di Carlo Domenico Cristofori
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, espertissimo di geopolitica in quanto Nunzio Apostolico emerito della Santa Sede negli USA, nel suo dossier sull’Ucraina ha definito il presidente Volodymyr Zelensky una marionetta della NATO che – aggiungo io – forte della sua carriera di attore ha saputo indurre troppa gente a ragionare col ventre colmo d’odio, anziché con l’anima e con la testa, tanto da legittimare l’enfatizzazione dell’eroismo dei paramilitari neo-nazisti del Battaglione Azov come ha fatto il sottosegretario italiano Giovanbattista Fazzolari del Governo di Giorgia Meloni.
La celebrazione dei guerriglieri arruolati nella Guardia Nazionale Ucraina è avvenuta nonostante la denuncia contro di loro di Amnesty International per violazioni dei diritti umani nel Donbass fin dai primi colpi di mortaio della guerra civile del 2014, innescata dal golpe sanguinario in piazza Maidan a Kiev che fu finanziato da paesi NATO e George Soros.
Pur difendere la propaganda di mainstream forgiata dai media pagati da Bill Gates, burattinaio del segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ed ex direttore dell’Ong dei vaccini Gavi Alliance in un intrigo sionista tra Big Pharma e Lobby delle Armi, ben 50 nazioni tra cui USA, Germania e Italia sono giunte a rigettare la risoluzione ONU proposta dalla Russia per la condanna della Glorificazione del Nazifascismo, un atto che avrebbe messo in seria difficoltà le truppe ucraine che ostentano svastiche e croci rovesciate.
Nonostante ciò il Time, il Politico e il Financial Times hanno nominato persona dell’anno, rammenta RAI News in un peana sul capo del regime di Kiev.
Nel Terzo Millennio in cui si sfruttano la pandemia e le guerre, costruite dallo stesso Impero del Maligno denominato dai giornalisti di contro-informazione Nuovo Ordine Mondiale, per imporre ovunque a piacimento la dittatura sanitaria, finanziaria, sociale e militare, le “parole sante” giungono ancora una volta da Mosca che ha definito “satanismo” la revoca della cittadinanza ucraina a 13 preti della Chiesa Ortodossa Russa in Ucraina proprio nel giorno del loro Natale (7 gennaio).
“Satanismo” è la definizione che meglio dipinge una guerra civile infiammata con il divieto della lingua Russa per fare un torto ai filo-russi del Donbass (ricco di gas e petrolio nelle mire dei Biden, padre e figlio) e sfociata in un conflitto internazionale ora acuito da una persecuzione dei Cristiani da parte di Zelensky.
Il presidente ucraino si finge credente solo per non tradire l’istinto patriottico assetato di vendetta con cui ha animato persino molti devoti e religiosi cattolici, incapace di cogliere la profezia apocalittica del Patriarca di Mosca Kirill, capo della Chiesa Ortodossa Russa.
«Se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà li»
Chi legittima il peccato (dai gay pride coi bambini all’utero in affitto per i maschi omosessuali, business mondiale in Ucraina) non può quindi essere ritenuto un autentico Cristiano.
La questione teologica, infatti, è ancor più grave di un conflitto militare volto a proteggere una popolazione (come quella del Donbass) perché pur essendo entrambe due palesi violazioni degli insegnamenti biblici la prima è “permanente” e finalizzata a radicarsi nelle coscienze e nelle leggi, la seconda è “temporanea” in quanto utilizzata per risolvere un male estremo contingente, confidando in un compromesso diplomatico internazionale per la pace.
Questo vale sia per il presidente dell’Ucraina che per quello degli USA, entrambi grandi fans della cultura transgender di Gates & Soros con cui si vuole giungere a manipolare pure le Sacre Scritture come alcuni teologici cattolici.
Inoltre l’amministrazione American di Joe Biden continua ad armare Zelensky (altri 3 miliardi di dollari in armi dopo i 45 stanziati pochi giorni fa) dopo avergli “negato”, come se lui fosse davvero un antiCristo e l’altro la sua creatura malefica, il permesso di accettare la tregua attuata per Natale dal Cremlino, allontanando sempre più la labile speranza di una pace e avvicinando sempre più l’incubo di una guerra atomica mondiale.
REVOCATA LA CITTADINANZA UCRAINA A 13 SACERDOTI ORTODOSSI UCRAINI
Sabato, il notiziario ucraino Levy Bereg ha dichiarato, citando le sue fonti, che Zelenskyj aveva firmato un decreto che toglieva la cittadinanza ucraina a 13 sacerdoti dell’UOC (Chiesa ortodossa ucraina canonica) che riconosce il Patriarcato di Mosca dopo lo scisma “politico” tra le chiese cristiane di rito orientale di Kiev
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha bollato come satanismo la decisione del presidente ucraino Vladimir Zelensky di revocare la cittadinanza ucraina a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina canonica (UOC).
“E questo è il Natale ortodosso! Questo è puro satanismo”, ha scritto sabato sul suo canale Telegram commentando le informazioni sul relativo decreto del leader ucraino.
Dal novembre 2022, le forze dell’ordine ucraine hanno condotto una serie di raid contro le chiese UOC. Il servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU) afferma che sono stati trovati “letteratura filo-russa e milioni in contanti”, nonché materiali che negano l’esistenza dell’Ucraina. Diversi membri del clero furono accusati di alto tradimento, sabotaggio e propaganda.
Il 1° dicembre, Zelenskyj ha emesso un decreto per emanare una risoluzione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale su alcuni aspetti delle attività delle organizzazioni religiose in Ucraina e l’applicazione di misure personali economiche speciali e altre misure restrittive (sanzioni), volte essenzialmente a vietare l’UOC
Più specificamente, ha emesso l’ordine di presentare un disegno di legge al parlamento per vietare “le organizzazioni religiose affiliate a centri di influenza nella Federazione Russa”, intensificare “le misure per identificare e contrastare le attività sovversive dei servizi speciali russi nella sfera religiosa dell’Ucraina” e esaminare la Carta che governa la Chiesa ortodossa ucraina per i segni dei legami ecclesiastici e canonici con il Patriarcato di Mosca.
Va rammentato che ciò contrasta con la risoluzione delle Nazioni Unite contro ogni forma di discriminazione religiosa, peraltro già violata anche dal rito di proclamazione del Re d’Inghilterra Carlo III.
PUTIN RINGRAZIA LA CHIESA PER IL SUPPORTO AI MILITARI RUSSI
Dal Cremlino, invece, il presidente russo Vladimir Putin ha esteso gli auguri di Natale ai russi e ai credenti ortodossi, rilevando il ruolo delle organizzazioni ecclesiastiche nel sostenere i partecipanti all’operazione militare speciale.
“Ti porgo i miei più calorosi auguri di Natale! Questa luminosa vacanza che è amata da tutti ispira le persone ad azioni e intenzioni gentili, serve a stabilire nella società valori spirituali duraturi e linee guida morali come la misericordia, la compassione, la bontà e la giustizia “, ha detto.
Il presidente ha notato il contributo costruttivo della Chiesa ortodossa russa e di altre denominazioni ortodosse in Russia nell’unità della società, nella conservazione della nostra memoria storica, nell’educazione dei giovani e nel rafforzamento dell’istituzione della famiglia.
Anche in guerra Putin ha offerto la tregua di Natale per aprire uno spiraglio a quella pace ripetutamente rifiutata da Zelensky.
Anche nell’ambito di un’operazione militare lo Zar di Mosca conferma di avere a cuore i veri valori del Cristianesimo confermandosi baluardo per questa religione perseguitata dai massoni del Nuovo Ordine Mondiale e avvalorando, se mai ce ne fosse bisogno, la profezia mariana di Medjugorie che mette in grosso imbarazzo i credenti alle apparizioni della Regina della Pace:
“Dio sarà glorificato dalla Russia”
Carlo Domenico Cristofori
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MAIN SOURCES
GOLPE NATO IN UCRAINA: LA GENESI – 2. Obama, Soros, 007 MI6 & Kyiv Security Forum
https://www.gospanews.net/2022/03/03/stoltenberg-burattino-gates-nwo-in-pandemia-e-guerra-ucraina-vaccini-gavi-armi-nato-norges-bank-su-bombe-rhm-nello-yemen/