di Carlo Domenico Cristofori
“Morte ingiusta e prematura” titola il Corriere in relazione alla drammatica scomparsa di Sinisa Mihajlovic, deceduto per una leucemia mieloide acuta all’età di 53 anni.
La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato.
E’ mancato dopo una lunga battaglia contro la leucemia che durava dal luglio del 2019 e contro cui Mihajlovic ha combattuto con il suo carattere da guerriero fino all’ultimo senza riuscire nell’impresa di salvarsi la vita.
Nel piangere un eroe del calcio italiano non si può fare a meno di rilevare che la sua patologia si riacutizzò dopo il suo ciclo completo di vaccinazione antiCovid.
https://www.gospanews.net/2022/12/22/lotito-vuole-la-verita-sui-tumori-di-mihajlovic-e-vialli-dopo-i-vaccini-subito-attaccato-da-medici-media-di-governo-e-fact-checker/
Secondo ormai innumerevoli esperti di medicina di tutto il mondo i sieri genici – e in particolare modo i booster – possono causare danni al sistema immunitario al punto da indebolirlo e renderlo meno capace di reagire a ogni aggressione patologica o forma tumorale.
Non è un caso se negli Usa si sta registrando un’esplosione di decessi per infezione-breccia da Covid-19 tra i vaccinati.
IL RITORNO DELLA LEUCEMIA DOPO LA TERZA DOSE
L’ex calciatore Sinisa Mihajlovic da oltre tre anni stava lottando con la leucemia: il 13 luglio 2019, in conferenza stampa, annunciò pubblicamente la sua malattia, senza però lasciare l’incarico di allenatore del Bologna. Poi il 26 agosto, con la prima giornata di campionato, si prende qualche ora d’aria dalle terapie e si presenta in panchina a Verona per l’esordio del Bologna.
Il tecnico serbo aveva affrontato la malattia con grande coraggio e poi sembrava essere ufficialmente guarito grazie a un trapianto di midollo osseo. Il 29 ottobre ricevette un trapianto da un donatore americano 22enne e il 22 novembre fu dimesso dall’ospedale Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
Nell’estate 2020 riuscì a superare senza grossi problemi persino il Covid-19 da cui sarebbe stato contagiato durante la vacanza in Sardegna e una serata al Billionaire di Flavio Briatore, poi chiuso per un misterioso focolaio estivo quando in poche parti d’Italia si registravano episodi simili… Il caso divenne molto sospetto nell’ambito dell’inchiesta di Gospa News sul SARS-Cov-2 da laboratorio! Sinisa, comunque, guarì senza gravi conseguenze nonostante la sua pregressa patologia.
Ma nella primavera 2022 la leucemia è tornata.
Con un’improvvisa nuova conferenza stampa il 26 marzo 2022 (link in calce), Mihajlovic rese pubblico il ritorno della malattia: «La leucemia è coraggiosa ad affrontarmi ancora. Se non le è bastata la prima lezione, gliene darò un’altra».
Sinisa ritorna al Sant’Orsola ma continua a fare l’allenatore da remoto. “Purtroppo queste malattie sono subdole e bastarde – le parole del serbo in quell’occasione – dalle ultimi analisi sono emersi campanelli allarmanti che fanno pensare che la leucemia possa riemergere”.
Dopo il secondo stop forzato, si era nuovamente seduto sulla panchina del Bologna, fino all’esonero di tre mesi fa. Poi il silenzio di queste settimane, qualche rara apparizione e la terribile notizia della sua prematura morte di oggi.
A questo racconto manca un particolare segnalato anche sulla Gazzetta dello Sport il 25 novembre 2021. E’ l’appello che fece Mihajlovic subito dopo aver ricevuto la terza dose antiCovid: “È fondamentale vaccinarsi, salva la vita. Ho fatto la terza dose e sto bene””.
Lo dichiarò convinto – come tante persone fragili e pertanto timorose di un nuovo e più grave contagio da Covid – di aver scelto per il meglio affidandosi ai nuovi vaccini sebbene totalmente sperimentali. Purtroppo quattro mesi dopo, invece, è stata la leucemia a tornare ad aggredirlo. Fino ad essergli fatale dopo 9 mesi.
Per un’incredibile coincidenza nello stesso giorno di un anno fa (il 25 novembre 2021) Gospa News riportava uno studio scientifico pubblicato su una rivista medica internazionale in cui si cominciava a prospettare molto concretamente il rischio che i sieri genici a RNA messaggero potessero essere correlati con lo sviluppo di forme tumorali, come sostenuto dal compianto virologo Luc Montagnier fin dall’inizio della somministrazione dei vaccini sperimentali, basati su una biotecnologia farmacologica mai sperimentata nella storia della medicina.
Il dottor Ryan Cole, un patologo proprietario e operatore di un laboratorio di diagnostica, riferì al pubblico in un video prodotto dal progetto “Capitol Clarity” del governo dello stato dell’Idaho, che sta assistendo a un enorme “aumento” in varie malattie autoimmuni e tumori in pazienti che sono stati vaccinati.
Il medico segnalò anche il rischio di una riattivazione di altre patologie virali come l’Herpes Zoster che, secondo una recente inchiesta esclusiva di Gospa News, sono già state oggetto di oltre 27mila casi di reazione avverse segnalati sulla piattaforma EudraVigilance.
L’ALLARME DEL GIUDICE SUI RISCHI TUMORI DOPO I BOOSTER
Il 22 settembre 2022 il direttore di Gospa News, Fabio Giuseppe Carlo Carisio, intervistò il chirurgo milanese Andrea Stramezzi che spiegò in un video (sintetizzato in un articolo) i meccanismi per cui il «il sistema immunitario ha la funzione di isolare ed eliminare le cellule tumorali» e pertanto azzardò la previsione per cui «se continueranno a fare i nuovi booster noi ci ritroveremo nei prossimi anni una crescita esponenziale delle neoplasie».
Il 23 novembre successivo fu il giudice di Firenze Susanna Zanda a mettere per iscritto tale pericolo in una storica sentenza civile inviata alla Procura della Repubblica di Roma perchè indagasse sui gravi effetti indesiderati conseguenti all’inoculazione dei sieri genici che in alcuni casi sono stati pure letali.
Nel decreto con cui annullò la sospensione dal lavoro di una psicologa non vaccinata il magistrato segnalò «i risultati dello studio dell’Università Thomas Jefferson condotto su cavie di laboratorio e che ha evidenziato sulle cavie la stabile deregolazione del genoma umano, trasmissibile alla prole. Tale studio segue analoghi altri studi precedenti, tra cui quello svedese di Lund University, Malmo, Svezia pubblicato il 25.2.22, su CURRENT ISSUES MOLECULAR BIOLOGY che espone lo studio in vitro eseguito però su cellule umane del fegato, segnalando il dato allarmante per cui con l’RNA dei vaccini Pfizer Biontech covid 19 si verifichi una trascrittasi inversa, con efficacia quindi negativa dei vaccini ad MNRA, ciò che potrebbe implicare, se confermato in vivo, una maggior esposizione del vaccinato a rischi di contagi e neoformazioni tumorali».
La dottoressa Zanda si scagliò anche contro «la mancanza di pluralismo informativo scientifico dei media, cui pure erano obbligati in base all’art.6 del codice deontologico del giornalista aggiornato al 2021 (gli studi sopra richiamati, infatti, non risultano commentati dalla maggior parte dei giornalisti TV e stampa)».
I rischi di gravi danni al sistema immunitario che avrebbero potuto essere causati dai booster (terza dose e successivi) non furono rimarcati solo dal professor Montagnier ma persino da Marco Cavalieri, responsabile dei vaccini dell’europea Medicines Agency (EMA), l’ente regolatore dei farmaci che, incurante di ciò, ha di recente autorizzato i booster anche per i bambini.
Analoga considerazione fu presentata in un articolo scientifico dalla biofisica americana Stephanie Seneff che è stata per decenni uno degli storici ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge (USA), una delle più importanti istituzioni della scienza mondiale.
La scienziata ha rilevato il rischio di alterazione del funzionamento dei «G4, bersagli a livello del genoma della regolazione trascrizionale. La “G” sta per guanina. G4 è una sequenza di DNA di quattro guanine, che svolge un ruolo importante in malattie come tumori e disturbi neurologici».
Ma soprattutto danni neuro-cerebrali come quelli rilevata dalla farmacovigilanza passiva di EudraVigilance e da altri studi scientifici raccolti in un’altra inchiesta di Gospa News.
Ma la dottoressa Seneff ha anche evidenziato: «Nelle persone che hanno ricevuto il siero sono stati trovati due microRNA specifici e questi microRNA interferiscono con la risposta all’interferone di tipo 1, che è una parte fondamentale del sistema immunitario. Quando l’interferone di tipo 1 viene soppresso, diventi più incline alle infezioni e alle malattie croniche».
Riferisco ora un’esperienza personale: un mio amico guarito da un tumore 10 anni fa ha subito l’asportazione di un linfonodo e ha dovuto riprendere un ciclo di chemioterapia dopo la terza inoculazione di un siero genico a RNA messaggero.
Alla luce di tutto ciò ipotizzare una correlazione tra “l’ingiusta e prematura morte” di Mihajlovic per leucemia e la vaccinazione non è solo lecito ma un obbligo morale verso la sua memoria.
Carlo Domenico Cristofori
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
LA STAMPA – SISINA MIHAJLOVIC, L’ALLENATORE MORTO PER LEUCEMIA
AGI – MIHAJLOVIC: “LA LEUCEMIA E’ TORNATA”
https://www.gospanews.net/2021/03/23/vaccini-mrna-rischi-cancro-omv-allaja-per-crimini-contro-umanita/