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AI VERTICI DEL CSM L’AVVOCATO DI LEGA & LOBBY ARMI. Vigilerà sui Magistrati il Legale dell’ex senatore Siri, nei guai per Corruzione da Leonardo (partner di Gates)

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Nell’immagine di copertina l’ex senatore Armando Siri, indagato per corruzione con manager dell’industria bellica Leonardo, e Fabio Pinelli, membro della Fondazione Leonardo, mentre riceve le congratulazioni dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la nomina a vicepresidente del CSM

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

«Attraverso l’esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo il Consiglio Superiore (della Magistratura CSM – ndr) deve garantire, nel modo migliore, l’autonomia e l’indipendenza della giurisdizione; e deve assicurare agli uffici giudiziari il miglior livello di professionalità dei magistrati, che svolgono con impegno e dedizione la loro attività anche in condizioni ambientali complesse e talvolta insidiose».

Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è presidente di diritto anche del CSM, l’organo di autoregolamentazione e vigilanza dei magistrati italiani, ha accolto la prima riunione plenaria dell’assemblea ricostituitasi dopo l’uragano dello scandalo PalamaraGate, limitato a una semplice bufera in alta quota proprio dagli interventi diplomatici del Capo dello Stato che ha glacialmente ignorato l’appello di 109 giudici ad affrontare le commistioni politiche delle toghe ed evitare insabbiamenti…

La risposta è giunta dalle sentenze e dalla rinnovata stima del Quirinale verso il togato spione… 

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La risposta del Consiglio Superiore della Magistratura all’auspicio di Mattarella per un “esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo” è giunta dal Plenum dell’assemblea CSM che ieri ha eletto quale vicepresidente l’esimio avvocato veneto Fabio Pinelli, in quota Lega, che già stride con il ruolo di imparzialità chiamato a svolgere per macroscopici conflitti d’interesse con la Lobby delle Armi, proprio nel momento in cui il governo italiano sta “trafficando” con dubbia legalità costituzionale nuove forniture militari all’Ucraina.

Per gli amanti della cabala la sua nomina è avvenuta per due numeri poco propizi: 17 voti ottenuti nell’ambito dei 33 componenti che evocano il più alto grado massonico: la riforma Cartabia ha infatti riportato a 30 i componenti del CSM venti togati, 10 professionisti del diritto di nomina parlamentare (vedi in calce all’articolo) più i 3 membri di diritto (Presidente della Repubblica, Presidente e PG della Corte di Cassazione).

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«Il mio impegno sarà per un impegno condiviso dalle varie anime del Csm. Voglio ricordare solo le parole di Rosario Livatino, proclamato beato nel 2021, figura di riferimento per tutti gli operatori di giustizia. Diceva: “Quando moriremo, nessuno ci chiederà quanto siamo stati credenti ma quanto siamo stati credibili”. Ecco, cerchiamo di essere credibili e mai obliqui, nell’interesse supremo del paese».

La citazione dell’avvocato Pinelli non appare casuale in quanto giovedì 19 gennaio era arrivata al CSM la reliquia del Beato Rosario Livatino (la camicia che il giudice indossava la mattina del suo assassinio) tra le tappe istituzionali della prima solenne “Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris”.

Il giudice beato Rosario Livatino e la teca con la reliquia della sua camicia insanguinata

E nell’ambito delle celebrazioni che prevedono l’esposizione della reliquia del giudice siciliano assassinato dalla mafia il 21 settembre del 1990 e beato per la Chiesa dal 2021 (primo magistrato ad esserlo) è stato trasmesso il documentario ‘Picciotti, che cosa vi ho fatto?’ realizzato da Tv2000 in collaborazione con il Centro per la cultura e la Comunicazione dell’Arcidiocesi di Agrigento.

Il fatto che l’evento sia avvenuto nei 3 giorni successivi all’improvvisa cattura del boss Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di beata latitanza ma fosse stato annunciato il 30 dicembre 2022 fa calare ulteriori sospetti sulla farsa giallo-rosadi un arresto che odora di consegna concordata come abbiamo evidenziato nel primo dossier sulla Cattura di Diabolik.

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IL VICEPRESIDENTE CSM NEL GORGO LEGA-NWO DEI CONFLITTI D’INTERESSI

Ma soffermiamoci ad analizzare le parole del nuovo vicepresidente del CSM.

Come può, però, Pinelli pretendere di essere “credibile” come Livatino nel momento in cui si trova, sebbene in prestazioni da onesto libero professionista del diritto ovviamente estraneo a ogni implicazione giudiziaria, intrappolato nel gorgo degli affari loschi della Lega che ruotano intorno alla multinazionale italiana delle armi Leonardo Spa: partner di Bill Gates & NATO in progetti sull’Intelligenza Artificiale a Torino e da sempre guidata dall’occulta regia del capo dello Stato, cui competerebbe il compito di essere arbitro imparziale della Repubblica Italiana e non burattinaio di uomini di fiducia in società strategiche (come il presidente Leonardo Luciano Carta, ex direttore degli 007 del controspionaggio AISE)?

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A noi giornalisti non spetta dare una risposta a queste domande e tantomeno emettere pregiudizi o peggio ancora giudizi. A noi compete di fornire ai lettori il maggior numero di informazioni verificate utili anche solo a sollevare questi legittimi dubbi e quesiti.

In parte la risposta è stata data dallo stesso Pinelli definendo “stella polare” Mattarella che ha replicato con un peana gravido di enormi responsabilità “morali” e politiche:

«A lei signor vicepresidente, spetta il compito di favorire la coesione dell’attività del Consiglio. L’adozione di delibere condivise ne rende più efficace e autorevole il percorso. Con la sua elezione consigliere Pinelli lei è divenuto il punto di riferimento e di raccordo di tutti i componenti del Consiglio, che devono sentirsi da lei rappresentati, ascoltati e garantiti nell’esercizio delle loro funzioni».

Poiché da consuetudine il Capo dello Stato non esercita le sue funzioni da presidente del CSM si comprende perché il suo vice debba essere di suo alto gradimento…

«Da Luciano Violante, a Luca Zaia, a Matteo Renzi. Fabio Pinelli è il primo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura espresso in quota Lega. Ma ha subito sottolineato di essere “indipendente”. Si definisce liberale e non si è mai fatto notare in contrapposizioni politiche. Anzi. Come penalista ha difeso la Regione Veneto presieduta dal leghista Luca Zaia, il sottosegretario leghista Armando Siri e lo spin doctor di Matteo Salvini, Luca Morisi. Ma anche le ragioni di Matteo Renzi, per conto del Senato, nel conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sulla violazione dell’articolo 68 sul sequestro delle chat per l’indagine Open».

Così viene descritto dal Corriere che ne palesa un orientamento trasversale bipartisan ben congeniale a un alfiere del Nuovo Ordine Mondiale di cui Mattarella è velato ambasciatore non solo in Italia ma anche nell’Unione Europea.

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Infatti, prosegue il quotidiano milanese, «E’ stato anche scelto da Luciano Violante come consigliere della Fondazione Leonardo». Sotto il profilo squisitamente geopolitico è rilevante che questo ente abbia scritto nel duo DNA i valori mondialisti e transumanisti del NWO.

«Globalizzazione, trasformazione digitale, intelligenza artificiale, l’impegno della Fondazione è di contribuire a un rinnovato umanesimo per la diffusione della conoscenza al servizio del Paese e a beneficio di noi tutti» sentenzia Violante, Presidente della Fondazione, sul sito ufficiale.

«Il lancio della Fondazione è un momento importante nella storia del nostro Gruppo e nel percorso di dialogo sviluppatosi nel nostro Paese tra Industria e Cultura, tra Scienza e Arte» fa eco Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, evocando quella commistione tra Lobby delle Armi e Big Pharma pilotata da Gates attraverso il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, già direttore dell’ong Gavi Alliance per l’immunizzazione globale lanciata dal tycoon di Microsoft nel covo italiano della Fondazione Rockefeller (Villa Serbelloni, Bellagio, Como) nella cui orbita gravitano la nuova premier Giorgia Meloni e il Ministro della Difesa Guido Crosetto, già presidente della Confindustria delle Armi e manager di Leonardo. Presidente onorario della Fondazione Leonardo è l’ex generale Carta, il già citato ex direttore AISE che è presidente anche della SPA.

 SCANDALOSI INTRIGHI TRA LEGA E LEONARDO

Tutto ciò farebbe aleggiare solo gli spettri di una vergognosa cospirazione mondialista-massonica se non avesse dei risvolti di incompatibilità ancor più emetici…

Leonardo, partecipata dal fondo d’investimento americano BlackRock creato e presieduto dal finanziere fieramente sionista Larry Fink che è nel CdA del World Economic Forum, è controllata al 30 % dal Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti (uno dei saggi dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che fu mentore nel PD e nel Qurinale del suo successore Mattarella) nonostante il fratello sia manager commerciale della stessa multinazionale nel settore elicotteri e perciò, a meno che non operi per volontariato e senza premi di produzione, destinato a beneficiare lautamente di ogni scelta del governo soprattutto in relazione alle spese militari sull’Ucraina.

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In questa spirale di conflitti d’interessi, tali da giustificare la nostra richiesta di immediate dimissioni da parte del ministro Giorgetti, s’innesta però l’imbarazzante posizione dell’avvocato Pinelli che ha assistito l’ex sottosegretario leghista Armando Siri ancora indagato, proprio per episodi connessi alla multinazionale delle armi, davanti ai magistrati romani che hanno avviato una battaglia col Senato in relazione all’uso di alcune intercettazioni dalle quali emergono gli indizi probatori dei reati…

«Sul capo del senatore della Lega Armando Siri, dall’ottobre 2020, pende una doppia accusa di corruzione dopo l’avviso di chiusura delle indagini preliminari della Procura della Repubblica di Roma. All’ex sottosegretario alle Infrastrutture, fedelissimo del leader del Carroccio Matteo Salvini, gli inquirenti contestano, da una parte di aver influito sulle scelte di politica ambientale per creare un vantaggio all’imprenditore del settore eolico Paolo Franco Arata, dall’altra di agevolare illecitamente il completamento dell’aeroporto di Viterbo, di interesse di Leonardo Spa» spiega Il Sole 24 Ore.

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Precisa inoltre il Fatto Quotidiano: «Gli inquirenti di Roma, che avevano sviluppato un’indagine partita dalla Procura di Palermo, gli contestano il reato di corruzione anche per un altro episodio, in concorso con Arata, l’intermediario Valerio Del Duca e i funzionari di Leonardo Spa Simone Rosati e Paolo Iaboni: in questo caso Siri – allora uno delle personalità più in vista della Lega di Matteo Salvini – si sarebbe attivato, dietro promessa di lauti guadagni, per ottenere un provvedimento normativo ad hoc che finanziasse il progetto di completamento dell’aeroporto di Viterbo, di interesse per future commesse della Leonardo. E anche per far rimuovere un contrammiraglio della Guardia Costiera critico su alcuni aspetti della fornitura di sistemi radar affidata alla stessa azienda».

L’ex giornalista Mediaset Armando Siri diventato senatore leghista (2018-2022) e Sottosegretario alle Infrastrutture (governo Conte 1) non è nuovo a scandali anche con risvolti giudiziari come evidenzia Wikipedia. Nel 2018 ha dichiarato di non aver mai conseguito la laurea in scienze politiche che gli è stata attribuita in diverse occasioni in passato da almeno il 2004.

L’ex sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri

Nel 2014 patteggia una condanna a un anno e otto mesi per bancarotta fraudolenta in seguito al fallimento di “MediaItalia”, società da lui presieduta. L’accusa di bancarotta si fondava su un mancato pagamento di imposte per un valore di 162.000 euro.

«Alla fine di luglio del 2019 è coinvolto in una nuova inchiesta relativa a un mutuo di 750.000 euro concesso da una banca di San Marino, la Banca Agricola Commerciale (BAC), senza garanzie ipotecarie. Sulla vicenda, emersa in gennaio da una segnalazione dell’anti-riciclaggio firmata da un notaio milanese e rivelata prima da un’inchiesta giornalistica di Report e sviluppata in seguito dal settimanale l’Espresso, c’è già stata un’indagine ispettiva della Banca Centrale di San Marino che ha trasmesso gli atti per rogatoria anche alla Procura della Repubblica di Milano. Viene indagato per autoriciclaggio» aggiunge Wikipedia.

IL CASO SIRI APPESO ALLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE

«Il caso Siri non è chiuso: la Corte costituzionale dovrà decidere se le intercettazioni del senatore Armando Siri, finite nell’inchiesta che lo vede imputato per corruzione, potranno o no essere usate. Il Senato a marzo ha deciso di vietarne l’uso non ritenendole necessarie e casuali, salvando così il parlamentare, ma il pubblico ministero Mario Palazzi ha chiesto di sollevare il conflitto d’attribuzione davanti alla Consulta: per il pm il Senato è andato oltre i suoi poteri. Il giudice ha ritenuto fondata la sua richiesta e adesso il processo resterà in sospeso finché non arriverà il verdetto della Corte».

E’ quanto ha rammentato il quotidiano Domani lo scorso 11 maggio 2022, prima che l’ex sottosegretario fosse candidato dalla Lega in Emilia Romagna alle elezioni politiche del 25 settembre senza risultare eletto e perdendo così l’immunità parlamentare, grazie alla quale aveva però ottenuto in precedenza lo stop all’utilizzo delle intercettazioni che avvaloravano l’esistenza di presunti reati.

Proprio le intercettazioni telefoniche nelle inchieste di corruzione politica sono nel mirino del ministro della Giustizia Carlo Nordio che sta paventando una riforma per mantenerle solo nell’ambito delle inchieste per i reati più gravi come terrorismo e mafia.

L’avvocato Fabio Pinelli durante il Plenum del CSM nel Palazzo dei Marescialli a Roma

Ecco dunque che il nuovo vicepresidente Pinelli avrà un ruolo fondamentale nel cercare di trovare una mediazione tra quei politici che vorrebbero essere liberi di intascare bustarelle a piacimento e quei magistrati onesti che credono che la corruzione debba essere ancora ritenuta un crimine…

I conflitti d’interesse dell’avvocato leghista, da una parte consigliere della Fondazione Leonardo e dall’altra ex difensore di Siri, non lo mettono certamente in una condizione di obiettiva indipendenza di giudizio.

LA MAXI-PARCELLA DI PINELLI ATTIVO NELLA BURRASCOSA SANITA’ PADOVANA… 

Per il resto, come abbiamo detto, l’avvocato Pinelli, 57 anni, nato a Lucca, laureato a Milano e iscritto al foro di Padova, patrocinante di fronte alla Corte di cassazione e alla Corte costituzionale, è un professionista assolutamente serio.

Ha una formazione giuridica di diritto penale, si occupa prevalentemente di diritto penale dell’economia e insegna, a contratto, alla Ca’ Foscari di Venezia diritto penale dell’ambiente e della sicurezza informatica. Già Presidente della Fondazione Salus Pueri che promuove progetti e raccogliere risorse a favore della Pediatria di Padova, per un ospedale a misura del bambino e della sua famiglia.

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Un impegno nell’ambito sanitario lodevolissimo ma che guarda caso avviene proprio in quella Regione Veneto che è finita nel mirino della Corte dei Conti per la maxi-parcella pagata allo stesso Pinelli (27mila euro) per predisporre l’esposto per diffamazione voluto da presidente Luca Zaia contro il microbiologo Andrea Crisanti, docente dell’Università di Padova e riferimento di Gates in Italia nella ricerca sulle zanzare geneticamente modificate, diventato senatore del Partito Democratico.

Al centro del contendere le polemiche sulla gestione dell’emergenza Covid-19 e una querelle d’affari sul maxi acquisto di tamponi antigenici ritenuti inaffidabili da Crisanti.

«La vicenda è ricostruita nella richiesta di archiviazione trasmessa dal sostituto procuratore Silvia Golin al Gip di Padova lo scorso 12 aprile. Per il pm le posizioni espresse da Crisanti, in ragione della sua indiscutibile competenza scientifica, rappresentavano un legittimo esercizio del diritto di critica. La denuncia di Azienda Zero contro il docente sarebbe stata comunque improcedibile per questioni formali, in quanto “l’esposto che sostanzialmente denuncia il prof. Crisanti per diffamazione – scrive il pm Golin – è privo della volontà punitiva”, ovvero della querela di parte, necessaria in caso di reato non procedibile d’ufficio. Dunque inutile. Così nel mirino dei magistrati, anziché le critiche formulate dal professor Crisanti alla Regione, è finita la maxi parcella pagata dall’ente di governance della sanità veneta all’avvocato Fabio Pinelli, il professionista esterno incaricato di predisporre l’esposto firmato poi dal direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo».

E’ quanto scrisse Espresso Repubblica il 2 maggio 2022. Ma ci sono ben altri intrighi tra la sanità padovana che scorrono sulla china di anomale alleanze politiche “affaristiche” tra centro-destra e centro-sinistra e alla fine s’incrociano ancora sul nome del penalista veneto.

WUHAN-GATES – 65. L’ANELLO MANCANTE DEL DIABOLICO COMPLOTTO NWO-UE: Dal SARS da Laboratorio di Monti al Vaccino COVID col Grafene di Capua

Nell’Università di Padova ottenne un dottorato di ricerca nel 2007 la zoologa Ilaria Capua, poi eletta proprio in Veneto deputato di Scelta Civica con Mario Monti e resa famosa da una ricerca dell’Unione Europea su un vaccino sperimentale antiSARS-Cov-2 basato su nanoparticelle lipidiche con l’aggiunta di ossido di grafene. 

Nello stesso ateneo è anche professore emerito il virologo Giorgio Palù nominato nel dicembre 2020 Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che ha poi autorizzato i sieri genici mRNA pericolosi e sperimentali, nonostante lui stesso abbia successivamente scoperto gravi indizi probatori sull’origine artificiale del SARS-Cov-2 in quanto identico a un gene umano costruito in laboratorio da Moderna, una delle Big Pharma produttrici dei vaccini antiCovid.

PALAMARA-GATE – 4. NEL MIRINO 10 TOGHE ROSSE. Intrighi col “Cerchio Magico” Napolitano-Renzi e l’OBAMA-GATE su 007 e vaccini Gates-Soros

La stessa AIFA nel 2014 lanciò il progetto-pilota per i 10 vaccini obbligatori per i bambini in Italia imposti dal ministro Beatrice Lorenzin (prima deputata di Forza Italia diventata poi senatrice del PD)  in un piano tra Gates e l’alleanza del Partito Democratico tra USA e Italia con l’amministrazione Obama-Biden e i governi Renzi-Gentiloni.

Alla luce di questi fatti appare davvero curioso, pertanto, che l’avvocato Pinelli si sia occupato anche della difesa di Matteo Renzi, grande promotore della Big Pharma GSK controllata da Gates, nell’inchiesta sui finanziamenti alla Fondazione Open (omonima a quella di George Soros).

Il nuovo vicepresidente del CSM sembra quindi aver quadrato il cerchio magico del giglio fiorentino cresciuto all’ombra dei Clinton, del NWO e della CIA!

WUHAN-GATES – 62. Vaccini d’Oro & SARS-Cov-2 da Laboratorio: Complotto NWO-Gates-CIA nel Covo dei Rockefeller a Bellagio

Ci auguriamo che la citazione del candido beato Livatino lo faccia agire nel CSM come avrebbe fatto il giudice ragazzino.

Non per il NWO, non per l’inciucio tra Mattarella, NATO, Gates, Leonardo, Lega, Crosetto, Rockefeller, BlackRock e Renzi ma per una vera giustizia in nome del Popolo Italiano.

Ma finché vede come “stella polare” il Capo dello Stato sarà assai arduo che ciò possa avvenire…

In calce, dopo fonti e link, tutti i componenti del Consiglio Superiore della Magistratura e relativi riferimenti di area politica o correnti 

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – GEOPOLITICA

ANSA

CORRIERE

WIKIPEDIA – ARMANDO SIRI

IL FATTO QUOTIDIANO – Armando Siri, lo scudo del Senato al leghista: negato anche l’uso di intercettazioni casuali.

ESPRESSO – REPUBBLICA – L’autogol della Regione Veneto: paga 27mila euro per fare causa a Crisanti ma la Procura chiede l’archiviazione e vuole valutare le spese

VACCINI OBBLIGATORI: CASO ALLA CORTE UE, INSIDIE BIG PHARMA! PM Pitruzzella a Summit ASPEN su Brevetti Covid. Giudice Consulente di Gentiloni (DL Lorenzin pro Gates-GSK)

RENZI “SCEICCO D’ARABIA” DOPO I VACCINI AI BAMBINI. Consulenza d’Oro dai Sauditi: Partner di GSK e Sponsor del “Decreto Lorenzin”

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VACCINI & GRAFENE – 7. Folle Progetto UE con NanoParticelle per un’Immunità “Transumanista”: Rischi Tumori come nei Sieri Covid


I NUOVI COMPONENTI DEL CSM 

La riforma Cartabia (Legge 71/2022 approvata dal Parlamento il 16 giugno 2022) ha riportato il numero dei membri elettivi del CSM da 24 a 30, come erano prima della riforma approvata nel 2002. Il Consiglio Superiore della Magistratura è quindi composto di 33 membri.

Tre quelli di diritto: il Presidente della Repubblica; il Primo Presidente di Cassazione; il procuratore generale presso la Cassazione. Venti saranno scelti dagli stessi magistrati – due saranno giudici di Cassazione, 13 giudici di merito e 5 pubblici ministeri – e dieci dal parlamento, selezionati tra professori universitari in materie giuridiche e avvocati (i cosiddetti membri “laici”).

3 MEMBRI DI DIRITTO

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Pietro Curzio

Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione, Luigi Salvato.

10 LAICI  ELETTI (e relativi schieramenti di orientamento)

Isabella Bertolini (Fratelli d’Italia-FdI), Daniela Bianchini (FdI), Rosanna Natoli (FdI), Felice Giuffrè (FdI), Fabio Pinelli (Lega Salvini Presidente-LSP), Claudia Eccher (LSP), Enrico Aimi (Forza Italia -FI), Roberto Romboli (Partito Democratico), Michele Papa (Movimento 5 Stelle) Ernesto Carbone (Azione-Italia Viva-Renzi)

20 MAGISTRATI ELETTI (e relative correnti)

Area (7): Antonello Cosentino (consigliere di Cassazione), il pm Maurizio Carbone e Roberto Fontana (presentatosi come indipendente, ma da sempre appartenente ad Area), i giudici Mariafrancesca Abenavoli, Marcello Basilico, Genantonio Chiarelli e Tullio Morello.

Magistratura Democratica (1): giudice Domenica Miele.

Magistratura indipendente (7): Paola D’Ovidio (sostituta presso la procura generale della Cassazione), i pm Eligio Paolini e Dario Scaletta, i giudici Maria Luisa Mazzola, Bernadette Nicotra, Edoardo Cilenti e Maria Vittoria Marchianò.

Unicost (4): il pm Marco Bisogni e i giudici Michele Forziati, Roberto D’Auria e Antonino Laganà.

Indipendente (1): Andrea Mirenda, giudice del tribunale di sorveglianza di Verona

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