“La giustizia di questo mondo somiglia a quelle ragnatele ordite in lungo, tessute in tondo, che si trovano nelle tinaie. Dio guardi mosche e moscerini che vi bazzicano un po’ vicino; purgano subito il delitto non appena vi si impigliano. Invece i calabroni bucano, passano senza danno, e la giunta dello scarpone tocca tutta al ragno”.Carlo Porta
(poeta italiano, Milano, 15 giugno 1775 – Milano, 5 gennaio 1821) – dal sonetto “La giustizia de sto mond”
di Carlo Domenico Cristofori
Adesso si comincia a capire perché la Procura Europea sta procedendo a rilento nell’inchiesta sulla compravendita dei vaccini da parte della Commissione Europea che concerne un affare miliardario.
La Corte dei conti Ue ha infatti rivelato che il presidente Ursula Von der Leyen, con trattative segrete, ha speso 71 mld per 4,6 mld di dosi di vaccini Covid, in gran parte per quelli rivelatisi assai pericolosi della Big Pharma di New York Pfizer, di cui è CEO Albert Bourla, amico della tedesca al vertice UE.
L’attività dell’EPPO, però, sembra essere orientata maggiormente nel dimostrare l’efficace funzionamento delle nuove sedi decentrate nazionali (almeno 2 per ogni stato membro UE) che agiscono tramite procuratori europei delegati a cui spetta il compito di indagare autonomamente ma che devono comunque poi riferirsi alle autorità giudiziarie nazionali e locali per ogni provvedimento restrittivo.
Sulla carta il progetto appare davvero encomiabile per uniformare le inchieste sui principali reati quali:
- frodi transfrontaliere in materia di IVA che comportino un danno complessivo di almeno 10 milioni di EUR;
- altri tipi di frode che ledono gli interessi finanziari dell’UE;
- corruzione che danneggia, o potrebbe danneggiare, gli interessi finanziari dell’UE;
- appropriazione indebita di fondi o beni dell’UE da parte di un funzionario pubblico;
- riciclaggio di denaro e criminalità organizzata, nonché altri reati inestricabilmente legati a una delle categorie precedenti.
Ma nella sostanza è stato partorito da un peccato originale di natura squisitamente politica…
Se infatti in Italia i procuratori sono assegnati alle varie sedi giudiziarie dal Consiglio Superiore della Magistratura (i cui membri sono in parte nominati dalle toghe e in parte dal parlamento) mentre negli USA sono avvocati eletti dalla popolazione, nell’EPPO vengono nominati DIRETTAMENTE dal Consiglio dell’UE.
Si tratta dell’organo decisionale composto dai ministri dei paesi UE competenti in ogni materia «che definisce e attua la politica estera e di sicurezza dell’UE in base agli orientamenti stabiliti dal Consiglio europeo» ovvero l’organismo composto dai capi di Stato o di governo dei 27 Stati membri dell’UE, dal presidente del Consiglio europeo e dal presidente della Commissione europea.
In virtù di tale regolamento il 27 luglio 2020, in piena pandemia, sono stati nominati i 22 procuratori dal Consiglio dell’UE, che come prassi opera quindi su indicazione del Consiglio europeo di cui fanno parte Ursula Von der Leyen ed Emmanuel Macron, entrambi storicamente legati alla Big Pharma Pfizer come abbiamo visto in precedenti inchieste e sintetizzeremo più avanti in questa…
E’ pertanto implicito che i magistrati scelti dai potenti di turno si trovino nell’imbarazzante situazione di poter nutrire qualche timore reverenziale nei loro 6 anni di mandato che potrà essere rinnovato per altri tre anni al massimo.
PROCURATORI USA FINANZIATI DA SOROS PER LIBERARE CRIMINALI. Il Caso di Manhattan
Al fine di comprendere l’azione giudiziaria dell’EPPO faremo pertanto un confronto, di carattere strategico-politico e senza pretese di minima valenza giurisprudenziale, tra l’ultimo eclatante caso di arresti per peculato avvenuto in una scuola palermitana per qualche centinaio di migliaia di euro e l’inchiesta sui vaccini Covid che rimane sonnecchiante nonostante sia un affare da almeno €71 miliardi intorno al quale è stata condotta un’attività di lobbying per 8,3 milioni di euro…
L’ARRESTO DELLA PRESIDE ANTIMAFIA
Ha suscitato vasto clamore mediatico in Italia e all’estero la notizia che in seguito alle indagini della sede siciliana della Procura Europea è stata arrestata una delle più note esponenti dell’antimafia palermitana, la preside della scuola Giovanni Falcone del quartiere Zen, Daniela Lo Verde, insignita anche del titolo di cavaliere della Repubblica,
I Carabinieri di Palermo hanno eseguito provvedimenti restrittivi di arresti domiciliari nei confronti di tre indagati, emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo. Ciò si basa sui risultati di un’indagine su peculato e corruzione, condotta dalla Procura europea (EPPO) di Palermo.
Si sarebbe appropriata, con la complicità del vicepreside Daniele Agosta, anche lui arrestato, di cibo per la mensa dell’istituto scolastico, computer, tablet e iphone destinati agli alunni e acquistati con i finanziamenti europei. Entrambi gli indagati sono ai domiciliari.
TABLET IN CAMBIO DELLA FORNITURA DI MATERIALE PER LA SCUOLA
Nell’indagine è coinvolta anche una terza persona, Alessandra Conigliaro, la dipendente del negozio R-Store di Palermo che alla preside avrebbe regalato tablet e cellulari in cambio della fornitura alla scuola, in aggiudicazione diretta e in esclusiva, del materiale elettronico.
«In particolare la preside avrebbe messo in condizione la dipendente, pure lei ai domiciliari, di fare preventivi su misura a discapito di altre aziende sempre per acquisiti realizzati nell’ambito di progetti finanziati dal Pon o da enti pubblici. Tra questi il finanziamento di 675mila per la scuola dell’infanzia, il progetto denominato “Stem”, il progetto P.o.. denominato “Edu Green” di 17.500 euro e il Decreto “Sostegni Bis” per le scuole» scrive l’ANSA.
«Secondo l’indagine, i sospettati hanno falsamente dichiarato il numero di alunni di una scuola per giustificare i progetti del Programma Operativo Nazionale (PON), che sono programmi di borse di studio finanziati dall’UE per studenti delle scuole pubbliche. Tali progetti non sono mai stati attuati o solo in parte» si legge nel comunicato diffuso sul sito ufficiale dell’EPPO (che ha sede in 11 Avenue John F. Kennedy nella città di Lussemburgo)
Inoltre, gli inquirenti hanno scoperto che all’interno dell’ufficio del preside erano state depositate quantità significative di scorte alimentari e costosi dispositivi informatici e tecnologici – destinati agli studenti – e poi sottratte dalla preside e dal suo vice.
L’episodio è assolutamente disdicevole forse proprio per la caratura morale della preside coinvolta.
Va però rimarcato che la professoressa Lo Verde ha ancora la possibilità di provare ogni estraneità dagli addebiti di reato dimostrando, ad esempio, che vi è stata una cattiva destinazione dei computer al suo ufficio scolastico e non una vera sottrazione ad uso privato tale da configurare il peculato (l’appropriazione indebita commessa dal pubblico ufficiale).
Ma il suo legale potrebbe anche riuscire a sostenere che i doni ricevuti dal negozio sono di modesto valore, ovvero da considerarsi “regali d’uso” secondo l’ordinamento giudiziario, e pertanto potrebbe non essere avvalorata nemmeno la corruzione.
Basti pensare all’art. 4, comma 1, del Codice di Comportamento dei Dipendenti del Ministero della Giustizia che sancisce: «Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini locali o internazionali». Il concetto di modico è, ovviamente, a discrezione di ogni PM che indaga…
Basti pensare che l’ex commissario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri è stato accusato solo di abuso d’ufficio in quanto è decaduto in fase di indagini il più grave reato di peculato sebbene la vicenda ruotasse intorno alla fornitura allo Stato di mascherine irregolari cinesi per 251milioni di euro che fruttarono provvigioni milionarie a suoi conoscenti.
LOBBYING DA 8,3 MILIONI DI EURO PER PROMUOVERE I VACCINI
Le presunte regalie in tablet e cellulari fatte alla preside palermitana dalla dipendente di un negozio di prodotti elettronici che hanno consentito agli inquirenti di ipotizzare il reato di “corruzione” appaiono inoltre quisquilie se paragonate agli 8,3 milioni di dollari che le ONG di Bill Gates, azionista di Biontech e GSK (partner commerciale dei Pfizer), hanno speso per indurre ad acquistare vaccini Covid (anche di Comirnaty prodotto da Pfizer-Biontech) non meglio precisati politici e funzionari degli USA e dell’Unione Europea, secondo quanto svelato dall’esplosiva inchiesta giornalistica internazionale condotta da due famosi quotidiani quali Politico e Welt.
E’ stata segnalata come attività di lobbying, ovvero una persuasione occulta del soggetto che deve scegliere una fornitura, e in virtù delle dinamiche di sponsorizzazione in vigore negli USA viene equiparata a casi di corruzione solo in rarissime circostanze. Di certo se il soggetto è un nemico politico di qualche magistrato.
Questi macroscopici conflitti d’interessi sono stati messi in correlazione con l’inchiesta della Procura Europea sulla compravendita dei sieri genici sperimentali (e pericolosi) a RNA messaggero soltanto da Gospa News.
Non ci risulta infatti che i procuratori dell’EPPO abbiano approfondito questo inquietante filone d’inchiesta cercando di individuare i beneficiari dell’attività di lobbying sui vaccini.
Così come non ci risulta che abbiano ancora vagliato il ruolo della società biomedica diretta dal marito di Ursula Von der Leyen nel progetto del Centro Nazionale di Terapie geniche di Padova finanziato con il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) a sua volta supportato dai Fondi Europei del progetto Next Generation UE che per l’Italia è stato predisposto dalla multinazionale McKinsey anch’essa largamente finanziata dalla Bill & Melinda Gates Foundation come le Big Pharma dei vaccini.
IN PANNE L’INCHIESTA EPPO SULLE DOSI ACQUISTATE DALLA COMMISSIONE UE
Cosa sta facendo la Procura Europea del Lussemburgo in relazione all’esorbitante spesa di 71 miliardi di euro per 4,6 miliardi di inutili e pericolose dosi di vaccini Covid?
Tutto è ancora ufficialmente fermo al comunicato del 14 ottobre 2022:
«La Procura europea (EPPO) conferma di avere un’indagine in corso sull’acquisizione di vaccini COVID-19 nell’Unione europea. Questa eccezionale conferma arriva dopo l’altissimo interesse del pubblico. Nessun ulteriore dettaglio sarà reso pubblico in questa fase».
Nell’ottobre 2022 Albert Bourla, ceo di Pfizer, si rifiutò di testimoniare di fronte al Parlamento Ue, che sta indagando sugli acquisti dei vaccini Covid-19 compiuti dalla Commissione per conto dei 27 paesi Ue.
L’Huffington Post ha fatto un piccolo aggiornamento politico sulla questione:
«Non ci riesce nemmeno il New York Times a convincere la maggioranza al Parlamento Europeo a convocare Ursula von der Leyen in audizione pubblica sul caso Pfizer. La mossa del quotidiano statunitense di citare in giudizio la Commissione Europea per reticenza a svelare i messaggi tra la presidente e l’ad dell’azienda farmaceutica nella fase di elaborazione dei contratti sui vaccini anti-covid nel 2020, ha convinto la presidente del Parlamento Europeo Roberto Metsola a portare la questione all’attenzione della conferenza dei capigruppo, oggi a Strasburgo».
L’esito è stato ovviamente negativo con i capigruppo che hanno bocciato la proposta di audizione pubblica.
GLI INTRIGHI DI VON DER LEYEN E MACRON CON PFIZER
La cautela ossequiosa della magistratura, invece, non può essere giustificabile ma è d’altronde comprensibile visto che i 22 procuratori europei sono stati nominati da quel Consiglio UE in cui siede di diritto, in qualità di presidente della Commissione UE, la stessa Von Der Leyen, amica del CEO di Pfizer Albert Bourla con cui si è scambiata messaggini segreti e premiata dalla Bill & Melinda Gates Foundation per il massivo acquisto di dosi di sieri genici.
Ma il Consiglio dell’Ue, come abbiamo visto, opera su «orientamento del Consiglio Europeo» di cui è componente di diritto il presidente della Francia Emmanuel Macron.
Ebbene nell’ambito dell’inchiesta sul ruolo della dinastia Rothschild all’interno del World Economic Forum, del cui direttivo fa parte Larry Fink, fondatore di BlackRock che è tra i principali speculatori finanziari in Pfizer e nelle altre Big Pharma, abbiamo scoperto che Macron fece carriera nella sede bancaria francese dei sionisti dello Scudo Rosso grazie a un’operazione colossale proprio in relazione a una trattativa commerciale di Pfizer quando questo nome lo conoscevano solo gli addetti ai lavori…
O i vari scienziati cinesi, europei ed americani che stavano pianificando la pandemia da SARS-Cov-2 creato in laboratorio grazie ai finanziamenti di Gates, Rockefeller, Anthony Fauci, Pentagono e ovviamente… Commissione Europea! Un organismo dotato di virtù profetiche dato che il 12 settembre 2019, mesi prima del primo focolaio di Covid-19 a Wuhan, organizzò a Bruxelles un summit sull’immunizzazione globale a cui presero parte le ONG di Gates e una sola casa farmaceutica: quella di New York.
Non c’è da stupirsi, dunque, se oggi il presidente Von der Leyen sta spingendo per accogliere l’istanza della Pfizer (su cui ha investito anche la Goldman Sachs) che esige di essere pagata anche per tutte le dosi ordinate dall’UE ma non ancora prodotte e consegnate a causa del mancato uso delle precedenti…
Carlo Domenico Cristofori
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GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE