Nell’immagine di copertina il presidente ucraino Zelensky accanto a un militare con il simbolo dei nazisti e il blocco di intelligence 14 Eyes (composto dai principali paesi NATO) secondo l’analista americano Snowden, rifugiatosi in Russia dopo le sue rivelazioni sui complotti del Pentagono
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Se il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin non fosse un autentico credente cristiano e non avesse a cuore la popolazione dell’Ucraina vittima di un micidiale Golpe dei paesi NATO dal 2014, a quest’ora la questione del Donbass sarebbe già stata risolta con la distruzione totale di Kiev, Karkhiv, Leopoli e Odessa.
Volodymyr Zelensky, il pupazzo dell’Alleanza Atlantica costruito fin dalla fiction Servant of People per fare il presidente dell’Ucraina al posto del troppo nazionalista Peter Poroshenko, che al suo paese pensava davvero pur dialogando con l’Occidente, sarebbe già stato cacciato dalla sua stessa popolazione, perché riconosciuto come un folle dittatore con vocazioni suicide al pari di Adolf Hitler e Benito Mussolini, o sarebbe costretto alla resa come l’imperatore giapponese Hirohito dopo le bombe atomiche americane su Hiroshima e Nagasaki.
Purtroppo, o per fortuna dell’umanità cristiana che cerca di resistere al mainstream del Nuovo Ordine Mondiale creato dall’occidente massonico-sionista, lo Zar di Mosca è un ottimo stratega di geopolitica militare ma non il feroce tiranno sanguinario che i media europei e americani cercano di dipingere suscitando il disgusto di una vastissima fascia della popolazione che alle menzogne della NATO non crede più da tempo.
Per tale ragione il burattino ucraino creato da Soros & Co, anche grazie alle finte ONG per i diritti umani che si sono guadagnate persino il Nobel per la Pace, può portare avanti una guerra d’impronta nazi-jihadista perché basata sull’azione di combattenti mercenari esaltati da ideologie terroristiche come quelli del Battaglione Azov, eredi dei nazisti ucraini che sterminarono 1,6 milioni di ebrei russi durante la Seconda Guerra mondiale per compiacere il Terzo Reich, o come quelli del Battaglione Sheik Mansur, addestrati dallo Stato Islamico che secondo moltissimi analisti internazionali è un’invenzione dell’intelligence anglosassone Five-Eyes guidata dal controspionaggio americano CIA (Central Intelligence Agency) e da quello britannico MI6.
Proprio i servizi segreti militari dei paesi NATO sono i principali indiziati di una strategia del terrore che, dopo essere stata sperimentata in vari paesi del mondo per decenni, è divenuta globale con alcuni atti finalizzati allo scoppio di una Terza Guerra Mondiale in Europa per consentire al Dollaro e alla Sterlina inglese di rimanere le monete più potenti a livello mondiale, occultando così l’impostura del signoreggio bancario in cui i sistemi finanziari dopati per i vantaggi di pochissimi hanno preso il posto di quelli produttivi, da sempre capaci di creare, per molti, lavoro, benessere e libertà democratiche.
Per poter cospirare questo piano demenziale e suicida, partorito da anime demoniache che vogliono sostituire l’Essere Umano creato a somiglianza di Dio con l’Intelligenza Artificiale pronta a spalancare le fauci dell’inferno trasnumanista proiettato verso l’eugenetica nazista, si è reso necessario un percorso a più tappe che ha subito un’accelerazione ipersonica dal 2020 in poi attraverso tre strumenti funzionali alla strategia del terrorismo psico-sociale:
- l’incubo della pandemia, scatenata da un SARS-Cov-2 costruito nei laboratori militari dell’intelligence anglosassone ma fatto esplodere in mano agli ingenui complici cinesi
- la speculazione sulle risorse energetiche, implementata dalla guerra in Ucraina che è stata fomentata con ogni mezzo politico e militare dalla NATO e dalla Lobby delle Armi
- e infine gli attentati terroristici che stanno minando la sicurezza della Russia ma anche dell’Europa
GLI ATTENTATI PILOTTATI DAL DELITTO MORO ALL’11 SETTEMBRE
Il crescendo di avvenimenti gravi e di estrema rilevanza geopolitica, come il sabotaggio del ponte di Kerch di questa notte, sta rendendo più arduo a chi scrive lo sviluppo di alcune inchieste di revisionismo storico di cui abbiamo già raccolto amplissima documentazione: quella sui collegamenti tra Massoneria Occidentale, Sionismo e Fratelli Musulmani ma soprattutto quella sulle connessioni tra i delitti eccellenti dello statista italiano Aldo Moro, e dei fratelli Kennedy JFK e RFK, rispettivamente presidente e procuratore generale USA, dietro ai quali c’è sempre lo zampata diabolica dell’intelligence anglosassone in combutta con la criminalità organizzata, come svelato da un magistrato di altissima virtù e acribia.
Mi riferisco al presidente onorario di Cassazione e senatore italiano Ferdinando Imposimato, scomparso nel 2018, che ci ha lasciato in eredità la “summa” di tutte le sue investigazioni giudiziarie dirette, come giudice istruttore, e delle sue indagini indirette su fonti OSINT (Open source intelligence) nel libro “I 55 che hanno cambiato l’Italia” sul quale, appena possibile, pubblicheremo un reportage giornalistico.
Nel 2011 ha annunciato pubblicamente che avrebbe denunciato il governo degli Stati Uniti d’America alla Corte penale internazionale, perché, a suo parere, sarebbe stato a conoscenza degli imminenti attentati dell’11 settembre 2001 ma non avrebbe fatto nulla per fermarli. Una tesi evidenziata da Gospa News nell’inchiesta sugli ostacoli posti dalla CIA alle indagini del direttore dell’antiterrorismo di New York dell’FBI John O’Neill.
ATTENTATO AL GIUDICE BORSELLINO: 30 anni d’Ingiustizia Mafiosa nei Depistaggi di Stato e Massoneria
«Ha inoltre affermato – scrive in estrema sintesi Wikipedia – che esponenti del gruppo Bilderberg, sarebbero stati i mandanti delle stragi commesse durante la strategia della tensione in Italia, utilizzando come tramite ed esecutori materiali soggetti neofascisti, alcuni massoni e gli agenti dell’Organizzazione Gladio; sostiene anche che gli attentati in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono attuati perché avevano “scoperto chi manovrava gli appalti su grandi infrastrutture”, perciò politici collusi con la criminalità organizzata avrebbero incaricato i sicari mafiosi dei due attentati (strage di Capaci e strage di via D’Amelio) e delle altre bombe del 1992-1993».
Per chi non avesse buona memoria l’Operazione Gladio, denominata Stay Behind, fu il piano segreto di una forza militare di pronto intervento in chiave antiRussa creato dall’intelligence anglosassone in Italia; dove gli 007 americani e britannici controllano le trame politiche fin dallo Sbarco degli Alleati in Sicilia nel 1943 favorito da un accordo con la mafia e Lucky Luciano, scarcerato proprio per i servigi resi agli USA e rimandato nel Bel Paese con licenza di delinquere…
Ecco perché le teorie del compianto giudice Imposimato non solo si fondano sulle evidenze processuali da lui riscontrate in decenni d’indagine ma anche su riscontri storici già rilevati da un suo collega vittima dei mafiosi: il giudice Rocco Chinnci assassinato da Cosa Nostra a Palermo il 29 luglio 1983 nello stesso anno in cui la Camorra ammazzava il sindacalista Franco Imposimato, fratello del magistrato Ferdinando.
““C’è un filo rosso che lega tutti i grandi delitti. Un unico progetto politico…” fu la memorabile citazione di Chinnici che, come lo scrittore e storico Leonardo Sciascia, riteneva la mafia un’associazione nata in Sicilia dopo la Spedizione dei Mille, finanziata dalla Massoneria Britannica.
In poco più di dieci righe abbiamo condensato alcuni dei delitti più inquietanti della storia d’Italia che sono stati oggetto di ripetute inchieste con insabbiamenti e depistaggi, come nel caso della Strage di via D’Amelio in cui morì il giudice Borsellino con gli agenti della sua scorta o in quella di Via Fani, quando fu compiuto un massacro per rapire lo statista Moro in un’operazione voluta e coperta dal “Deep State” come sancito anche dall’ultima Commissione Parlamentare d’Inchiesta.
LA STRATEGIA DEL TERRORE DIVENTA GLOBALE CON LA PANDEMIA
Sovente definita “la portaerei del Mar Mediterraneo”, l’Italia, con centinaia di basi NATO rigorosamente controllate soprattutto dagli USA in cui sono anche ospitati molteplici missili nucleari pronti all’uso, è stata il palcoscenico forse primario di questo cruento groviglio storico di interessi tra politica, massoneria, servizi segreti e mafia che nel lontanissimo 1955, in un libro, il commodoro della marina canadese William Guy Carr aveva denominato già “Nuovo Ordine Mondiale”.
Abbiamo già evidenziato nella storia di Albert Pike, generale sudista ritenuto uno dei fondatori del Ku Klux Klan ma divenuto celebre come “il papa della Massoneria Usa”, le interconnessioni tra Nord America, Italia e Regno Unito.
Nelle sette inchieste del ciclo Lobby Armi abbiamo visto il radicamento e sviluppo contemporaneo di tali legami che ormai scorrono negli alvei sordidi dei fumi di denaro dei fondi d’investimento perlopiù sionisti (BlackRock, Elliott ecc).
Senza soffermarsi oltre sugli attentati dell’11 settembre 2001, che successivamente sono costati la vita anche al giornalista arabo del Washington Post Jamal Khashoggi per le troppe informazioni in suo possesso sul ruolo dei Sauditi nel massacro, mi preme rilevare come quell’evento cambiò la storia dell’umanità, non tanto per le dirette conseguenze geopolitiche come la guerra in Afghanistan e la “finta” lotta contro Al Qaeda a cui il Regno Saudita alleato USA mandava manovalanza terroristica, ma per la percezione antropologica del terrore globale che si radicò nell’anima di ogni cittadino occidentale di media cultura.
Fu in quel momento che il cosiddetto Deep State si affacciò al mondo come Nuovo Ordine Mondiale in un intrigo di intelligence che partendo da CIA e sauditi arriva fino al Mossad, il feroce e potentissimo controspionaggio israeliano.
Anche se un antipasto di questo complotto si era già intravisto nella nascita del Califfato d’Europa per l’utilizzo dei terroristi qaedisti in Bosnia al comando di generali poi promossi nell’establishment internazionale NATO nonostante gravissimi crimini di guerra.
Fu in quel momento che le strategie della tensione portate avanti con finalità geopolitiche nazionali diventarono una strategia del terrore globale che si è radicata nella coscienza umana attraverso la pandemia causata da un SARS-Cov-2 costruito in laboratorio per molteplici finalità:
- depopolamento
- speculazione finanziaria della Big Economy sui vaccini
- attuazione di una dittatura sociale massiva con la scusa di un’emergenza sanitaria
- incremento del potere geopolitico dei paesi dell’intelligence anglosassone Five Eyres (accordo USUKA tra Usa, Uk, Australia, Canada e Nuova Zelanda) e della NATO
- sperimentazione di nuove tecniche di controllo sociale e neurocerebrale attraverso l’intelligenza artificiale, microchip e il presunto uso di grafene nei sieri genici antiCovid.
A tutti coloro che, come il collega Giuseppe Cruciani durante le mie interviste alla trasmissione radiofonica satirica La Zanzara, hanno eccepito con la frase “se avessero fatto tutto questo sarebbero davvero dei criminali” mi sono limitato a rammentare che sono le stesse “menti raffinatissime” citate dal giudice Giovanni Falcone che hanno impunemente costruito nei secoli complotti capaci di ammazzare Lincoln, i Kennedy, Moro, lo stesso Falcone, Borsellino e di ordire una trama cospiratrice capace di unire negli attentati alle Twin Towers di New York gli interessi della CIA, dei Sionisti del Mossad e dei jihadisti islamici di Al Qaeda.
A questo riguardo è importante rammentare una delle rivelazioni dell’analista informatico Edward Snowden, collaboratore di un’azienda consulente della National Security Agency che denunciò molteplici crimini dell’intelligence americana e fu accolto come rifugiato politico in Russia, dove ha di recente ottenuto la cittadinanza.
Secondo Snowden il blocco FIve-Eyes aveva livelli di condivisione dell’intelligence di secondo e terzo livello: Nine Eyes e 14 Eyes. Nine Eyes aggiunge Danimarca, Francia, Norvegia e Paesi Bassi ai cinque originali, mentre 14 Eyes comprende Nine Eyes più Germania, Belgio, Svezia, Italia e Spagna.
Si tratta di un’aggregazione di controspionaggi stranieri che di fatto corrisponde a quella dei più influenti paesi dell’Alleanza Atlantica, con l’aggiunta delle nazioni anglosassoni del Pacifico e la Svezia, in attesa di entrarvi.
https://www.gospanews.net/2022/06/27/strage-di-ustica-4-piste-sul-missile-israeliano-rivelazioni-del-capo-di-gladio-e-di-ex-mossad-tra-varie-inchieste-giornalistiche/
Proprio nell’ambito di occultamenti NATO all’ombra dell’intelligence del blocco 14 Eyes si è consumata una delle più gravi tragedie della storia aerea italiana con lo schianto del DC-9 Itavia il 27 giugno 1980 a causa di un missile di ancora ignota provenienza dopo 40 anni.
Un insabbiamento della verità più grave può vantarlo solo la sicurezza nazionale del Regno Unito che ha vietato alla Commissione ONU di accedere agli atti dell’MI6 britannico relativi al presunto attentato in cui perse la vita il segretario delle Nazioni Unite Dag Hammarskjold insieme agli altri diplomatici e all’equipaggio nel lontanissimo 18 settembre 1961.
SOSPETTI SU KIEV PER I MOLTEPLICI ATTENTATI
Fino a ieri il conflitto in Ucraina era una questione “locale” per quanto avesse già travalicato i confini del conteso Donbass da cui è cominciata l’annessione alla Russia delle quattro nuove regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhye.
Dopo l’attentato al ponte di Kerch, una delle infrastrutture simbolo dell’ingresso della Crimea nella Federazione Russa dopo il referendum del 2014 successivo al golpe Nato a Kiev, lo scontro militare tra Mosca e Kiev è diventato una guerra internazionale a tutti gli effetti.
Ma Youjun, esperta principale presso il centro di ricerca sulla cooperazione strategica globale sino-russa presso l’Università di Heilongjiang ad Harbin, in Cina, concorda sul fatto che l’attacco al ponte probabilmente intensificherà la crisi.
“Negli ultimi sei mesi, l’enfasi è stata posta sulle operazioni di combattimento osservabili. In futuro, molto probabilmente la situazione sarà più una guerra con un’enfasi su aspetti come logistica, infrastrutture e così via. Ciò si è già manifestato nelle esplosioni contro i gasdotti Nord Stream 1 e 2 e [ora] il ponte di Crimea. Ovviamente in futuro sono possibili attacchi a stazioni ferroviarie, stazioni degli autobus, ferrovie e strade. È in corso una guerra per distruggere il nemico e l’obiettivo non si limita a distruggere il suo potere di combattimento fisico”, teme Ma, secondo quanto riportato da Sputnik News.
“General Armageddon” to lead Russian Forces in Ukraine after Crimean Bridge Blast
Ed è lecito attendersi una risposta energica da parte del Cremlino. In parte già arrivata in giornata con la nomina del “Generale Armageddon” quale nuovo comandante di tutte le truppe russe in Ucraina.
D’altronde “la reazione del regime di Kiev alla distruzione delle infrastrutture civili testimonia la sua natura terroristica”, ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo quanto riportato da Russia Today.
I funzionari ucraini si sono fermati prima di rivendicare la responsabilità dell’esplosione, ma un aiutante del presidente Vladimir Zelensky, Mikhail Podoliak, ha avvertito su Twitter in precedenza che quello che è successo al ponte, chiamato Kerch Bridge, era “solo l’inizio”.
GIALLO A KIEV. Negoziatore di Pace con la Russia Ucciso dai Servizi di Sicurezza Ucraini SBU
Sotto il profilo di una strategia militare il sabotaggio è imputabile facilmente al presidente Volodymyr Zelensky per la spregiudicatezza con cui in precedenza ha permesso al servizio di sicurezza ucraino SBU di ammazzare, per strada con un colpo di pistola alla nuca, un negoziatore di pace della sua stessa delegazione.
Ma anche per la fierezza con cui ha sostenuto le azioni dei neonazisti del Battaglione Azov e la serenità con cui ha reclutato combattenti dell’ISIS da affiancare ai terroristi jihadisti di Sheik Mansour, i cui paramilitari hanno ottenuto la cittadinanza ucraina fin dal loro primo impiego nel Donbass all’inizio della guerra civile.
La guerra condotta dal Regime di Kiev e legittimata dalla NATO, che continua a fornire armi arricchendo le stesse corporation che la finanziano e pilotano, non è da 8 anni un’azione difensiva partigiana ma una sorta di “guerra santa di matrice estremista” che ha portato la Guardia Nazionale Ucraina ad uccidere il reporter Andrea Rocchelli, ed un suo collega russo, a colpi di granate dopo un “tiro a bersaglio” sulla trincea in cui avevano cercato protezione.
LA TERZA GUERRA MONDIALE VOLUTA DA NATO E ZELENSKY
L’ultima strategia di Zelensky è quella di aver ratificato un conflitto ad oltranza con la Russia dichiarando nessuna pace possibile, giungendo persino a condannare Elon Musk per essersi offerto di mediare una tregua e inserendo nella lista delle persone da uccidere il musicista dei Pink Floyd Roger Water per le sue dichiarazioni in cui ha evidenziato le responsabilità dell’occidente nella guerra in Ucraina.
Mentre sul campo l’Esercito Ucraino, nonostante i pesanti armamenti ottenuti dagli Usa come dall’Italia, riesce a conquistare a fatica qualche piccola città anche per un logistico arretramento delle truppe russe, nelle ultime settimane si sta registrando un’escalation di attentati che non producono al vantaggio militare al regime di Kiev ma sembrano essere finalizzati solo a provocare una reazione russa energica con l’uso delle armi tattiche nucleari.
Prima c’è stata l’esplosione dell’auto su cui viaggiava Darya Dugina, figlia del filosofo russo Alekander Dugin, poi il sabotaggio al Nord Stream volto a troncare la linea principale di rifornimenti di gas russo alla Germania e all’Europa del Nord.
Si tratta di evidenti strategie del terrore globale tipiche nella storia dell’intelligence militare NATO a trazione anglosassone.
Questi pericolosi atti terroristici appaiono anche funzionali a legittimarne altri nell’Unione Europea per operazioni “false-flag”, ovvero sotto falsa bandiera, in modo da accusare la stessa Russia per attentati nell’Unione Europea, come lo strano sabotaggio che questa mattina ha paralizzato una parte della rete ferroviaria tedesca…
«La Deutsche Bahn, la compagnia ferroviaria nazionale tedesca, ha affermato che un atto di “sabotaggio” ha colpito la sua rete di comunicazioni radio sabato mattina. L’incidente ha bloccato il traffico ferroviario nella parte settentrionale della nazione e ha fermato i treni da e per Danimarca e Paesi Bassi» ha scritto Russia Today.
Purtroppo troppi cittadini italiani ed europei, narcotizzati dall’incubo Covid e dalla dipendenza ai vaccini per lavorare e vivere liberamente, angosciati dallo spettro dei rincari del gas che sono destinati a fare razzie tra le risorse finanziarie dei piccoli risparmiatori e a gettare sul lastrico i meno abbienti, nn si rendono affatto conto che pandemia, crisi energetica, conflitto in Ucraina sono soltanto le tessere differenti di un mosaico che palesa la volontà totale del Nuovo Ordine Mondiale di innescare la Terza Guerra Mondiale in Europa.
Come già anticipato dal capo di stato maggiore dell’Esercito Britannico.
Come avvenuto moltissime altre volte nella storia quando il Regno Unito, come nella Grande guerra voluta dai massoni anglo-italiani, ha utilizzato il Vecchio Continente come teatro di scontri militari per poter continuare ad arricchire il proprio arcipelago.
Se e quando si arriverà al conflitto termonucleare dipende solo dalla pazienza e dall’abilità strategica di Putin. Gli USA hanno già fatto una massiccia scorta di medicinali contro le radiazioni atomiche…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI
ABC (Australian Broadcasting Corporation) NET – Five Eyes intelligence network
GOLPE NATO IN UCRAINA: LA GENESI – 2. Obama, Soros, 007 MI6 & Kyiv Security Forum