DISASTRO MAUI, Spettri Militari: nelle Hawaii Misterioso CyberAttacco, Laser Stellare e Test per Arma a Energia Diretta THOR
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Jeff Hickman, portavoce del Dipartimento della Difesa dello Stato delle Hawaii, ha detto a USA TODAY in una e-mail che la causa dell’incendio è ancora oggetto di indagine, ma non c’è verità nell’affermazione che fossero coinvolte armi energetiche. Ovvero le cosiddette Directed Energy Weapons (siglate DE o DEW in inglese).
Ma lo stesso Hickman si è ben guardato dal commentare il misterioso cyberattacco avvenuto nell’arcipelago americano pochi giorni prima della deflagrazione dei roghi infernali che mille gravissime carenze nella gestione dell’emergenza hanno reso così devastanti per i nativi di Lahaina, la capitale dell’isola di Maui dove sono morte 115 persone e almeno altre 200 persone risultano ancora disperse.
Un Incendio Disastroso simile a quello di Nerone
Questo tremendo incendio
, che molti giornalisti ed esperti ritengono sia stato lasciato proliferare internazionalmente, è stato tale da favorire l’immediata speculazione immobiliare sulle case bruciate degli indigeni che vivevano lì da degenerazioni e da essere congeniale a un piano del World Economic Forum di fare del piccolo e paradisiaco stato USA un’eccellenza nella transizione verso nuove fonti energetiche per residenti abbienti e ricchi turisti.
Vedremo nel dettaglio queste informazioni che contribuiscono a fornire il presunto “movente” della devastazione. Le analizzeremo come se si trattasse di un’inchiesta giudiziaria per un crimine e pertanto verificando anche la sussistenza della “occasione” e dei “mezzi” necessari per attuarlo.
La dinamica riporta alla mente il rogo scoppiato nell’Antica Roma nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 64 (ante diem XV Kalendas Augustas, anno DCCCXVII a.U.c.) nella zona del Circo Massimo e infuriò per sei giorni (secondo Tacito e Svetonio), propagandosi in quasi tutta la città.
«Le fonti antiche considerano quasi unanimemente l’incendio di origine dolosa, sottolineando alcune particolarità del suo andamento, come la velocità di propagazione, il fatto che si fosse espanso in tutte le direzioni, senza seguire la direzione dei venti, il fatto che bruciassero anche edifici in pietra. Ugualmente fu considerata una prova dell’origine dolosa il riaccendersi dell’incendio dopo che sembrò si fosse esaurito una prima volta» scrive Wikipedia fornendo una descrizione che si addice perfettamente anche a quella delle fiamme hawaiane.
«Nessuno poi osava combattere il fuoco, per le ripetute minacce di molti che proibivano di spegnerlo e perché vi erano altri che apertamente lanciavano fiaccole e gridavano d’aver ricevuto ordine di farlo, sia per rubare più facilmente sia effettivamente per aver ricevuto ordini in tal senso» scrisse Tacito negli Annales che, volendo essere uno storico superpartes, riferisce che il disastro si verificò «per caso o per la perfida volontà del principe, gli autori infatti hanno trasmesso l’una e l’altra versione»
Il riferimento è ovviamente a Nerone che incolpò i Cristiani dell’incendio giungendo a perseguitarli per distrarre con “panem et circenses” il popolo romano che continuava a a ritenere l’imperatore il colpevole «poiché s’era sparsa la voce che nel momento stesso in cui la città bruciava egli fosse salito sul palcoscenico del palazzo e si fosse messo a cantare la caduta di Troia, assimilando le sciagure presenti agli antichissimi lutti» e mirava a ricostruire la sua memorabile Domus Aurea.
Il Telescopio delle Hawaii Accecato con un Attacco Cibernetico
L’inquietante attacco con un’arma cibernetica o DE non meglio identificata ha acceccato uno dei più grandi telescopi pubblici delle isole Hawaii, quello di Hilo,
che rappresenta uno dei più importanti centri di osservazione di quell’area del Pacifico e che avrebbe certamente potuto diventare un “testimone” scomodo di eventuali fenomeni artificiali durante il massivo incendio.
La notizia non giunge da un sito complottista ma dalla più importante ed autorevole pubblicazione scientifica mondiale: Science.
Ovviamente gli autori Celina Zhao e Tanvi Dutta Gupta, onde evitare speculazioni giornalistiche che potessero in qualche modo alimentare il falò sulle teorie dell’uso dell’Energia Diretta nell’isola di Maui, pur avendo pubblicato l’articolo il 18 agosto si sono ben guardate dal fare ogni minimo riferimento alla tragedia.
«Il 1° agosto, il telescopio Gemini North alle Hawaii ha interrotto le osservazioni dopo aver segnalato un “incidente informatico”. Più di due settimane dopo, la sua chiusura continua, e un centro della National Science Foundation ha ora chiuso anche altri otto telescopi in Cile. In molti altri sono disponibili solo osservazioni di persona. Mentre gli astronomi si affrettano per continuare a raccogliere dati, NOIRLab, il gruppo finanziato dalla NSF che gestisce telescopi a terra, afferma che il suo team IT sta “lavorando 24 ore su 24” per riavviare i telescopi» si legge nell’articolo di Science.
«L’apparente attacco informatico, i cui autori rimangono misteriosi, rappresenta un ostacolo imprevisto, anche per i ricercatori abituati alla pianificazione di emergenza. Qualsiasi cosa, dal maltempo alla perdita di energia o uno specchio rotto, può riprogrammare i piani di ricerca per i telescopi ottici terrestri. “Siamo abbastanza fortunati da riuscire a superare una notte normale”, afferma Luis Welbanks, postdoc in astronomia presso l’Università dell’Arizona».
«Mentre i gruppi di ricerca sviluppano soluzioni a breve termine, come inviare studenti in Cile per dirigere di persona le osservazioni dei telescopi, gli esperti di sicurezza informatica vogliono che gli astronomi diano priorità alle migliori pratiche per salvaguardare i loro sistemi informatici, come scegliere password complesse e assicurarsi che siano mantenute private. . “Non aiuta costruire la fortezza più forte e impenetrabile del mondo se si dimentica di chiudere a chiave anche una sola porta o finestra”, afferma Patrick Lin, che guida una borsa di studio per la sicurezza informatica spaziale finanziata dalla NSF presso la California Polytechnic State University».
«NOIRLab ha fornito pochi ulteriori dettagli sulla vicenda, anche ai dipendenti. Il centro ha rifiutato di rispondere alla domanda di Science se l’incidente fosse un attacco ransomware, in cui gli hacker chiedono denaro per la restituzione di informazioni o il controllo di una struttura. Un portavoce di NOIRLab dice a Science che il personale informatico del centro sta “lavorando 24 ore su 24 per riportare i telescopi in cielo”» rileva l’articolo che si focalizza sulle problematiche astronomiche ignorando completamente il disastro avvenuto nell’isola poco lontana
«Normalmente, i sistemi informatici di NOIRLab consentono agli astronomi di utilizzare in remoto una varietà di altri telescopi ottici terrestri. Ma il 9 agosto il centro ha annunciato di aver disconnesso la sua rete informatica anche dalla rete degli Osservatori di media scala (MSO) sul Cerro Tololo e sul Cerro Pachón in Cile. Questa azione ha inoltre reso impossibili le osservazioni remote con i telescopi Víctor M. Blanco da 4 metri e SOAR. NOIRLab ha interrotto le osservazioni anche presso altri otto telescopi affiliati in Cile» si legge ancora nel reportage di Science che pare voler ignorare la tragica circostanza di una disconnessione proprio durante il primo giorno di deflagrazione delle fiamme a Lahaina.
Le Colpe Ingiustificabili nella Gestione dell’Emergenza
Sono apparsi innumerevoli articoli su vari siti di contro-informazione sia Italiani che americani nei quali si sono messi in evidenza alcuni punti cruciali in un così colossale fallimento della gestione dell’emergenza tale da farlo apparire come intenzionale.
Cerchiamo di riassumere sinteticamente i punti principali rimandandovi all’ottimo video pubblicato da Massimo Mazzucco su ControTV (in fondo all’articolo) per le spiegazioni più dettagliate:
- la mancata allerta rossa in riferimento ai pericoli del fortissimo vento scatenato dall’uragano Dora transitato accanto all’arcipelago
- la mancata attivazione delle sirene d’allarme degli incendi
- la mancata disattivazione dell’alta tensione dell’energia elettrica per limitare i danni in caso di caduta dei tralicci
- l’improvviso esaurimento delle scorte d’acqua nella rete idrica che hanno reso vano il tentativo di spegnere dei roghi dei Vigili del Fuoco e dei residenti
A questi punti si aggiungono i video diffusi da Health Impact che ha così riassunto una clamorosa denuncia degli abitanti:
«Stanno emergendo molti rapporti e riprese video da parte dei sopravvissuti all’incendio di Maui all’inizio di questo mese. Molti sopravvissuti affermano che la polizia ha impedito alle persone di fuggire, alcuni sostengono che sono sopravvissuti solo perché NON hanno obbedito agli ordini della polizia, mentre altri lo hanno fatto e sono morti» ha scritto il redattore Brian Shilhavy già noto per le sue inchieste sui danni dei vaccini Covid.
La Fuga degli Abitanti interrotta dai Camion della Società Elettrica
Ma notizie inquietanti sulla gestione dell’emergenza arrivano anche da un media di mainstream come NBCNews:
«Tre sopravvissuti agli incendi mortali che hanno devastato Maui hanno detto mercoledì che quando è scoppiato l’inferno, la principale via di fuga fuori città è stata parzialmente bloccata dai camion hawaiani elettrici che hanno ripulito le linee abbattute e sostituito i pali elettrici rotti. Il risultato è stato “un traffico epico da paraurti a paraurti mentre cercavamo di scappare”, ha detto Cole Millington, 26 anni, residente. “Non c’erano agenti di polizia in vista. Quello che c’era erano camion elettrici hawaiani che arrivavano con nuovi pali del telefono”» si legge nell’articolo pubblicato da , and
«“Invece di aspettare che tutti uscissero, stavano bloccando l’unica via d’uscita con i loro grandi camion”. Millington e una delle sue compagne di stanza, Caitlin Carroll, hanno detto che quando hanno iniziato a fuggire da Lahaina intorno alle 16:00. l’8 agosto, i lavoratori della Hawaiian Electric stavano già ripulendo le linee elettriche e i cavi elettrici abbattuti dall’autostrada Honoapiilani» .
«”Lo capisco”, ha detto Millington. “Non vorrai guidare su cavi sotto tensione. Ma cominciavano anche a sostituire i pali mentre tutti cercavamo di uscire. Eravamo tipo, togliti dalla strada e lasciaci andare avanti. “Non aveva senso quello che stavano facendo”, ha detto Millington. “Potevano vedere che il cielo era nero. Potevano vedere che la città era in fiamme. Potevano vedere che il vento stava ancora sferzando tutto intorno”» aggiunge NBC News.
Millington, che ha detto di aver perso la sua casa e i suoi affari a causa degli incendi, ha avvertito i suoi coinquilini, e 15 minuti dopo stavano tutti “staccando” fuori dal parcheggio con le loro auto. Ma l’autostrada principale in uscita da Lahaina, che si trova sul lato ovest di Maui, era già intasata e ci sono volute “più di tre ore” per raggiungere il centro dell’isola. Ha detto che poteva vedere il fuoco che masticava Lahaina “nel mio specchietto retrovisore”.
L’Occasione Perfetta: Cambiamento Climatico Naturale o Geoingegnerizzato?
Il cambiamento climatico ha “amplificato” il fallimento dei funzionari nell’agire adeguatamente sugli incendi di Maui, ha suggerito domenica il governatore democratico delle Hawaii Josh Green. Durante la sua apparizione in “Face the Nation” della CBS, Green ha discusso di quelli che alcune persone hanno considerato errori critici commessi sia dai funzionari locali che dalle società private riguardo al disastro.
Sebbene Green abbia riconosciuto i fallimenti nelle decisioni prese “sul momento” da questi attori, ha anche osservato che questi errori sono stati aggravati dal cambiamento climatico. E’ quanto ha riportato in sintesi il New York Post.
Ma l’esperto di geoingegneria Dane Wigington sul suo sito GeoengineeringWatch.org si è posto ben altre domande insinuando che la “scenografia” necessaria al disastro sia stata accuratamente programmata.
“Anche nell’ultima settimana c’è stata una rapida accelerazione della siccità”, ha detto Venkat Lakshmi, idrologo dell’Università della Virginia (ABC news). “Le siccità improvvise si verificano quando smette di piovere e fa così caldo che l’atmosfera risucchia letteralmente l’umidità dal terreno e dalle piante, rendendole più propense a prendere fuoco (notizie ABC). “Grandi differenze nella pressione atmosferica hanno causato alisei insolitamente forti che ha alimentato le fiamme distruttive, secondo i meteorologi” (ABC news).
Una zona di alta pressione con rotazione in senso orario anormalmente potente a nord delle Hawaii, combinata con l’uragano Dora con rotazione in senso antiorario anormalmente resistente a sud delle Hawaii, ha creato un effetto tunnel del vento a livello della superficie su Maui.
“La convergenza di tutte queste condizioni è solo una coincidenza? Solo atti casuali della natura? Oppure c’è molto di più nella storia che non ci viene raccontata? Quale pezzo del puzzle viene sistematicamente omesso dalla cronaca della catastrofe del collasso climatico degli eventi che si stanno svolgendo in tutto il mondo?” si chiede Dane Wigington.
Il Sospetto dell’Uso di Armi a Energia Diretta
«Ci sono state alcune cose strane nel presunto incendio a Lahaina, nelle Hawaii. In particolare, il portavoce che ha spiegato cosa è successo NON era un funzionario dei vigili del fuoco o qualcuno del governo locale con qualche conoscenza in materia di lotta agli incendi o di emergenze. Troviamo invece il maggiore generale Kenneth Hara, il comandante generale della Guardia nazionale dell’esercito delle Hawaii. Ha dichiarato di non sapere cosa abbia acceso gli incendi. Ma secondo lui la bassa umidità e i forti venti “creano le condizioni per gli incendi”. È un generale dell’esercito; cosa sa degli incendi boschivi?» si domanda il sito britannico d’inchiesta The Exposè.
«C’è motivo di mettere in dubbio l’affermazione del generale. L’incendio avrebbe senso solo se una foresta di alberi circondasse la città di Lahaina. Questo è il primo problema della storia. Non c’è foresta vicino alla città. In effetti, la foto satellitare qui sotto mostra che gli alberi più alti vicino alla città appartengono alla Maui Kuaia Estate Cacao Farm. Gli alberi di cacao sono piuttosto piccoli e hanno un’altezza compresa tra 13 e 26 piedi. Ma quegli alberi si trovano dall’altra parte dell’autostrada, a diverse centinaia di metri dall’edificio più vicino. Che dire degli alberi all’interno della città stessa?»
«Ci sono molti alberi in città. Ma quando guardiamo le foto della città dopo il presunto incendio, scopriamo che gli alberi della città sono per lo più intatti. Stranamente gli edifici che presumibilmente sono stati distrutti da un incendio sono circondati da alberi non toccati dalle fiamme. Qui sta succedendo qualcos’altro» prosegue l’articolo.
This fire thing on Maui doesnt add up. How did all the boats on the water burn as well and there is a perfect circle of fire around the city. pic.twitter.com/Edc5emAwBM
— TRUTH PILLS 💊💊 (@pills_truth) August 11, 2023
«Quel qualcos’altro è energia diretta. Gli edifici furono distrutti da armi ad energia diretta. Le armi ad energia diretta utilizzano le microonde. Causano la distruzione molecolare dei materiali che li assorbono; il legno rimane impassibile perché assorbe pochissime radiazioni a microonde. È simile a come si può mettere un piatto di carta nel forno a microonde senza preoccuparsi che prenda fuoco. Ma se metti un foglio di alluminio nello stesso forno a microonde, inizierà rapidamente a produrre scintille e prenderà fuoco» insinua The Exposè.
In molti hanno segnalato i cerchioni fusi delle auto, le barche incendiate una ad uno in mare, i video che hanno ripreso strani flash nei boschi e tante altre anomalie sospette.
I Sofisticati Strumenti nel Laboratorio militare USA di Maui
Una parziale conferma a tale ardita ipotesi giunge dal sito americano di contro-informazione Veterans Today (su cui scrivo) dove il blogger italiano Claudio Resta ha svelato un’importante scoperta.
«Non tutti sanno che l’AFRL, l’Air Force Research Laboratory Directed Energy Directorate, è presente presso il Maui Air Force Maui Optical and Supercomputing (AMOS) Site. Supponiamo che alla data di inizio degli incendi, anzi proprio nel momento di questo inizio, in questa installazione fosse in fase di sperimentazione un nuovo tipo di arma ad energia diretta, i cui effetti non erano ancora ben noti» ha scritto Resta avventurandosi poi in pindariche e oziose speculazioni filosofiche.
Ecco quindi che le coincidenze intorno al disastro delle Hawaii cominciano davvero a essere troppe per non pensare a un disastro intenzionale simile a quello di Nerone nell’antica Roma.
La giusta “occasione” per il “crimine” è stata fornita dalla siccità in simbiosi ai forti venti ciclonici. I “Mezzi” per compierlo sono configurabili nel misterioso accecamento del telescopio di Hilo, in grado di rilevare anomalie astrofisiche, e nel potente AFRL.
«La libertà di operare e mantenere i satelliti nello spazio è una componente fondamentale della nostra sicurezza nazionale. L’aeronautica americana contribuisce a raggiungere questa libertà, in parte, mantenendo la consapevolezza della posizione e delle capacità di tutti gli oggetti creati dall’uomo nello spazio. Questa consapevolezza è chiamata consapevolezza situazionale spaziale (SSA). Gli scienziati e gli ingegneri dell’Air Force Research Laboratory (AFRL) sviluppano tecnologie che migliorano la capacità della nazione di mantenere la SSA man mano che il numero, le dimensioni, le posizioni e le capacità degli oggetti creati dall’uomo nello spazio evolvono nel tempo» si legge nel PDF di presentazione dell’AFRL che fa capo al DIRECTED ENERGY Directorate del Pentagono, ovvero il Dipartimento della Difesa USA.
«Per assistere questi ricercatori, la direzione dell’energia diretta dell’AFRL gestisce due importanti siti di telescopi utilizzati per far avanzare le tecnologie SSA. Uno di questi siti si trova nella base aeronautica di Kirtland, nel Nuovo Messico, e l’altro sito si trova a Maui, nelle Hawaii. Il sito di Maui è chiamato sito AMOS (Air Force Maui Optical and Super-computing)» si spiega.
«Il sito AMOS è costituito da due strutture che vengono utilizzate insieme per condurre ricerca e sviluppo SSA. La prima struttura è il Maui Space Surveillance System (MSSS) e la seconda è il Maui High Performance Computing Center (MHPCC). Gli obiettivi di ricerca presso il sito AMOS includono rilevamento e identificazione satellitare, compensazione atmosferica e imaging risolto, astrodinamica e metrica orbitale, sviluppo di sensori, propagazione laser attraverso l’atmosfera terrestre, catalogazione di database di immagini satellitari e modellazione e simulazione computerizzata ad alte prestazioni».
«Più recentemente l’AFRL ha installato una stella guida laser al sodio, che ha la capacità di propagare la luce nello strato di sodio dell’atmosfera e creare una stella artificiale. Questa tecnologia di guida laser è attualmente in uso negli osservatori di tutto il mondo» questo è quello che viene comunicato pubblicamente.
L’arma a Energia Diretta THOR nata dalle Ricerche Hawaiane dell’AMOS
Ma non è questo potente raggio, presentato come Fire in the Sky dallo scienziato che ne ha seguito lo sviluppo e l’utilizzo, una delle più sofisticate tecnologie militari sviluppate e testate all’AMOS di Maui dall’Air Force Research Laboratory che ogni anno organizza eventi aerospaziali sponsorizzati dalle più importanti corporations produttrici di armi e sistemi di difesa.
«AFRL è stato il pioniere del primo e unico laser aereo della classe megawatt ed è leader mondiale nell’imaging spaziale da terra utilizzando l’ottica adattiva con un telescopio da 3,5 metri nel Nuovo Messico e un telescopio da 3,6 metri alle Hawaii. Il Direttorato sta trasferendo le tecnologie rivoluzionarie della controelettronica e dei sistemi laser alla tecnologia di sviluppo dei combattenti di guerra come THOR» si legge nel sito ufficiale.
Mentre nella relazione presentata il 13 settembre 2022 al Congressional Research Service americano dal titolo “Department of Defense Directed Energy Weapons: Background and Issues for Congress” si può leggere ogni dettaglio sulla potente arma che porta il nome della divinità norrena che è simbolo del fulmine.
Sotto la voce “Programmi selezionati di Armi Energetiche Dirette dall’Aeronautica Militare” si legge quanto segue:
«L’Air Force sta sviluppando e testando una serie di tecnologie DE attraverso la direzione dell’energia diretta dell’Air Force Research Laboratory (AFRL). La sezione seguente fornisce una breve descrizione degli sforzi selezionati non classificati» tra questi c’è il Risponditore operativo tattico ad alta potenza (THOR dall’acronimo di Tactical High-Power Operational Responder)
«Il dimostratore tecnologico del risponditore operativo a microonde ad alta potenza (THOR), progettato da AFRL in collaborazione con partner industriali, è destinato a fornire un valido sistema d’arma DE C-UAS focalizzato sulla difesa della base aerea a corto raggio. THOR è alloggiato in un contenitore da trasporto standardizzato da 20 piedi che gli consente di adattarsi all’interno di un aereo da trasporto C-130. Secondo quanto riferito, gli utenti possono implementare il sistema in tre ore e utilizzare la sua interfaccia utente solo con una formazione rudimentale. Secondo i comunicati stampa dell’Air Force, THOR ha completato con successo un periodo di test di due anni e informerà gli sforzi successivi sui prototipi» si legge nel rapporto.
Nel 2023 THOR è stato in grado di disabilitare uno sciame di veicoli aerei senza pilota nel poligono di test convenzionale per esplosivi ad alto potenziale e simulazione (gamma di castagne), in un test AFRL (link sotto). Sebbene non agisca con la potenza di un laser quest’arma DE può disabilitare i sistemi elettronici creando quindi anche degli eventuali corto circuiti incendiari.
«Il sistema Phaser a microonde ad alta potenza (vedi Figura 4), sviluppato da Raytheon, è destinato a fornire una capacità C-UAS a corto raggio simile a quella di THOR. Secondo quanto riferito, l’Air Force si è procurata un prototipo di Phaser da 16,3 milioni di dollari per test e valutazioni sul campo all’estero; tuttavia, non è chiaro se il sistema sia stato implementato al di fuori degli Stati Uniti».
Ma non è tutto: «L’AFRL ha assegnato a Raytheon Missiles and Defense un contratto per il test del sistema di difesa della base aerea a raggio esteso a microonde ad alta potenza controelettronico (CHIMERA) nell’ottobre 2020. A differenza di THOR e Phaser, che sono progettati per un C- Missione UAS, il sistema CHIMERA è destinato a essere in grado di ingaggiare UAS a distanze maggiori. Le informazioni non classificate sul sistema CHIMERA sono limitate».
Chi è appassionato di questa tipologia di armi può leggere il rapporto integrale (link in fondo all’articolo) per noi è stato sufficiente mettere in correlazione le sperimentazioni di Maui con una delle più potenti armi DE portatili dell’US Air Force. Per dimostrare che avrebbero potuto avere gli strumenti necessari per un esperimento casuale o intenzionale sufficiente a creare il disastro nella città di Lahina.
La devastazione non è stata comunque sufficiente a fermare l’annuale summit aerospaziale AMOS a Maui che si terrà regolarmente il 19-22 settembre a Wailea: «La decisione della Conferenza AMOS di procedere come previsto non è stata presa alla leggera. Stiamo considerando tutti i fattori, compresi i mezzi di sussistenza e l’economia delle restanti attività commerciali di Maui che dipendono dai visitatori per sopravvivere. Secondo le parole del nostro sindaco e governatore, West Maui (Lahaina) è chiuso ai visitatori, tuttavia, altre parti di Maui, piccole imprese e residenti fanno affidamento su visitatori responsabili per rimanere aperti».
Il Movente della Speculazione Immobiliare a Lahaina…
Ora che abbiamo dimostrato gli indizi probatori necessari a confermare “occasione” e “mezzi” per il devastante incendio veniamo ai moventi che sono ben evidenziati da un’inchiesta di The Exposè e da una di ZeroHedge del celebre giornalista investigativo Tyler Durden.
«Lahaina è stata colpita più duramente che altrove dagli incendi, e si scopre che i proprietari di immobili nella zona sono stati a lungo sottoposti a pressioni per vendere. Quindi ora che il disastro si è verificato, coloro che desiderano mettere le mani su queste proprietà di prima qualità sono in preda alla frenesia. Una residente locale ha fatto notizia in tutto il mondo dopo aver pubblicato un video su questo…» ha scritto ZeroHedge rilanciando un’inchiesta realizzata da Michael Snyder su TheMostImportantNews.
«Riprendendosi nel recente video, la residente delle Hawaii ha detto: “Sono così frustrata dal fatto che investitori e agenti immobiliari chiamino le famiglie che hanno perso la casa, offrendo di acquistare la loro terra. “Come osi fare una cosa del genere alla nostra comunità in questo momento?” Se sei una vittima e ti chiamano, chiedi il nome della loro attività in modo che possiamo farli esplodere”, ha aggiunto. Nella clip afferma di conoscere “personalmente” “più famiglie” a cui sono stati “offerti soldi da investitori e agenti immobiliari”. All’inizio del 2020, la casa media a Lahaina valeva circa 600.000 dollari. Oggi la casa media a Lahaina vale circa un milione di dollari».
«Ora c’è una corsa per trarre vantaggio da coloro che hanno appena visto le loro case bruciate, e la situazione è diventata così grave che persino il governatore hawaiano Josh Green si sta esprimendo contro… Le autorità hawaiane avvertono i residenti che investitori senza scrupoli stanno cercando di approfittare del disastro dell’incendio a Maui per impossessarsi delle proprietà» aggiunge l’articolo.
Ma non è tutto oro quello che luccica nelle parole dei politici. Il governatore hawaiano Josh Green ha rivelato i piani dello stato per l’acquisto potenziale di proprietà nella città balneare di Lahaina, che è stata devastata dal più mortale incendio nella storia moderna degli Stati Uniti.
E il Piano del World Economic Forum per le Hawaii
«La fiducia nel governo è diventata così compromessa che gli abitanti di Maui non hanno più fiducia nel governo e ritengono che il motivo sia stato quello di promuovere presumibilmente l’agenda delle “città intelligenti”, attribuita al World Economic Forum» scrive invece The Exposè.
«Un articolo del 2018 del World Economic Forum mostra che avevano intenzione di farlo. Le Hawaii sono il primo stato degli Stati Uniti a funzionare interamente con energia pulita. C’è anche un articolo del World Economic Forum che parla della loro alleanza per la creazione di Smart City. Hanno pavimentato il paradiso…» aggiunge Patricia Harrity sul giornale online britannico.
«Inoltre le Hawaii sono state costrette ad accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili. Allo stesso tempo, sta attribuindo importanza alla promozione dei veicoli elettrici (veicoli elettrici) come soluzione per allontanarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili, in particolare dal petrolio, e ha stabilito atti di promozione dei veicoli elettrici. “Non ti sembra sempre che tu non sappia cosa hai finché non se ne va”? Il governatore delle Hawaii, Josh Green, selezionato per il ruolo nel 2022, ha dimostrato di essere ansioso di portare avanti l’agenda del WEF quando ha tenuto un discorso ai funzionari governativi alle Nazioni Unite a New York nel luglio 2023».
Coincidenze? Tutte soltanto coincidenze?
Lo possono essere esattamente come il SARS-Cov-2 creato in laboratorio da cui è scaturita “casualmente” la più devastante pandemia della storia sulle cui origini nemmeno il Congresso USA è riuscito a fare del tutto luce a casa degli ostacoli posti dalla direttrice dell’Intelligence Nazionale scelta dal presidente Joseph Biden.
Più di cento persone sono morte arse vive a Lahaina. Non solo carbonizzate ma incenerite come se fossero state bruciate da fiamme così roventi da fondere i cerchioni delle auto.
La loro sorte rimane avvolta in una tragica fatalità come quella dei morti uccisi da misteriosi cecchini nel 2014 durante il golpe a Kiev finanziato dall’amministrazione Obama-Biden e da George Soros che ha portato alla guerra in Ucraina.
Citiamo queste due vicende perché rappresentano due enigmi inquietanti che si vanno aggiungere al massacro dell’11 settembre 2001 al World Trade Center di New York dove tra i dirottatori c’erano due collaboratori della CIA e dove crollò anche l’edificio n. 7 nonostante non fosse stato colpito da nessun aereo.
Tutte trame losche e agghiaccianti in cui si staglia lo spero dei sordidi burattinai del Nuovo Ordine Mondiale e che rendono alquanto credibile la scenda del l’ipotetico tremendo crimine di Maui.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Gospa News su Telegram
MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – GEOPOLITICA – ECONOMIA
GOSPA NEWS – INTELLIGENCE – OSINT – LOBBY ARMI
https://www.gospanews.net/2021/09/11/11-settembre-levitabile-strage-permessa-dalla-cia-aiuto-al-qaeda-in-afghanistan-e-nei-balcani-ostacolo-il-super-agente-fbi-john-oneil-morto-nel-wtc-dopo-un-complotto/