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ASSALTO GENDER AI BIMBI: ORA DELLA VERITA’ TRA MELONI & LOBBY LGBTQ. Appelli Pro Vita su Carriera Alias a Scuola e Programmi GAY in RAI. Scozia a Caccia di Baby-Transgender

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Nell’immagine di copertina la premier italiuana Giorgia Meloni con il presidente del Parlamento UE Roberta Metsola, promotrice delle Lobby LGBTQ, e il portavoce di Pro Vita & Famiglia Jacopo Coghe

di Carlo Domenico Cristofori

Nel silenzio di milioni di adulti rieducati al “mors tua, vita mea” dei pagani romani dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica, tutte scatenate da Washington, prosegue la marcia arcobaleno che non si accontenta di riempiere le piazze con oscenità anche blasfeme di ogni tipo grazie al sostegno di politici deviati nella mente, nel cuore e nel profondo dell’anima tenebrosa…

L’orda barbarica dei fans LGBTQ ogni giorno aggiunge una lettera nuova alla sfera delle “sfumature” della sessualità libera e già evocano il “cappio” della legittimazione di ogni abuso sui minori predicato dal teorico della pedofilia e pioniere dei trans italiani Mario Mieli, a cui è intitolato un circolo ROMANO finanziato dai precedenti governi della maggioranza del Partito Democratico per promuovere la cultura gender nelle scuole.

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Troppo impegnata a comperare vaccini per arricchire le Big Pharma e a finanziare la Lobby delle Armi inviando armi in Ucraina, la nuova premier Giorgia Meloni non pare abbia minimamente a cuore l’urgenza del problema che invece appare macroscopica da pochi ma eclatanti episodi.

«Manca la politica estera comune dell’UE mentre l’Unione perde tempo a discutere questioni secondarie come l’identità di genere» ha affermato il premier Giorgia Meloni in un estratto da un nuovo libro del giornalista Bruno Vespa (fonte Ansa del 2 novembre 2022) palesando la volontà di non andare a cozzare con l’establishment UE che l’ha accolta trionfalmente da quando è entrata nel circuito dei think tank Rockefeller, ha rinnegato le simpatie per Donald Trump a favore del Nuovo Ordine Mondiale di Joe Biden e si è adeguata alle logiche dei Signori della Guerra come il suo mentore Guido Crosetto.

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Non dobbiamo infatti scordare che il presidente del Parlamento Europeo, la maltese Roberta Metsola, è espressione dell’ambito delle amicizie di George Soros e da tempo sostiene in modo viscerale le sue campagne sulla cultura gender e le Lobby LGBTQ da lui finanziate….

Ma mentre Meloni minimizza come secondaria la battaglia sulla cultura gender, su cui per anni aveva costruito il suo “cavallo di Troia“ per  far breccia nell’elettorato cattolico, esso appare un problema morale gigantesco, visto che la tv nazionale RAI, nonostante la censura subita per la proiezione di programmi con oscenità varie e palesi scene gay nella fascia protetta per i minori, continua imperterrita la propaganda LGBT. Tanto le eventuali multe le pagheranno i bilanci finanziati col canone pagato dai cittadini….

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Nelle scuole continua a diffondersi il nuovo progetto della Carriera Alias per consentire agli alunni di rivendicare il gender-fluid: ovvero un giorno mi sento maschietto, in un altro femminuccia in modo da sperimentare ogni esperienza erotica possibile anche in tenera età secondo la strategia dell’iper-sessualizzazione tanto cara agli filosofi della confusione sessuale.

In alcuni istituti la gita di classe diventa un’occasione per assistere alla proiezione di cartoni animati gay, secondo quella logica di apertura culturale imposta dal precedente ministro dell’Istruzione. 

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A lanciare l’allarme è stata soprattutto l’associazione Pro Vita e Famiglia che nei giorni scorsi ha inviato un appello proprio alla premier Meloni, contro l’uso dei farmaci bloccanti della pubertà rimasto per ora senza risposta.

Nel frattempo in Scozia, nella città di Aberdeen, è stata lanciata la prima inchiesta per chiedere ai bambini di 7 anni quale genere si sentono offrendo l’opzione di dichiararsi transgender o non-binari.

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Una strategia politica con cui si vuole giustificare la proposta di legge presentata in parlamento dalla Verde Maggie Chapman per garantire l’accesso al cambio di genere (coi farmaci o con interventi chirurgici) anche a bambini di 8 anni, senza grandi verifiche sul loro percorso: proprio come avveniva al Tavistock Center di Londra prima che le cause legali degli adolescenti e dei genitori la facessero chiudere.

L’ALLARME DI PRO VITA & FAMIGLIA SU FARMACI ANTI-PUBERTA’ E CARRIERA ALIAS 

«Facciamo nostre le preoccupazioni espresse dalla Società Psicoanalitica Italiana e indirizzate alla premier Meloni sull’uso di farmaci bloccanti della pubertà. E’ fondamentale trattare l’argomento con la complessità e la delicatezza che merita, soprattutto considerando le controindicazioni che hanno i trattamenti che vogliono provocare un arresto dello sviluppo puberale in ragazzi a cui è stata diagnostica la “disforia di genere”»

Ha dichiarato ai media Jacopo Coghe portavoce di Pro Vita & Famiglia annunciando la lettera al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

«Sono infatti decine i casi drammatici che ci arrivano dall’estero, dei cosiddetti “detransitioner”, giovani che hanno portato avanti queste procedure e che si sono poi pentiti e che ora si trovano nel dramma di non poter più tornare indietro, con conseguenze quindi irreversibili dal punto di vista fisico e psicologico.

«Ci auguriamo che l’allarme di una realtà così specializzata come la Spi faccia riflettere soprattutto i presidi delle scuole italiane, che troppo spesso adottano la cosiddetta “Carriera Alias”, che permette addirittura una transizione sociale soltanto sull’auto-percezione di sé stessi, rischiando di convincere i più giovani che si può cambiare se si pensa di essere “nel corpo sbagliato”, magari sulla base di mode o debolezze passeggere».

L’associazione di matrice cattolica ha diffidato diffidato 150 scuole che hanno approvato la Carriera Alias: il regolamento gender che permette agli alunni (minorenni) di scegliere se essere chiamati con un nome maschile o femminile a seconda di come “si sentono”, finendo nel mirino di associazioni come Action AID Italia e Amnesty International che gravitano nell’orbita degli enti finanziati da Soros.

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«La comunità scientifica italiana – e internazionale – si è detta più volte scettica o addirittura contraria a questa vera e propria sperimentazione con i farmaci che va immediatamente interrotta. Come è accaduto nel Regno Unito con la chiusura della Tavistock, la clinica specializzata per la riattribuzione di genere dei minori, e il conseguente avvio delle indagini commissionate dal Ministro della Salute britannico Sajid Javid. In ballo c’è la vita dei nostri figli!» conclude Jacopo Coghe.

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«Il 9 gennaio 2023 alcuni genitori della scuola elementare di Ariccia (Roma), vengono avvisati dalla rappresentante di classe che la mattina del 18 i figli andranno al cinema a vedere il film “Lightyear – La vera storia di Buzz. Visto che l’istituto non li aveva preventivamente informati sul contenuto della proiezione e sulle finalità del relativo progetto, né aveva richiesto loro l’autorizzazione prevista dalla normativa[1], i suddetti genitori chiedono ulteriori spiegazioni alle docenti di riferimento».

«Queste, tuttavia, non sono in grado di fornire altre indicazioni. Si rivolgono allora all’Associazione Non si tocca la Famiglia, che provvede ad inviare una lettera alla dirigente dell’Istituto Comprensivo “Vito Volterra” (di cui la scuola elementare fa parte) mettendo in luce le inadempienze dell’istituto e il carattere discutibile dell’iniziativa».

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L’episodio è stato narrato dal Blog di Sabino Paciolla e rappresenta l’ennesimo accanimento della cultura gender sui minori tramite gli strumenti audiovisivi come già avvenuto più volte sulla RAI.  

Nonostante ciò, come denuncia ancora Jacopo Coghe di Pro Vita & Famiglia «nel 2022 la Rai ha compiuto questo abuso più spesso di quanto immagini».

LE VIOLAZIONI DELLA RAI PER LA PROPAGANDA LGBTQ

Ecco l’elenco degli episodi segnalati:

– Marzo 2022: programma “D-SIDE, Il lato diverso delle cose” (RaiPlay), puntata sull’identità di genere con Francesca Vecchioni, esponente di spicco della comunità LGBTQ, e Leonardo Santuari, giovane “influencer transgender” che ha raccontato sui social la sua transizione sessuale da ragazza a ragazzo;

– Aprile 2022: programma “Via delle Storie” (Rai1), puntata sull’identità di genere con la storia della transizione di un adolescente e la partecipazione di Maddalena Mosconi, una psicologa che sostiene la necessità di accompagnare anche i minori che ne facciano richiesta alla transizione;

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– Agosto 2022: programma “SEX” (Rai3), puntata sull’identità di genere con esperienze di giovani ragazzi e ragazze transgender commentata da Vladimir Luxuria;

– Ottobre 2022: fiction “Mina Settembre” (Rai1), episodio con la presenza di uno studente maschio che “si sente” femmina;

– Dicembre 2022: programma “Fame d’Amore” (Rai3), ben due puntate con la presenza di storie di giovani con disforia di genere e che hanno intrapreso o desiderano intraprendere terapie ormonali a base di testosterone od operazioni chirurgiche per sembrare uomini (modifica del tono di voce, aumento della massa muscolare, crescita di peluria maschile, rimozione del seno, etc).

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«Questi sono solo i casi più eclatanti, senza contare i continui riferimenti gender in altre serie, talk show o programmi. Dobbiamo impedire che questo bombardamento ideologico prosegua anche nel 2023. Firma la petizione per chiedere al Governo di impedire alla Rai di continuare a usare il nostro canone per promuovere visioni ideologiche e politiche sull’identità di genere e le terapie ormonali per minori e adolescenti!» aggiunge Pro Vita & Famiglia pubblicando il link dove firmare.

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«Nella puntata del 19 dicembre di “Fame d’Amore” (Rai3), una ragazza che assume testosterone da diversi mesi per sembrare un uomo afferma soddisfatta davanti agli amici che “la terapia ormonale è la chiave che ti libera a livello sociale”. Un messaggio grave e pericoloso che può indurre un giovane in crisi sulla propria identità sessuale a desiderare di assumere farmaci ormonali per tutta la vita o subire interventi chirurgici per alterare e menomare il loro corpo e sentirsi “liberati” da disagi di tutt’altra natura» rimarca Jacopo Coghe.

RUSSIA: ULTIMO VERO BALUARDO DEL CRISTIANESIMO. Propaganda LGBT vietata da Mosca per Proteggere i Minori da Gender e Pedofilia

Al momento l’evoluto occidente sembra molto lontano dalla concreta e cristiana difesa dei minori che è stata varata dalla Russia. Considerata nemica dall’Unione Europea proprio per aver vietato i Gay Pride e la propaganda gender davanti ai bambini.

Sarà curioso leggere la risposta della premier Meloni, ormai europeista di ferro, dinnanzi alla lettera di Pro Vita & Famiglia. Se mai una risposta arriverà…

Carlo Domenico Cristofori
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FONTI PRINCIPALI

GOSPA NEWS – DOSSIER PEDOFILIA

GOSPA NEWS – DOSSIER MINORI

DEVIANZE GENDER LGBT, TORMENTI DI VACCINI, FURORI DI GUERRE, TIMORI DI APOCALISSE. Profezie Bibliche su Giusti ed Empi

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https://www.gospanews.net/2022/12/01/piu-armi-a-kiev-nato-ordina-il-parlamento-italiano-esegue-in-festa-i-signori-della-guerra-amici-del-ministro-crosetto/

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