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“VACCINO COVID QUADRUPLICA RISCHI MIOCARDITI LETALI IN GIOVANI E ANZIANI”. Pauroso Studio Giapponese. Ma Governi Criminali Occultano SOS dei Medici

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Nell’immagine di copertina il medico Rokuro Hama, lo studio pubblicato, un cuore con miocardite fotografato in un corso del Davidson College North Carolina (non collegato con lo studio giapponese) e i vaccini Pfizer e Moderna

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

«La vaccinazione SARS-CoV-2 è stata associata a un rischio più elevato di morte per miocardite, non solo nei giovani adulti ma anche in tutti i gruppi di età, compresi gli anziani. Considerando l’effetto sul vaccinato sano, il rischio può essere 4 volte o superiore al rischio apparente di morte per miocardite. Dovrebbe essere presa in considerazione anche la sottostima. Sulla base di questo studio, il rischio di miocardite dopo la vaccinazione SARS-CoV-2 potrebbe essere più grave di quanto riportato in precedenza».

E’ quanto scrivono in uno studio pre-print su 32 casi rigorosamente accertati, nell’ambito di 1.374 decessi rilevati in Giappone dopo i sieri genici di Pfizer-Biontech (BNT162b2) e Moderna (mRNA-1273) ma non correlabili con certezza scientifica a tale patologia, pubblicato dalla piattaforma scientifica Medrxiv ieri, giovedì 22 dicembre. Per quanto debba essere ancora soggetta a revisione paritaria da altri esperti della rivista medica essa si basa su numeri ufficiali e pertanto sarà difficilmente contestabile.

L’infiammazione da miocardite

E’ stato condotto dal medico Sintaroo Watanabe della Japan Marine United Corporation di Kure, un’azienda leader nel settore della costruzione navale con sedi in tutto il Giappone che lavora con tecnologie avanzate, affiliato anche all’University of Occupational and Environmental Health di Kitakyushu, nella prefettura di Fukuoka, insieme a Rokuro Hama direttore della NGO “Japan Institute of Pharmacovigilance (Med Check)”, un’importante agenzia medica di Osaka per il monitoraggio post-approvazione dei farmaci.

La tabella dei decessi accertati dallo studio giapponese evidenzia un maggior numero di decessi associati al vaccino Pfizer ma poiché non sono stati diffusi dati generali sul numero differenziato di vaccinati con i due differenti sieri genici non è stato possibile ai ricercatori elaborare una percentuale di rischio specifica

I ricercatori premettono due elementi essenziali che possono aver minimizzato i risultati: i decessi totali appaiono molto sottostimati e non ci sono dati statistici per analizzare i casi di miocarditi tra i vaccinati sani. Ma menzionano anche alcuni casi individuali eloquenti.

«In Giappone, un atleta professionista di 27 anni senza una storia di malattia sintomatica tranne che per problemi ortopedici è stato ricoverato in ospedale per arresto cardiaco l’ottavo giorno della prima dose del vaccino mRNA-1273 (Moderna) e successivamente è morto, con i risultati dell’autopsia che rivelano miocardite» si legge nell’introduzione del loro documento.

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Il loro studio non solo conferma tutte le recenti ricerche mediche su questa gravissima e sovente letale patologia cardiaca (analoga alla pericardite che riguarda però la membrana esterna del cuore) inserita tra i possibili effetti indesiderati nel foglietto illustrativo di tutti i sieri genici sperimentali a RNA o DNA messaggero e già confermata quale causa di molti decessi tra i vaccinati.

Ma fa anche eco alla denuncia del professor Masanori Fukushima sul rischio mondiale della vaccinazione massiva antiCovid proprio perché rimarca che l’incidenza della miocardite è stata sottovalutata: infatti lancia l’allarme per i giovani ma anche per gli anziani.

Ma dà una dimensione statistica anche ai rilievi di alcune inquietanti autopsie condotte proprio in Giappone.

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I ricercatori specificano però che non è stato possibile confrontare il rischio relativo tra i prodotti, BNT162b2 (Pfizer-Biotech) o mRNA-1273 (Moderna), «perché i dati precisi per il numero di persone che hanno ricevuto ciascun prodotto per fascia di età fino al giorno limite (14 febbraio 2022) non è stato divulgato». Ma da dati precedenti non evincono differenze significative.

Rimarcano invece un’importante incognita: «non abbiamo prove dirette sull’effetto sui vaccinati sani del vaccino SARS-CoV-2 in Giappone». Ma segnalano altri studi al riguardo. Da uno svizzero pubblicato da Gospa News è emerso che il 100 % dei vaccinati hanno minimi o gravi disturbi cardiaci dopo l’inoculazione.

IL PROBLEMA DEI DECESSI UFFICIALI SOTTOSTIMATI

Obiettivo dei due medici è stato quello di:

«Indagare sull’associazione tra vaccinazione SARS-CoV-2 e morte per miocardite. Partecipanti: la popolazione vaccinata è stata di 99.834.543 individui di età pari o superiore a 12 anni che hanno ricevuto SARS-CoV-2 vaccino una o due volte entro il 14 febbraio 2022. La popolazione di riferimento è stata costituita da persone di età pari o superiore a 10 anni dal 2017 al 2019».

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Nell’analisi dei metodi si precisa:

«In Giappone, i medici sono tenuti a segnalare le reazioni avverse gravi al vaccino in generale, inclusa la morte entro 28 giorni, se sospettano un’associazione con la vaccinazione. Per il vaccino SARS-CoV-2, quelli verificatisi durante il periodo considerato da un medico come altamente rilevante per la vaccinazione dovevano essere segnalati all’inizio del programma di vaccinazione. Successivamente, ai medici è stato chiesto di considerare attivamente la segnalazione di miocardite, pericardite e trombosi che si verificano entro 28 giorni dopo la vaccinazione se sospettavano un’associazione con la vaccinazione».

«Pertanto, abbiamo definito i casi di morte per il confronto del tasso di mortalità come quelli in cui l’insorgenza (inizio di segni e sintomi che portano alla morte) era nota come avvenuta entro 28 giorni dopo l’ultima dose di vaccino SARS-CoV-2 (motivi per l’inclusione di insorgenza entro 28 giorni sono spiegati più avanti in dettaglio). Abbiamo ristretto il vaccinato che ha ricevuto una o due dosi ed escluso quelli con la terza o la quarta dose per evitare ulteriori effetti da vaccinato sano. Il numero di casi di morte inclusi è stato di 1374 in totale».

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Il numero può apparire basso, come peraltro in Italia a causa dell’inquietante voce “decorso ignoto” sui vaccinati con reazioni avverse gravi. Ed è per questo che i due scienziati evidenziano i limiti dello studio per carenze in difetto:

«Tuttavia, ciò potrebbe essere il risultato di una sottostima dei decessi per altre cause, poiché non tutti i decessi sono stati segnalati dopo il vaccino SARS-CoV-2. Non vi è alcun obbligo di segnalare tutti i decessi successivi alla vaccinazione in Giappone, pertanto solo i casi in cui un medico sospetta un’associazione alla vaccinazione vengono segnalati e divulgati dal MHLW. Negli Stati Uniti (USA), fino al 31 agosto 2022 erano state somministrate 610 milioni di dosi del vaccino SARS-CoV-2 e sono stati segnalati circa 16.000 decessi post-vaccinazione, 44 mentre in Giappone solo circa 1.500 post SARS -I decessi per vaccinazione CoV-2 erano stati divulgati contro 200 milioni di dosi di vaccino fino al 14 febbraio 2022. Se i decessi post-vaccinazione fossero riportati alla pari con gli Stati Uniti, questo potrebbe essere circa 3,5 volte superiore».

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Ma la loro scoperta statistica conferma conferma comunque gli avvertimenti lanciati dal colonnello medico militare dell’US Air Force Theresa Long in una sua perizia giurata, dallo studio censurato dalla comunità scientifica condotto dalla biofisica americana Stephanie Seneff del MIT di Cambridge insieme all’ormai famoso Peter McCullough, a cui le autorità sanitarie governative hanno tolto le referenze mediche per le sue ripetute denunce sui rischi dei vaccini e booster Covid.

«L’esito primario è stato la morte per miocardite, definita come il caso con “miocardite” come causa primaria di morte e con insorgenza 28 giorni o meno dopo la vaccinazione divulgata l’11 novembre 2022. Sono stati calcolati il tasso di mortalità per miocardite (MMRR) del SARS-CoV-2 vaccinato rispetto alla popolazione di riferimento per gruppo di età di 10 anni e il tasso di mortalità standardizzato (SMR). Per l’analisi supplementare sono stati calcolati anche i rapporti di probabilità di mortalità (MOR) per gruppo di età di 10 anni. Gli MMRR aggiustati per l’effetto del vaccino sano (adMMRR) o l’SMR aggiustato (adSMR) sono stati calcolati dividendo rispettivamente l’MMRR o l’SMR per 0,24».

MORTALITA’ TRA I GIOVANI MA ANCHE TRA GLI ANZIANI

I termini sono tecnici ma consentono anche a un profano di comprendere che l’analisi non è basata su mere intuizioni ma statistiche precise. Se un recente studio francese ha semplicemente già confermato la purtroppo nota circostanza dei gravi pericoli di contrarre questa patologia sovente letale per i giovani, indotti a vaccinarsi sebbene a bassissimo rischio di contrarre un’infezione da SARS-Cov-2 in modo sintomatico e grave, quella giapponese accentua l’allarme anche per gli anziani già lanciato dal maxi-studio della Food and Drug Administration.

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FDA è l’ente regolatore di farmaci USA che ha autorizzato i sieri genici di Pfizer (e Biontech) e di Moderna ed anche i loro booster sui bambini sebbene ufficialmente testati solo sui topi, ha segnalato il rischio di gravissime patologie spesso letali come embolia polmonare, infarto miocardico acuto, coagulazione intravascolare disseminata e trombocitopenia immunitaria, ma nonostante ciò continua a sostenere la necessità di questi farmaci con biotecnologie sperimentali nella prevenzione di una pandemia da Covid-19 sempre meno diffusa e mortale.

Ecco i risultati definitivi della ricerca statistica dei medici Watanabe e Hama:

«Il numero di decessi per miocardite che soddisfacevano i criteri di inclusione è stato di 32 casi. L’MMRR (intervallo di confidenza al 95%) era 4,03 (da 0,77 a 13,60) nei 20 anni, 7,80 (da 2,85 a 18,56) nei 30 anni, rispettivamente. L’SMR della miocardite era 1,69 (da 1,18 a 2,42) per la popolazione vaccinata complessiva, 1,35 (da 0,84 a 2,55) per i soggetti di età pari o superiore a 60 anni. Gli adMMRR e gli adSMR stimati erano circa 4 volte superiori agli MMRR e agli SMR. I MOR aggregati per la miocardite erano 148,49 (da 89,18 a 247,25)».

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Conclusioni e implicazioni di policy:

«Nonostante le limitazioni di cui sopra, questo studio ha rivelato che la vaccinazione SARS-CoV-2 era associata a tassi di mortalità più elevati per miocardite, specialmente nei giovani adulti rispetto alla popolazione 2017-2019. Ma ha anche rivelato che la morte per miocardite si verifica nelle persone anziane. Se si tiene conto dell’effetto sul vaccinato sano, il rischio aumenta almeno circa 4 volte di più del rischio evidente di morte per miocardite. Inoltre, dovrebbe essere presa in considerazione la sottostima dei decessi dopo aver ricevuto il vaccino. Sulla base dei risultati di questo studio, è necessario informare il pubblico che il rischio di miocardite grave inclusa la morte può essere molto più grave del rischio riportato in precedenza e che si verifica non solo nei giovani ma anche negli anziani».

Niente di nuovo sotto il sole per chi come noi cerca la verità. E’ la trascrizione statistica dei risultati pubblicati di recente sulle autopsie condotte nell’Istituto di Patologia dell’Università di Heidelberg in Germania.

LA DIFESA DEI VACCINI PER INTRIGHI SCIENTIFICI E FINANZIARI

Perché dunque i governi UE e USA continuano a raccomandare nuove dosi promuovendo anche per i bambini di soli 6 mesi i booster sperimentali di questi sieri genici che possono innescare o riattivare gravi patologie (tumori e Herpes Zoster) ma anche alterare il DNA sia nel ricevente che nei loro eredi?

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La risposta l’abbiamo data in precedenti articoli sugli intrighi scientifici del Ministro della Salute dell’Italia, Orazio Schillaci, con le Big Pharma dei vaccini, ma soprattutto su quelli finanziari tra le ONG di Bill Gates, che finanzia, promuove, coordina e lucra sulle case farmaceutiche GSK, partner di Pfizer, Biontech e Moderna (per citare le più importanti), la Fondazione Rockefeller che lo sostiene in un piano di immunizzazione globale avviato dal 1999 con gli esperimenti per la costruzione in laboratorio el SARS-Cov-2, e infine i famigerati fondi d’investimento come BlackRock e Norge Bank che speculano sulle multinazionali dei medicinali con la stessa disinvoltura con cui arricchiscono gli azionisti sulle bombe che ammazzano i bambini dello Yemen e i missili che continuano (dal 2014) a fare stragi in Siria e nel Donbass dell’Ucraina.

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Se i padroni del mercato sanitario sono gli stessi che guadagnano con i signori della guerra anche un bambino un po’ ritardato dovrebbe comprendere perché non ci si può fidare della autorità sanitarie mondiali, a cominciare dall’OMS controllata da Gates come la NATO del suo amico Jens Stoltemberg (già direttore della Gavi Alliance che promuove i vaccini), che hanno ripetutamente mentito sull’inefficacia degli antinfiammatori (cortisone) e sull’efficacia dei pericolosi sieri genici nel prevenire contagi smentita dalla stessa Pfizer.

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In tal senso va detto atto all’onestà intellettuale di Pfizer: ha infatti scritto in tutti i suoi documenti riservati agli enti regolatori ogni rischio.

Ha affermato di non aver informazioni sufficienti sui rischi in gravidanza, ha dichiarato di non avere dati sui rischi di miocarditi per i bimbi al di sotto dei 5 anni, ha denunciato che “non è stata studiata a fondo la tossicologia” della sua biotecnologia farmacologica basata su nanoparticelle lipidiche in una composizione tenuta segreta per motivi di brevetto industriale che pertanto potrebbe davvero contenere il pericoloso ossido di grafene come segnalato da varie ricerche scientifiche, ha ammesso di aver testato i nuovi booster bivalenti solo sui topi e non con i necessari e ordinari trial clinici su cavie umane consenzienti ma costose.

ANCHE AI BIMBI ITALIANI BOOSTER BIVALENTI PERICOLOSI: AUTORIZZATI DOPO TEST SUI TOPI. Ministero della Salute recepisce Indicazioni AIFA, EMA dopo Ok FDA

La casa farmaceutica di New York, al pari della sua concorrente Moderna che ha brevettato il suo vaccino antiCovid 9 mesi prima della pandemia (?!?) come scoperto dal medico David Martin, sta solo facendo il suo sporco lavoro di arricchire i suoi azionisti e amministratori miliardari come il CEO della Coca Cola.

I veri criminali sono gli enti regolatori dei farmaci mondiali che essendo protetti dal quasi anonimato collettivo derivante dai comitati di medici hanno autorizzato questi sieri genici nonostante queste enormi e gravissime anomalie per una motivazione ben espressa nell’email riservata con cui un medico dei CDC americani ha sollecitato a FDA l’autorizzazione sui booster senza trial clinici: “Mi fido di Pfizer”

WUHAN-GATES – 62. Vaccini d’Oro & SARS-Cov-2 da Laboratorio: Complotto NWO-Gates-CIA nel Covo dei Rockefeller a Bellagio

I veri criminali sono i governanti che li stanno promuovendo in macroscopici conflitti d’interesse: in primis, il presidente americano Joe Biden, il presidente dell’Unione Europea Ursula von der Leyen, l’ex premier italiano Mario Draghi (giunto a imporre l’obbligo vaccinale a varie categorie professionali e agli over50) e l’attuale Giorgia Meloni che, devota ai Rockefeller dei think tank in cui è entrata prima del successo elettorale, per aumentare il business delle Big Pharma con la manovra finanziaria 2023 taglierà i fondi al Reddito di Cittadinanza che manteneva persone in povertà quasi assoluta e investirà invece 650milioni di euro in acquisto di altri vaccini, nonostante solo il 67 % della popolazione italiana abbia fatto l’ormai vecchissima terza dose e la quarta sia quindi un clamoroso flop.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

MEDRXIV – SARS-CoV-2 vaccine and increased myocarditis mortality risk: A population based comparative study in Japan

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

VACCINOPOLI A BRUXELLES 2016-2021. UE-USA, Big Pharma, Gates, Soros & Monti in “Friends of Europe”: Finanziata da Von Der Leyen, Guidata da Boss Bilderberg

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MELONI E CROSETTO NELLA CORTE DEI ROCKEFELLER. Lei nell’Aspen, lui nello IAI: partner di Think-Tank USA Covo di Lobby Armi & Big Pharma

https://www.gospanews.net/2021/04/01/nwo-contro-litalia-5-il-ministro-dei-vaccini-obbligatori-ai-sanitari-ne-impose-12-ai-bimbi-da-giudice-allombra-di-napolitano-soros/

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