di Carlo Domenico Cristofori
Caso procure, Palamara patteggia un anno e chiude il processo a Perugia
«I giudici del Tribunale di Perugia hanno accolto la richiesta di patteggiamento a un anno (pena sospesa) per l’ex magistrato Luca Palamara, e hanno assolto Adele Attisani che ha scelto di essere giudicata con rito abbreviato. Palamara era accusato per presunte utilità ricevute dall’imprenditore Fabrizio Centofanti, che, per lo stesso procedimento, aveva patteggiato il reato di corruzione che, a questo punto, rimarrà senza il corrotto. Il “Gico” della Guardia di Finanza che aveva condotto l’indagine e che aveva “infettato” il telefono di Palamara con il trojan, ritenuto indispensabile per scoprire tale corruzione, non ha dunque dato un volto al pubblico ufficiale corrotto da Centofanti» scrive Il Giornale.
L’altra imputata Adele Attisani è stata assolta dall’accusa di traffico di influenze illecite. Professoressa, Attisani era accusata di aver beneficiato delle presunte (e poi smentite) corruzioni dello stesso Palamara quando quest’ultimo presiedeva la potente Commissione per gli incarichi direttivi del Csm e decideva così sulle nomine. Dopo quasi cinque anni si chiude così l’indagine della Procura di Perugia che nella tarda primavera del 2019 sconvolse il Consiglio superiore della magistratura, determinando le dimissioni di ben cinque consiglieri e dell’allora procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio, oltre all’annullamento della nomina di Marcello Viola a capo della Procura di Roma come successore di Giuseppe Pignatone.
Inchiesta sul Covid: la Procura di Brescia chiede l’archiviazione per Conte e Speranza
«La procura di Brescia ha chiesto al tribunale dei Ministri di archiviare l’inchiesta nei confronti dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, indagati a Bergamo per omicidio colposo ed epidemia colposa per la gestione delle prime fasi della pandemia. La notizia arriva da fonti legali. Da quanto si apprende, la Procura ha depositato la richiesta di archiviazione motivata circa una settimana fa» ha scritto RAI NEWS
Le conclusioni dei pm bresciani sono arrivate dopo che lo scorso 10 maggio Conte e Speranza sono stati sentiti dai giudici bresciani. Durante il loro esame, hanno ricostruito, spiegato e chiarito i motivi delle loro decisioni per cui ora sono stati indagati, con altri 17 (tutti trasferiti per competenza funzionale al Tribunale dei Ministri), nell’inchiesta della Procura di Bergamo per la mancata istituzione di una zona rossa per isolare i comuni di Nembro e Alzano Lombardo e per la mancata applicazione del piano pandemico che, seppur datato 2006, per la magistratura poteva limitare i danni e salvare parecchie vite. Per loro le accuse sono epidemia colposa e omicidio colposo plurimo.
Conte e Speranza, tramite i loro legali, hanno anche depositato una memoria e l’ex ministro della Salute, in una sorta di dichiarazione spontanea, ha ribadito l’estraneità di ogni addebito, affermando di non aver applicato il piano pandemico del 2006 in quanto tutta la comunità scientifica lo riteneva totalmente inefficace per combattere il Coronavirus. Anche se, allora “furono presi tutti i provvedimenti a cominciare dal blocco dei voli dalla Cina – sono in sintesi le parole dell’ex ministro – e l’Italia fu la prima ad adottare misure insieme a Stati Uniti e Israele, subito dopo l’emergenza sanitaria”.
I parenti delle vittime del Covid: “Tradita la memoria dei nostri cari”
GOSPA NEWS si ritira in compìto silenzio onorando tacitamente le vittime onde evitare censura penale e rimanda i lettori a leggere le precedenti inchieste in cui avevamo anticipato ogni esito giudiziario.
Da essi emergono i profili palesemente CRIMINALI che una certa magistratura inspiente (ignorante), pavida o soggiogata non E’ STATA CAPACE DI RILEVARE sebbene siano diventati oggetto di un’inchiesta del Procuratore Generale del Texas nell’ambito dei danni da vaccino Covid.
Ma aggiungiamo una semplice informazione per i lettori. Non dimentichiamo che la Procura che ha indagato su Palamara e accettato il patteggiamento è quella di Perugia, diretta dal procuratore Cantone, magistrato di fiducia di Matteo Renzi che lo nominò quale presidente dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione inventata dal Governo Renzi per ripulirsi la coscienza dagli affari sporchi di famiglia),
Ebbene proprio il dottor Cantone si è rivelato uno dei più estremi persecutori dei medici NO-Vax in perfetta sintonia con il Ministero della Salute, prima governato da Speranza e ora da un medico extra-VAX peggiore di lui come Orazio Schillaci.
Carlo Domenico Cristofori
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https://www.gospanews.net/2022/10/18/genitori-di-renzi-assolti-imprenditore-condannato-strana-sentenza-dappello-sulle-false-fatturazioni-della-coppia-arrestata-in-altre-inchieste/