MISTERI SUL VIRUS RESPIRATORIO DEL PAPA. Superata l’Acuzie da Bronchite. Dimesso dall’Ospedale e Atteso alle Messe delle Palme e di Pasqua
AGGIORNAMENTO DEL 1° APRILE 2021
Papa Francesco è stato dimesso in mattinata dal policlinico Gemelli di Roma, dove era in cura per una bronchite infettiva.
“Come mi sento? Sono ancora vivo. Ho sentito solo un malessere, ma non ho avuto paura”, ha detto il Pontefice all’uscita dall’ospedale. Il Santo Padre, apparso in buona forma ma con voce molto bassa, ha quindi annunciato che domenica celebrerà la messa per la domenica delle Palme. Bergoglio dovrebbe quindi presenziare anche a tutti i riti della Settimana santa.
AGGIORNAMENTO DEL 31 MARZO 2023
“Posso confermare che, essendo prevista la sua uscita dall’ospedale nella giornata di domani, è prevista la presenza di Papa Francesco in piazza San Pietro domenica per la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, Passione del Signore”. Lo rende noto il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.
“Le prove e le fatiche della vita – vissute nella fede – contribuiscono a purificare il cuore, a renderlo più umile e quindi più disponibile ad aprirsi a Dio”. Così su Twitter Papa Francesco. Il Pontefice twitta anche oggi a poche ore dalla notizia delle sue dimissioni dal Policlinico Gemelli.
Papa Francesco, ricoverato per una bronchite su base infettiva, non ha più la febbre. Secondo quanto apprende LaPresse da fonti sanitarie il Santo Padre sta rispondendo bene alla terapia antibiotica ma rimane comunque molto affaticato. Il Santo Padre vuole tornare al più presto al lavoro. I medici si dicono ottimisti. Questo dovrebbe garantire la sua presenza sia alla Messa della Domenica delle Palme che di quella di Pasqua.
Troppi Misteri sul Ricovero di Bergoglio
ARTICOLO DEL 30 MARZO 2023
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
L’ufficio Stampa del Vaticano non l’ha raccontata giusta sul ricovero del Santo Padre all’Ospedale Policlinico Gemelli di Roma e ad ogni nuovo dettaglio comunica una nuova versione che contraddice in modo rocambolesco la prima versione fornita tanto da far lievitare un inevitabile foschia di misteri sul virus respiratorio che ha contagiato Papa Francesco.
Se non avessimo vissuto un’emergenza pandemica innescata da un SARS-Cov-2 costruito in laboratorio e arcanamente apparso in precisi luoghi della terra con devastante letalità (Cina, Iran e Lombardia in Italia) la sospettosa analisi che ora stiamo scrivendo sicuramente non l’avremmo mai pubblicata.
Le 4 Versioni Contraddittorie della Sala Stampa Vaticana
Ho atteso infatti le canoniche 24 ore di meditazione (e quotidiana preghiera a Gesù Cristo e allo Spirito Santo) prima di decidermi a evidenziare la spirale di macroscopiche e gravi contraddizioni in cui è precipitato il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni che ha fornito ben 4 versioni differenti sul ricovero avvenuto ieri mattina, 29 marzo 2023, subito dopo l’udienza generale in San Pietro durante la quale era apparso in buona salute.
- PRIMA VERSIONE – Mercoledì mattina: Il Papa è stato ricoverato all’Ospedale per una visita di controllo programmata (vero, ma è stata programmata poche ore prima…)
- SECONDA VERSIONE – Mercoledì alle 12: Il Vescovo di Roma, Mario Jorge Bergoglio, è stato ricoverato per un malessere ed è stata scoperta un’infezione respiratoria: escluso il Covid-19 )sia mai che si provi l’inefficacia dei vaccini propagandati con enfasi dal Vaticano).
- TERZA VERSIONE – Mercoledì sera: «Ieri sera il portavoce vaticano aveva reso noto che nei giorni scorsi Papa Francesco aveva lamentato alcune difficoltà respiratorie e nel pomeriggio si era recato presso il Policlinico Gemelli per effettuare alcuni controlli medici. L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria – esclusa l’infezione da Covid 19 – che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera» Vatican News.
- QUARTA VERSIONE – Giovedì sera: Francesco stava decisamente male già da lunedì e proprio in tale data il Collegio Cardinalizio aveva incaricato il vice decano di celebrare la Messa della Domenica delle Palme e della Passione di Cristo.
«Sì, certamente, posso confermare che domenica celebrerò la messa delle Palme: sono stato avvertito già lunedì scorso dal maestro delle Cerimonie pontificie che i riti della Settimana Santa sarebbero stati celebrati ognuno da un cardinale, e a me hanno richiesto la Domenica delle Palme». Lo dice all’ANSA il cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio cardinalizio, confermando così la predisposizione di un piano per la celebrazione dei riti pasquali.
“Mi auguro naturalmente che il Papa si rimetta e possa presiedere le liturgie come avvenuto in altre occasioni, pur essendoci un cardinale che officiava all’altare”, aggiunge il porporato argentino.
Anche se il Pontefice sta meglio non celebrerà la messa di Pasqua. Lo ha reso noto il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione per i vescovi e decano del Collegio cardinalizio. Sarà proprio lui a sostituire il pontefice nella funzione del 9 aprile.
«Anche in caso di dimissioni prima di domenica i medici potrebbero consigliare a Bergoglio di riposarsi a Santa Marta» scrive giustamente RAI News. Bergoglio infatti soffre di diverticolite, una condizione che può infettare o infiammare il colon. Nel 2021 era già stato operato al Gemelli. A gennaio il problema si era manifestato di nuovo. In aggiunta, il Papa ha anche un problema al ginocchio e alterna, durante le sue apparizioni pubbliche, l’uso del bastone alla sedia a rotelle.
Il Misterioso Virus che non è Covid…
Vediamo ora la cronistoria in tutti i dettagli finora accertati.
«Nei giorni scorsi Papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici» aveva comunicato mercoledì pomeriggio la Sala stampa vaticana (fonte Il Sole 24 Ore).
«L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera» aggiungeva.
Questa mattina, invece, lo stesso Bruni, portavoce del Vaticano che ha indugiato ore prima di svelare l’esistenza di un’infezione respiratoria, ha dichiarato:
«Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate. Dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo – si legge ancora nel comunicato pubblicato su Vatican News – si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’Eucarestia».
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Dall’ospedale Gemelli alle 12 di oggi è arrivato un bollettino ufficiale insieme ad alcune indiscrezioni (fonte Gazzettino): «L’infezione polmonare di cui soffre Papa Francesco è «lieve», una «bronchite» che non ha prodotto versamenti, come si è potuto verificare con una Tac a cuore e polmoni. Secondo quanto si apprende da fonti ospedaliere, l’infezione sarebbe stata provocata da un virus»
Come ha spiegato in serata la Sala stampa Vaticana è stata riscontrata «una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi con un netto miglioramento dello stato di salute. Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni».
Secondo l’agenzia LaPresse questo stato avrebbe reso necessaria la macchina dell’emogasanalisi in stanza per monitorarlo costantemente: serve a misurare la quantità di ossigeno e di anidride carbonica presenti nel nostro sangue e il pH del sangue. Viene richiesta in tutti i casi in cui si voglia verificare la presenza e l’entità di un’insufficienza respiratoria.
Nessuna Ipotesi Medica sull’Influenza Aviaria che fa paura all’UE
E’ evidente dalla ricostruzione della cronaca del ricovero e delle successive comunicazioni centellinate con prudenza davvero molto sospetta che la Santa Sede non vuole esternare ai fedeli eccessive preoccupazioni per questo misterioso virus scoppiato proprio alla vigilia della Settimana Santa.
I virus più frequentemente associati alle infezioni del tratto respiratorio sono gli adenovirus, i bocavirus, i coronavirus, gli enterovirus, i virus influenzali e para-influenzali, i rinovirus e il virus respiratorio sinciziale (RSV). Ma anche l’assai più rara influenza aviaria umana.
I sintomi di quest’ultima possono variare da una lieve infezione delle vie respiratorie superiori (febbre e tosse) a una grave polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto (difficoltà respiratoria), shock e persino la morte.
Proprio il fatto che a distanza di 24 ore l’agente patogeno non sia stato ancora chiaramente identificato insieme alla programmazione del calendario delle funzioni già lunedì 27 marzo ci induce a temere che qualcosa di davvero serio abbia contagiato il Vescovo di Roma.
In tal senso diventa davvero difficile non pensare a un caso di sospetta aviaria umana dopo l’allarme lanciato nelle scorse settimane dall’OMS e nei giorni scorsi dall’Unione Europea che si è subito mobilitata per acquistare i vaccini necessari.
Al momento nessuna ipotesi medica sostiene che il virus che ha provocato al Papa questa improvvisa e preoccupante infezione respiratoria sia proprio quello dell’influenza aviaria umana. Ma è stata proprio la circospezione misteriosa con cui il Vaticano ha gestito la vicenda a legittimare questo ardito e tremendo sospetto.
In ospedale, curiosamente, ha incontrato altri ricoverati tra cui bambini del reparto di Oncologia senza indossare nemmeno la mascherina. Nonostante la sua misteriosa infezione che forse potrebbe nascondere una patologia che non vuole essere rivelata…
La Corsa ai Vaccini per un Allarme sull’Epidemia degli Uccelli
«La lezione del Covid 19 invita i Paesi a non farsi cogliere impreparati di fronte a minacce future, per questo l’Europa ha pensato di giocare d’anticipo sulle forniture di vaccini contro l’influenza l’aviaria in caso di una futura pandemia» ha scritto RAI News esattamente una settimana fa, il 23 marzo 2023.
La Commissione europea ha infatti siglato contratti con due case farmaceutiche, Gsk e Seqirus Uk, prenotando vaccini contro l’influenza aviaria che gli Stati membri dell’Ue potrebbero acquistare se un ceppo del virus, che ha iniziato a circolare tra i mammiferi, dovesse passare all’uomo.
Lo ha spiegato il portavoce dell’esecutivo Ue Stefan de Keersmaecker, durante il briefing con la stampa a Bruxelles: “Seguiamo con molta attenzione – afferma de Keersmaecker – la situazione dell’influenza aviaria. L’Ecdc ha diffuso recentemente un risk assessment” riguardante questo virus.
“Per quanto riguarda i vaccini, esistono. Ce ne sono due autorizzati nell’Ue: la Commissione ha siglato due contratti di prenotazione per l’acquisto congiunto, uno con Gsk e l’altro con Seqirus Uk”.
Un altro Virus di Presunta Origine Artificiale
Tre casi di influenza aviaria H5N1 nell’uomo, «una bimba deceduta in Cambogia» – anche il papà era stato contagiato, ma asintomatico – «una donna nella provincia dello Jiangsu (Cina), e un caso in Ecuador, hanno evidenziato la possibilità che si potesse essere verificato un nuovo evento di ‘spillover’ (o salto di specie), tuttavia i dati analizzati suggeriscono che quelli riportati sono casi umani autolimitanti, senza salti patogeni tra le specie».
Al momento per l’ influenza H5N1 «manca ancora la firma genetica di un evento di spillover». Lo sottolinea uno studio italiano in fase di pubblicazione su ‘Pathogen and Global Health’, condotto da Fabio Scarpa, Università di Sassari e altri scienziati di tutta Europa di cui ha scritto il quotidiano Il Messaggero.
«I cambiamenti nei virus influenzali – spiegano gli autori – sono veicolati dalla cosiddetta deriva antigenica, che consiste in piccole mutazioni nei geni Ha (emoagglutinina) e Na (neuraminidasi), che provocano cambiamenti in queste due proteine di superficie del virus. Questi cambiamenti sono continui nel tempo man mano che i virus influenzali si replicano, generando ceppi diversi, ma strettamente correlati tra loro».
Quando c’è il salto di specie «il cambiamento è brusco e dovuto ad uno spostamento antigenico, ovvero a cambiamenti causati da eventi di ricombinazione che generano nuove proteine Ha e Na che acquisiscono la capacità di infettare l’uomo. Questo cambiamento può portare a un nuovo sottotipo che infetta le persone per la prima volta. Un evento che si è verificato nella primavera del 2009 quando il virus H1N1, con geni provenienti da virus originati da suini nordamericani, suini eurasiatici, esseri umani e uccelli, emerse per infettare le persone e diffondersi rapidamente, causando una pandemia».
Ben altri furono i timori esternati da un autorevole microbiologo europeo in una ricerca pubblicata alcuni anni orsono di cui scriveremo presto…
Infatti avvertì la comunità scientifica internazionale sui gravissimi rischi che avrebbero potuto innescare alcuni ossessivi esperimenti condotti nei laboratori biologici BSL3 e BSL4 (come il Wuhan Institute of Virology) sui vari ceppi di influenza aviaria con la famigerata tecnica del Gain-of-Function.
La biotecnologia GOF, per molti anni messa in moratoria negli USA, fu usata dal famoso Anthony Fauci (fino a dicembre direttore dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive NIAID negli USA) per potenziare la carica virale di vari coronavirus SARS costruendo delle chimere artificiali da cui si sospetta abbia avuto origine il SARS-Cov-2 che, ormai secondo decine di esperti di virologia, evidenzia una struttura genomica ingegnerizzata.
In occasione della Pasqua 2022 una piccola epidemia di salmonella falcidiò la produzione e l’immagine degli ometti Kinder della Ferrero. Proprio mentre Fauci e Bla gates stavano lavorando a un vaccino specifico contro tale batterio presso la GSK di Siena.
C’è da augurarsi che questa improvvisa infezione respiratoria del Papa non palesi un allarme davvero serio.
Sarebbe davvero estremamente sospetto visto che esistono dei vaccini contro l’aviaria umana prodotti proprio dalla londinese GSK (partner di Pfizer) e su altri sta lavorando l’americana Moderna: due Big Pharma finanziate da Bill Gates che, secondo l’avvocato Robert F. Kennedy jr, avrebbe pianificato per decenni la pandemia da Covid-19.
Sarebbe un’inquietante coincidenza anche perché proprio pochi giorni fa il Pontefice ha fatto dichiarazioni dure contro la cultura transgender propagandata da Gates e contro le persecuzioni dei religiosi della Chiesa Ortodossa Ucraina devota al Patriarcato di Mosca da parte del regime del presidente Volodymyr Zelensky sostenuto dalla NATO. Con cui collabora lo stesso tycoon di Microsoft per l’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle tecnologie militari.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS