di Carlo Domenico Cristofori
La Società italiana di pediatria (Sip), visto l’aumento dei contagi, chiede di riprendere in considerazione l’obbligo dei dispositivi di protezione tra i banchi. Inoltre, definisce la copertura vaccinale nei bambini tra i 5 e gli 11 anni “molto bassa” e chiede di intensificare le somministrazioni per “la fascia pediatrica e i bambini in età scolare”. La Fondazione Gimbe rileva “nette differenze regionali”: dal 21,1% di vaccinazioni registrato nella Provincia Autonoma di Bolzano al 53,9% della Puglia.
Riaprono le scuole i pediatri, da tempo sponsorizzati dalla Big Pharma dei Vaccini Pfizer, tornano all’attacco nonostante ormai centinaia di allarmi sulle reazioni avverse gravi e a volte anche letali tra i giovani rispetto al rischio di contrarre il Covid-19 in modo serio e problematico.
Come ha evidenziato una recente inchiesta di Gospa News gli under 19 deceduti a causa di presunte correlazioni con l’infezione generata dal SARS-Cov-2 sono stati 57 anni contro ben 231 malori improvvisi tra bimbi e ragazzini vaccinati coi sieri genici sperimentali antiCovid.
La presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Annamaria Staiano chiede di “intensificare la campagna vaccinale per la fascia pediatrica e i bambini in età scolare” perché “la copertura finora raggiunta con le dosi previste resta molto bassa”. Di fronte all’aumento dei contagi proprio nei bambini in età scolare – segnalato dall’Istituto Superiore di sanità – Staiano chiede anche di “rivalutare” la misura dell’obbligo di utilizzo delle mascherine nelle scuole.
“Attualmente sono autorizzati i booster, ovvero i richiami di terza dose, solo per i bambini dai 12 anni in su. Ci auguriamo quindi – rileva Staiano – una ripresa della campagna vaccinale in attesa che ci sia al più presto anche l’approvazione dell’Agenzia europea dei medicinali Ema per i vaccini per la fascia 6 mesi-5 anni”.
L’aumento dei contagi in età scolare di questi ultimi giorni “dimostra infatti, ancora una volta – avverte la presidente Sip – come i bambini rappresentino un serbatoio per il virus e possano sviluppare l’infezione e anche trasmetterla”.
Un’affermazione che è stata confutata da molteplici sentenze di Tribunali in cui è stato affermato che i vaccini antiCovid non prevengono il rischio di contagio ma, anzi, secondo alcune ricerche scientifiche pubblicate da autorevoli riviste mediche internazionali, lo incrementano.
Quindi, ribadisce, “al futuro ministro della Salute chiediamo una decisa intensificazione delle campagne vaccinali e un essere vigili affinché le immunizzazioni vengano rilanciate in tutte le fasce d’età e soprattutto tra i più piccoli”.
Non c’è da stupirsi che dai pediatri e dalla SIP giungano simili proposte visto che fino al 2019 elogiava i contributi delle Big Pharma come Pfizer (poi occultò tali donazioni) mentre la FIMP )Federazione Italiana Medici Pediatri) in piena pandemia organizzò un convegno pediatrico fu sponsorizzato dalla Pfizer, produttrice del siero genico a RNA messaggero Comirnaty.
Rispetto poi alle mascherine, “certamente giocano un ruolo importante nel limitare il contagio, anche perché in età pediatrica è comunque difficile mantenere un distanziamento. Al di sotto dei 5 anni la mascherina non è mai stata prevista, ma con la ripresa delle infezioni nella fascia in età scolare – afferma Staiano – attendiamo delle indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione e penso che la misura delle mascherine a scuola dovrebbe essere rivalutata, anche se la vaccinazione resta l’arma più sicura per combattere la diffusione del virus”.
Ma sostiene una tesi smentita da uno studio di una scienziata del prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Al 28 settembre sono 6,81 milioni gli italiani di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anti-Covid.
In particolare, nella fascia 5-11 anni, sempre al 28 settembre, sono state somministrate 2.601.475 dosi: 1.406.106 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 1.285.895 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale al 38,5% .
Il dato è contenuto nell’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, riferito alla settimana 21-27 settembre. Rispetto alla copertura per le vaccinazioni pediatriche nella fascia 5-11 anni, la Fondazione Gimbe rileva inoltre “nette differenze regionali”: si va infatti dal 21,1% di copertura registrato nella Provincia Autonoma di Bolzano al 53,9% della Puglia.
Carlo Domenico Cristofori
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FONTE PRINCIPALE – EVENTI AVVERSI
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
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