Introduzione di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Ringraziamo la piattaforma Eventi Avversi che essendo focalizzata sui vaccini e le conseguenze drammatiche di essi non si perde in forse inutili reportage sul conflitto in Ucraina e sulle losche e speculative trame geopolitiche che stanno portando l’Europa verso la Terza Guerra Mondiale, destinata a cancellare le molteplici apprensioni e problematiche burocratiche connesse alla pandemia in una ben pianificata logica di terrorismo sociale.
Li ringraziamo perché il tema della correlazione tra vaccini Covid, esplosione di casi di Herpes Zoster e propaganda sui vaccini contro di essa promossi dalla GSK che li produce grazie ai nuovi laboratori promossi dall’ex premier Matteo Renzi in Toscana avremmo voluto trattarlo già da alcuni mesi ma rapiti dalle cronache quotidiane non siamo riusciti a farlo.
Eccellente il riassunto di studi citati in merito alle correlazioni tra l’Herpes quale reazione avversa dei vaccini antiCovid che erano già stati oggetto di una precedente inchiesta di Gospa News.
A questa interessantissima sintesi scientifica mancano solo alcuni disgustosi intrighi tra le Big Pharma e la politica. Eccoli…
Cominciamo da un comunicato ufficiale della Glaxo Smith Kleine amministrata da una CEO che è direttrice di Microsoft a conferma degli interessi finanziari dell’imperatore dei sieri genici mRNA Bill Gates.
Scrisse GSK: «Verona, 6 maggio 2021 (appena 6 mesi dopo l’inizio della vaccinazione massiva Covid – ndr) È finalmente disponibile anche in Italia il vaccino ricombinante adiuvato contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”: una malattia che ogni anno colpisce circa 150mila italiani e può causare un dolore molto intenso, talvolta durevole nel tempo, dando luogo in alcuni casi ad una complicanza invalidante chiamata Nevralgia post-erpetica (NPE) che ha un impatto negativo sulla qualità della vita dei soggetti colpiti. Si calcola che circa 1 individuo adulto su 3 sia a rischio di sviluppare almeno un episodio di Herpes Zoster (HZ) nel corso della propria vita. L’incidenza e la gravità aumentano con l’età con un incremento dopo i 50 anni, arrivando ad 1 individuo su 2 nei soggetti di età superiore a 85 anni. La malattia può essere debilitante per periodi prolungati, con assorbimento di risorse del Servizio Sanitario Nazionale in termini di visite, accertamenti e cure».
Proseguiamo ricordando solo che GSK nell’agosto 2019, pochi mesi prima dello scoppio della pandemia scatenata da un SARS-Cov-2 costruito in laboratorio e altamente simile a un gene artificiale di Moderna finanziata da Gates, ha stretto una partnership internazionale con la Pfizer.
Pfizer è la casa farmaceutica di New York che ha prodotto con Biontech il siero genico antiCovid Comirnaty, altamente pericoloso per la tossicologia non stufata a fondo, come ammesso dalla stessa azienda.
Questa stessa Big Pharma ha finanziato la campagna elettorale del nuovo presidente americano Joseph Biden e ha stretto rapporti con la Commissione Europea fin dal settembre 2019, come se già sapesse dell’imminente emergenza Covid-19, che è finita di recente nell’occhio del ciclone per l’inchiesta della Procura Europea in merito agli acquisti “allegri” della presidente Ursula Von der Leyen e per l’indagine giornalistica sui politici UE e USA ““lobbizzati” dalle ONG di Gates che specula sulle Big Pharma dei Vaccini.
Fatte queste premesse di “geopolitica farmaceutica” leggete con attenzione questo esauriente articolo scientifico sulla propaganda del vaccino contro il Fuoco di Sant’Antonio, sponsorizzata ovviamente da GSK…
Ma date uno sguardo anche ai link che spiegano quanto questa Big Pharma è intrigata con Gates, i Democratici americani e il Partito Democratico in Italia.
Campagna martellante in Italia per il v. del Fuoco di Sant’Antonio ma decine di studi confermano l’aumento dei casi dopo il siero covid
da Eventi Avversi – Tutti i link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori
È la prima volta che assistiamo a una campagna di comunicazione sociale sull’herpes zoster (il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”) così martellante. Prima gli spot radiofonici, a partire dal mese di luglio.
Poi, in questi giorni, in tutte le regioni, quelli sulle emittenti televisive locali. Sarà la volta dei canali Rai da fine dicembre, quando sugli schermi vedremo #MiVaccinoNonMiAccendo, con due vigili del fuoco che salgono di corsa le scale di un edificio in fiamme fino a raggiungere l’appartamento di un anziano inquilino. Tutto si deve a Italia Longeva, l’associazione nazionale costituita dal ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’Ircss di Ancona.
Quello che non si dice, però, è che decine di studi rilevano un significativo aumento dei casi dopo il vaccino covid.
Un recente studio pubblicato a luglio su European Journal of Internal Medicine dal titolo “Varicella-Zoster virus reactivation following severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 vaccination or infection: New insights” afferma che il fenomeno di riattivazione del virus dell’herpes zoster e rilevante e segnala 179 casi dopo il vaccino covid.
La manifestazione più importante del virus herpes zoster è stata l’eruzione cutanea, che ha rappresentato l’86,4% degli eventi nei soggetti vaccinati. Venti pazienti (11,3%) hanno presentato eventi gravi dopo la vaccinazione, con predominanza di Herpes Zoster oftalmico (5,6%) e nevralgia post-erpetica (3,4%).
Uno studio pubblicato dall’European Academy of Dermatology and Venereology Journal dal titolo “Herpes Zoster following SARS- CoV-2 vaccination – a series of four cases” segnala ulteriori quattro casi.
“I VACCINI COVID RIATTIVANO LA FORMA GRAVE DI HERPES”. Studio sulla rivista Rheumatology
A due pazienti era stato somministrato il vaccino covid Pfizer Comirnaty e a due è stato somministrato il vaccino covid Astrazeneca Vaxzevria. L’esordio dei disturbi è variato tra 3 e 6 giorni dopo la prima dose. Tre pazienti si sono presentati dal medico con herpes zoster facciale e un paziente ha avuto riattivazione del virus sugli arti superiori.
Un altro studio pubblicato a marzo su “Metabolism Open” dal titolo “Herpes zoster following COVID-19 vaccination in an immunocompetent and vaccinated for herpes zoster adult: A two-vaccine related event?” segnala casi di herpes zoster in adulti sani vaccinati da poco per il covid.
Nell’abstract dello studio si legge: “La riattivazione del virus varicella-zoster (VZV) è stata segnalata dopo la somministrazione di diversi vaccini contro SARS-CoV-2, anche tra individui senza stati immunosoppressivi noti. Qui, descriviamo per la prima volta un caso di herpes zoster dopo la vaccinazione con mRNA contro SARS-CoV-2 in un adulto immunocompetente di 53 anni senza comorbidità note, che era stato precedentemente vaccinato con un vaccino zoster vivo attenuato. Il fatto che il paziente non avesse una storia di varicella ed era stato testato sieronegativo per l’herpes zoster prima dell’immunizzazione con il vaccino zoster vivo attenuato contribuisce ulteriormente a fornire dati preziosi per questi casi insoliti. Occorre quindi un alto livello di vigilanza da parte dei medici riguardo a questa rara complicanza tra i destinatari dei vaccini COVID-19″.
Uno studio pubblicato a giugno su “International Journal of infectious deseases” dal titolo “Varicella-Zoster Virus (VZV) Meningitis in an Immunocompetent Adult after BNT162b2 mRNA COVID-19 Vaccination: A Case Report” segnala un ulteriore caso in una donna immunodepressa di 46 anni dopo il vaccino covid Pfizer.
Uno studio pubblicato a maggio su “Cornea Journal” dal titolo “Recurrence of Varicella-Zoster Virus Keratitis After SARS-CoV-2 Vaccination”riporta un caso di forte riattivazione dell’herpes zoster due giorni dopo il vaccino covid Pfizer che hanno determinato la compromissione dell’occhio sinistro.
Un altro studio dello scorso maggio di“Journal of Korean Medical Science” dal titolo “A Case Report of Herpes Zoster Ophthalmicus and Meningitis After COVID-19 Vaccination”, che evidenzia diversi casi poco dopo il vaccino covid Pfizer.
Si legge nell’abstract: “Ci sono diverse segnalazioni di riattivazione del virus della varicella zoster (VZV) a seguito di vaccini contro la malattia di coronavirus 2019 (COVID-19). Qui, riportiamo un caso di meningite VZV, l’herpes zoster oftalmico (HZO) e la cheratite neurotrofica tardiva dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino COVID-19 con RNA messaggero (mRNA). Un uomo di 74 anni ha sviluppato un’eruzione cutanea vescicolare sulla fronte, sul cuoio capelluto, sul naso e sulla palpebra superiore sinistra con un forte mal di testa. Cinque giorni prima, aveva ricevuto una seconda dose del vaccino mRNA BNT162b2 sul braccio sinistro. L’esame oculare ha rivelato iperemia congiuntivale e pseudodendrite nella cornea periferica. VZV è stato rilevato nel liquido cerebrospinale utilizzando la reazione a catena della polimerasi. Il paziente è stato diagnosticato con HZO e meningite. Il paziente è stato trattato con aciclovir per via endovenosa e aciclovir topico unguento e levofloxacina collirio all’1,5%. Un mese dopo, sviluppò un difetto epiteliale centrale con margine arrotolato, tipico di un’ulcera neurotrofica”.
Un altro studio è stato pubblicato a dicembre da “International Journal of infectious deseases” dal titolo: “A case of varicella zoster virus meningitis following BNT162b2 mRNA COVID-19 vaccination in an immunocompetent patient” che segnala, già a dicembre 2021, di aver riscontrato 13 casi di riattivazione dell’herpes zoster dopo vaccino covid mRNA e 7 casi relativi a soggetti immunocompromessi.
Ad ottobre 2021 sulla rivista scientifica della Oxford University “Rheumatology” era già comparso un altro studio dal titolo “Herpes zoster following BNT162b2 mRNA COVID-19 vaccination in patients with autoimmune inflammatory rheumatic diseases: a case series” in cui si evidenzia che “il profilo di sicurezza dei vaccini a base di mRNA nei pazienti con malattie reumatiche infiammatorie autoimmuni (AIIRD) è sconosciuto” e che sono già stati segnalati sei casi di riattivazione del virus herpes zoster in donne che avevano ricevuto da poco la prima dose di vaccino covid mRNA (in 5 casi) e la seconda dose (in un caso).
A luglio 2022 la rivista “British Journal of Clinical Pharmacology” pubblica uno studio dal titolo “Association study between herpes zoster reporting and mRNA COVID-19 vaccines (BNT162b2 and mRNA-1273)”. Vengono ripresi i dati del database di farmacovigilanza VigiBase. Si legge nell’abstract: “Al 30 giugno 2021, su 716 928 segnalazioni con vaccini mRNA COVID-19, abbiamo riscontrato 7728 casi di herpes zoster. Rispetto ai vaccini antinfluenzali, i vaccini mRNA COVID-19 erano associati a una segnalazione di herpes zoster significativamente più alta (quota di probabilità di segnalazione 1,9, IC 95% 1,8-2,1)”.
FONTI PRINCIPALI
GSK – VACCINO CONTRO IL FUOCO DI SANT’ANTONIO