di Carlo Domenico Cristofori
AGGIORNAMENTO DEL 21 LUGLIO 2023 – ORE 13 CET
DUE INDAGATI PER LA MORTE DEL REPORTER
Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati nel procedimento aperto dalla Procura di Roma sulla morte del giornalista Andrea Purgatori, dopo una denuncia presentata dai familiari. Nei confronti dei due, che operano in una struttura di diagnostica della Capitale, l’accusa è di omicidio colposo.
Intanto i pm dovrebbero affidare la prossima settimana l’incarico per effettuare l’autopsia.
Parallelamente gli inquirenti stanno acquisendo, affidando l’attività ai carabinieri del Nas, le cartelle cliniche, presso le cliniche dove il giornalista era in cura per un tumore ai polmoni e alcuni problemi celebrali.
Ed è proprio su quest’ultima patologia medica che si concentrano le indagini della procura. Sarà infatti fondamentale chiarire se Purgatori avesse o meno delle metastasi al cervello come sembrerebbe essere emerso dalle radiografie nella prima clinica che ha seguito il giornalista. Nel corso dei successivi accertamenti medici avvenuti in un’altra struttura della Capitale, non sarebbero però emerse metastasi.
A parere dei medici, infatti – riporta l’Agi – le lesioni sarebbero state invece segni di un’ischemia. Per questo, nelle scorse ore, i familiari hanno parlato di errore nella diagnosi e di cure sbagliate. Il primo passo per fare luce sulla vicenda sarà l’autopsia che, molto probabilmente, sarà effettuata nella giornata di lunedì. Se l’esame confermerà la presenza di metastasi l’indagine potrebbe andare verso un’archiviazione, ma in caso contrario si aprirà una battaglia vera e propria tra medici legali, consulenti e periti di settore. Gli accertamenti non saranno rapidi e ci vorra’ del tempo.
Intanto i magistrati ascolteranno tutte le persone coinvolte: i medici che, dal 24 aprile al 19 luglio, hanno seguito Andrea Purgatori.
Da quanto emerge da queste prime indiscrezioni sulle indagini pare, purtroppo, che né i parenti, né l’autorità giudiziaria stiano prendendo in considerazioni che il giornalista possa aver subito i danni letali a causa di reazioni avverse ai vaccini Covid.
Sia le forme tumorali ma ancor più l’ischemia cerebrale, da cui possono derivare ictus fatali, sono infatti ormai note come possibili conseguenze dei sieri genici a mRNA o mDNA come certificato anche dalla massima autorità sanitaria americana CDC e dall’ente regolatore dei farmaci FDA.
Ma come svelato anche dagli esiti trial clinici tenuti nascosti dalla Pfizer per circa tre anni.
ARTICOLO DL 21 LULIO 2023 – ORE 3 CET
L’ESPOSTO DELLA FAMIGLIA PER PRESUNTE CURE SBAGLIATE
Ancora una volta, purtroppo viste le tragiche circostanze, Gospa News pare aver centrato il bersaglio della verità ancor prima che le stesse persone che ne conoscevano dei frammenti decidessero di squarciare il velo della riservatezza.
Non è facile per una famiglia “gestire” il dramma della scomparsa di un congiunto famoso come il giornalista Andrea Purgatori, negli ultimi anni divenuto personaggio televisivo ma da oltre un decennio assai noto per aver svelato in anteprima la teoria (acclarata dalla giustizia) del missile che colpì l’aereo DC-9 ITAVIA sopra i cieli dell’isola siciliana di Ustica e nei cui mari si inabissò uccidendo 81 persone.
Qualunque sia l’evoluzione dell’inchiesta sulla sua morte il reporter resterà sempre nella storia dei migliori giornalisti della storia Italiana…
Ecco quindi che è comprensibile il ritardo con cui i familiari annunciano un esposto per fare luce sulla morte del grande giornalista d’inchiesta per presunti errori sanitari nella cura del loro congiunto.
E’ meno comprensibile il fatto che la denuncia per la morte di tumore, secondo quanto riferito da vari quotidiani, si concentrerebbe solo sulle presunte terapie sbagliate e non farebbe il minimo riferimento a una reazione avversa da vaccino Covid che in molteplici casi, ormai anche analizzati e pubblicati su riviste scientifiche, hanno causato analoghe forme cancerogene simili a quella che, secondo i quotidiani, avrebbe stroncato la vita ad Andrea Purgatori.
Il condizionale è d’obbligo perché è stata diffusa solo una nota stampa e non l’intero esposto.
«La famiglia di Andrea Purgatori comunica che, a seguito di denuncia il Nas dei Carabinieri, al comando del Colonnello Alessandro Amadei, coordinati dai procuratori della Repubblica Sergio Colaiocco e Giorgio Orano – si legge in una nota diffusa dagli avvocati che assistono i famigliari del giornalista – stanno conducendo indagini per fare luce sulla correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, deceduto il 19 luglio 2023 dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale».
«La famiglia, rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau, è difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri». Attesa nei prossimi giorni l’autopsia che deve ancora essere disposta dalla procura alla quale parteciperanno anche i periti della famiglia. Purgatori, 70 anni, è stato affetto da una grave forma di tumore. Era stato curato in una clinica di Roma, ma il suo decesso è avvenuto in ospedale» riporta il giornale online Open di Enrico Mentana.
La famiglia poi aggiunge, come riporta il Corriere della Sera: «In particolare, hanno chiesto che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessari».
I pm di Roma disporranno l’autopsia e acquisiranno le cartelle cliniche in relazione alla morte del giornalista Andrea Purgatori. Gli atti istruttori serviranno ad accettare se la diagnosi e le conseguenti cure siano state corrette ed adeguate. Purgatori, che aveva una grave forma tumorale, era stato in cura in una nota clinica romana ma il decesso è avvenuto in ospedale.
«I carabinieri del Nas hanno già acquisito le cartelle cliniche nella struttura privata dove il giornalista Andrea Purgatori era sottoposto alle cure mediche radioterapiche» scrive il quotidiano Il Sole 24Ore.
Il giornale di Confindustria poi aggiunge:
«Nell’esposto presentato in Procura a Roma dalla famiglia, si chiede che venga accertata la “correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, deceduto il 19 luglio 2023 dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale”. In particolare, come si legge nella nota, è stato chiesto che “venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”.
Ma qualcuno si porrà l dubbio che questo grandissimo reporter potrebbe essere stato vittima di un “turbo-cancro” da inoculazione di quesi vaccini Covid che in molteplici occasioni ha difeso e propagandato durante le sue trasmissioni televisive?
Noi speriamo di sì!
Affinché ogni inchiesta si svolga a 360 gradi e non solo nella prima direzione indicata dai giustamente conturbati ed emotivamente scossi familiari. Affinché si possa sapere se il grande investigatore delle misteriose stragi italiane sia stato o meno un’altra vittima del massacro causato dai sieri genici mRNA.
La richiesta di fermare la somministrazione di questi vaccini Covid è stata fatta persino da una ricercatrice dell’Istituto Superiore della Sanità di Roma che ha esplicitamente evidenziato i rischi di tumori. Una delle più importanti ricercatrici di Oncologia della sanità italiana ha confermato l’allarme.
Chi non indagherà in questa direzione farà un torto soprattutto ad Andrea Purgatori che nella sua vita ha sempre voluto cercare la verità.
Carlo Domenico Cristofori
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGES
GOSPA NEWS – BIG PHARMA, VACCINI & COVID
https://www.gospanews.net/2023/06/27/strage-di-ustica-4-piste-sul-missile-israeliano-rivelazioni-del-capo-di-gladio-e-di-ex-mossad-tra-varie-inchieste-giornalistiche/