WUHAN-GATES – 73. BILL III A CACCIA DI CAVIE UMANE PER VACCINO COVID COREANO. “Genotossicità non Studiata” ma OMS & UK danno OK a SkyCovione con Spike Tossica e Adiuvante GSK da Pericoloso Squalene
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Nelle scorse settimane abbiamo anticipato l’arrivo di un nuovo vaccino contro il Covid-19 SkyCovione che era stato approvato per l’immissione in commercio nella Repubblica della Corea del Sud senza tanti clamori anche per il suo scarso successo in un momento di grande diffusione dei sieri mRNA americani, quello di Pfizer prodotto con la tedesca Biontech, e quello di Moderna, ma soprattutto di calo dei contagi da SARS-Cov-2.
Ora, dopo l’autorizzazione del Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (“MHRA”) di Londra, arriva sul mercato britannico questo nuovo vaccino creato dalla coreana SK Bioscence insieme alla Big Pharma londinese GSK che già ha beneficiato dei successi commerciali del suo partner Pfizer (nella società Haleon di cui sta per vendere le quote con mostruosi ricavi per il socio di Londra) e ora vede un triplice ruolo nella campagna di immunizzazione globale voluta e imposta da Bill Gates.
L’OK dell’OMS al Vaccino Coreano SkyCovione
Ma anche l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) lo scorso 20 giugno ha concesso un elenco di uso di emergenza (EUL) al vaccino Covid-19 di SK bioscience, SKYCovione:
«SKYCovione è un vaccino a nanoparticelle autoassemblato e il 12° vaccino Covid-19 a ricevere un EUL dal regolatore» si legge su Pharmaceutical Technology.
È stato sviluppato in collaborazione con l’Institute for Protein Design (IPD) presso la University of Washington School of Medicine, con il sostegno finanziario della Bill & Melinda Gates Foundation e della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI).
I conflitti d’interessi di Bill Gates e GSK
L’imperatore mondiale dei vaccini Bill III è infatti uno degli storici investitori di GSK che ha come CEO Emma Natasha Walmsley, sia manager di fiducia in quanto direttrice di Microsoft Corporation, ma ha anche finanziato le sperimentazioni sul nuovo vaccino SkyCovion in Corea attraverso l’Ong britannica CEPI e ne ha già previsto il futuro utilizzo nel piano di vaccinazione nei paesi emergenti (Africa, America Latina e Asia) del finora fallimentare piano COVAX dell’OMS, gestito dalla stessa CEPI sotto la supervisione di GAVI Alliance (l’Ong lanciata da Gates e dai Rockefeller nel 1999 in Italia) e grazie all’amministrazione di una ex manager di GSK, Aurelia Nguyen.
I conflitti d’interessi sono mostruosi ma siccome è stato Bill Gates a scegliere e riconfermare quale direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità un ex ministro etiope leader politico dei paramilitari terroristi del Tigray tutto gli è permesso.
Anche di portare sul mercato un nuovo vaccino che, esattamente come i precedenti, è del tutto sperimentale perché non testato sulle persone più fragili (e pertanto più bisognose di eventuali immunizzazione nel caso di recrudescenza Covid) e basato sulla proteina tossica Spike che centinaia di ricerche hanno definito tossica per l’organismo umano.
Anche il nuovo vaccino, infatti, si basa su “nanoparticelle di subunità COVID-19” prodotte mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Perciò si dovrà poi capire nel tempo quale impatto avranno sul DNA umano e sul sistema autoimmune visto che non è stata testata alcuna genotossicità come per il Comirnaty di Pfizer.
Tutto ciò accade mentre l’Europa sembra completamente indifferente al dossier della Commissione Salute del Seato USA in cui si “certifica” che il SARS-Cov-2 è stato creato in laboratorio dai cinesi con una complicità americana tutta chiarire, come rivelò per primo il compianto biologo Luc Montagnier, mentre il ricercatore di brevetti David Martin ha accusato proprio gli Stati Uniti di aver rilasciato intenzionalmente il virus artificiale nato dagli esperimenti di Anthony Fauci che è stato appena premiato dall’Università di Siena sebbene sia sotto inchiesta in due stati americani.
L’Autorizzazione del Regno Unito al Vaccino con lo Squalene
«L’International Vaccine Institute (IVI) è lieto di congratularsi con SK bioscience, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) e altri partner per l’approvazione del 29 giugno 2022 del vaccino COVID-19 di SK bioscience (SKYCovione™) da parte del Ministero dell’Alimentazione e Drug Safety, Repubblica di Corea» si legge in un articolo pubblicato dal sito ufficiale IVI un anno fa.
Nel luglio fu richiesta l’autorizzazione all’immissione in commercio alle autorità sanitarie britanniche che l’hanno rilasciata lo scorso 26 maggio, senza fare grossi proclami tanto che non ci risulta che il BMJ (la prestigiosa rivista inglese British Medical Journal) se ne sia già occupato.
«SKYCovion, il vaccino contro il COVID-19 sviluppato da SK Chemicals, è stato oggi autorizzato dalla Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA). Diventa l’ottavo vaccino contro il COVID-19 autorizzato dal regolatore indipendente dei medicinali del Regno Unito. L’autorizzazione fa seguito ai pareri ricevuti dalla Commissione indipendente sui medicinali per uso umano (CHM)» ha scritto il sito ufficiale Government UK.
«Il vaccino SKYCovion combina una parte della proteina spike del virus SARS-CoV-2 con un “adiuvante”, un ingrediente aggiuntivo progettato per innescare una risposta immunitaria più forte. Viene somministrato in due iniezioni, una parte di quattro settimane. L’evidenza clinica per questa autorizzazione si basa sui dati di due studi clinici su circa 3.100 individui di età compresa tra 18 e 84 anni. Il vaccino ha dimostrato una forte risposta immunitaria e gli effetti collaterali più comuni sono stati lievi e si sono risolti da soli entro pochi giorni dalla vaccinazione».
Si tratta dell’adiuvante AS03, prodotto da GSK, che è composto da squalene (10,69 milligrammi), DL- -tocoferolo (11,86 milligrammi) e polisorbato 80 (4,86 milligrammi).
Lo squalene è un idrocarburo e un triterpene presente nell’olio di fegato degli squali (elasmobranchii) ma anche nei vegetali come i semi di amaranto, crusca di riso, germe di grano e nelle olive. Tutti gli organismi superiori producono squalene, inclusi gli esseri umani.
Ma fin dal 2009, quando GSK lo sperimentò come adiuvante nel vaccino contro l’influenza A/H1N1 (lontano parente dell’influenza aviaria modificata in laboratorio) era finito sotto accusa per la pericolosità ignota confermata da casi di narcolessia infantile.
L’attenzione a tale materiale biochimico tornò alta quando si scoprì che la Big Pharma londinese stava testando candidati vaccini contro il COVID basati proprio su un adiuvante che ne conteneva un ingente quantitativo.
Come risulta dalla scheda farmacologica MHRA la composizione dello SKYCovione è la seguente:
«Il volume dopo la miscelazione di un flacone di sospensione antigenica (2,5 mL) con un flacone di emulsione adiuvante AS03 (2,5 mL) corrisponde a 10 dosi di 0,5 mL di vaccino.
Una dose (0,5 ml) contiene 25 μg di nanoparticelle di subunità COVID-19 ricombinanti prodotte in Escherichia coli e ovaio di criceto cinese (CHO) mediante la tecnologia del DNA ricombinante».
Un Oceano di Incognite per le “Nuove Cavie Umane”
«Questa autorizzazione è per l’uso come vaccinazione primaria nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni. Le decisioni su quali vaccini COVID-19 sono distribuiti nel Regno Unito sono prese dal Comitato misto per la vaccinazione e l’immunizzazione (JCVI). Come con tutti i vaccini, le persone con allergia a uno dei componenti elencati nel foglio illustrativo per il paziente non dovrebbero ricevere il vaccino».
Dal libretto illustrativo di SK Bioscence si racconta la stessa favola già narrata dalla Pfizer all’inizio del lancio del loro siero genico mRNA quando occulti oltre mille morti in tre mesi nel periodo di famacovigilanza attiva e 44mila lesioni cerebrali.
«La sicurezza di SKYCovion è stata valutata in due studi clinici. Un totale di 3.133 soggetti di età pari o superiore a 18 anni ha ricevuto almeno 1 dose di vaccino, 2.963 soggetti (94,6%) di età compresa tra 18 e 65 anni e 170 soggetti (5,4%) di età pari o superiore a 65 anni. Un totale di 3.002 soggetti ha ricevuto 2 dosi. Le reazioni avverse più frequenti sono state dolore al sito di iniezione (57%), affaticamento (33%), mialgia (32%) e cefalea (31%). La maggior parte delle reazioni è stata di gravità da lieve a moderata e si è risolta entro pochi giorni dalla vaccinazione. La maggior parte delle reazioni lo erano».
Ma poi, se si legge nel dettaglio il foglietto illustrativo del farmaco, si scoprono le innumerevoli incognite.
- Trombocitopenia e disturbi della coagulazione: Come con altre iniezioni intramuscolari, il vaccino deve essere somministrato con cautela nei soggetti in terapia anticoagulante o con trombocitopenia o qualsiasi altro disturbo della coagulazione (come l’emofilia) poiché in questi soggetti possono verificarsi sanguinamento o lividi a seguito della somministrazione.
- Durata della protezione: La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota poiché è ancora in fase di determinazione da studi clinici in corso.
- Soggetti immunocompromessi: L’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino non sono state valutate in soggetti immunocompromessi, compresi quelli sottoposti a terapia immunosoppressiva.
- Limitazioni dell’efficacia del vaccino: Sulla base dei dati di immunogenicità nei soggetti naïve alla SARS-CoV-2, non è prevista alcuna protezione dopo la prima dose di vaccino e gli individui potrebbero non essere completamente protetti fino a 14 giorni dopo la seconda dose. Come con tutti gli altri vaccini, SKYCovion potrebbe non proteggere tutti i destinatari del vaccino. L’efficacia non è stata valutata come parte del programma di sperimentazione clinica.
- Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione: Non sono stati effettuati studi di interazione. La somministrazione concomitante con altri vaccini non è stata studiata.
- Gravidanza: Non vi è esperienza con l’uso di SKYCovion in donne in gravidanza da studi clinici. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo postnatale. (vedi sezione 5.3). La somministrazione di SKYCovion durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi (inclusi quelli descritti nei paragrafi 4.4 e 4.8) per la madre e il feto.
- Allattamento al seno: Non è noto se SKYCovion sia escreto nel latte materno. In uno studio di tossicità riproduttiva e dello sviluppo condotto nei ratti non sono stati osservati effetti avversi diretti e indiretti del vaccino sulle madri che allattano (vedere paragrafo 5.3).
- Fertilità: Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti rispetto alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
- Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’immunogenicità di SKYCovion nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. Non sono disponibili dati.
Ora resta da chiedersi quando questo nuovo vaccino, simile al Novavax per l’utilizzo di proteine ricombinanti con adiuvante che si rivela subito altamente pericoloso per i frequenti effetti indesiderati di miocarditi come ogni farmaco basato sulla tossica proteina Spike, sbarcherà nell’Unione Europea.
Di certo l’Italia avrà un ruolo da gigante nella sua elaborazione visto l’intrigo tra Gates, Anthony Fauci e GSK che si è creato intorno al Biotecnopolo di Siena il cui direttore Rino Rappuoli (CEO di GSK Italia) è stato di recente premiato proprio dai coreani.
Con ogni probabilità il lancio del nuovo vaccino sperimentale avverrà in autunno dopo l’ormai imminente approvazione ufficiale del Passaporto Vaccinale per cui hanno stretto accordi il presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen e il direttore dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreysus.
Il Mistero della Genotossicità e delle Reazioni Autoimmuni
«L’obiettivo principale dello studio clinico di fase III era valutare l’immunogenicità e la sicurezza di SKYCovion rispetto al vaccino di controllo (ChAdOx1-S). Si trattava di uno studio clinico multicentrico, in cieco per l’osservatore, randomizzato su adulti di età superiore ai 18 anni condotto nella Repubblica di Corea, Filippine, Tailandia, Vietnam, Ucraina e Nuova Zelanda. Il set di analisi dell’immunogenicità primaria (set per protocollo) comprendeva 1.318 soggetti. Questa popolazione era per lo più asiatica (95%), comprendeva il 59% dei partecipanti di sesso maschile e aveva un’età media di 42 anni (intervallo da 18 a 79 anni), con il 5% dei partecipanti di età pari o superiore a 65 anni».
«La valutazione delle risposte delle cellule T ha mostrato una risposta Th1 alla proteina Spike RBD dopo la seconda dose di vaccino, che era più pronunciata dopo GBP150 che dopo ChAdOx1-S, mentre nessuna risposta Th2 era evidente con nessun vaccino».
Il primo interrogativo da porsi è proprio inerente la risposta autoimmune che è stata una delle più gravi e letali criticità dei sieri genici mRNA ma anche di quello a mDNA del ChAdOx1-S, ovvero il siero genico Vaxzevria di AstraZeneca, a cui sono stati correlati vari decessi anche in Italia
Se infatti proprio le cellule T1 hanno innescato reazioni immunitarie tali da creare una devastante tempesta di citochine negli altri vaccini quale potrà essere quella conseguente a quest’ultimo che, per ammissione dello stesso produttore, crea una reazione anticorpi e ancora già potente?
Ma nell’ordine della sicurezza la dichiarazione di SK Bioscence è inquietante come quella a suo tempo rilasciata da Pfizer per il Comirnaty:
«Non sono stati condotti né studi di genotossicità né cancerogenicità. Non si prevede che i componenti del vaccino abbiano un potenziale genotossico».
Infatti è stato testato solo sui topi come si legge nella scheda tecnica del farmaco (link tra le fonti):
«È stato condotto uno studio di tossicità riproduttiva e dello sviluppo per valutare l’effetto di SKYCovion su ratti Sprague-Dawley femmine in gravidanza o in allattamento, inclusa la tossicità materna, la fertilità e lo sviluppo embrio-fetale e peri- e post-natale dopo la somministrazione intramuscolare di 12 g di SARS-CoV- ricombinante 2 proteina dell’antigene di superficie con l’adiuvante AS03».
«Gli anticorpi SARS-CoV-2 RBD sono stati aumentati nelle femmine di ratto e nella prole. Non sono stati osservati effetti correlati al vaccino sulla fertilità femminile, sulla funzione materna, sulla sopravvivenza, sulla crescita e sullo sviluppo della prole durante i 21 giorni postnatali. Non sono disponibili dati SKYCovion sul trasferimento placentare del vaccino o sull’escrezione nel latte».
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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SCHEDA TECNICA MHRA DI SKY COVIONE
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO DI SKY COVIONE
https://www.gospanews.net/2022/01/02/la-triade-dei-vaccini-intrighi-miliardari-tra-gsk-pfizer-novavax-con-lobby-sioniste-gates-biden-bojo/