Introduzione della Redazione di Gospa News
La dottoressa Maria Rita Gismondo, direttore di microbiologia clinica e virologia dell’Ospedale Sacco di Milano ha avuto il merito di indicarci la strada per scoprire l’origine da laboratorio del SARS-Cov-2 e consentirci di dare il via al ciclo d’inchieste WuhanGates ora giunto alla n. 58, in parte sintetizzate nell’omonimo libro di Fabio Giuseppe Carlo Carisio, fondatore e direttore di Gospa News.
Nella primavera 2020, infatti, fu tra le pochissime voci autorevoli della virologia mondiale a interrogarsi sull’importanza della ricerca dei biologici indiani sul coronavirus costruito in laboratorio, subito ritirata dagli scienziati sotto pesantissime pressioni internazionali ma poi confermata da altri studi pubblicati dal compianto virologo francese Luc Montagnier, dal suo connazionale bio-ingegnere Pierre Bricage, dall’ex colonnello dell’esercito USA Lawrence Sellin, e dal medico americano David Martin, solo per citare alcune dei più famosi
Oggi l’illustre virologa ripropone il tema del fallimentare protocollo sanitario varato dal Ministero della Salute Roberto Speranza che fece ricorso fino al Consiglio di Stato per difendere la strategia “paracetamolo e vigile attesa”, già ritenuta mortifera dal compianto biologo Franco Trinca, in molteplici sue denunce alla magistratura per le omesse cure domiciliari efficaci, e definitivamente “distrutta” da un recente studio condotto da ricercatori italiani dell’Istituto Mario Negri e pubblicato sulla rivista medica britannica The Lancet.
I link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori.
Articolo da Il Paragone
Ospite dell’ultima punta della trasmissione “Fuori dal coro“, il talk politico di Rete4 condotto da Mario Giordano, la dottoressa Maria Rita Gismondo, fin dalla prima ora in aperta polemica con il governo per la gestione della pandemia e della successiva campagna vaccinale, ha dato un altro liscia e busso al ministro della Salute Roberto Speranza. Chiede Giordano alla dottoressa a proposito dei 175mila morti: “Qualcuno di loro si poteva salvare?”.
La risposta è da brividi: “Noi abbiamo avuto il primato mondiale di numero di decessi unitamente al primato mondiale del maggior numero di restrizioni. Questo deve farci riflettere”. Ma non è tutto.
Continua la dottoressa Gismondo: “Qualcosa è stata sbagliata, e l’errore di fondo è stato tachipirina e vigile attesa”, la ricetta di Speranza insomma, ora bocciata da tutti gli studi scientifici internazionali.
E su questo punto la dottoressa è tornata più volte, spiegando: “Il sospetto viene fuori dalla tenacia e caparbia presunzione di dover dire sempre e solo vaccino. Dimentichiamo che ci sono stati medici che sono stati ripresi dall’Ordine perché hanno fatto i medici, hanno curato. Il dubbio è che dietro ci sia un interesse che non so quale possa essere, è assolutamente naturale”.
“Il medico – ha proseguito – ha la responsabilità della sua cura e allora se si impedisce di seguire quello che è il suo giuramento di Ippocrate, io penso che qualcuno debba rispondere”.
Conclusione dedicata al vaccino, che secondo l’esperta dell’ospedale Sacco di Milano, starebbe facendo cambiare opinione a molti addetti ai lavori: “Sul vaccino – ha detto la Gismondo – si sta un po’ cambiando, stiamo parlando di molti professionisti spaventati, di questo si deve dire, ma che hanno una coscienza professionale e dopo un po’ si stanno arrendendo all’evidenza, l’evidenza scientifica di qualsiasi farmaco”.
Conclude la dottoressa Gismondo: “Non significa che il vaccino sia un pessimo vaccino e non abbia avuto la sua utilità, ma sono state dette tantissime cose non vere”.
E recentemente la dottoressa l’altra pesantissima stoccata l’ha data alla scelta del governo di vaccinare anche i bambini. Il giudizio è severissimo, perché numeri alla mano risulta che questa operazione è stata “inutile”. E dice: “In Italia il numero dei casi positivi al di sotto dei 18 anni è inferiore all’1%. Ne è valsa la pena?”.