VINCE LA LOBBY DELLE ARMI NATO. Con la futura Premier Meloni (Fratelli d’Italia) Guerra, Fame & Vaccini a Oltranza
Nell’immagine di copertina da una foto di repertorio Guido Crosetto, presidente della Confindustria delle Armi e fondatore di Fratelli d’Italia, tiene in braccio Giorgia Meloni
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
I caproni zelanti, ovvero gli Italiani tutti attaccati alla paura di perdere i loro piccoli privilegi in un transatlantico Italia che sta colando a picco da anni, hanno votato. Le pecore belanti del partito dell’astensione (36 % circa) non ci hanno nemmeno provato. Come era ampiamente previsto dai sondaggi precedenti a queste Elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento ha vinto l’unica eroina accreditata dai media di mainstream: ha vinto la Lobby delle Armi della NATO!
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. che diventa il primo partito italiano superando il Partito Democratico (i numeri esatti sono ancora da definire ma le proiezioni, non lasciano dubbi sulla vittoria già accreditata anche dalla BBC) e trascinando la coalizione di Centrodestra (lega, Forza Italia e altri partiti minori) sopra al 40 %, non è la vera vincitrice della sfida elettorale, non è nemmeno il vero futuro Presidente del Consiglio che per la prima volta nella storia del Bel Paese Mediterraneo sarà di sesso femminile.
Meloni è la fotocopia di destra della Ursula von der Leyen che è stata acclamata Presidente della Commissione Europea.
La leader di Fratelli d’Italia, grazie alle sue battute grossolane e gravide di promesse demagogiche da infima Teatrocrazia alla Romana, è riuscita a convincere un numero sufficiente di Italiani idioti che poteva rappresentare il Grande Cambiamento mentre in realtà sarà soltanto l’erede fragile, e facilmente ricattabile da Bruxelles, del premier uscente Mario Draghi.
Proprio come lui coltiva pure, più in apparenza che nella sostanza, i valori cattolici che, però, non sono riusciti ancora a indurla a sposarsi in un matrimonio cristiano con il compagno da cui ha avuto una figlia.
Chi ha accusato la leader di Fratelli d’Italia di avere nostalgie fasciste è in parte visionario ed in parte miope: visionario perché nell’era del Nuovo Ordine Mondiale destra e sinistra sono state seppellite fin dal Patto de Nazzareno che nel 2014 Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, firmò con il Partito Democratico per mandare il segretario Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sebbene non fosse nemmeno un parlamentare.
Negli Usa il medesimo sortilegio politico è avvenuto quando il veterano del GOP (Repubblicani) George Bush jr fece l’endorsement per il candidato democratico Joseph Biden per contrastare Donald Trump che stava dando segni di insofferenza ai ripetuti impeachment avviati dai Democratici ma in realtà costruiti dagli 007 della CIA, il controspionaggio americano, al servizio del Nuovo Ordine Mondiale ormai sostituitosi al Deep State anche a Washington.
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Ma chi reputa Meloni una fascista è anche miope perché non ha compreso che la Lobby delle Armi della Nato a cui lei si è inchinata, dopo una vita da politica di professione fin dalla gioventù, non le consentirebbe di esprimere una minima tendenza di estrema destra: tale copyright politico è concesso solo al regime neonazista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che la stessa leader di Fratelli d’Italia si è detta più volte intenzionata a supportare.
A costo di affamare gli Italiani con un’esplosione di rincari innescati dall’energia, con tanto di speculazioni delle multinazionali, e dall’inflazione sulle materie prime.
Ecco perché la vittoria attesa e conclamata della Meloni non è parto del suo ingegno ma di quello di colui che con lei ha fondato Fratelli d’Italia: Guido Crosetto, già coordinatore regionale piemontese di Forza Italia, che negli ultimi anni è divenuto un personaggio all’ombra dei riflettori ma al centro dei traffici più redditizi del mondo: la Lobby delle Armi.
Pur di non cedere il suo ruolo di presidente dell’AIAD (Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza) di cui fa parte anche l’Ampam (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili), ha rinunciato ad una candidatura sicuramente vincente in Parlamento.
Senza dimenticare il ruolo, che conserva da un paio d’anni, di presidente del Cda di Orizzonte Sistemi Navali, azienda strategica controllata da Leonardo e Fincantieri, e l’impegno da senior advisor della stessa Leonardo, in “affari militari” con Bill Gates.
«Io non sono candidato a niente – ha dichiarato Crosetto pochi giorni fa in un incontro con gli imprenditori a Pesaro– ed è inutile che dicano che mi offriranno un posto da ministro perché poi tocca a me firmare e non mi interessa, anche perché mi sono già dimesso da parlamentare»
In compenso ha candidato il suo nipote trentenne Giovanni proprio nella lista camerale del Collegio Piemonte 1 di Torino, capoluogo in cui s’incrociano sulla scia dell’immancabile guru del Nuovo Ordine Mondiale Bill Gates, i progetti militari del Distretto Aerospaziale e il piano DIANA sull’intelligenza artificiale nelle tecnologie militari.
Accanto a Microsoft chi farà la voce del padrone nei progetti torinesi?
Ovviamente la multinazionale italiana della difesa Leonardo spa che è gestita da uomini di fiducia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in passato forte dell’esperienza di Vicepresidente del Consiglio con delega ai Servizi Segreti e Ministro della Difesa che gestì i bombardamenti NATO nei Balcani.
Abbiamo già scritto tute queste cose prima della vittoria della Meloni augurandoci che servissero a infondere il dubbio che lei potesse rappresentare un cambiamento. Così non è stato!
Ovviamente sarà sorvegliata speciale del Capo dello Stato e della Commissione UE e, pertanto, dovrà adeguarsi alle politiche di Bruxelles a 360 gradi se vorrà vedere i finanziamenti PNNR, i fondi di rilancio post-pandemia.
Ecco perché l’unica certezza del suo prossimo governo, se Berlusconi non la tradirà per fare un’altra alleanza con Partito Democratico e Movimento 5 Stelle rinato sotto una parvenza di rinnovamento anch’essa mascherata dalle sceneggiate di Giuseppe Conte (altro uomo costruito da Mattarella e pertanto a lui referente), sarà la seguente: guerra, fame e vaccini ad oltranza per tutta Italia.
Sarò felicissimo di rimangiarmi ogni parola di questo articolo se la probabile futura premier Meloni saprà dimostrarsi capace di resistere alle oppressioni del Nuovo Ordine Mondiale, privo di umana intelligenza come evidenziato da un nostro acuto opinionista.
Ma al momento nutro enormi dubbi che voglia farlo…
Se in Italia avesse vinto il Partito Democratico col centrosinistra non sarebbe andata certamente meglio.
Ma almeno nell’anima dei veri conservatori sarebbe rimasto il sogno sbiadito di ritrovare una destra moderata capace di lottare contro i potentati che hanno portato la NATO ad innescare una guerra suicida in Ucraina con il golpe sanguinario del 2014 a Kiev e la successiva guerra civile nel Donbass che ja spinto la Russia ad avviare l’operazione militare di protezione delle Repubbliche separatiste filorusse (in queste giorni al voto per l’annessione alla Federazione di Mosca).
Lo scrivo con la lama nel cuore di chi ha votato Fratelli d’Italia in tutte le ultime consultazioni elettorali, politiche e amministrative.
Beati i caproni che ancora non l’hanno capito!
Domani, a bocce ferme, scriveremo della disfatta dei NO VAX che credevano di poter avere ambizioni politiche solo nutrendosi e nutrendo i loro follower con i due strumenti più ignoranti della storia mediatica: i social e i video, costruiti apposta dal Nuovo Ordine Mondiale per far credere a influencer, senza arte né parte, di poter contare qualcosa…
MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – LOBBY ARMI DOSSIER
GOLPE NATO IN UCRAINA: LA GENESI – 2. Obama, Soros, 007 MI6 & Kyiv Security Forum
https://www.gospanews.net/2022/06/20/lobby-armi-6-echi-di-terza-guerra-mondiale-regno-unito-nato-usa-e-zelensky-minacciano-russia-e-cina/
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