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DA MELONI SCHIAFFO “SQUADRISTA” AI PIU’ POVERI. In 600mila a rischio Miseria, Suicidio o Mafia per i Tagli al Reddito di Cittadinanza

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Conte (M5S): “Disumano tagliare RdC
a chi ha difficoltà di ricollocamento”
Per un risparmio di 734milioni di euro
a fronte di una manovra con 21 miliardi 
di nuovo indebitamento pubblico

di Carlo Domenico Cristofori

Nel presentare il nuovo Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha fatto un discorso alla “romanesca”.

Ha infatti cercato di vestire i panni della “buona madre di famiglia” che deve amministrare le poche risorse in periodo di crisi facendo però sganasciare dalle risate (o infuriare) chi sa bene che da ben 16 anni (2006) è abituata a vivere con circa 15mila euro al mese dello stipendio parlamentare. E da quando aveva solo 21 anni campa di prebende politiche!

Cosa può saperne di una crisi dei conti familiari un’italiana così?

Forse andrebbe condannata a vivere per 6 mesi con il Reddito di Cittadinanza (400 euro al mese) e l’obbligo di non poter usare le sue conoscenze politiche per trovarsi un posto di lavoro come hanno fatto i due sottosegretari (Durigon e Fazzolari), da lei nominati quali “boia”  per l’abolizione di tale misura.

Dopo tale esperienza, lei e i due raccomandati politici che ha fatto entrare nel suo Governo, avrebbero capito che il tanto vituperato RdC, sul quale i parlamentari di Fratelli d’Italia che mangiano solo grazie alla greppia pubblica hanno innescato una campagna d’odio di matrice razzista etichettando tutti come fannulloni, è stato introdotto primariamente come sussidio per chi rischiava la povertà assoluta.

Sono 18 milioni gli Italiani a rischio di entrarci e oltre 5 milioni quelli che sono già nella miseria totale e mangiano solo grazie alla Caritas. Molti di questi sopravvivono in una totale emarginazione sociale che ha impedito loro persino di essere capaci di affrontare le pratiche per ottenere il Reddito di Cittadinanza, come spiegato dal cardinale Matteo Zuppi,  Presidente della CEI. 

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«Ritenuta la straordinaria necessita’ e urgenza di prevedere una misura di contrasto alla poverta’, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale volta a garantire il diritto al lavoro e a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione, alla cultura mediante politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento dei soggetti a rischio di emarginazione nella societa’ e nel mondo del lavoro e garantire cosi’ una misura utile ad assicurare un livello minimo di sussistenza, incentivando la crescita personale e sociale dell’individuo…».

Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha premesso la sua sottoscrizione del Decreto-legge del 28/01/2019 n. 4.

“Abbiamo scritto una legge di Bilancio che non si limita a una lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche” ha dichiarato con orgoglio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni affermando pertanto che la “punizione” dei beneficiari del Reddito di Cittadina abili al lavoro, ovvero di età compresa tra i 18 e i 59 anni, è di fatto uno “schiaffo” di memoria squadrista a una fascia sociale che, per l’inettitudine e l’inefficacia degli strumenti regionali e governativi, non è stata inserita nel mondo del lavoro in ben 3 anni.

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Per il semplice motivo che i lavori congrui languono, soprattutto in conseguenza della gravissima crisi economica causata dai lockdown per l’emergenza Covid-19.

Tra i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, infatti, ci sono molti imprenditori che hanno chiuse le loro attività nel periodo delle scellerate restrizioni pandemiche.

Come hanno testimoniato su vari social alcuni beneficiari, in 36 mesi e 3 rinnovi RdC, non hanno mai ricevuto una telefonata dai navigator nemmeno per il primo colloquio propedeutico a una proposta di occupazione.

Nessun dubbio, quindi, che vi sia la necessità urgente di riformare le dinamiche di inserimento lavorativo. Ma è davvero perverso far scendere la mannaia finanziaria sui più deboli per le inadempienze governative, così gravi da rendere probabilmente ipotizzabili persino delle denunce penali per omissione di atti d’ufficio.

LE PROTESTE DI FEDERCONSUMATORI E POLITICI

Ora, invece, circa 650mila persone nel 2023 si vedranno ridotta la paghetta di 400 euro mensili cadauno da 12 a 8 mesi, in vista di un’abolizione definitiva nel 2024 che porterà di nuovo l’Italia a livello della Grecia: unico paese a non avere una misura di assistenza sociale contro la povertà.

Ovviamente solo se il progetto del governo Meloni supererà le già annunciate forche caudine del Parlamento per la contrarietà del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico.

«È disumano tagliare il reddito di cittadinanza a chi ha grosse difficoltà di ricollocamento.Il Movimento 5 stelle è pronto a tutto. Siamo disposti a dare battaglia in tutte le sedi istituzionali e anche nelle piazze» per impedire il taglio. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, al termine di un convegno in Senato.

«Tra i meandri della manovra si nascondono anche misure incongruenti con gli intenti dichiarati di aiuto ai più deboli che ne sono invece puniti, come l’abrogazione del reddito di cittadinanza in piena crisi, nel periodo meno adatto per farlo – commenta la Federconsumatori – APS di Roma – Sarebbe stato forse più appropriato qualche correttivo e maggiori controlli piuttosto che la sua riduzione ed eliminazione senza vere, efficaci alternative. Oltre a ciò, troviamo non solo inutile, ma anche dannoso, tranne che per gli evasori, l’innalzamento della soglia del contante a 5.000 euro: misura dapprima prevista dal Dl Aiuti quater, ma poi eliminata dal provvedimento, che ora viene ripresentata».

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La riduzione del compenso di 4 mensilità nel 2023 dovrebbe essere compensata da un’introduzione degli abili al lavoro a corsi di formazione finanziati dalle apposite voci dei Fondi Europei finalizzata al loro reale inserimento lavorativo. Ma è una delle tante fantasie politiche, al momento priva di un progetto organico, paragonabile al fallimento dei navigator…

Ecco l’aberrante logica del Governo Meloni: prima si taglia la sussistenza, poi si penserà a come introdurre al lavoro chi resterà senza lavoro. Sembra quasi una logica minatoria per costringere i disoccupati ad accettare qualsiasi impiego, anche inferiore al minimo di sopravvivenza economica.

«Il rinvio dello stop definitivo al 2024 – data che consente comunque di aggiustare il tiro nel frattempo – sembra un modo per mettere una pezza ad una riforma annunciata in maniera troppo frettolosa. I cosiddetti occupabili sono i percettori di reddito di cittadinanza che non presentano evidenti impedimenti per ottenere un’occupazione. Quelli indicati dall’Anpal sono 660mila, ma non si da quanti di loro siano esonerati dalla ricerca perché genitori di figli piccoli o disabili, per esempio» ha scritto Il Fatto Quotidiano.

LA CRONICA DISOCCUPAZIONE IN ITALIA

Successivi conteggi stimano in 450mila quelli che potrebbero essere colpiti dalla riduzione nel 2023. Ma a loro se ne aggiungono altri che portano il totale a oltre 600mila.

«A questi si sommano oltre 170mila persone che prendono il reddito ma già lavorano percependo stipendi talmente bassi da avere comunque diritto all’integrazione. Secondo il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda, “basterebbe migliorare le condizioni retributive e lavorative di questi lavoratori per quasi dimezzare immediatamente l’attuale numero dei percettori”. Circostanza che costituisce l’ennesima cartina di tornasole sulla drammatica situazione delle retribuzioni italiane, non di rado al di sotto di un livello di semplice sussistenza.Giova ricordare che l’assegno medio del reddito di cittadinanza è di 550 euro al mese (per nuclei familiari, 400 per i single – ndr). Non che ci sia, né ci sia mai stato da scialare».

E’ quanto aggiunge ancora il quotidiano FQ toccando un argomento già evidenziato nelle scorse settimane proprio da Gospa News.

Secondo in dati dell’ìINPS, infatti, il 28 % degli italiani attualmente occupati percepisce un reddito annuo inferiore a quello di cittadinanza. Ciò significa che riceve paghe da fame per lavori occasionali a tempo determinato o ha occupazioni continuative ma con part-time di poche ore alla settimana.

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«L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) prevede un tasso di disoccupazione all’8,3% sul 2023 – a fronte del calo all’8,1% del 2022 dal 9,5% del 2021 – e un ulteriore aumento nel 2024 all’8,5%» che è quasi 7 volte superiore alla media dei paesi europei attestata dall’OCSE all’1,3 % e allo 0,9 in Danimarca, dove i beneficiari del Reddito di Cittadinanza percepiscono circa 1.300 euro al mese!

In questo contesto di una cronica disoccupazione e sottoccupazione in Italia togliere 4 mensilità a più di 600mila persone in un anno che tutti glia analisti finanziari prevedono di grande recessione non è soltanto una manovra da “matrigna” come quella della fiaba di Cenerentola, per usare l’allegoria del bilancio di famiglia della Meloni, ma addirittura di razzismo sociale di matrice “squadrista”.

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La logica ignobile è semplice: “Tu non sei capace a produrre un tuo reddito pertanto io ti tratto come un cancro parassita della società. Non mi interessa capire perchè sei senza lavoro”.

A che scopo tuto questo?

A scopo puramente politico come ammesso dalla stessa premier che, pur dichiarandosi cattolica, è stata totalmente sorda persino all’appello del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, fortemente preoccupato per le ricadute di una modifica drastica del Reddito di Cittadinanza.

ESSERI UMANI SUL LASTRICO PER UN RISPARMIO RIDICOLO

Grazie alla riduzione di 4 mensilità ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza, infatti, il bilancio dello Stato Italiano avrà un risparmio di soli 734 milioni di euro a fronte di 21 miliardi di ulteriore indebitamento, previsti (nella manovra da 35 miliardi) per finanziare i contribuiti alle imprese e alle famiglie contro i rincari energetici.

Al di là del fatto che questo stanziamento è ridicolo se paragonato a quello della Germania da 200 miliardi, è bene ricordare che tali aumenti energetici e dell’inflazione sono conseguenti alle speculazioni delle multinazionali tra cui la stessa ENI (di cui Il Ministero dell’Economia è socio di maggioranza relativa direttamente o tramite la Casa Depositi e Prestiti) e alle sanzioni alla Russia che hanno obbligato i paesi dell’Unione Europea (ad eccezione dell’astuta Ungheria) a pendere dalle labbra degli USA e del loro carissimo Gas Liquido Naturale.

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In pratica le restrizioni della Meloni sul Reddito di Cittadinanza espongono 600mila persone al rischio della miseria, del suicidio o dell’affiliazione alla mafia (in particolare modo al Sud) ma non scalfiscono di una virgola l’ulteriore indebitamento pubblico dell’Italia verso gli usurai della Banca Centrale Europea che, è bene ricordarlo, è una spa partecipata da banche private.

E’ triste, per chi come me nel 2018 votò Fratelli d’Italia in Piemonte facendo eleggere senatore proprio quel Giovanbattista Fazzolari che oggi, in qualità di sottosegretario all’attuazione del programma di Governo, è l’artefice di questa scure sociale da terrorista finanziario complice del Great Reset, dover sperare che Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, o Enrico Letta, segretario del PD, riescano a fermare questa azione scellerata contro i più poveri e vulnerabili.

Uno schiaffo di stampo “squadrista” che, anche in ragione delle simpatie neonaziste di Fazzolari, feta del retaggio ideologico della peggiore devianza del Fascismo e non di quella parte “buona” di esso che portò il Duce Benito Mussolini ad essere uno dei primi statisti europei a introdurre molteplici riforme di assistenza sociale.

NEONAZISTI UCRAINI “EROI” PER IL ‘GURU” DELLA MELONI. Il Sottosegretario Fazzolari Elogia i Feroci Paramilitari di Estrema Destra

Ecco quindi il verso volto della Meloni, ormai serva del Nuovo Ordine Mondiale e cortigiana dell’élite globalista dei Rockefeller. Con un’aggravante che la rende peggiore dei premier Conte e Draghi: al di fuori della politica non ha mai davvero lavorato in vita sua!

Dinnanzi a questa atroce manifestazione di miseria spirituale da parte di una sedicente cattolica priva del minimo senso di misericordia verso i bisognosi e nella visione cristiana che caratterizza Gospa News ci pare che l’unica speranza possa essere riposta nella bellissima preghiera del Magnificat della Santissima Vergine Maria:

«Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri
del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote»

Carlo Domenico Cristofori
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – GEOPOLITICA

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