. Kennedy jr, attivista capace di vincere una causa contro il Dipartimento della Salute americano per l’assenza di farmacovigilanza sui vaccini, e il compianto virologo Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina nel 2008, che proprio dal capoluogo lombardo lanciò l’allarme sui rischi prioni killer nei vaccini.
LA CANDIDATURA DEL CARDIOLOGO BARBARO
Mentre hanno riposto fiducia nel giornalista di lungo corso Paragone veri luminari della scienza. Oltre i già citati Stramezzi e Frajese va infatti menzionato con grande merito il professor Giuseppe Barbaro.
«Emesso il verdetto da parte dell’Ordine dei Medici di Roma a carico del dottor Giuseppe Barbaro, cardiologo presso il Policlinico Umberto I, nella Capitale. Il professor Barbaro è stato denunciato all’Ordine perché aveva prescritto esami diagnostici ai propri pazienti prima di sottoporli alla vaccinazione contro il Covid» ha scritto il 23 giugno scorso Paese Roma nel dare la notizia della sospensione a 6 mesi, comminata con una sentenza con tardivo deposito delle motivazioni, proprio come nel caso del provvedimento contro Stramezzi, reo, secondo l’Ordine dei Medici, di aver usato troppi pazienti dal Covid-19 senza seguire il protocollo “raccomandato’ dal Ministero della Salute.
In un paese normale questo medico sarebbe stato celebrato come luminare della comunità scientifica alla ricerca di terapie alternative a quei sieri genici sperimentali e assai pericolosi) a volte anche letali) che hanno reso necessario il secondo booster (o quarta dose) in Italia e addirittura il terzo (o quinta dose) nel Regno Unito.
Invece nel Bel Paese dove il Ministro della Salute Roberto Speranza, degno erede del progetto-pilotta sui 10 vaccini obbligatori in età scolare lanciato dal premier Matteo Renzi e diventato legge col Decreto Lorenzin, viene perseguitato e, di fatto, costretto a fare politica per difendersi.
CON PARAGONE IL GIUDICE DI STORICHE SENTENZE
Tra i candidati nella lista di Italexit c’è anche il giudice onorario Lina Manuali che è diventata una beniamina del popolo No VAX in virtù delle sue sentenze.
«La sentenza del Tribunale Penale di Pisa (giudice monocratico dott.ssa Lina Manuali) si inserisce nel solco già tracciato da altre pronunce similari (a partire da quella del Giudice di Pace di Frosinone del 29 luglio 2020) seguendo un iter logico argomentativo ineccepibile in punto di diritto e fa strame dei DPCM emanati in costanza di “emergenza pandemica”, a partire da quello dell’8 marzo 2020 con cui si è data la stura alla prassi governativa del “lockdown” ed alle altre gravissime limitazioni dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione» commenta il sito Avvocati Liberi.
Non è di poco conto notare come lo stesso giudicante si fosse già espresso sul punto con un’altra pronuncia del 17 marzo 2021, prosciogliendo con formula piena (il fatto non sussiste) due soggetti imputati ai sensi dell’art. 650 c.p. per non aver rispettato il c.d. “coprifuoco”, disapplicando per manifesta illegittimità il DPCM presupposto al capo di imputazione in quanto ritenuto «provvedimento non legalmente dato dall’Autorità».
Il giudice monocratico, infatti, aveva già rilevato il palese contrasto del suddetto DPCM con le garanzie costituzionali poste a tutela della libertà personale, garanzie date dalla riserva di legge assoluta, dalla riserva di giurisdizione e dall’obbligo di motivazione che deve caratterizzare ogni atto amministrativo.
IL VICEQUESTORE RIBELLE CON ITALEXIT
Ma nei ranghi dello schieramento di Paragone c’è anche un alto funzionario della Polizia di Stato diventato un’eroina delle piazze durante le manifestazioni contro i lockdown e i Green Pass obbligatori.
Si tratta della dottoressa Nunzia Alessandra Schilirò. «La vice questora di Roma è diventata improvvisamente famosa nel settembre 2021, quando ha parlato dal palco dei No green pass contestando il Certificato Verde italiano e dichiarandolo «illegittimo». Per questo e per altre sue iniziative su Facebook e Telegram Schilirò ha ricevuto una serie di provvedimenti disciplinari. L’ultimo a metà luglio le ha confermato la sospensione dalla carica per altri sei mesi. E nel frattempo è anche guarita da Covid-19» scrive in tono polemico il sito Open, diretto da Enrico Mentana ma molto vicino a George Soros come evidenziato in precedenti inchieste di Gospa News,
Nel cercare di denigrare Schilirò, Open ha in realtà fatto pubblicità a un altro dei grandi protagonisti della battaglia contro Green Pass obbligatori e assurde restrizioni imposte dal governo di Mario Draghi, rivelatesi totalmente inutili contro l’emergenza Covid-19 da cui, secondo molte ricerche scientifiche, ci si può proteggere al meglio con le cure domiciliari precoci del dottor Stramezzi e con l’immunità naturale e, di conseguenza, con l’immunità di gregge ben ardua da raggiungere perché “vaccinare durante una pandemia è un’arma di distruzione di massa”. Montagnier dixit!
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