Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?
Vangelo di San Luca (LC. 18,8) – Sacra Bibbia
di Carlo Domenico Cristofori
In molteplici occasioni Gospa News ha sostenuto la tesi che al soglio pontificio sia stato chiamato il Vescovo di Roma più ingenuo della storia bimillenaria della Chiesa Cattolica.
Lo hanno voluto i cardinali affiliati alla massoneria che da secoli serpeggia nello Stato Vaticano per portare avanti un diabolico disegno di tentata delegittimazione e implosione della Chiesa Apostolica Romana
Lo ha, probabilmente, voluto lo Spirito Santo per educare all’umiltà i Saccenti Cristiani del Terzo Millennio che, emulando i più fanatici Luterani, si sono scordati di Pontefici ben peggiori nella storia (anti-papi di Avignone compresi) e, invece di pregare perché il Vicario di Cristo in terra sia illuminato, fanno a gara a chi lo insulta abusando sui melmosi social di quella superbia spirituale che fu il motivo della condanna di Lucifero e della cacciata dal Paradiso degli angeli ribelli.
Ecco perché sarebbe troppo facile, come hanno fatto alcuni media e giornalisti cristiani, prendersela con l’ennesima gaffe del cardinale Jorge Mario Bergoglio che è diventato Papa Francesco proprio per smascherare, anche a causa della sua ingenuità assai prossima a una parziale incapacità di intendere e volere, le sordide trappole che porporati pingui e corrotti ogni giorno cercano di ordire per infangare non solo la sua persona ma la stessa dignità papale.
Va infatti rammentato che il primato Petrino sancito nel Vangelo dalle parole di Gesù Cristo, “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa (Vangelo di San Matteo, 16-18)”, è stato disconosciuto dalla Chiesa Anglicana che fu la principale complice nella nascita della Massoneria e pertanto gode ogni volta che la credibilità di un Pontefice viene messa in ridicolo da eventi assurdi come il plauso di Bergoglio al pseudo-artista che ha immerso un crocifisso nell’urina per realizzare un’opera fotografica dissacrante e far parlare della sua mediocre e inconsistente arte.
Il pollice alzato di Papa Francesco mentre saluta il fotografo americano Andres Serrano è da solo un pugno nello stomaco per ogni integralista cristiano.
Il fatto che Serrano, 72 anni, autore della controversa opera Piss Christ, sia stato ricevuto in Vaticano in mezzo ad altri 200 artisti in occasione del 50° anniversario dell’inaugurazione della collezione d’arte moderna dei Musei Vaticani, non rappresenta una giustificazione sufficiente. Come non lo è il fatto che il fotografo blasfemo si definisca cristiano.
Andres è di origine ispaniche ed è anche gay (come riferisce Oxford Reference). Ciò ha sicuramente contribuito a farne un’icona dei movimenti arcobaleno che ogni giorno cercano un individuo capace di rappresentare le minoranze per rivendicare diritti ultronei all’etica umana che a volte mirano persino a sopprimere quelli delle maggioranze come nel caso dell’educazione dei bambini al transgenderismo, duramente condannato proprio da Papa Francesco.
E’ troppo anche per noi per commentarlo nel coltivare la speranza che sia l’ennesima volta che un Pontefice di modesta preparazione spirituale, teologica e intellettuale, usato dalla Divina Provvidenza per provare l’umiltà e fedeltà del Popolo di Dio alla Chiesa in quanto Corpo Mistico di Cristo e per ciò ben più di un Clero Vaticano alla deriva, scivoli su un tappeto di bucce di banane costruito apposta dalla Lobby LGBT che già lo indusse a uno sfregio ancor più grave: la consegna del premio intitolato a Paolo VI, icona della santa castità, a un fans della comunità gay e transgender come Sergio Mattarella, purtroppo Presidente della Repubblica Italiana.
Ecco perché pubblichiamo un estratto dell’articolo giornalista canadese Guy Boulliane di cui peraltro non condividiamo l’introduzione che presenta Bergoglio come un profeta dell’apocalisse. Ma prima riprendiamo da Wikipedia la storia dell’opera Christ Piss (Cristo di piscio) del blasfemo artista americano bersagliato comprensibilmente da ogni biblica maledizione dai veri cristiani.
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Il Cristo nell’Urina contestato anche nel Senato USA
Piss Christ
(in italiano “Cristo di piscio“) è una fotografia realizzata nel 1987 dal fotografo statunitense Andres Serrano. La foto raffigura un piccolo crocefisso di plastica immerso in un bicchiere di vetro contenente l’urina (volgarmente nota come piscio) dell’autore. Ovviamente uno dei messaggi contenuti nell’opera è di intenzione provocatoria.
«L’opera ha vinto, nel 1989, il premio Awards in the Visual Arts messo in palio dal Southeastern Center for Contemporary Art e sponsorizzato dal National Endowment for the Arts, un ente governativo statunitense che tutela e finanzia progetti a cui è riconosciuta un’eccellenza artistica. L’opera è stata danneggiata da cattolici il 17 aprile 2011 durante la sua esposizione ad Avignone, in Francia» scrive Wikipedia da cui abbiamo attinto le successive informazioni.
Nel corso degli anni, Serrano ha realizzato opere analoghe come Madonna and Child II (Madonna e Bambino II, 1989): una stampa ilfochrome il cui soggetto è anch’esso immerso nell’urina, ma non nota quanto Piss Christ.
L’esposizione dell’opera, nel 1989, suscitò ampio scandalo negli Stati Uniti; tra i suoi principali detrattori vi furono i senatori repubblicani Al D’Amato e Jesse Helms che portarono il dibattito nell’aula del senato; in un discorso tenuto il 18 maggio 1989 al Senato degli Stati Uniti, i due parlamentari accusarono l’opera di volgarità e blasfemia, e che il premio di 15.000 dollari ottenuto da Serrano per Piss Christ violava il principio di separazione tra stato e chiesa, in quanto finanziato con denaro pubblico da parte di un ente federale (il National Endowment for the Arts).
I sostenitori dell’opera, al contrario, la definirono un significativo esempio di libertà di parola e di espressione in campo artistico; tra i suoi difensori vi fu anche la suora e critico d’arte inglese Wendy Beckett secondo la quale Piss Christ non aveva un intento blasfemo, ma rappresentava il modo in cui la società contemporanea si poneva nei riguardi di Cristo e dei valori che rappresenta.
Nel 1997, la polemica riesplose in Australia in occasione di una retrospettiva dedicata a Serrano presso la National Gallery of Victoria, quando l’arcivescovo cattolico di Melbourne, George Pell, cercò inutilmente di ottenere una ingiunzione da parte della Corte Suprema dello stato di Victoria che impedisse l’esposizione della foto ritenuta blasfema. Nei giorni successivi, alcuni vandalismi che danneggiarono l’opera condussero la National Gallery alla decisione di annullare la mostra su Serrano per le preoccupazioni sulla sicurezza di un’esposizione contemporanea su Rembrandt.
Il cardinale Pell, dopo la sua dura presa di posizione, fu perseguitato dalla giustizia per l’infamante quanto infondata accusa di pedofilia da cui fu poi completamente prosciolto dopo l’onta del carcere.
Nell’aprile del 2011 l’esposizione dell’opera ad Avignone nel contesto della manifestazione “I Believe in Miracles” non ha mancato di sollevare polemiche e manifestazioni di protesta, culminate il giorno 16 con una marcia organizzata di un migliaio di persone che hanno attraversato la città fino a raggiungere il museo. Il giorno successivo, quattro giovani sono entrati nel museo stesso minacciando ed immobilizzando le due guardie, hanno infranto il vetro protettivo ed hanno danneggiato irrimediabilmente la foto. È stata vandalizzata anche una seconda fotografia dello stesso autore, raffigurante una monaca in meditazione.
Il Plauso di Papa Francesco all’Artista Gay e Blasfemo
Fino a prova contraria Gospa News continuerà a credere alla ingenuità “beota” (non beata, non è un refuso) di Bergoglio che vivendo in un mondo geopolitico costruito ad arte dai suoi consiglieri fraudolenti ha ignorato la lista degli artisti convocati in Vaticano. Ecco ora la narrazione pubblicata dal giornalista canadese Guy Boulliane sul sito che difende anche i valori etici del Cristianesimo
In occasione del 50° anniversario dell’inaugurazione della collezione d’arte moderna dei Musei Vaticani, venerdì 23 giugno, sotto gli affreschi di Michelangelo, Papa Francesco ha ricevuto quasi 200 artisti da tutto il mondo. Ha colto l’occasione per ricordare l’amicizia tra la Chiesa e l’arte ei benefici degli artisti per l’umanità. D’altra parte, milioni di cattolici in tutto il mondo sono rimasti sbalorditi dal fatto che Papa Francesco abbia accolto in Vaticano l’artista responsabile dell’opera d’arte intitolata “Piss Christ”. Andres Serrano, autore dell’opera anticristiana “Piss Christ” che mostra un crocifisso immerso in un bicchiere di urina, è stato invitato dal pontefice a visitare la Cappella Sistina in occasione di questa udienza con gli artisti.
Quando “Piss Christ” è stato esposto nel 1989, circa 50 senatori e 150 rappresentanti degli Stati Uniti si sono lamentati del fatto che il National Endowment for the Arts (NEA) finanziato dai contribuenti abbia finanziato la mostra e che il budget della NEA sia stato infine tagliato. Mentre i sostenitori sostenevano che la controversia su “Piss Christ” fosse una questione di libertà artistica e di libertà di espressione, l’arcivescovo australiano (non ancora cardinale) George Pell chiese nel 1997 un’ingiunzione alla Corte Suprema del Victoria per impedire alla National Gallery of Victoria di esporre pubblicamente esponendo l’opera. A quel tempo, Serrano, che è apertamente gay, ha osservato: “Non avevo idea che Piss Christ avrebbe attirato l’attenzione, poiché non intendevo parolacce o offese. Sono stato cattolico per tutta la vita, quindi sono un seguace di Cristo. »
Durante l’udienza con i 200 artisti, Papa Francesco è sobbalzato di gioia quando ha visto Andres Serrano, lo ha benedetto, gli ha accarezzato la mano e gli ha alzato il pollice. “Sono stato sorpreso di essere invitato e ancora più sorpreso che mi abbia dato il pollice in alto”, ha detto in seguito il signor Serrano. “Ed ero molto felice che la chiesa capisse che sono un artista cristiano e che non sono un artista blasfemo. Sono solo un artista. Il Sig. Serrano ha affermato che, nonostante le polemiche che hanno accolto alcuni dei suoi lavori, sperava che alcune delle sue recenti fotografie di una Pietà, un’immagine della Vergine Maria che contempla il Cristo morto in grembo, sarebbero state ammesse nella collezione vaticana. . Il signor Serrano ha anche detto di essere sicuro che Francois sapesse esattamente chi fosse quando gli ha dato il primo pollice alzato con un sorriso. “Era un grande sorriso malizioso”, ha detto il signor Serrano.
Andres Serrano non è stato l’unico artista controverso invitato all’evento della Cappella Sistina del papa. Tra il pubblico c’erano personaggi come (…) come il regista americano Abel Ferrara, noto per il contenuto provocatorio e spesso controverso dei suoi film e per il suo uso e la ridefinizione dell’immaginario neo-noir.
Abel Ferrara è colui che ha diretto il recente film di Padre Pio con Shia LaBeouf nel ruolo principale. Il film è criticato da diversi commentatori per l’uso eccessivo di linguaggio volgare, nudità e per aver parzialmente snaturato il personaggio di questo santo italiano. Padre Jonathan Meyer della Parrocchia di Tutti i Santi dice nel suo video: “Se non sappiamo chi è Padre Pio prima del film, creeremo confusione; se conosci lui e la sua vita, il film avrà più senso. (…) Bambini piccoli, adolescenti, coloro che sono dipendenti dal porno, ecc. non dovrebbero vedere questo film, a meno che non siano spiritualmente maturi. In questo senso, il film di Carlo Carlei del 2000 è una versione familiare della vita del santo e un’opzione molto migliore per le persone che non vogliono vedere un film vietato ai minori – Riservato (i minori di 17 anni devono essere accompagnati da una guida). genitore o tutore adulto. Contiene materiale per adulti).
Papa Francesco dichiara nel suo discorso che “l’artista è un bambino”. Tuttavia, non c’è niente di più lontano dalla realtà di questo postulato. Il pontefice idealizza ingenuamente gli artisti quando dice di loro: «L’artista ricorda a tutti che la dimensione in cui ci evolviamo, anche quando non ce ne rendiamo conto, è quella dello Spirito. La tua arte è come una vela che si riempie di Spirito e avanza.
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Solo che non tutti gli artisti sono ugualmente virtuosi. Alcuni di loro sono anche molto lontani da esso. Dimentichiamo infatti che Abel Ferrara si è fatto le ossa come regista nel 1976 con il film pornografico intitolato “9 Lives of a Wet Pussy”? (9 vite di una cagna bagnata)Andre Purcell scrive sul quotidiano The Guardian: “In Gran Bretagna è considerato un sensazionalista di basso livello i cui film si basano su nudità gratuita, uso di droghe e violenza. Il suo film d’esordio, 9 Lives of a Wet Pussy, era un semplice porno, con la sua ragazza, i suoi amici e un cast di ragazzi assoldati, uno dei quali ha lottato per essere all’altezza.
“È già abbastanza brutto pagare un ragazzo $ 200 per scopare la sua ragazza e poi non può permetterselo”, ha detto Ferrara. La troupe ha tirato a sorte e lui ha perso, facendo così la sua prima apparizione davanti alla telecamera. Sebbene i distributori del film alla fine abbiano insistito per un titolo più provocatorio, il regista Abel Ferrera avrebbe voluto che il film si intitolasse “Nothing Sacred”.
Estratto dell’articolo di Guy Boulianne
Article de GOSPA NEWS en version française grâce à la traduction de Guy Bouillane
OXFORD REFERENCE – ANDRES SERRANOFONTI – WIKPEDIA PISS CHRISTGUY BOULIANNE – Le pape est-il le faux prophète de l’Apocalypse ? Il a accueilli au Vatican l’artiste responsable de l’œuvre d’art “Le Christ pisseux” (Piss Christ)GOSPA NEWS – RELIGIONE