AGGIORNAMENTO FLASH – ore 20 – 10 Novembre 2022
Nelle Marche la terra continua a tremare. Una nuova scossa sismica piuttosto forte (4.1 di magnitudo) si è percepita ad Ancona poco prima delle 19. L’epicentro si collocherebbe anche, in questo caso, al largo della costa anconetana, a 26 km dalla riva – specifica l’Ingv – e a 9 km di profondità.
Questo sisma è solo l’ultimo in ordine di tempo dopo la forte scossa, di magnitudo 4.0, registrata alle 13:35, al largo della costa delle Marche, in particolare nella zona Senigallia.
L’Ingv ha localizzato l’epicentro presso la costa marchigiana anconetana, a una profondità di 9 chilometri. La scossa è stata preceduta da altre due alle 13:28 e 13:30, rispettivamente di magnitudo 2.8 e 2.4 e seguita da altre 5 scosse di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.6, di cui l’ultima alle 14:27. La scossa è stata percepita chiaramente nelle province di Ancona e Pesaro-Urbino, in particolare nei piani alti degli edifici, ma a differenza di ieri non ci sono state scene di panico.
Secondo i dati rilasciati dall’Ingv questa mattina, dopo la forte scossa di ieri di magnitudo 5.5 registrata alle 7:07 del mattino, si sono succedute altre 130 scosse, di cui 16 nella mattinata di oggi fino al rilevamento delle 8:47.
1 – IL TERREMOTO DELLA COSTA PESARESE E LE SEQUENZE SISMICHE DEL 2016
2 – LA RIATTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI ENI NEL MARE ADRIATICO 6 MESI FA
3 – RICORSO AL TAR DI 24 COMUNI CONTRO IL VIA LIBERA ALLE TRIVELLE DI DRAGHI
4 – LE NUOVE CONCESSIONI PER L’ESTRAZIONE DI GAS DEL GOVERNO MELONI
5 – LA CORRELAZIONE TRA PERFORAZIONI IN EMILIA E TERREMOTO DEL 2012
6 – L’ASSENZA DI STUDI SU TRIVELLAZIONI MARINE E PERICOLI NELLE FAGLI SISMICHE
7 – LA MANO DELL’UOMO ARTEFICE DELLA PROPRIO APOCALISSE
Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: ‘Sono io’ e: ‘Il tempo è prossimo’; non seguiteli. Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine». Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo».Gesù Cristo
– Sacra Bibbia – Vangelo secondo Luca, 21
ARTICOLO ore 10,35 – 10 Novembre 2022
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
E’ davvero curioso notare come l’uomo contemporaneo permeato da un materialismo accecato dalla sudditanza alle pulsioni corporee, obnubilato da uno scientismo propalato dall’Illuminismo massonico, fagocitato da un esoterismo neopagano sovente ammaliato dalla teosofia demoniaca, suggestionato da un animismo naturalista privo di “entusiasmo” verso l’identità del Creatore, o imbolsito da una visione trascendentale imprigionata in rari momenti di culto da una fede religiosa secolarizzata, sia ossessivamente concentrato a cercare spiegazioni “terrene” ad ogni evento della sua esistenza individuale o sociale, scansando, come fossero i peggiori incubi, le eventuali risposte “ultraterrene” che in circa 7 millenni sono state scolpite dall’autentico Spirito di Dio nel più diffuso libro della storia dell’umanità: la Sacra Bibbia.
Gospa News è un sito d’informazione giornalistica cristiana devoto alla Madonna di Medjugorie (come si evince dall’etimo del nome) e in quanto tale non solo ha la facoltà ma anche il dovere di interpretare l’attualità con la lente d’ingrandimento soprannaturale che solo lo Spirito Santo insufflato nei Cristiani dalla Pentecoste in poi può fornire.
Sia lode alla causa efficiente della Santissima Trinità se vorrà concedere a noi, ancora aspiranti, imperfetti e instabili devoti, i sette doni di Timor di Dio, Pietà, Consiglio, Fortezza, Intelligenza, Sapienza e Scienza indispensabili per svelare l’indissolubile legame tra Uomo, Natura e Dio che può essere inteso e svelato in ogni calamità: soprattutto quando esiste il fondato sospetto che essa sia stata partorita dalla folle superbia umanoide, in quanto priva di reale essenza spirituale umana nell’atto stesso di negazione del divino, come nel caso del virus SARS-Cov-2 costruito in laboratorio per scatenare una devastante pandemia con molteplici finalità lesive della libertà e dignità umana.
1 – IL TERREMOTO DELLA COSTA PESARESE E LE SEQUENZE SISMICHE DEL 2016
Una cara amica friulana mi ha espresso il suo sconcerto per il monile di conchiglie appeso al muro e vibrato al punto da svegliarla durante la scia sismica di grave intensità della mattinata di mercoledì 9 novembre nelle Marche (epicentro Costa pesarese, magnitudo 5,7). Essendo una cristiana di spiritualità assai sensibile ha interpretato questo anomalo episodio, mai verificatosi in altre scosse telluriche che sentì in passato, come un segno premonitore.
Ringrazio pertanto lei se oggi mi accingo a scrivere di quest’ultimo terremoto, che rievoca l’incubo dei precedenti devastanti fenomeni avvenuti sul crinale dell’Appennino nel Centro Italia negli ultimi anni, non solo in un’ottica giornalistica-scientifica ma anche in una visione spirituale.
La scossa è stata la più forte mai registrata nella costa settentrionale delle Marche dal 1930, quando nei pressi di Senigallia si raggiunse la magnitudo 5.8.
Lo afferma Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), spiegando che il sisma “è dovuto al fronte della catena appenninica sepolta sotto al mare Adriatico che si sta accorciando tra i 2 e 4 millimetri all’anno. Una regione notoriamente sismica la cui attività permette alla crosta adriatica di scendere sotto quella appenninica attraverso un fenomeno noto come subduzione”.
Il sisma, che fortunatamente non ha cassato vittime né ingenti danni, è stato avvertito anche a Roma, Firenze, Bologna, Friuli Venezia Giulia.
Tra i precedenti devastanti sisma quello del 24 agosto 2016 (epicentro Accumoli, Rieti, magnitudo 6.0) causò 300 vittime, causò danni nei comuni di Amatrice e Arquata del Tronto pari al X grado Scala macrosismica europea (EMS) e fu capace di distruggere uno dei simboli religiosi più importanti dell’Italia e del Vecchio Continente: la Basilica di Norcia intitolata a San Benedetto, patrono dell’Europa che con la nascita dell’Unione Europea ha voluto fermamente negare l’evidenza storica delle sue radici cristiane.
Nel novembre 2016 il colto teologo dominicano padre Giovanni Cavalcoli fu biasimato dalla Santa Sede e cacciato da Radio Maria, dove curava una rubrica, perché mise in correlazione tale evento (e i successivi gravi sisma del 26 ottobre, 5,9, Maceratese; 30 ottobre, 6,5, Perugino), con la precedente approvazione della legge sulle unioni gay dal Parlamento di Roma: una città in parte strappata allo Stato Pontificio con la forza armata massonica e nella quale molti secoli prima avevano versato il loro sangue i martiri del Cristianesimo come i Santi Pietro e Paolo, per citare i più famosi.
Nel gennaio 2017 un altro terremoto di intensità 5,5 colpì l’Aquilano con epicentro a Capitignano (AQ).
LA MISTERIOSA VENDETTA DEL CREATO CONTRO I NEMICI DEL CRISTIANESIMO
Oggi mi permetto di azzardare una correlazione non solo teologica e apocalittica ma anche pragmatica e scientifica al recente terremoto, da sempre uno dei più spaventosi eventi per l’uomo che dinanzi ad esso si riconosce impietrito, inerme e “docile fibra dell’universo” come lo descrisse il poeta Giuseppe Ungaretti nella sua celebre lirica “I fiumi”.
Non a caso, come vedremo nell’analisi finale in chiave esegetica, tale fenomeno è citato 18 volte in alcuni dei più cruciali passaggi della Bibbia.
Sostengo l’eventualità di tali correlazioni con la sempre maggiore convinzione che la comunità scientifica ormai da decenni si sia prostrata alla più dissennata tecnocrazia progressista inneggiante alle Odi Barbare del massone Giosuè Carducci (tra cui si annida il suo vero credo con l’Inno a Satana), senza il minimo rispetto etico della salute umana.
Non a caso Papa Leone XIII nell’enciclica Humanus Genus con cui scomunicò la Massoneria menzionò «il regno di Satana, e sudditi ne sono quanti, seguendo i funesti esempi del loro capo e dei comuni progenitori, ricusano di obbedire all’eterna e divina legge, e molte cose imprendono senza curarsi di Dio, molte contro Dio» ma anche i Frammassoni che «cercano destramente sotterfugi, pigliando sembianze accademiche e scientifiche».
Dal grano Creso, bombardato coi raggi gamma per un esperimento mondiale sull’alimentazione durato 40 anni in Italia e probabile causa del boom contemporaneo di celiaci (quando scriverò questa inchiesta che da anni mi prefiggo di sviluppare sarò anziano…), ai sieri genici sperimentali antiCovid, causa di milioni di reazioni avverse e decine di migliaia anche letali, la Scienza si sente libera di testare ogni genere di abominio, sull’Uomo e sulla Natura, finché essi non si ribellano.
In ciò si può leggere l’ardire di Lucifero, prima ancora di quello di Prometeo, che con le lusinghe del serpente indusse Eva ed Adamo a cibarsi della mela dell’albero del bene e del male.
https://www.gospanews.net/2022/11/08/vaccini-covid-boom-di-miocarditi-tra-i-giovani-ed-embolie-tra-le-donne-studio-shock-dellospedale-universitario-di-nimes-e-prove-di-danni-cardiaci-dal-mondo-intero/
In ciò si possono leggere gli azzardi della mano umana che, pur di perseguire scopi peraltro non sempre nobili ma sovente meramente avidi, sfida il Creato attraverso la manipolazione biogenetica che si è spinta a far nascere due gemelle cinesi con il DNA modificato e ha prodotto in laboratorio agenti patogeni di virulenza potenziata con lo stesso principio con sui si arricchisce l’uranio per costruire armi atomiche sempre più potenti.
Se le sperimentazioni civili e militari si spingono fino ad oltrepassare ogni confine della bioetica umana prima ancora di permetterle di interrogarsi su di esse, diviene facile capire come le attività di estrazione degli idrocarburi, finalizzate alla preziosa produzione di energia in varie forme, possa essere ritenuta un giochetto da ingegneri boy-scout…
Purtroppo gli indizi probatori, non solo in chiave teologica di sfida alla Natura donata da Dio all’umanità ma anche scientifica, palesano già conseguenze imputabili a scelte tecnologiche esagerate e gravemente imprudenti.
2 – LA RIATTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI ENI NEL MARE ADRIATICO 6 MESI FA
Fino ad ora, infatti, non mi pare che nessuno abbia notato che il terremoto avvenuto nelle vicinanze di Pesaro mercoledì 9 novembre si è verificato a 6 mesi di distanza dalla riattivazione di tutti gli impianti di estrazione dell’ENI nel Mare Adriatico, sospesi proprio per il sospetto, mai accertato, di un nesso di causalità tra le trivellazioni subacquee in faglie sotterranee ad alto rischio sismico, la subsidenza, ovvero il lento e progressivo sprofondamento del fondo di un bacino marino o di un’area continentale, e gli eventuali terremoti.
Rileggiamo quanto riportò Il Resto del Carlino alcuni mesi fa:
Pesaro, 11 aprile 2022 – Dallo smantellamento alla ripresa operativa per le 8 piattaforme per l’estrazione del gas al largo della nostra costa. Il pressante problema dell’approvvigionamento energetico scattato con la guerra in Ucraina, ha fatto fare una brusca e rapida inversione di rotta alle otto piattaforme che stazionano tra Gabicce, Pesaro e Fano: “Sono tutte quante in produzione”, fa sapere l’Eni. E vanno dai 36 chilometri di distanza dalla costa, quindi fuori dalle acque territoriali nazionali, fino a 17 chilometri, le più vicine e alcune sono anche mobili.
Un cambio di marcia, quello avvenuto negli ultimi mesi, perché fino a poco tempo non erano tutte quante attive. Non solo tutti i pozzi sono stati rimessi in funzione, ma addirittura – visti i pressanti problemi energetici – alla fine della prossima estate l’Eni inizierà i lavori per potenziare uno dei tanti pozzi che sono davanti alla nostra costa “questo al fine di aumentare la captazione del gas che è sotto l’Adriatico”, rispondono da Roma.
I punti di estrazione del gas davanti alla costa vengono ritenuti “piccoli” da chi ha operato nel settore e forse per questa ragione che si andranno ad eseguire trivellazioni al fine di potenziare le capacità di estrazione tornando sui volumi di oltre una decina di anni fa.
Nell’Adriatico, dai Lidi ferraresi alle Marche, si potrebbe applicare questo processo a circa 50 piattaforme che rimesse in moto potrebbero fornire circa 3 miliardi l’anno di metri cubi di gas”, spiegò ai giornalisti il professor Davide Tabarelli, docente universitario e leader di Nomisma energia.
“E pensare – spiega ancora il professore – che nel Nord Adriatico, verso Chioggia, si stima la presenza di un giacimento di circa 50 miliardi di metri cubi di gas. I divieti regionali e la paura, secondo me immotivata, di subsidenza, hanno sempre frenato le trivellazioni’.
Piero Farabollini, presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche ha voluto subito smentire ogni sospetto di correlazione «Mi sento assolutamente di dire che non c’è nessuna correlazione» tra il terremoto di questa mattina (9 novembre) e le trivellazioni in Adriatico, ha spiegato ai microfoni di Radio Anch’io su Radio Rai 1.
Questo perché, spiega, la «semplice trivellazione non dà eventi di questo tipo: una magnitudo così forte è impensabile che possa essere legata trivellazioni». Nel momento in cui «si va a fare un prelievo e soprattutto si va fare uno stoccaggio nelle perforazioni abbiamo piccoli sisma contenuti in una magnitudine tra quattro e quattro e mezzo».
E’ quanto assicura l’esimio professore Farabollini, Commissario per la Ricostruzione dei territori del sisma del centro-italia del 2016 per il periodo gennaio-dicembre 2019, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 dicembre 2018 prorogato fino al 14 febbraio 2020».
Ma in precedenza (come da link al curriculum): «Incaricato dall’Aquater-ENI, del rilevamento geomorfologico (alla scala 1:10.000) di n.15 ortofotocarte (n.303010, 303050, 303090, 303130, 303140, 312110, 312120, 312150, 312160, 313080, 313120, 314010, 314050, 314090, 324030) nell’ambito del Progetto “Cartografia Geologica e Geomorfologica, Ob.5b – Lotto sud”, della Regione Marche – D.G.R. n.1029 del 3.5.1999 (gennaio 2000-dicembre 2001) ».
Studi scientifici ad asseverare queste parole? Non pervenuti! Come l’approvazione dei booster antiCovid senza trials clinici…
GOLPE NATO IN UCRAINA: LA GENESI – 2. Obama, Soros, 007 MI6 & Kyiv Security Forum
A dare la “scossa tellurica”, perdonate il sarcasmo, alla ripresa delle trivellazioni fu un fatto tutt’altro che positivo: l’emergenza energetica causata dalla volontà dell’Unione Europea di applicare sanzioni economiche alla Russia dopo l’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina per la protezione delle popolazioni filo-russe del Donbass, vittima di un genocidio sistematico da parte del regime filo-nazista di Kiev instaurato dal Golpe di alcuni paesi NATO del 2014.
3 – RICORSO AL TAR DI 24 COMUNI CONTRO IL VIA LIBERA ALLE TRIVELLE DI DRAGHI
«C’è voluta una guerra alle porte dell’Europa che sappiamo come è cominciata e non come e quando finirà, perchè l’Italia capisse che se non è possibile l’autarchia energetica non è nemmeno più pensabile essere ostaggio di altri Paesi come la Russia del Grande Bugiardo Vladimir Putin» commentò con imprinting da servile mainstream il giornalista in riferimento al provvedimento del Consiglio dei Ministri che diede via libera l “Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee” (Pitesai), avviato dal governo Conte I nel 2019 e approvato definitivamente a febbraio 2022 dal governo di Mario Draghi.
Contro tale Piano, nell’aprile scorso, 24 Comuni italiani, di cinque Regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Sicilia e Piemonte), presentarono un ricorso al TAR preparato dall’avvocato Paolo Colasante, del Foro di Roma, insieme al costituzionalista abruzzese e docente universitario Enzo Di Salvatore, autore anche dei quesiti del referendum “no triv” del 2016.
Al di là delle questioni burocratiche ed amministrative uno dei punti focali era assolutamente sostanziale: “Nonostante la lunga elaborazione del Piano, esso si appalesa problematico anche sotto altri profili, fra cui la mancata considerazione – in contrasto con la normativa e la giurisprudenza europee – degli effetti cumulativi dei progetti esistenti e di quelli che potranno essere richiesti”.
Infatti: “La Corte di giustizia dell’Unione europea nella pronuncia del 13 gennaio 2022, proprio in relazione alla disciplina della ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in Italia, ha affermato chiaramente che in caso di aree contigue aperte alla ricerca, la valutazione ambientale deve considerare gli effetti cumulativi dei progetti”.
Nell’aprile 2021 il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, aveva firmato 7 decreti Via (Valutazione impatto ambientale) che hanno ad oggetto altrettanti rinnovi di concessioni minerarie, progetti di messa in produzione di pozzi e di perforazione off-shore (a mare) ed on-shore (a terra) in varie regioni d’Italia.
Nello specifico le valutazioni di impatto ambientale, che si sono concluse «con esito positivo», hanno riguardato soprattutto l’Emilia Romagna a causa delle Via sui rinnovi delle concessioni Barigazzo e Vetta per la coltivazione di idrocarburi gassosi, nonché sui progetti di messa in produzione del giacimento per la coltivazione di idrocarburi denominato Teodorico e del pozzo a gas naturale Podere Maiar 1dir. Inoltre, sulla base di concessioni di coltivazione di petrolio e gas già presenti, sono state valutati positivamente anche i progetti di perforazione del pozzo Calipso 5 Dir nelle Marche, Donata 4 Dir fra Marche e Abruzzo e del pozzo esplorativo Lince 1, in Sicilia.
4 – LE NUOVE CONCESSIONI PER L’ESTRAZIONE DI GAS DEL GOVERNO MELONI
Pochi giorni prima del terremoto nel Mar Adriatico il nuovo Governo di Giorgia Meloni ha previsto “la possibilita’ di liberare alcune estrazioni di gas italiano, favorendo, ampliando, facilitando, concessioni in essere, immaginando nuove concessioni
, chiedendo ai concessionari che dovessero aderire o accedere a queste concessioni di mettere a disposizione in cambio, da subito, tra uno o due miliardi di metri cubi di gas da destinare alle aziende energivore a un prezzo calmierato”.
La misura, preannunciata nei mesi scorsi come ‘gas release’, entrera’, ha annunciato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, come emendamento nel Dl aiuti ter all’esame della Camera ma è stata oggetto di una severa e pungente contestazione da parte del Segretario nazionale di Rifondazione Comunista, coordinamento Unione Popolare, Maurizio Acerbo.
«Giorgia Meloni nel 2017 votò si come Salvini al “Referendum “Notriv” accusando il PD di essere al servizio delle lobby contro l’ambiente – ha dichiarato Acerbo -Ora il loro governo sblocca le trivellazioni per la gioia delle stesse lobby. Meloni, come il suo sodale Salvini, attaccano quello che definiscono “ambientalismo ideologico”’ che avrebbe bloccato il paese. Si dà il caso che non solo votarono sì al referendum, ma il divieto entro le 12 miglia e nelle aree marine protette che ora viene cancellato, era un provvedimento del governo Berlusconi proposto dall’allora Ministra Prestigiacomo. Giorgia Meloni era ministra di quel governo e votò quel divieto che oggi abolisce. La coerenza di Meloni è una bufala che è servita a costruire una narrazione per l’ennesima politicante al servizio dei poteri forti, presentata come portatrice di chissà quale rinnovamento. Questo governo è un ecomostro che prosegue sulla strada di Cingolani e Draghi».
Com’è noto il referendum sulle trivelle non raggiunse il quorum in quanto votò solo il 31,19% degli elettori e rese inutile quindi la netta vittoria del Sì di 13.334.764 di italiani che andarono votare. Quindi l’attività di estrazione di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa fu autorizzata a continuare fino all’esaurimento del giacimento, per le concessioni già attive, nonostante il sottosuolo del Mar Adriatico abbia una conformazione con particolare rischi sismici. Perché?
Perché non esistono studi idrogeologici dettagliati che abbiano preso in esame il temuto nesso di causalità tra trivellazioni, subsidenza e terremoti.
5 – LA CORRELAZIONE TRA PERFORAZIONI IN EMILIA E TERREMOTO DEL 2012
«In Emilia Romagna da decenni si estraggono petrolio e gas naturale. Dopo le liberalizzazioni del 1998 e 2001, non c’è più solo l’Eni, ma è diventata terra di conquista da parte di tutte le compagnie. Nel maggio 2012 c’è stato il grave episodio del terremoto: con in particolare le due forti scosse del 20 e 29 di quel mese, con 27 persone uccise e centinaia di feriti, e tanti danni a case, chiese, fabbriche…» si legge in un articolo del sito GeograficaMente creato da un gruppo di laureati del Dipartimento di Geografia dell’Università di Padova.
Quel sisma fece nascere il dubbio nella popolazione, ma anche nei tecnici e politici sull’eventuale correlazione. La Regione Emilia Romagna, per iniziativa del suo presidente nonché nominato commissario straordinario per l’emergenza terremoto Vasco Errani, istituì una Commissione internazionale di studiosi per cercare di dare una risposta chiara al sospetto di un nesso causale tra perforazione del sottosuolo e sismicità.
E’ così stata creata la cosiddetta COMMISSIONE ICHESE (questa sigla sta per: International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia Region) che è appunto una commissione internazionale “tecnico-scientifica per la valutazione delle possibili relazioni tra attività di esplorazione per gli idrocarburi e aumento di attività sismica nel territorio della regione Emilia Romagna colpita dal sisma del mese di maggio 2012”. Pertanto un gruppo di studiosi di varia provenienza ha iniziato di fatto il suo lavoro nel maggio 2013, un anno dopo il sisma.
«Questa Commissione è giunta alle conclusione (nel febbraio di quest’anno) che i terremoti che hanno colpito l’Emilia-Romagna il 20 e il 29 maggio 2012, uccidendo 27 persone e causando centinaia di feriti, potrebbero essere stati causati dall’estrazione petrolifera in zona. Cioè questa correlazione non viene per niente esclusa. Conclusioni rivelate nel mese di aprile dalla rivista SCIENCE, perché la Regione Emilia Romagna ha preferito non pubblicare subito queste deduzioni assai gravi» aggiunge GeograficaMente.
«La Commissione “Ichese” punta l’indice in particolare su un sito estrattivo (Cavone, a Mirandola, in provincia di Modena) a venti chilometri dall’epicentro del sisma: nelle conclusioni del rapporto si dice che “non può essere escluso che le attività di estrazione nel sito potrebbero aver innescato il terremoto del 20 maggio, il cui epicentro è a 20 chilometri di distanza”».
“Servono ulteriori studi per accertare un nesso causale tra il terremoto del 2012 e attività estrattive in Emilia-Romagna” hanno poi concluso il Commissario per il terremoto in Emilia, il Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero dello Sviluppo Economico.
6 – L’ASSENZA DI STUDI SU TRIVELLAZIONI MARINE E PERICOLI NELLE FAGLI SISMICHE
Maria Rita D’Orsogna, ricercatrice della California State University, che da anni segue tra gli Usa e l’Italia la problematica delle trivellazioni,
ha rivelato a Adnkronos una serie di casi accertati in tutto il mondo dove le attività petrolifere furono collegate a movimenti tellurici attorno al sesto grado della scala Richter, secondo quanto riportato dal sito Ocean for Future che ha fatto un’interessante sintesi
Ad esempio, negli Stati Uniti molte aree sono state colpite da sciami sismici proprio nelle zone in cui veniva effettuato il fracking (Arkansas, Ohio, Oklahoma, Texas). La ricercatrice italiana ha specificato che non è detto che ad ogni trivellazione segua un attività sismica che possa sfociare in un terremoto ma, visto che non si può escludere questa possibilità, in un Paese come l’Italia, sismicamente molto attivo, sarebbe meglio andare cauti.
“Sarebbe opportuno che la geologia si interrogasse sulla questione, per amore della conoscenza, visto che in Italia, a differenza di altri Paesi, non ci sono molti studi sulla sismicità indotta“.
«Un esempio per tutti il Royal Netherlands Meteorological Institute (Knmi)che ha recentemente pubblicato un catalogo di casi di “terremoti indotti” causati dalla produzione di gas nel nord dell’Olanda. Si tratta di ben 688 eventi dal 1986 al 2011, di magnitudine massima 3.5 Richter, concentrati nella zona di Groningen, che hanno causato danni minori ma molte preoccupazioni alle popolazioni locali. Dal 2003, il governo olandese, raccogliendo le legittime preoccupazioni dei propri cittadini, ha iniziato a richiedere studi preventivi di compatibilità e di rischio sismico per le aree interessate da ulteriori azioni trivellative» si legge ancora nell’articolo.
«Nonostante tutta la nostra buona volontà e il nostro entusiasmo, la macchina del no, dell’astensionismo, dei geologi al soldo delle fossili, dei lobbisti del petrolio hanno avuto la meglio su di noi» commentò la professoressa D’Orsogna nella sua rubrica sul Fatto Quotidiano in relazione al fallimento del referendum NoTriv.
«Purtroppo per noi, ci sono altre concessioni in terra e in mare previste in varie parti dello stivale per i prossimi mesi, per i prossimi anni. Grazie a tutti i dibattiti referendari quelli che avranno la sfortuna di viverci vicino avranno vita più facile nel contrastare questi progetti, se lo vorranno. Sapranno che si può e si deve lottare, anche se si è in pochi, anche se è difficile. Avranno materiale ed esempi. E’ tutto scritto, documentato, dai pesci ai terremoti».
L’Adriatico è un territorio definito dagli esperti Sismogenetico. Le zone sismogenetiche sono porzioni della crosta o del mantello terrestre da cui possono originarsi i terremoti. In sostanza il fondale del mare di fronte alle Marche e alla Puglia è costellato di faglie sismiche.
«Per ciò che riguarda il rischio legato alle prospezioni/estrazioni di idrocarburi in aree sismicamente attive come lo stretto di Sicilia, è proprio lo status geologico di un’area, compresa la sua sismicità, ad influenzare il rilascio di una concessione da parte del comitato di valutazione di impatto ambientale del Governo, che deve tenere conto di un eventuale condizione di geo-hazard» ha spiegato in un’intervista il dottor Mimmo Macaluso che è un chirurgo che lavora a Ribera, in provincia di Agrigento e fa parte del Dipartimento d’Urgenza e Componente Commissione Emergenza Sanitaria e Calamità Naturali dell’Ordine dei Medici di questa provincia.
Macaluso ha la qualifica di Rescue Diver quale sommozzatore rianimatore e dal 1999 ha coordinato per la sezione agrigentina e saccense della Lega Navale Italiana e l’Ordine dei Geologi della Sicilia una serie di immersioni sottomarine sui resti dell’edificio vulcanico sommerso che giace sul Banco di Graham, nel Canale di Sicilia, il vulcano che per soli cinque mesi, nel 1831, diede vita all’isola Ferdinandea.
Nel 2007, nominato “Ricercatore Subacqueo” nel progetto dell’Unione Europea “Discovering Magna Grecia”. Nel maggio 2017 ha curato per il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università di Napoli la taratura di rilievi geofisici per il GEAC (Gruppo Geologia Ambienti Costieri). È il Responsabile Scientifico del Settore Mare, del WWF Sicilia, Area Mediterranea e, qualche mese fa, è stato nominato Ispettore Onorario della Regionale siciliana per la Geologia Marina.
“Uno dei fattori che rappresenta un geo-hazard è, come abbiamo detto, la sismicità di un’area: lo stretto di Sicilia soltanto in un anno fa registrare diversi terremoti di magnitudo superiori a 4, come quello a cui facciamo riferimento in questa intervista; un altro fattore di rischio è legato alla presenza di vulcani, che hanno eruttato in tempi recenti e considerati tutt’ora attivi, come il vulcano Ferdinandea” ha dichiarato in una lunga intervista a I Nuovi Vespri.
Tace o parla a favore delle trivellazioni, la maggior parte dei geologi italiani che ovviamente lavorano soprattutto per le multinazionali degli idrocarburi proprio come epidemiologi, virologi e pediatri sono foraggiati dalle Big Pharma dei vaccini…
7 – LA MANO DELL’UOMO ARTEFICE DELLA PROPRIO APOCALISSE
Quando il dominicano padre Giovanni Cavalcoli, citato in precedenza, additò i terremoti del 2016 come castigo di Dio gli espressi la mia solidarietà insieme a una riflessione di natura teologica sull’imprecisione del suo assunto.
Dopo il diluvio universale mandato dall’Onnipotente e cil successivo Patto dell’Alleanza tra Dio e Noè sancito dall’Arcobaleno, l’incarnazione di Gesù Cristo ha liberato l’uomo dalla schiavitù del peccato originale attraverso il Battesimo e lo ha predisposto alla ricezione della potenza dello Spirito Santo, confermata dalla Chiesa Cristiana con la Cresima o Unzione. Pertanto è divenuta teologicamente non più sostenibile la tesi di un castigo diretto proveniente da Dio, almeno fino al misterioso momento della Parusia, il ritorno di Cristo sulla terra.
Permane invece aperta ed esegeticamente accettabile la vendetta di Satana sull’uomo che ho già evidenziato nell’articolo sulla strage di Halloween.
Se una persona si espone alle tentazioni demoniache il maligno può vantare il suo diritto sulla persona, come ben spiegato dall’esorcista Gabriele Amorth, che può rifiutare o accettare di aderire alla volontà del diavolo con deliberato consenso. Nel caso di un rifiuto della Fede nella Grazia di Dio protettrice si espone, in modo proporzionale ed esponenziale alla sua ostinazione, ad una condizione di “dis-grazia” nella quale può divenire più facilmente vittima anche di una morte violenta o di una calamità naturale.
Ciò ovviamente non spiega la morte dei giusti e degli innocenti che può essere compresa solo nell’ottica trascendeva del Creatore ben spiegata dal magistero ecclesiale con il concetto del “breve passaggio terreno” per la salvezza eterna in Cielo.
Mt 10,28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna.
Ecco perché la manipolazione imprudente per avidità di guadagni degli strumenti tecnologici, siano essa la farmacologia biogenetica o l’ingegneria meccanica per le estrazioni nel sottosuolo, può rappresentare una manovra con effetti disastrosi per l’umanità, in quando sfida la prudenza, virtù cardinale cristiana, e il Timor di Dio quale protettore del Creato, in una palese emulazione dell’assaggio dei frutti dell’Albero del Bene e del Male in cui il serpente diabolico può spargere il suo veleno.
Chi è cristiano, come sostengono di essere Meloni e Salvini, è ancora più esposto alla vendetta del demonio che ha interesse a sedurli con l’umana cupidigia di potere fino a snaturare ogni minimo sedimento della loro fede.
Ecco perché il continuo processo di affermazione delle logiche umane d’impronta massonica del Nuovo Ordine Mondiale, sempre più assecondate persino da alti prelati della Chiesa Cattolica, può concedere al demonio la possibilità di espressione della sua potenza distruttiva che è descritta nell’Apocalisse di San Giovanni evangelista anche nello specifico riferimento ai terremoti.
Ap 6,12 E vidi, quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventò tutta simile a sangue,
Ap 8,5 Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono tuoni, voci, fulmini e scosse di terremoto.
Ap 11,13 In quello stesso momento ci fu un grande terremoto, che fece crollare un decimo della città: perirono in quel terremoto settemila persone; i superstiti, presi da terrore, davano gloria al Dio del cielo.
Ap 11,19 Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
Ap 16,18 Ne seguirono folgori, voci e tuoni e un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l’uguale da quando gli uomini vivono sulla terra.
Sono forse queste folgori, queste tempeste di grandine e questi terremoti la reazione del Principe delle Tenebre prima della sua eterna condanna? Purtroppo non ho ancora ricevuto dallo Spirito Santo, unico taumaturgo di anima e corpo specialmente nei momenti più tremendi, il dono dell’interpretazione della complessa scrittura apocalittica e pertanto non so rispondere…
Ma in questa lunga riflessione sul bene e sul male, sul confronto tra Uomo, Natura, Satana e Dio, mi preme chiudere con due note di speranza che giungono sempre dalla Bibbia. I terremoti che segnarono tre momenti “positivi” della narrazione evangelica.
La conversione del romano ai piedi della croce:
Mt 27,54 Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
La resurrezione di Cristo:
Mt 28,1-2 Dopo il sabato, verso l’alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa.
E la liberazione di Paolo e Sila dal carcere
25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano. 26 A un tratto vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell’istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si spezzarono. 27 Il carceriere si svegliò e, vedute tutte le porte del carcere spalancate, sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. 28 Ma Paolo gli gridò ad alta voce: «Non farti del male, perché siamo tutti qui». 29 Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e, tutto tremante, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila; 30 poi li condusse fuori e disse: «Signori, che debbo fare per essere salvato?» 31 Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia».
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – REPORTAGE TRANSUMANESIMO
GOSPA NEWS – INCHIESE SU COSPIRAZIONI E MASSONERIA
GOSPA NEWS – REPORTAGE CRISTIANI PERSEGUITATI
IL RESTO DEL CARLINO – TRIVELLAZIONI DEL GAS AL VIA
IL RESTO DEL CARLINO – IL TESORO DI GAS DELL’ADRIATICO
ABRUZZO LIVE – RICORSO CONTRO TRIVELLAZIONI
L’INDIPENDENTE – Trivelle, il governo “ambientalista” di Draghi approva 7 progetti di estrazione
GEOGRAFICAMENTE – ESTRAZIONI (di gas e petrolio), TRIVELLAZIONI, SUBSIDENZA, SISMICITA’
OCEAN FOR FUTURE – DOVE NASCONO GLI TSUNAMI
IL FATTO QUOTIDIANO – MARIA RITA D’ORSOGNA
MEDJUGORJE E I DIECI SEGRETI – 1. La Rivelazione della Veggente Vicka sui Destini del Mondo
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https://www.gospanews.net/2022/08/16/vaccini-covid-olocausto-infinito-76-789-decessi-e-6-089-773-lesioni-nei-database-ue-e-usa/