di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Finalmente! Zachary Stieber di Epoch Times è riuscito a convincere il CDC a rilasciare i risultati del suo monitoraggio del segnale di sicurezza VAERS per i vaccini COVID-19, e dipingono un quadro molto allarmante. Le analisi coprono i rapporti VAERS per i vaccini mRNA COVID dal periodo dal lancio del vaccino il 14 dicembre 2020 fino alla fine di luglio 2022. Il CDC ha ammesso di aver iniziato la sua analisi del segnale di sicurezza solo il 25 marzo 2022 (per coincidenza 3 giorni dopo che un avvocato della Children’s Health Defense ha scritto loro ricordando loro la nostra richiesta FOIA)».
Comincia così l’articolo di Josh Guetzkow, docente dell’Istituto di Criminologia dell’Hebrew University of Jerusalem. tra i primi ad analizzare e rilanciare l’ennesima inchiesta esplosiva del giovane Stieber che si sta guadagnando l’attenzione in tutti gli USA per gli scoop nel campo dei vaccini.
Stavolta i dati che i Centers of Disease Control, le strutture sanitarie di prevenzione dislocate in ognuno degli Stati Uniti d’America. sono davvero clamorosi e agghiaccianti.
Si riassumono in una sola cifra: «L’analisi del CDC mostra che il numero di eventi avversi gravi segnalati in meno di due anni per i vaccini mRNA COVID-19 è 5,5 volte maggiore di tutti i casi gravi segnalati per i vaccini somministrati agli adulti negli Stati Uniti dal 2009 (~73.000 contro ~13.000)».
L’inquietante statistica conferma la ricerca fatta dalla dottoressa Jessica Rose, immunologa virale e virologa, che si era «presa la responsabilità di diventare un’analista VAERS per organizzare i dati in cifre complete da trasmettere al pubblico» ed aveva rivelato che nel 2021 si era registrato il 1000 % di Reazioni Avverse in più degli rispetto agli ultimi 10 anni da quando esiste un monitoraggio sistematico con farmacovigilanza.
Ora è però la massima autorità sanitaria statunitense a confermare l’allarme che la Rose aveva segnalato alla Food and Drug Administration (FDA), l’ente regolatore del farmaco americano, senza però essere presa in minima considerazione.
Lo stesso CDC, nelle scorse settimane, aveva evidenziato un elevatissimo numero negli USA per decessi da infezione-breccia Covid. ovvero i misteriosi contagi che si sviluppano tra i vaccinati ed hanno fatto sorgere il dubbio che possano essere innescati proprio come reazione avversa ai sieri genici mRNA contenenti una tipologia modificata geneticamente e attenuata della tossica proteina Spike.
«Come me, ti starai chiedendo perché il CDC abbia aspettato più di 15 mesi prima di fare la sua prima analisi del segnale di sicurezza del VAERS, nonostante abbia affermato in un documento pubblicato sul suo sito web che sarebbe iniziato all’inizio del 2021, soprattutto perché VAERS è pubblicizzato come il nostro primo sistema di sicurezza del vaccino d’avvertimento. Potresti anche chiederti come hanno potuto insistere per tutto il tempo che i vaccini COVID-19 sono sottoposti al monitoraggio di sicurezza più rigoroso che il mondo abbia mai conosciuto» scrive con sarcasmo il professor Guetzkow prima di spiegare l’enigma.
«Nel giugno 2022, il CDC ha risposto a una richiesta del Freedom of Information Act (FOIA) per il monitoraggio del segnale di sicurezza del Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS), quello che aveva detto che avrebbe fatto settimanalmente a partire dall’inizio del 2021. La loro risposta è stata: non l’abbiamo mai fatto. Poi poco dopo hanno detto che lo avevano fatto fin dall’inizio. Ma nell’agosto 2022, avevano finalmente chiarito la loro storia, dicendo che l’avevano effettivamente fatto, ma solo dal 25 marzo 2022 fino alla fine di luglio» aggiunge il docente israeliano nel suo articolo.
L’analisi che avrebbero dovuto fare utilizza i cosiddetti rapporti di segnalazione proporzionali (PRR). Si tratta di un tipo di analisi della sproporzionalità comunemente utilizzata nella farmacovigilanza (ovvero il monitoraggio degli eventi avversi dopo l’immissione sul mercato di farmaci/vaccini).
L’analisi del segnale di sicurezza VAERS del CDC basata sui rapporti dal 14 dicembre 2020 al 29 luglio 2022 per i vaccini mRNA COVID-19 mostra chiari allarmi di sicurezza per la morte e una gamma di eventi altamente preoccupanti tromboembolici, cardiaci, neurologici, emorragici, ematologici, immunitari ed eventi avversi mestruali sistemici (AE) tra gli adulti statunitensi.
Si tratta delle stesse patologie segnalate come reazioni avverse gravi e frequenti dal maxi-studio con farmacovigilanza attiva (ovvero follow-up del decorso del paziente) che la FDA ha publicato solo pochi giorni fa, dopo la sollecitazione del British Medical Journal che ne aveva denunciato l’occultamento, ed è stato svelato in anteprima in Italia da Gospa News.
Si tratta delle stesse problematiche anche fatali oggetto delle inchieste medico-scientifiche del nostro giornale online, come nel caso del boom di decessi per sindromi neurologiche a seguito dei sieri genici a RNA messaggero Pfizer o Moderna, poi confermate anche da una ricerca pubblicata.
Ma tra le patologie più allarmanti rilevate dopo le vaccinazioni antiCovid ci sono anche i danni immunitari che, come segnalato ormai da molteplici medici, possono causare tumori, herpes anche letali, ed epatiti autoimmuni.
«Ci sono stati 770 diversi tipi di eventi avversi che hanno mostrato segnali di sicurezza in età superiore ai 18 anni, di cui oltre 500 (o 2/3) avevano un segnale di sicurezza maggiore rispetto a miocardite/pericardite» riporta ancora il professor Guetzkow menzionando quella tipologia di effetti indesiderati in troppi casi anche letali segnalati nello studio della biofisica Stephanie Seneff, già ricercatrice del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge, ma anche in una ricerca dei medici dell’ospedale universitario di Nimes.
«L’analisi del CDC mostra che il numero di eventi avversi gravi segnalati in meno di due anni per i vaccini mRNA COVID-19 è 5,5 volte maggiore di tutti i casi gravi segnalati per i vaccini somministrati agli adulti negli Stati Uniti dal 2009 (~73.000 contro ~13.000). Il doppio delle segnalazioni di vaccini mRNA COVID-19 sono state classificate come gravi rispetto a tutti gli altri vaccini somministrati agli adulti (11% contro 5,5%). Questo soddisfa la definizione CDC di un allerta di sicurezza» si legge nell’articolo dell’accademico dell’Istituto di Criminologia dell’Università di Gerusalemme.
«Esistono 96 segnali di sicurezza per i ragazzi di 12-17 anni, che includono: miocardite, pericardite, paralisi di Bell, ulcere genitali, ipertensione e frequenza cardiaca, irregolarità mestruali, incompetenze delle valvole cardiache, embolia polmonare, aritmie cardiache, trombosi, pericardio e pleurico versamento, appendicite e appendice perforata, trombocitopenia immunitaria, dolore toracico, aumento dei livelli di troponina, essere in terapia intensiva e terapia anticoagulante».
Come “segnali di sicurezza”, ovvero allarmi medici, si identificano quelle patologie con reazioni numericamente e qualitativamente sproporzionate rispetto a quelle analoghe. Perciò il numero indica le varie tipologie di problematiche non il numero di reazioni avverse gravi accertate che, come specificato prima, è pari a 73mila.
Praticamente i più giovani sono esposti ai rischi di gravissimi effetti indesiderati con conseguenze che possono essere anche letali a fronte della circostanza ormai nota e statisticamente provata che il Covid-19 nei bambini e nei più giovani ha una mortalità pressoché inesistente.
«Esistono 66 segnali di sicurezza per i bambini di 5-11 anni, che includono: miocardite, pericardite, disfunzione ventricolare e incompetenze delle valvole cardiache, versamento pericardico e pleurico, dolore toracico, appendicite e appendicectomie, malattia di Kawasaki, irregolarità mestruali, vitiligine e vaccinazione avanzata infezione».
«I segnali di sicurezza non possono essere ignorati come dovuti a segnalazioni “stimolate”, esagerate, fraudolente o altrimenti gonfiate artificialmente, né possono essere ignorati a causa dell’enorme numero di vaccini COVID somministrati. Ci sono diversi motivi per cui, ma il più semplice è questo: l’analisi del segnale di sicurezza non dipende dal numero di segnalazioni, ma dal fatto che alcuni eventi avversi siano segnalati o meno a un tasso più elevato per questi vaccini rispetto ad altri vaccini non COVID» conclude il docente dell’Hebrew University of Jerusalem.
E poi rileva un colossale mistero simile al tardivo rilascio del numero dei morti registrati nei primi mesi di vaccinazione.
Nell’agosto 2022, il CDC ha dichiarato a Epoch Times che i risultati della loro analisi dei segnali di sicurezza “erano generalmente coerenti con il data mining EB [empirico bayesiano] [condotto dalla FDA], non rivelando ulteriori segnali di sicurezza inaspettati”.
Per data mining si intende l’insieme di tecniche e metodologie che hanno per oggetto l’estrazione di informazioni utili da grandi quantità di dati
«Quindi o il data mining della FDA era coerente con il metodo del CDC, nel senso che “generalmente” hanno trovato lo stesso gran numero di segnali di sicurezza altamente allarmanti, oppure i segnali che hanno trovato erano attesi. Oppure stavano mentendo. Potremmo non saperlo mai perché la FDA ha rifiutato di rilasciare i risultati del data mining».
Ma, in fondo, se e quando inizierà qualche colossale “class action” negli USA, la Pfizer allargherà le braccia e si difenderà sostenendo di aver avvertito chiaramente, nelle pieghe dei documenti indirizzati a FDA e CDC, che non c’erano dati sulle miocarditi tra i bambini e che la tossicologia della nuova biotecnologia delle misteriose nanoparticelle “non era stata studiata a fondo”.
Magari per colpa del maledetto grafene!
Di cui si continua a negare la presenza nonostante esistano decine di studi che comprovano la sua sperimentazione nei nanomateriali per terapie biomediche fin dal lontano 2018.
https://www.gospanews.net/2023/01/09/wuhan-gates-65-lanello-mancante-del-diabolico-complotto-nwo-ue-dal-sars-da-laboratorio-di-monti-al-vaccino-covid-col-grafene-di-capua/
Nel frattempo in Italia si continua a occultare ogni problematica connessa ai sieri genici mRNA per proseguire con la massima compera di vaccini deliberata dalla nuova premier Giorgia Meloni, tagliando il Reddito di Cittadinanza ai poveri, in modo da far felice la sua nuova amica Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE che è sotto inchiesta proprio per l’ingente e poco trasparente acquisto di dosi dalle Big Pharma…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
L’ARTICOLO COMPLETO IN INGLESE CON TABELLE E ANALISI MEDICHE SCIENTIFICHE QUI
https://www.gospanews.net/2022/11/09/vaccini-covid-boom-di-miocarditi-tra-i-giovani-ed-embolie-tra-le-donne-studio-shock-dellospedale-universitario-di-nimes-e-prove-di-danni-cardiaci-dal-mondo-intero/