Nell’immagine di copertina Giuliano Amato, l’ex ministro del Governo di Romano Prodi (accanto a lui) e deputato del PD-L’Ulivo. oggi presidente della Corte Costituzionale
di Carlo Domenico Cristofori
L’Italia è diventata ormai il paese dei filosofi ignoranti. Si nutrono di post sui social con avidità bulimica, leggono poco da fonti scientifiche e autorevoli di contro-informazione, sanno pertanto quasi nulla sui temi che trattano in modo iper-circostanziato per non incappare in macroscopici svarioni e si catapultano nella rete virtuale con una miriade di micro-comitati che ricordano l’Armata Brancaleone per quanto sono disorganizzati e frammentati, persino al loro interno.
Ecco perché nei prossimi mesi questi protagonisti della campagna NO VAX, o NO CAVIA che dir si voglia, rischiano di essere totalmente depotenziati con grande gaudio dei loschi manovratori del mainstream e di coloro che, per interessi economici e professionali, oppure per quieto vivere, hanno fatto da spettatori indifferenti del più grave complotto del Nuovo Ordine Mondiale contro l’umanità.
Il vero problema è che la maggior parte dei reazionari attivisti non ha ancora capito davvero contro chi sta combattendo. Si maledicono, in parte giustamente le Big Pharma perché fa trendy.
Ma lo si fa in modo generalizzato e inconcludente e, soprattutto, poi ci si genuflette con ossequioso rispetto davanti alle istituzioni che le hanno legittimate nel loro business: cominciando dal Quirinale, passando per Palazzo Chigi e fino ad arrivare ai governatori delle regioni.
Nel momento in cui è stata palesata una battaglia senza esclusione di colpi per l’imposizione della dittatura sanitaria c’è ancora chi cerca vanamente il confronto con gli stessi politici e rappresentanti istituzionali che hanno favorito la guerra in Ucraina gettando benzina sul fuoco sociale della pandemia.
Spero di sbagliarmi ma vista la frammentazione dei partiti NO VAX alle prossime elezioni politiche (alcuni dei quali come Italia Sovrana e Popolare sono finiti in mano a politicanti di professione come l’ex pm Antonio Ingroia, Marco Rizzo di Rifondazione Comunista) la débacle dei partiti anti-mainstream sarà clamorosa, cocente e disarmante.
Alla stessa stregua lo sarà il pronunciamento della Corte Costituzionale il prossimo 29 novembre in merito all’obbligo di vaccinazione imposto dal Decreto Legislativo n. 44 del 1 aprile 2021 agli operatori sanitari e poi esteso ad altre categorie professionali.
I membri della Consulta, infatti, faranno quanto di più semplice suggerirà loro la “scienza e coscienza” giuridica che ha stuprato la “scienza e coscienza” dei tanti medici sospesi perché contrari al protocollo mortifero di “paracetamolo e vigile attesa” imposto dal Ministro della Salute più ignorante in materia della storia d’Italia: Roberto Speranza.
Loro, dall’alto dell’impunità penale, si limiteranno a fare copia incolla della sentenza già emessa nel 2018 dal giudice Marta Cartabia in difesa del Decreto Lorenzin sui vaccini obbligatori in età scolare, inverecondo parto di un accordo tra Democratici americani e italiani pilotato da Bill Gates, investitore nella casa farmaceutica londinese GSK che grazie ad esso lucrò miliardi con una coda di fruttuosa notorietà in Arabia Saudita per l’ex premier Matteo Renzi.
Che disse la Cartabia poi divenuta ministro alla Giustizia nel governo di Mario Draghi e ispiratrice dell’obbligo vaccinale a vari categorie professionali? Se c’è una legge, bella o brutta che sia, è legge. Per cui il popolino può soltanto sottomettersi.
Non solo. Rigettò persino il ricorso delle tante associazioni che affiancarono la Regione Veneto nella contestazione di incostituzionalità del Decreto Lorenzin. Lo fece brutalmente: “non hanno titolo a ricorrere alla Consulta”.
Senza conoscere questi precedenti diventa difficile comprendere il pericolo che incombe sulla prossima udienza davanti alla Corte Costituzionale.
Il pronunciamento della Corte Costituzionale a favore dell’obbligo vaccinale potrebbe consentire all’Avvocatura di Stato di impugnare con quasi certe chance di successo tutte le cause che i giudici dei Tribunali del Lavoro o dei Tribunali Amministrativi Regionali hanno fino ad oggi emesso paventando proprio dei macroscopici dubbi di costituzionalità circa la sospensione degli operatori sanitari che hanno rifiutato di diventare cavie di “un esperimento genetico mondiale”. Lo ha sostenuto in una ricerca il genetista tedesco Walter Doerfler prima del MIT di Cambridge.
Ecco perché la sentenza di fine novembre, se i comitati NO VAX non sapranno rinunciare ai loro narcisismi individualistici a favore di una battaglia comune, rischia di diventare la pietra tombale posta dal governo, peraltro decaduto, a legittimare l’imposizione della quarta dose, della quinta e così via nonostante l’ormai ripetutamente acclarata pericolosità dei sieri genici sperimentali (miocarditi, alterazione DNA, malattie autoimmuni, patologie neurocerebrali degenerative da prioni ecc)
Stimo i validissimi avvocati che stanno portando avanti il contenzioso legale contro l’imposizione vaccinale e che hanno costretto la Corte Costituzionale a esprimersi in merito.
Stimo un poi meno i componenti della Consulta che sono stati ovviamente nominati dai grandi occulti registi politici della pandemia. Nove su 15 di loro sono infatti stati eletti dagli stessi partiti che hanno approvato le leggi sull’obbligo vaccinale o dai Capi dello Stato, entrambi ex deputati del PD.
Finché i “comitatini” dispersi in in Italia non comprendono che la pandemia è stata pianificata da decenni in un affare Cina e Usa con lo zampino della Commissione Europea e la regia del controspionaggio americano della CIA e i finanziamenti delle agenzie militari del Pentagono non capiranno mai perché le loro schermaglie solitarie fanno fare solo grasse risate agli uomini di potere come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, occulto ambasciatore del Nuovo Ordine Mondiale e primo sostenitore dei vaccini a tutti i costi.
Basti ricordare che il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato fu Ministro dell’Interno del Governo di Romano Prodi (2006-2008) quando L’Ulivo si trasformò nel Partito Democratico (2007) e due anni dopo che la Commissione Europea presieduta dallo stesso Prodi aveva finanziato i pericolosissimi esperimenti del Wuhan Institute Of Virology sul virus SARS del 2003 infettato con l’HIV, come risulta essere il SARS-Cov-2 dell’emergenza Covid-19.
Augusto Barbera fu deputato PD ma anche Ministro per i Rapporti col Parlamento nel Governo di Carlo Azeglio Ciampi, noto per essere stato il Ministro dell’Economia che con Mario Draghi quale direttore del Dicastero accettò di fissare il cambio lira-euro alla cifra suicida di 1.936,27 lire.
Mentre Filippo Patron Griffi fu Ministro per la pubblica Amministrazione del Governo di Mario Monti, nominato nel 2020 capo della commissione pan-europea per la Salute e lo sviluppo sostenibile dell’OMS, e poi sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo di Enrico Letta, attuale segretario del PD.
Ecco l’elenco completo dei membri della Corte costituzionale, che godono dell’immunità politica e penale simile a quella prevista dall’articolo 68, aggiornato al 29 gennaio 2022 sono (fonte Wikipedia). Abbiamo aggiunto di nostra iniziativa anche l’appartenenza politica o il sostegno ricevuto per l’elezione.
Nome Militanza o appoggio politico Ruolo Designazione Qualifica Autorità designante
Carlo Domenico Cristofori
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Gospa News su Telegram
MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE