LOBBY ARMI – 10. BILDERBERG, INTELLIGENZA ARTIFICIALE MILITARE DI GATES, PROGETTI NATO. L’Italia al Centro del Triangolo Maledetto
Nell’immagine di copertina la giornalista italiana Lilli Gruber, membro del Comitato Permanente Bilderberg, e Bill Gates che attraverso Microsoft sta sviluppando l’Intelligenza Artificiale nelle tecnologie militari con progetti NATO e Leonardo
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Il direttore dell’Agenzia statunitense per la sicurezza informatica e la sicurezza delle infrastrutture, Jen Easterly, ha affermato che le armi autonome, controllate dall’intelligenza artificiale, piuttosto che dagli esseri umani, sono più precise, più veloci e più letali. Bernard Amyeux, direttore generale della sicurezza esterna presso il ministero delle forze armate francese, ha proposto un algoritmo in grado di prendere decisioni di squadra. A suo avviso, le decisioni del comando richiedono l’interpretazione di una grande quantità di informazioni eterogenee, nonché un equilibrio di fattori politici, sociali e militari. A questo proposito, solo la tecnologia dell’intelligenza artificiale può far fronte efficacemente a tale compito».
E’ quanto ha scritto qualche giorno fa l’ex corrispondente internazionale Maurizio Blondet nel suo Blog riportando la parte più inquietante della conferenza annuale del Club Bilderberg tenutasi il 19-21 maggio 2023 a Lisbona, come sempre a porte chiese nonostante la presenza di vari giornalisti invitati.
I VIP presenti al Meeting Bilderberg
Tra questi spicca il nome di Lilli Gruber che ha rinunciato a condurre una puntata “Otto e mezzo” su La7 TV per essere presente alla riunione della misteriosa organizzazione finanziaria-geopolitica di cui è membro del Comitato Permanente insieme all’altro italiano Marco Alverà, CEO di TES (subentrato dopo l’uscita nel 2020 del tycoon dell’automotive e dell’editoria John Elkann) all’ex presidente del World Economic Forum Børge Brende, politico e diplomatico norvegese, e alla CEO di Microsoft Nadella Satya, per citare qualche nome significativo…
Roberto Vivaldelli su Il Giornale ha evidenziato anche i nomi di altri VIP presenti all’appuntamento: tra cui il commissario Ue ed ex presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, amicone di George Soros che si vanta di aver finanziato il golpe del 2014 a Kiev in conformità con il suo piano del Nuovo Ordine Mondiale per il futuro della NATO, il vicepresidente della Commissione europea Josep Borrell, lo storico Niall Ferguson, l’ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, il primo ministro finlandese Sanna Marin e il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg.
«Al di là delle varie teorie “cospirazioniste”, una domanda sorge spontanea: è normale che dei rappresentanti dell’Unione europea – in questo caso della commissione – partecipino a questo tipo di incontri senza che poi dicano nulla di ciò che è stato detto? A che titolo vi partecipano?» si chiede in un interessante articolo Vivaldelli (link tra le fonti in calce all’articolo)
Giunto alla sua 69a edizione, il Bilderberg Meeting è stato istituito nel 1954 per “promuovere il dialogo” tra Europa e Nord America. Circa due terzi dei partecipanti provengono dall’Europa e il resto dal Nord America.
Al Bilderberg summit sull’Intelligenza Artificiale Militare
«Secondo Tarun Chabra, Senior Director of Technology presso il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, qualsiasi decisione del comando militare è irta di complessità e incertezza, quindi l’uso di moderni metodi di analisi che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale è strategicamente importante, specialmente nel confronto con potenziali avversari» riporta il giornalista Blondet
Il presidente dei capi di stato maggiore congiunti delle forze armate statunitensi, Mark Milley, che alla vigilia della riunione dei membri del club Bilderberg, ha affermato che «forse il più potente acceleratore nella conduzione della guerra moderna è l’intelligenza artificiale, quindi la capacità di prendere decisioni nel modo più rapido e accurato possibile. L’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica daranno un vantaggio al paese che riesce nella sua applicazione militare contro i suoi avversari» evidenzia ancora Blondet.
Nell’ambito della discussione sull’intelligenza artificiale, i partecipanti hanno discusso del possibile utilizzo di veicoli robotici e armi autonome che possono essere utilizzate nelle zone di combattimento, nonché di sistemi di difesa intelligenti, sistemi per l’analisi di grandi quantità di dati e algoritmi che possano supportare il processo decisionale. In sostanza l’obiettivo principale della discussione erano le questioni relative all’uso dell’intelligenza artificiale per “scoraggiare potenziali avversari”.
Decisamente, in testa all’ordine del giorno dell’ incontro del Bilderberg Club a Lisbona c’era “l’intelligenza artificiale”. Essa è stata descritta come “la tecnologia più importante per condurre la guerra moderna e risolvere i conflitti globali”.
«Uno dei motivi può essere che sanno, lorsignori, che la Russia sta vincendo ed hanno bisogno di intensificare ulteriormente l’escalation? Fino all’irreversibile» ha commentato con acume Blondet in relazione al conflitto con la NATO in Ucraina.
Il Progetto DIANA della NATO in Italia
Quello che può apparire un fantasioso progetto futuristico è purtroppo già diventato realtà nelle sperimentazioni del progetto NATO denominato DIANA di cui Gospa News ha ampiamente scritto nel reportage Lobby Armi – 7.
Lo scorso 7 aprile 2022 i Ministri degli esteri dell’Alleanza hanno approvato la Carta per il “Defence innovation accelerator for the north Atlantic” (Acceleratore di innovazione nella difesa per l’Atlantico del nord), il cui acronimo è DIANA e che comprende un fondo finanziato e gestito da 21 paesi alleati su 30: si tratta del NATO Innovation Fund, il primo fondo di investimenti multi-sovrano al mondo, la cui costituzione è stata firmata il 30 giugno 2022 al Vertice di Madrid anche dal ministro della difesa italiano Lorenzo Guerini.
Il Fondo partirà con un capitale di un miliardo di euro e finanzierà per i prossimi quindici anni start up e piccole e medie imprese ad alto contenuto tecnologico. Si concentrerà in particolare sulle cosiddette deep technologies, le tecnologie emergenti che la NATO ha identificato come prioritarie: esse comprendono i settori dell’aerospazio, dell’intelligenza artificiale, delle biotecnologie e della bioingegneria, dei computer quantistici, della sicurezza informatica, dei motori ipersonici, della robotica, dell’industria navale e delle telecomunicazioni.
Torino Fucina delle Startup dell’Alleanza Atlantica
All’interno di questo progetto, Torino è stata scelta come prima sede europea degli acceleratori di startup nel campo della sicurezza.
«Nell’ambito del progetto Diana, un’azione coordinata dalla NATO che prevede l’istituzione di alcuni acceleratori d’impresa per le startup, l’Italia ha partecipato insieme a decine di altre candidature in ambito europeo, e Torino è stata scelta per i primi nove acceleratori che saranno creati in ambito Nato», aveva annunciato l’allora sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, a margine dell’Innovation Cybersecurity Summit a Roma.
L’“occasione” per la trasformazione in chiave strategico-militare della città sabauda è stata fornita dall’impellente esigenza della NATO di ammodernare il proprio arsenale bellico tecnologico in funzione anticinese e antirussa, due nazioni estremamente avanzate in questo campo: «dobbiamo mantenere la nostra spinta tecnologica ora che Cina e Russia ci sfidano in questo settore chiave», ha dichiarato il segretario della Nato Jens Stoltenberg.
L’Intrigo tra NATO, Gates, Microsoft e Leonardo sull’IA
Il progetto DIANA della NATO sarà il punto di convergenza di un intrigo internazionale tra il tycoon dell’IT Bill Gates e la politica italiana “bipartisan”.
Se non avessimo piena coscienza del ruolo esercitato dalla Bill & Melinda Gates Foundation nel finanziarie i pericolosi esperimenti sui virus SARS infettati con HIV da cui è poi spuntato il SARS-Cov-2 da laboratorio con la conseguente pandemia e il successivo business delle Big Pharma non ci sarebbe da allarmarsi.
Se non avessimo pubblicato, già nel novembre 2021, il piano CEPA con cui i vertici della difesa dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea hanno progettato, grazie ai finanziamenti della Lobby delle Armi, la militarizzazione dell’Europa provocando la Russia fino a costringerla ad intervenire in Ucraina in difesa del martoriato Donbass, questo progetto di “Defence innovation accelerator for the north Atlantic” (Acceleratore di innovazione nella difesa per l’Atlantico del nord), rappresenterebbe un normale strumento di implementazione delle tecnologie militari.
Ma nelle precedenti inchieste abbiamo visto come la “longa manu” di Bill Gates abbia individuato il Piemonte quale regione di sviluppo dell’intelligenza artificiale con finalità belliche proprio come ha individuato il Biotecnopolo di Siena quale incubatore degli esperimenti della londinese GlaxoSmithKline, partner commerciale leader nella sinergia con la Pfizer, produttrice del siero genico antiCovid.
A Torino, la sede di DIANA sarà ospitata nelle Officine grandi riparazioni (OGR): lo stesso luogo dove è già partito il progetto Microsoft for Startups grazie alla collaborazione siglata tra Microsoft Global Sales, Marketing and Operations e la OGR supportata dai finanziamenti della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino).
Nell’ambito del piano NATO ci sarà anche una sinergia tra il Politecnico di Torino e Leonardo, l’industria nazionale italiana della difesa controllata dallo Stato ma partecipata da fondi d’investimento internazionali quali BlackRock, che ha già definito una collaborazione con Microsoft per le nuove tecnologie militari nel campo dell’Intelligenza Artificiale.
Ecco perché il progetto DIANA appare un’evidente strategia di sviluppo tra Gates e la NATO, il cui segretario generale Jens Stoltenberg è stato direttore dell’Ong GAVI Alliance, pioniera nell’immunizzazione globale coi vaccini anche in sinergia con l’ex amministratore delegato di Vodafone Vittorio Colao, guardacaso divenuto Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale nel Governo di Mario Draghi.
Ogni strategia nel settore militare è stata poi accresciuta dal Governo di Giorgia Meloni grazie alla consulenza strategica del Ministro della Difesa Guido Crosetto, duramente contestato al momento della sua nomina in quanto già presidente della Confindustria delle Armi e di una società del gruppo Leonardo.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
MAURIZIO BLONDET – Al Bilderberg hanno parlato di usare l’Intelligenza Artificiale in guerra
IL GIORNALE – Dalla Gruber a Gentiloni: ecco chi va al Bilderberg, il meeting dell’élite globale
“TOWARD A NEW WORLD ORDER: The Future of NATO”. Soros’ 1993 Manifesto in which Forecast Ukraine War
https://www.gospanews.net/2019/09/10/ue-4-commissari-e-73-deputati-nella-soros-list-molti-pro-no-gender/