Nell’immagine di copertina la direttrice dell’Intelligence USA Avril Haines e il famigerato virologo Anthony Fauci
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Lei, e il resto dell’amministrazione, sembra rifiutarsi di fornire informazioni sul ruolo e sulla responsabilità della Cina nella pandemia di COVID-19 per evitare di sconvolgere Pechino. Ti invitiamo a riprovare. Entro 7 giorni lavorativi, fornire al Congresso la documentazione pienamente conforme alla lettera della legge per divulgare “qualsiasi informazione” relativa alle origini di COVID-19 e una fuga di notizie di laboratorio con redazioni minime. Se non lo fai, gradiremmo la tua testimonianza davanti al Congresso su questo argomento in modo che tu possa rispondere alle domande sotto giuramento. Il popolo americano merita di conoscere la verità sul ruolo della Cina nelle origini del COVID-19».
E’ questa la parte cruciale di una lettera ufficiale inviata come ultimatum dai senatori americani Josh Hawley (Repubblicano del Missouri) e Mike Braun (Repubblicano dell’Indiana) a uno dei funzionari più petenti dell’amministrazione Biden, degli Stati Uniti d’America e del mondo intero: il Direttore dell’Intelligence Nazionale (ODNI), Avril Haines.
Senza troppi convenevoli i due parlamentari del Congresso hanno “minacciato” di citare a giudizio l’avvocatessa Haines, che coordina le 17 agenzie federali USA ed è stato oggetto della precedente inchiesta di Gospa News WuhanGates 75 in merito ai motivi per cui sta occultando le informazioni sul SARS-Cov-2 da laboratorio, nonostante sia stata vice direttrice della CIA quando si sviluppavano gli esperimenti CINA-USA sui coronavirus chimerici con pericolosissime ricerche DURC (Dual Use Research of Concern) ovvero con finalità vaccino e bio-arma, e dopo essere stata profetessa della pandemia in un evento finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation e dal World Economic Forum.
Ma non è questa l’unica tegola del ciclone che si sta abbattendo sul “clan” dei funzionari pubblici dell’amministrazione Obama-Biden che finanziò i laboratori batteriologici in Ucraina per fare esperimenti su nuovi virus altamente letali, con lo scopo, secondo i russi, di renderli pandemici e favorire gli affari delle Big Pharma.
Finisce infatti nuovamente nel mirino del Congresso anche il famigerato Anthony Fauci, accusato dall’avvocato Robert F. Kennedy jr (ora candidato alle primarie democratiche) e dell’esperto di brevetti David E. Martin di aver pianificato la pandemia da COVID-19 per decenni costruendo in laboratorio addirittura anche il SARS del 2003 che contagiò 8mila persone nel mondo e ne uccise 774 soprattutto in Asia. Tra queste anche il ricercatore italiano Carlo Urbani che morì poco tempo dopo averlo sequenziato.
«Un rapporto pubblicato martedì dal sottocomitato ristretto della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti sulla pandemia di coronavirus presenta prove di uno sforzo coordinato da parte di funzionari federali, tra cui il dottor Anthony Fauci (fino al dicembre 2022 direttore dell’Istituzione Nazionale Allergie e Malattie Infettive (NIAID), per sopprimere l’ipotesi di fuga di laboratorio COVID-19 e promuovere invece la teoria della “origine naturale”» scrive il sito The Defender dell’associazione Children’s Health Defense guidata dallo stesso Kennedy.
Questo dossier conferma in ogni dettaglio la gravità dei tentativi di insabbiamento compiuti da Fauci e dal cosiddetto gruppo dei “Bethesda Boys” (in riferimento alla città del Maryland dove ha sede Il National Institute of Health che ha finanziato gli esperimenti sugli agenti patogeni SARS sia negli USA che nel Wuhan Institute of Virology, già svelati da Gospa News nell’inchiesta WuhanGates 45 del 13 gennaio 2022.
Per la seconda volta, pertanto, le investigazioni condotte dal nostro giornale online vengono confermate da relazioni ufficiali del Congresso Americano, come accaduto per il precedente dossier della Commissione Salute del Senato in relazione al SARS-Cov-2 da laboratorio ingegnerizzato con l’inserimento dell’HIV, come denunciato dalla ricerca pubblicata nel marzo 2020 dal compianto biologo francese Luc Montagnier (vincitore del premio Nobel per la Medicina nel 2008 proprio per la scoperta del virus che causa l’AIDS), e dal biomatematico suo amico JeanClaude Perez.
Uno studio che fu oggetto di clamorosa censure come ha confidato il professor Perez nell’intervista esclusiva a Gospa News.
Ora vediamo nel dettaglio i due clamorosi sviluppi che rischiano di far tremare l’amministrazione del presidente Joe Biden, macroscopicamente coinvolto nei progetti batteriologici militari condotti dalla società Metabiota finanziata dal figlio Hunter, già duramente colpita da un giudice che ha impedito ai funzionari della Casa Bianca di organizzare incontri con i boss dei social proprio per le vergognose censure attuate con la regia di Fauci: sotto processo nel Missouri e in Louisiana ma promosso consulente nel Biotecnopolo di Siena pilotato dalla Big Pharma londinese GSK controllata da Gates.
Va infatti rammentato che anche il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha aperto un’inchiesta per verificare i danni dei vaccini Covid ma anche gli esperimenti condotti con la tecnica del Gain-of-Function (GOF) utilizzata da Fauci per potenziare i virus in laboratorio coi finanziamenti dell’agenzia militare DARPA e in collaborazione di Moderna, che registrò il brevetto il suo siero genico Spikevax nel marzo 2019, ovvero 9 mesi prima della pandemia. Paxton fu però subito bloccato da un fulmineo impeachment politico.
Ma prosegue l’indagine sanitaria aperta sui danni da vaccini Covid dal Governatore della Florida Ron DeSantis, in corsa per le primarie repubblicane per le presidenziali 2024 e pertanto sicuramente motivato a scovare ogni nefandezza compiuta dall’amministrazione Biden sulla pandemia,
L’ULTIMATUM DEI SENATORI AMERICANI AL CAPO DELL’INTELLIGENCE USA
«Caro direttore Haines, il 20 marzo, il presidente Biden ha firmato il COVID-19 Origin Act del 2023, che abbiamo presentato al Senato per aiutare ad arrivare alla verità sulla Cina e sul COVID-19. Quella legge richiedeva al direttore dell’intelligence nazionale di “declassificare qualsiasi informazione” relativa ai collegamenti tra il Wuhan Institute of Virology e l’origine del COVID-19. Richiedeva inoltre di “inviare al Congresso” tutte queste informazioni “entro e non oltre 90 giorni” dall’entrata in vigore della legge» si legge nella missiva firmata dai senatori repubblicani Hawley e Braun.
«Non hai rispettato entrambi i requisiti. La scadenza era il 18 giugno 2023. Ben oltre la scadenza legale, il tuo ufficio ha pubblicato un rapporto declassificato dopo l’orario lavorativo del 23 giugno. E il rapporto stesso era un misero cinque pagine di informazioni, più una copertina e un’appendice. Ovviamente, il governo degli Stati Uniti è in possesso di più informazioni di quelle. Questo sforzo a metà è tristemente al di sotto dei requisiti di legge e mina l’intento del Congresso» aggiunge il documento.
Poi arrivano pesanti insinuazioni di complicità con i cinesi: «Il tuo mancato rispetto della legge è particolarmente preoccupante alla luce dei recenti eventi. L’amministrazione Biden, incluso l’ODNI, ha mostrato un livello preoccupante di deferenza nei confronti della Cina, compreso l’offuscamento dell’estensione della cooperazione di intelligence della Cina con Cuba e minimizzando la serietà delle attività di raccolta di intelligence della Cina sullo spazio aereo statunitense. Lei, e il resto dell’amministrazione, sembra rifiutarsi di fornire informazioni sul ruolo e sulla responsabilità della Cina nella pandemia di COVID-19 per evitare di sconvolgere Pechino».
In realtà l’intrigo sulle armi batteriologiche risale a un patto siglato nel lontanissimo 1998 dal presidente americano Bill Clinton con quello cinese Jiang Zemin che sposta indietro di oltre un ventennio il complotto del Nuovo Ordine Mondiale sui coronavirus da laboratorio, come sostenuto dal dottor Martin.
Dopo tali esternazioni i senatori repubblicani Hawley e Braun danno l’ultimatum alla fedelissima democratica Haines scelta da Biden per guidare l’Intelligence Community USA:
«Ti invitiamo a riprovare. Entro 7 giorni lavorativi, fornire al Congresso la documentazione pienamente conforme alla lettera della legge per divulgare “qualsiasi informazione” relativa alle origini di COVID-19 e una fuga di notizie di laboratorio con redazioni minime. Se non lo fai, gradiremmo la tua testimonianza davanti al Congresso su questo argomento in modo che tu possa rispondere alle domande sotto giuramento. Il popolo americano merita di conoscere la verità sul ruolo della Cina nelle origini del COVID-19».
L’APPELLO ALLA VERITA’ DELLA SCIENZIATA DEL MIT
«Sono trascorsi 7 giorni lavorativi da quando i senatori hanno chiesto a DNI di fornire al Congresso i documenti che declassificano qualsiasi e tutte le informazioni relative ai collegamenti tra il Wuhan Institute of Virology e l’Origine del Covid. Non sono solo gli americani, ma tutti meritano di sapere la verità» ha scritto su Twitter la biologa molecolare canadese Alina Chain, Consulente Scientifico del Broad Institute del MIT & Hayward ma anche co-autrice di VIRAL: la ricerca per le origini del Covid-19.
A breve contatteremo i senatori per sapere se vi sono novità che al momento non risultano dai loro siti ufficiali.
La scienziata ha poi aggiunto: «L’intera popolazione umana che viene naturalmente infettata, vaccinata, potenziata e continuamente microdosata su un virus è un prezzo troppo alto da pagare per scoprire cosa succede quando si inserisce un nuovo sito di scissione della furina in un virus simile alla SARS a basso rischio».
Il suo riferimento è all’ultimo pericoloso esperimento condotto insieme da ricercatori militari cinesi e medici americani al Wuhan Institute of Virology, grazie a un finanziamento del NIAID di Fauci, che nell’inchiesta WuhanGates 74 abbiamo definito la “pistola fumante” del SARS-Cov-2 da laboratorio.
Una bio-arma che è stata poi probabilmente affinata in molteplici genotipi di differente letalità in vari paesi NATO come USA (Chapel Hill, University of North Carolina), Canada (National Microbiology Laboratory di Winnipeg dove il direttore Frank Plummer morì per un improvviso infarto pochi mesi dopo un furto di virus da scienziati cinesi), Regno Unito (Pirbright Institute, ricerca top-secret finanziata dall’agenzia DARPA del Pentagono e dalla fondazione Gates), ed infine persino nei bio-laboratori ucraini controllati dal Dipartimento della Difesa di Washington e dal controspionaggio americano della Central Intelligence Agency (CIA).
DOSSIER DELLA CAMERA SVELA OCCULTAMENTI DI FAUCI SUL SARS-COV-2
«Oggi, il presidente del sottocomitato ristretto sulla pandemia di coronavirus Brad Wenstrup (R-Ohio) ha pubblicato un rapporto provvisorio del personale che descrive in dettaglio l’indagine completa del sottocomitato ristretto sulla soppressione dell’ipotesi di fughe di laboratorio da parte dei principali funzionari della sanità pubblica americana attraverso la stesura, la pubblicazione e la critica ricezione della famigerata pubblicazione “The Proximal Origin of SARS-CoV-2” (“Proximal Origin”). Il rapporto intitolato “The Proximal Origin of a Cover-Up: Did the ‘Bethesda Boys’ Downplay a Lab Leak? (L’origine prossimale di un insabbiamento: i “Bethesda Boys” hanno minimizzato una fuga di notizie dal laboratorio?)” rivela un’ampia influenza da parte del NIH e l’analisi errata combinata con un’allarmante mancanza di prove che ha portato i coautori dell’articolo a sostenere un’origine zoonotica» si legge nel comunicato stampa ufficiale.
«I principali funzionari sanitari americani hanno diffamato e soppresso la teoria delle fughe di laboratorio alla ricerca di una narrazione preferita e coordinata che non fosse basata sulla verità o sulla scienza. Il rapporto del sottocomitato ristretto dimostra che le conclusioni sostenute dai coautori di Proximal Origin non sono solo imprecise, ma sono state elaborate per placare un motivo politico dichiarato» ha affermato il presidente Wenstrup.
«Soffocare il discorso scientifico ed etichettare coloro che credono nella possibilità di una fuga di notizie dal laboratorio come “teorici della cospirazione” ha causato un danno inconfutabile alla fiducia del pubblico nei nostri funzionari sanitari. Gli americani meritano di sapere perché l’onestà, la trasparenza e i fatti sono stati abbandonati. Il nostro rapporto è dedicato al raggiungimento di tale obiettivo» scrive ancora il portavoce della commissione investigativa della Camera (link tra le fonti in calce all’articolo).
Le conclusioni si sono basate su una revisione di 8.000 pagine di documenti, 25 ore di testimonianze e cinque interviste da parte del comitato.
Il rilascio del rapporto segue la testimonianza di martedì davanti al comitato di alcuni dei coautori del documento “Proximal Origin”, tra cui Kristian Andersen, Ph.D., professore di immunologia e microbiologia presso lo Scripps Research Institute con sede in California, e Robert F. Garry, Ph.D., professore di microbiologia e immunologia presso la Tulane School of Medicine.
Ecco Principali risultati del rapporto provvisorio di 55 pagine come sono stati sintetizzati nel comunicato ufficiale:
- Il dottor Fauci, il dottor Collins e il NIH hanno esercitato un’influenza indebita sulla stesura e la pubblicazione di “Proximal Origin”. Nello specifico, il Dr. Fauci ha suggerito due volte al Dr. Andersen la stesura di un documento riguardante la teoria delle perdite di laboratorio, mentre il Dr. Collins ha spinto per la pubblicazione e ha approvato la sostanza di “Origine prossimale”. I coautori erano così a proprio agio con il coinvolgimento del NIH che hanno coniato il nome “Bethesda Boys” per descrivere i principali funzionari sanitari della nazione.
- I coautori di “Proximal Origin” hanno distorto le prove disponibili durante l’esecuzione della visione del Dr. Fauci di una singola narrazione. I fatti e la scienza su cui si basano per trarre conclusioni in “Origine prossimale” non sono mai stati provati o verificati. Molti degli argomenti sostenuti dalla pubblicazione soffrono di presupposti imprecisi e evidenti incongruenze.
- Il dottor Anderson ha chiarito che i coautori hanno permesso alla politica di influenzare la scienza dietro “Proximal Origin”. In messaggi privati, il dottor Anderson ha detto: “Anche se odio quando la politica viene iniettata nella scienza, ma è impossibile non farlo, soprattutto date le circostanze”. I coautori e il dottor Collins hanno anche tentato di minimizzare la teoria delle fughe di laboratorio apparentemente motivata dall’interesse a difendere la Cina e fare il diplomatico.
- La natura inizialmente rifiutò “Proximal Origin” perché non minimizzava a sufficienza la teoria delle perdite di laboratorio. I coautori hanno modificato il loro documento per includere un linguaggio più forte che escluderebbe inequivocabilmente l’ipotesi della perdita di laboratorio per garantire l’approvazione da parte di Nature Medicine. Leggi una cronologia completa delle bozze che hanno portato alla pubblicazione finale di “Proximal Origin” qui.
- Indagare su qualsiasi eclatante insabbiamento del COVID-19 è essenziale per preservare la futura integrità scientifica. “Proximal Origin” è il quinto articolo scientifico di maggior impatto nella storia. Ad oggi, è stato consultato oltre 5,8 milioni di volte e citato oltre 2.800 volte. Data la sua colossale portata e le sue dubbie conclusioni, è necessario analizzare il processo e la pubblicazione di questo articolo per prevenire la soppressione del discorso scientifico nelle future pandemie.
- Le indagini del sottocomitato ristretto non sono terminate. Ci sono ancora richieste in sospeso per interviste e documenti trascritti dal dottor Fauci e dal dottor Collins. Il sottocomitato ristretto darà seguito a queste richieste.
Come avevamo ben evidenziato nell’inchiesta WuhanGates 45 sullo scambio di e-mail portate alla luce dall’inchiesta del Congresso assunsero rilevanza i commenti del microbiologo Garry sulla probabile origine da laboratorio del SARS-Cov-2, poi smentita, e la cronologia temporale che si concatenò ad altri documenti.
Quello dei biologic indiani della Kusuma School of Biological Sciences at IIT Delhi che per primi non solo rilevarono l’origine artificiale del SARS-COV-2 ma evidenziarono la presenza anomala di sequenze del virus HIV. Loro “furono costretti a ritrattare”, secondo Montagnier, proprio dopo le conversazioni segrete tra Fauci e gli altri Bethesda Boys.
E successivamente la lettera di 27 scienziati di The Lancet sollecitata da Peter Daszak, presidente della EcoHealthAlliance di New York finanziata sia del NIAID di Fauci che dalla Bill & Melinda Gates Foundation per condurre gli esperimenti pericolosi nel Wuhan Institute of Virology, in cui si negava ogni possibile origine da laboratorio del virus del COVID-19 ora invece avvalorata dalle più importanti istituzioni politiche americane.
Ogni singolo aspetto del complotto del Nuovo Ordine Mondiale sul SARS-COV-2 da laboratorio denunciato da Gospa News in 75 inchieste grazie a documenti anche esclusivi è stato successivamente confermato ufficialmente.
Purtroppo l’argomento sta invece diventando noioso per molti abitanti dell’Unione Europea, e soprattutto per gli Italiani, ai quali sembra interessare poco chi e come ha devastato le loro vite per circa tre anni imponendo una dittatura sanitaria sperimentale già proiettata verso prossime pandemie.
Intanto, mentre Big Pharma, politic e funzionari pubblici si trovano in un girandole miliardarie di conflitti d’interessi, i decessi per patologie annoverate tra gli effetti indesiderati o le reazioni avverse dei sieri genici mRNA non si arrestano…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGES
GOSPA NEWS – BIG PHARMA, VACCINI & COVID
https://www.gospanews.net/2020/05/30/wuhan-gates-11-sars-2-costruito-con-hiv-per-vaccino-o-bio-arma-scienziati-morti-e-spie-in-canada-cina-e-usa/