FERRAGNI & ZELENSKY: ACCOPPIATA NWO DI SOROS AL FESTIVAL DI SANREMO. Lei pro Lobby LGBTQ. Lui pro Signori della Guerra e NeoNazisti
di Carlo Domenico Cristofori
L’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky annunciato per la serata finale del Festival di Sanremo, sabato 11 febbraio, dovrebbe durare un paio di minuti e andare in onda alla fine della gara dei cantanti. Sarebbe questo, l’orientamento che sta maturando negli ambienti del Festival. Il videomessaggio del leader ucraino dovrebbe essere registrato nei prossimi giorni.
E’ bastato questo annuncio a far scoppiare un enorme polemica in Italia proprio nel momento in cui il Consiglio Superiore della Magistratura, l’organo di vigilanza sulle toghe, eleggeva quale vicepresidente l’avvocato Fabio Pinelli, espressione della Lega e degli intrighi del ministro Giancarlo Giorgetti con la multinazionale italiana delle armi Leonardo, della cui Fondazione fa parte proprio il penalista veneto.
Il Signore della Guerra Zelensky, arrivato al potere dopo il sanguinario golpe dei paesi NATO a Kiev nel 2014 e abile nell’esaltare i paramilitari neo-nazisti del Battaglione Azov, ha ripetutamente respinto ogni dialogo per riportare la pace in Ucraina dopo l’avvio dell’operazione militare russa conseguente alle ripetute rotture degli accordi sul Donbas.
Ha rifiutato persino l’offerta di una tregua per il Natale dei Cristiani ortodossi beccandosi l’accusa di Satanismo dal Cremlino per aver tolto la cittadinanza a 13 sacerdoti ucraini devoti al Patriarcato di Mosca proprio nel giorno della festa solenne.
“SATANISMO DI ZELENSKY”. Mosca Condanna la Revoca della Cittadinanza a 13 Preti Ortodossi a Natale
Gli 007 del Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) che dipendono direttamente dal presidente ucraino hanno ammazzato con un colpo di pistola alla nuca un negoziatore di Kiev e nei mesi successivi hanno “sequestrato” il Monastero delle Grotte della capitale ucraina per impedire alla Chiesa Ortodossa Russa di celebrare il Natale nello storico complesso religioso inserito nel Patrimonio Unesco.
Con che coraggio la tv pubblica RAI, foraggiata dal canone obbligatorio ed organizzatrice del festival della canzone italiana, si mette in ginocchio davanti a un sicario della Lobby delle Armi che ha pianificato le provocazioni alla Russia in Ucraina con il piano CEPA, elaborato dai vertici militari della NATO e dell’UE, con la sponsorizzazione delle corporations di produzione bellica?
Ma non è questo l’unica nota stonata della LXXIII edizione 2023 della kermesse musicale in cui diventa pesante la firma del Nuovo Ordine Mondiale per imporre il proprio “credo” unilaterale, dispotico e anti-cristiano propalato da George Soros, primo sponsor della rivoluzione in Ucraina e del successivo Gay Pride.
PRO VITA & FAMIGLIA CONTRO LO SHOW LGBTQ A SPESE DEGLI ITALIANI
Dopo le riprovevoli gag del rapper Fedez su Emanuela Orlandi, probabilmente costruite ad hoc per lanciare la compagna influencer e designer Chiara Ferragni
in vista del suo ruolo di co-conduttrice del Festival di Sanremo, ora è la moglie a finire nel mirino del mondo cattolico per la sua pregiudicata propaganda gay.
«Tra pochi giorni inizierà il Festival di Sanremo, e c’è da scommettere che anche quest’anno sarà la fiera dell’ideologia gender e LGBTQ» scrive in una petizione Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia noto per le sue denunce mediatiche contro le trasmissioni RAI sulla promozione transgender anche nelle fasce orarie protette per i minori.
«Perché lo penso? – aggiunge Coghe – Basta dare un’occhiata alle persone con cui Amadeus ha deciso di condividere la conduzione dell’evento: l’influencer Chiara Ferragni, paladina della comunità LGBTQ e abortista sfegatata; l’atleta Paola Egonu, che si definisce “pansessuale” fidanzandosi sia con uomini che con donne; l’attrice Chiara Francini, anche lei icona della comunità LGBTQ e conduttrice di uno show televisivo sul travestitismo»
«Non voglio soffermarmi sul Festival in sé, che ognuno è libero o no di vedere e apprezzare (io, di sicuro, preferivo le edizioni di una volta e quest’anno avrò di meglio da fare). Il punto è che il Festival di Sanremo viene letteralmente usato per diffondere nelle case di milioni di italiani messaggi ideologici o addirittura blasfemi (penso al finto ‘battesimo’ inscenato l’anno scorso da Achille Lauro). In particolare, Sanremo sta diventando la fiera dell’ideologia gender e LGBTQ» rimarca il portavoce di Pro Vita & Famiglia che depositerà la petizione al Ministro delle Imprese Adolfo Urso (è con questo Ministero infatti che la RAI firma il contratto per esercitare in esclusiva il servizio pubblico radiotelevisivo).
La petizione sarà consegnata fisicamente anche al Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI (che sarà nominata a breve).
«Quest’anno ben due canzoni in concorso esaltano l’amore omosessuale, e questo influenzerà i moltissimi bambini e adolescenti che guarderanno la TV o seguiranno l’evento sui social network. Questa operazione è finanziata anche col canone RAI che noi (io e te) siamo costretti a pagare ogni anno – e questo deve finire» chiosa Coghe.
FIRMA QUI LA PETIZIONE CONTRO LA PROPAGANDA LGBTQ SULLA RAI
Carlo Domenico Cristofori
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – DOSSIER PEDOFILIA
https://www.gospanews.net/2021/11/05/lobby-armi-5-nwo-piano-di-guerra-a-russia-e-contro-informazione-progetto-cepa-con-nato-ue-finanziato-da-industrie-belliche/