di Carlo Domenico Cristofori
I vaccini bivalenti anti-Covid aggiornati alle sottovarianti Omicron 1 e Omicron 4-5, “tenuto conto dell’indicazione di utilizzo autorizzata da Ema e Aifa, potranno essere resi disponibili, su richiesta dell’interessato, come seconda dose di richiamo per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni”.
Lo precisano Ministero della Salute, Consiglio superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Istituto superiore di sanità, in una circolare ministeriale di ‘Aggiornamento delle indicazioni sull’utilizzo dei vaccini a m-Rna bivalenti’, secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos.
Come evidenziato dal sito Eventi Avversi (link a fondo pagina) ciò è avvenuto in mezzo a un completo caos, come se si trattasse di rotoli di carta igienica e non di sieri genici sperimentali con ormai milioni di reazioni avverse, in migliaia di casi anche fatali, soprattutto per i casi di miocarditi diffusi maggiormente tra i più giovani.
E nonostante l’avvertimento proveniente da uno studio di 11 università americane sui rischi di reazioni avvere più elevati di quelli di contagio e malattia grave.
GIOVANI VACCINATI AD ALTISSIMO RISCHIO MIOCARDITE. Studio Inquietante di Nature
In questo momento sono in commercio 4 vaccini diversi: 3 di Pfizer e 1 di Moderna (Comirnaty monovalente originario, Comirnaty e Spikevax bivalenti e il nuovissimo bivalente Comirnaty original). I nuovi vaccini aggiornati sono stati approvati da Ema ed AIFA a distanza di meno di 10 giorni.
I primi due sono stati approvati il 5 settembre 2022 dalla Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di AIFA che ha dato il via libera all’utilizzo dei vaccini bivalenti Comirnaty e Spikevax, recentemente approvati da EMA come dosi booster per tutti i soggetti al di sopra dei dodici anni di età.
Come nelle prime due dosi “ordinarie” e nel terzo booster era praticamente impossibile al vaccinando esigere di ricevere la somministrazione del siero genico da lui preferito tra quello di Pfizer o Moderna, ora diviene impossibile scegliere quale bivalente con due grosse incognite in agguato.
In primo luogo le dosi sono contenute in fiale cromaticamente identiche a quelli iniziali, come lamentato da medici americani, e pertanto potrebbero essere confusi con quei lotti scaduti che l’Esercito Italiano ha chiesto alle ASL e ai medici vaccinatori di utilizzare nella massima riservatezza…
“Tali vaccini – ha motivato la CTS- hanno mostrato la capacità di indurre una risposta anticorpale maggiore di quella del vaccino monovalente originario sia nei confronti della variante Omicron BA.1 che delle varianti BA.4 e BA.5″.
L’ altro, il più nuovo bivalente Comirnaty Original e specifico per le varianti Omicron BA.4-5, è stato approvato in tutta fretta il 14 settembre 2022.
Quest’ultimo è raccomandato per i soggetti fragili e gli over 60 ed è qui che scoppia il caso: “Tutti gli altri soggetti possono comunque vaccinarsi con la dose booster su consiglio del medico o come scelta individuale” , si legge nel comunicato AIFA,
IL SITO AIFA IN TITL PER IL CAOS SUI DIFFERENTI VACCINI BIVALENTI
“Secondo il parere della CTS, al momento non ci sono elementi per esprimere un giudizio preferenziale nei confronti dei diversi vaccini bivalenti disponibili (ceppo originario BA.1 e BA.4-5): tutti aumentano la protezione contro diverse varianti e aiutano a mantenere una protezione ottimale contro il COVID-19. Anche il vaccino bivalente BA.1, infatti, si è mostrato in grado di indurre, nei confronti della variante BA.5, una risposta anticorpale maggiore rispetto a quella del vaccino originario
“, insomma va bene tutto purché ci si vaccini.
Infatti il comunicato conclude: “In conclusione, entrambi i vaccini BA.1 e BA.4-5 possono essere raccomandati in via prioritaria come richiamo per tutti i soggetti di età maggiore di 60 anni o che presentano fattori di rischio”.
Confusione totale quindi, tanto che l’ AIFA sembra essere andata in tilt e ha bloccato la ricerca ” trova farmaco” sul portale on-line.
Con una circolare di 96 pagine pubblicata venerdì 23 settembre, il Ministero della Salute dà il via libera, su richiesta, alla possibilità per tutti gli over 12 di poter richiedere la quarta dose con i nuovi vaccini bivalenti e anche alla quinta dose per gli immunodepressi (per cui il ciclo primario era di tre dosi e hanno già ricevuto la quarta).
Nella circolare ricompaiono improvvisamente i fogli illustrativi dei tre nuovi vaccini (due Pfizer e uno Moderna), scomparsi misteriosamente nei giorni scorsi con il blocco della sezione “cerca farmaco” del sito AIFA (vedi articoli Eventi Avversi nei link sotto con circolare integrale).
LA QUINTA DOSE AI FRAGILI MA SOLO CON GIUDIZIO CLINICO SPECIALISTICO
“Nello specifico, si raccomanda prioritariamente l’utilizzo delle formulazioni di vaccini a m-RNA bivalenti:– come seconda dose di richiamo a favore di tutte le persone di età ≥ 60 anni, delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età ≥ 12 anni (allegato 1), degli operatori sanitari, degli ospiti e operatori delle strutture residenziali e delle donne in gravidanza, nelle modalità e tempistiche previste per la stessa;
– come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido (allegato 2), che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima;
Per la prima volta la stessa AIFA mette le mani avanti, dopo i molteplici casi di reazioni autoimmuni accertati da vari studi scientifici e già previsti da una ricerca di due università cinesi già nell’ottobre 2020 ma completamente ignorate dalla comunità scientifica internazionale e nazionale (assoggettata a EMA che a sua volta è influenzata dall’ente di controllo dei farmaci americano FDA).
Ma soprattutto suggerisce “quella valutazione e giudizio clinico specialistico” che l’avvocato Renate Holzeisen di Bolzano, in un ricorso contro AIFA sull’obbligo ai poliziotti e per esteso a forze dell’ordine, forze armate e operatori sanitari e scolastici, aveva ritenuto “indispensabile” per le caratteristiche e natura dei sieri genici sperimentali, già per la prima dose…
L’architettura del Ministero della Salute e dell’Agenzia Italiana del Farmaco, tetragona a qualsiasi obiezione scientifica, comincia quindi a scricchiolare un poco anche se non pare volersi arrestare di fronte all’evidenza della pericolosità ed inutilità dei sieri genici per gli over 12, già costretti a vaccinarsi dal premier Mario Draghi con l’escamotage dell’obbligo di Green Pass rafforzato (ottenibile solo tramite vaccinazione o guarigione da contagio Covid) per salire sui bus scolastici…
GREEN PASS PER BUS, TRAM E METRO’: Vile Trucco di Draghi per Vaccinare Studenti Over 12 Poveri
Praticamente un’inoculazione obbligatoria per tutti i genitori impossibilitati a portare i figli a scuola con l’auto che ha di fatto affrancato la pratica della punturina: innocua, nell’immediato, per molti ma non per altre migliaia di migliaia.
E con ignote conseguenze nel futuro a causa del rischio di alterazione del DNA.
IGNORATO L’ALLARME DI 11 UNIVERSITA’ AMERICANE PER I BAMBINI
Esistono ormai molteplici studi che hanno accertato che il rischio di contagio e malattia grave da SARS-Cov-2 per i giovani è notevolmente inferiore al pericoloso di ricevere i sieri genici che, come inizialmente dichiarato anche dal responsabili vaccini dell’EMA (European Medicines Agency) e come acclarato da molteplici studi e confermato da autorevoli medici, possono compromettere in modo grave il sistema immunitario.
Ciò appare disumano se non addirittura “criminale”, come definito dal medico chirurgo milanese Andrea Stramezzi che ha guarito più di 7.500 malati di Covid senza bisogno dei vaccini ed è preoccupato per i futuri tumori da booster, alla luce del fatto che la mortalità tra i più giovani è stata bassissima: 57 decessi tra under 19 in 2 anni, tanti quanti i soli under 14 morti in incidenti stradali tra il 2020 (29) e il 2021 (28) secondo i dati ACI-Istat. Mentre i giovani morti per malori improvvisi nei primi mesi dall’inizio della campagna vaccinale sono stati 231.
Evidenziamo l’ultima di tante ricerche sui minori: quella condotta da 11 università Americane che hanno affermato quando sostengono da mesi i medici coscienziosi a differenza dei pediatri delle associazioni sponsorizzate dalla Pfizer.
Lo studio di 50 pagine è stato pubblicato come prestampa su The Social Science Research Network alla fine di agosto. Gli autori hanno analizzato i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e i dati sponsorizzati dall’industria sugli eventi avversi del vaccino e hanno concluso che l’obbligo di richiamo negli studenti universitari può causare da 18 a 98 effetti avversi gravi effettivi per ogni ricovero correlato all’infezione COVID-19 teoricamente prevenuto.
In precedenza erano stati altri a lanciare l’allarme sui decessi tra i minori e gli stessi enti regolatori FDA, EMA e AIFA avevano autorizzato le vaccinazioni antiCovid tra i minori al di sopra dei 5 anni nonostante la stessa Pfizer avesse messo “nero su bianco” che non esistevano statistiche in merito ai rischi eventuali correlati alle miocarditi: in pratica i bimbi sono diventati cavie dell’esperimento di inoculazione dei sieri genici.
Nonostante ciò in Nord America prosegue anche tra i più piccoli il piano di immunizzazione globale propagandato dalle ONG di Bill Gates, finanziatore di esperimenti sui SARS da laboratorio come delle Big Pharma dei vaccini in un corto circuito degno della Corte Penale Internazionale de L’Aja, attraverso la lobbizzazione dei governi USA e UE.
“Abbiamo presentato alla Fda negli Usa una richiesta di autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) per il nostro vaccino bivalente mRna-1273.222” contro Covid-19, mirato a Omicron 4-5, “per i bambini e gli adolescenti di 12-17 anni. Anche la presentazione per l’Eua relativa ai bambini di 6-11 anni è stata completata”. Ad annunciarlo è Moderna via Twitter.
L’azienda statunitense ha inoltre informato che “la richiesta” di ok “per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno. Il vaccino mRna-1273.222 – ricorda Moderna – è un vaccino bivalente che prende di mira sia il ceppo originale di Sars-CoV-2 che le sottovarianti BA.4/5 di Omicron”.
LEGGI IL LIBRO WUHANGATES SUL SARS-COV-2 DA LABORATORIO
Carlo Domenico Cristofori
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
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