di Redazione Gospa News
L’inviato di Gospa News Piero Angelo De Ruvo (autore di molteplici inchieste sui danneggiati da sieri genici mRNA in virtù di ex sindacalista militare) ha intervistato il famoso cantante Giuseppe Povia durante un suo concerto a Manfredonia: “Ho fatto altri vaccini nella mia vita, non quello per Covid per motivi scientifici: non chiamatemi NO-VAX…”
Giuseppe Povia, noto semplicemente come Povia (Milano, 19 novembre 1972), è un cantautore, chitarrista e blogger italiano, vincitore del Festival di Sanremo 2006 col brano Vorrei avere il becco.
Povia viene spesso considerata una figura atipica nel mondo della canzone italiana, se da un lato i suoi ammiratori ne apprezzano le capacità di composizione e la profondità dei testi, dall’altro lato viene spesso attaccato e criticato per le sue controverse opinioni. Soprattutto perché è un autentico testimone della fede cristiana in una società sempre più infiltrata dai condizionamenti massonici e ateisti.
Durante la sua carriera ha conquistato 8 dischi di platino e 3 dischi d’oro, oltre a detenere il record di maggior numero di settimane consecutive alla posizione numero 1 nelle classifiche nazionali con “ i bambini fanno oh” (19 settimana consecutive, record accettato dalla FIMI, ma non presente nella top singoli poiché nata dopo l’uscita della canzone).
L’EX VINCITORE DI SANREMO CRITICA IL GIORNALISTA TV BRINDISI
Non è mancata una stoccata finale la stoccata finale al conduttore televisivo Giuseppe Brindisi di RETE4 (presentatore all’evento artistico di natura letteraria e musicale), per le sue posizioni vergognosamente PRO-VAX durante la campagna vaccinale che lo portarono al punto da oscurare metà dell’intervista realizzata dalla troupe di ZONA BIANCA al direttore di Gospa News Fabio Giuseppe Carlo Carisio, contattato per le sue inchieste giornalistiche ma non menzionato in qualità di giornalista con una gravissima violazione della deontologia professionale.
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https://www.gospanews.net/2021/08/04/pro-vax-no-vax-no-cavia-non-coprendo-ma-belo-nuove-specie-umane-dopo-la-pandemia-di-un-virus-da-laboratorio/