“Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti”
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Vangelo di Matteo (10, 26-33) – Sacra Bibbia
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Nel febbraio 2021, Pfizer sapeva già che l’eruzione dell’herpes era un effetto collaterale comune dei vaccini Covid-19. In un rapporto datato 28 febbraio 2021, entro 90 giorni dall’inizio del lancio del vaccino, Pfizer ha registrato 42.000 reazioni avverse gravi alle iniezioni Pfizer, che includevano 1223 decessi».
L’allarme è stato lanciato dal professor Craig Paardekooper, docente del Dipartimento di Ingegneria Chimica della Kingston University di Londra (UK) in un breve ma dettagliatissimo articolo pubblicato il 23 settembre 2022 sulla piattaforma HowBad.info (fonte 1 in calce all’articolo) che rileva i casi inquietanti di reazioni avverse ai sieri genici sperimentali e pericolosi a base di RNA (Pfizer e Moderna) e DNA messaggero (AstraZeneca) insieme ai lotti che ne causano il maggior numero.
«A pagina 21 di questo rapporto, leggiamo che 8152 di questi casi hanno riportato un focolaio di Herpes Zoster. Quindi un enorme 20% delle reazioni avverse segnalate ha registrato un focolaio di Herpes!! Questi focolai si sono verificati entro UN GIORNO dalla vaccinazione. A pagina 22 del rapporto, Pfizer registra che il tempo mediano tra la vaccinazione e l’insorgenza dell’Herpes è stato di 1 giorno!!» aggiunge il ricercatore citando un documento ufficiale della casa farmaceutica americana (fonte 2 in calce all’articolo).
Mentre la Big Pharma di New York, che ha sviluppato insieme alla tedesca BioNTech il vaccino Comirnaty autorizzato anche per i neonati ed ha richiesto l’autorizzazione alla FDA americana del booster bivalente nonostante la sua pericolosità già accertata sugli adulti, minimizzava le problematiche nelle sue note conclusive.
«Questa analisi cumulativa a supporto della domanda di licenza biologica per BNT162b2 è un’analisi integrata dei dati di sicurezza post-autorizzazione, provenienti da esperienze statunitensi ed estere, incentrata su importanti rischi identificati, importanti rischi potenziali e aree di importanti informazioni mancanti identificate nel piano di farmacovigilanza , nonché eventi avversi di particolare interesse ed errori di somministrazione del vaccino (associati o meno a un evento avverso). I dati non rivelano nuovi problemi di sicurezza o rischi che richiedano modifiche all’etichetta e supportano un profilo di rischio beneficio favorevole per il vaccino BNT162b2».
Il fenomeno è stato registrato dai rilievi estremamente dettagliati che la Big Pharma è obbligata per legge a condurre durante i trials clinici e la indussero ad occultare quei 1.223 morti, venuti poi a galla solo dopo le inchieste di un comitato di medici, avvocati e giornalisti.
PIU’ DI 27MILA CASI DI HERPES RILEVATI DA EUDRAVIGILANCE
Ma è ormai ben evidente anche attraverso le statistiche sulle segnalazioni di sospetti effetti indesiderati raccolti dalla piattaforma EudraVigilance che effettua la farmacovigilanza passiva su tutti i farmaci per conto dell’European Medicines Agency (EMA) nei paesi dell’Unione Europea.
Dai conteggi condotti negli ultimi giorni da Gospa News i tre principali vaccini distribuiti con un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata da Pfizer-BionTech, Moderna e AstraZeneca hanno fatto registrare 27.365 casi di Herpes, tra cui 31 con esito fatale, la maggior parte dei quali sono classificati come “non ancora guariti/risolti” al momento della segnalazione o, peggio ancora, con l’ormai tristemente dizione del decorso “sconosciuto”, che potrebbe voler dire anche decesso…
Il dato è calcolato in difetto perché nel caso del Tozinameran, nome per Comirnaty di Pfizer sulla piattaforma EudraVigilance abbiamo analizzato tutte le 31 voci correlate all’Herpes nel macrogruppo “Infezioni”.
Mentre, per brevità di analisi statistica, nel caso di Elosameran (SpikeVax di Moderna) e Chadox1 (Vaxzevria di AstraZeneca) abbiamo analizzato solo le voci che hanno registrato più casi per quello di Pfizer.
“I VACCINI COVID RIATTIVANO LA FORMA GRAVE DI HERPES”. Studio sulla rivista Rheumatology
Tra queste due sono le evidenze gravi che emergono: i casi di reazioni avverse ai vaccini con infezione da Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio), come già evidenziato in precedenti articoli, sono i più diffusi, pericolosi e a volte letali.
Tra essi, come anche per l’Herpes Simplex, le patologie oculari sono le più numerose nonché anche le più devastanti per i rischi di sequele con danni alla vista ed all’aspetto estetico, come mostrato dalle immagini diffuse dal professor Paardekooper nel suo articolo.
Non solo. Tra le varie tipologie di manifestazioni erpetiche ci sono anche quelle con gravi implicazioni neurologiche come le MeningoRadicoliti.
La radicolopatia è una condizione patologica che interessa le radici dei nervi spinali e i loro prolungamenti, con conseguente coinvolgimento delle funzioni motorie e sensorie dell’organismo. La radicolopatia può colpire sia una sola radice nervosa, sia più radici nervose contemporaneamente.
Ciò ci riporta ai precedenti allarmi sulle problematiche delle sindromi neurologiche segnalate di recente da uno studio scientifico e confermate da un’inchiesta di Gospa News sul boom di decessi post-vaccinali ad esse correlati.
EPIDEMIA DA HERPES PER DEFICIT DEL SISTEMA IMMUNITARIO
I motivi di questa epidemia di Herpes tra i vaccinati sono ben spiegati dal docente del Dipartimento di Ingegneria Chimica della Kingston University di Londra (UK).
«Perché si verifica questo focolaio? Il virus dell’herpes è normalmente tenuto sotto controllo dal sistema immunitario. I vaccini COVID-19 sembrano sopprimere il sistema immunitario permettendo la proliferazione e l’esplosione di questo virus all’interno del corpo».
«Se i vaccini COVID-19 stanno sopprimendo il sistema immunitario, allora c’è un ovvio pericolo che i vaccinati diventino immunodeficienti e di conseguenza soccombano più facilmente a una serie di infezioni virali e batteriche come polmonite, influenza e COVID-19» spiega ancora il dottor Craig Paardekooper riferendosi anche ai decessi da “infezioni-brecia” connesse proprio all’infezione sintomatica da SARS-Cov-2 ipotizzati dall’esperto giapponese Masanori Fukushima e in precedenza evidenziati dalle statistiche di un’inchiesta di Gospa News.
«Poiché i tumori sono tenuti sotto controllo dal sistema immunitario, qualsiasi soppressione del sistema immunitario porterà anche a una rapida proliferazione dei tumori. Poiché le nanoparticelle lipidiche che trasportano l’mRNA della Spike si distribuiscono ampiamente in tutto il corpo, ci si aspetterebbe che i tumori metastatizzino e si diffondano anche in tutto il sistema» aggiunge l’esperto introducendo un’altra problematica denunciata con forza dal medico chirurgo milanese Andrea Stramezzi in un’intervista con Gospa News.
«Un documento pubblicato nell’agosto 2022, intitolato “Le prove del mondo reale da oltre un milione di vaccinazioni COVID-19 sono coerenti con la riattivazione del virus varicella-zoster”, ha scoperto che l’incidenza dell’Herpes Zoster nei vaccinati è doppia rispetto all’incidenza nei non vaccinati» rimarca lo scienziato dell’ateneo di Londra citando una ricerca condotta dagli atenei medici tedeschi di Berlino e Lipsia con i colleghi del Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’University of Virginia di Charlottesville (fonte 3 in calce all’articolo).
Purtroppo, nei dati EudraVigilance, è minimale il numero di casi segnalati come “riattivazione” anche se è pacifico ritenere che il boom epidemico di reazioni avverse ai vaccini con il Fuoco di Sant’Antonio sia, almeno sotto il profilo meramente speculativo, riconducibile a tale causa.
Mentre è già in atto una campagna massiva di un vaccino ad hoc contro l’Herpes Zoster lanciata dalla Big Pharma londinese GSK, amministrata da una CEO che è anche direttrice di Microsoft Corporation a conferma dei legami con Bill Gates, che è anche partner della stessa Pfizer nella Joint Venture HealthCare Consumer.
In pratica, come per i bug capitati al sistema Windows dei PC, il guru dell’IT prima avrebbe creato il virus infettivo e poi fornito l’aggiornamento utile a curarlo.
Non a caso Gates è accusato di aver architettato e quindi finanziato, insieme a Anthony Fauci e alla Rockefeller Foundation, sospettato i pericolosi esperimenti internazionali (Cina-Usa-UE) sui coronavirus potenziati in laboratorio grazie ai quali, secondo ormai innumerevoli esperti di virologia e di intelligence, è stato costruito in laboratorio il SARS-Cov-2 della pandemia.
«Se l’incidenza è doppia, allora questo suggerisce che il sistema immunitario è efficace solo la metà! Il vaccino COVID-19 deve causare un’immediata soppressione del sistema immunitario, rendendo i vaccinati molto più vulnerabili alle malattie che altri semplicemente scrollerebbero di dosso. Questo effetto può essere cumulativo con ogni dose aggiuntiva o richiamo» conclude Paardekooper evidenziando quanto implicitamente segnalato da un gruppo di ricercatori tedeschi sulla maggiore pericolosità dei booster bivalenti.
LA DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA PER I VACCINATI MORTI
Alla luce di quanto espresso bisogna augurarsi che la Procura della Repubblica di Roma avvii al più presto un’inchiesta seria sulle reazioni avverse anche letali ai vaccini dopo la segnalazione ricevuta dal giudice di Firenze, dottoressa Susanna Zanda, che è stato tra i pochissimi magistrati d’Italia a prendere seriamente il problema.
In merito alle reazioni avverse si terrà a breve un dibattito scientifico a Milano durante la proiezione del DocuFilm “Invisibili” sui danneggiati da sieri genici sperimentali in particolare focalizzato su quelli riuniti dal Comitato Ascoltami che, circa un anno fa, scrisse al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per segnalare il problema dei pazienti abbandonati dal sistema sanitario, nazionale ma non ottenne risposta alcuna…
Ancora di recente, invece, il Capo dello Stato ha ringraziato le Big Pharma per i loro vaccini antiCovid!
Mentre, come denunciato anche dalla dottoressa Zanda, «i media mainstream e i social media hanno censurato centinaia di migliaia di testimonianze personali di danno da vaccino e invece hanno semplicemente ripetuto il mantra che i vaccini sono sicuri ed efficaci» stigmatizza Paardekooper evidenziando una questione ancor più grave.
«Il governo e i servizi sanitari hanno cercato attivamente di sopprimere le informazioni sugli effetti avversi – i servizi sanitari sono arrivati al punto di rimuovere la licenza di qualsiasi medico che parli – e licenziare tutti coloro che scelgono di non essere vaccinati. Questo rende difficile trovare aiuto per il danno da vaccino» ha scritto il professore della Kingston University facendo tornare alla mente la causa pendente negli USA contro Fauci per le censure imposte sui social e lanciando però un accorato appello.
«Per favore, non aver paura. Il mondo si sta svegliando per gli effetti negativi di questi vaccini. Un numero crescente di medici sta scegliendo di parlare nonostante le minacce alla loro carriera e sta riconoscendo i problemi. Hanno messo insieme dei protocolli per aiutarti a riprenderti. Modi per aiutare il tuo sistema immunitario a tornare in salute – modi per dargli una possibilità».
Thanks dr. Paardekooper!
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
SOURCE 1 – CRAIG PAARDEKOOPER – Reactivation of Herpes Following Covid 19 VaccinationsSOURCE 2 – HOWBAD – HERPES ZOSTER PFIZER DATA SOURCE 3 – HOWBAD – “Real-world evidence from over one million COVID-19 vaccinations is consistent with the reactivation of the varicella-zoster virus”
https://www.gospanews.net/2022/06/29/vaccini-anti-covid-anche-ai-neonati-grazie-alle-sponsorizzazioni-pfizer-ai-pediatri/