STRAGE BUS: OMBRE SULL’AUTOPSIA ALL’AUTISTA. Condotta da Medico PRO-VAX, senza Periti di Parti lese. Ora Nuovo Esame
Nell’immagine di copertina l’autista del bus deceduto Alberto Rizzotto e il medico legale Guido Viel autore di una ricerca scientifica da estremista PRO-VAX che poi negò la correlazione malore-vaccino Covid in un’altra autopsia su un 61enne morto 3 giorni dopo l’inoculazione
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Attesa per l’Autopsia sul Cuore dell’Autista
AGGIORNAMENTO DEL 30 OTTOBRE 2023
«Stiamo predisponendo un nuovo accertamento autoptico specifico sulla funzionalità cardiaca – ha annunciato il procuratore di Venezia -. Stiamo notificando in queste ore l’incarico per l’approfondimento sul cuore dell’autista per avere, alla fine, un quadro complessivo. E proprio per questo provvediamo a fare anche esami che non sono probabilmente necessari».
Il tutto, secondo il magistrato, con avviso alle parti «in modo ci sia la massima partecipazione e contraddittorio, per poi giungere a linee comuni».
Sembra la congrua e prudente risposta della Procura alle polemiche innescate dalle proteste di piazza a Mestre e dall’articolo di Gospa News che ha messo in evidenza come la precedente perizia sia stata condotta da un medico PRO-VAX e senza la presenza dei periti delle parti lese per alcune complicazioni procedurali…
Un Caso delicato in mano a un Medico estremista PRO-VAX
ARTICOLO DEL 17 OTTOBRE 2023
«Una proposta avanzata è quella di introdurre una sorta di “impegno medico involontario” che non sia strettamente coercitivo per tutti coloro che sono infetti da COVID-19. Ciò potrebbe assomigliare all’approccio adottato per le vaccinazioni obbligatorie, eventualmente aumentando le multe per chi non rispetta le norme, o registrandole sul casellario giudiziario per indurre i cittadini a prestare maggiore attenzione al rispetto delle regole».
Trasudano di estremismo Pro-Vax le parole scritte in una ricerca pubblicata nel n. 48 del febbraio 2021 di Elsevier-Science Direct da uno dei due periti incaricati dalla Procura di Venezia di effettuare l’autopsia sul corpo dell’autista de bus della strage di Mestre.
Il medico legale Guido Viel, professore associato dell’Università di Padova, le ha sottoscritte insieme a vari colleghi tra cui l’ex direttore dell’Unità operativa di Medicina legale di Padova e vice direttore Dipartimento di Scienze Cardiache, Toraciche, Vascolari e Sanità Pubblica (dove opera Viel), il professor Massimo Montisci, finito di recente in due scandali giudiziari per perizie false.
Parole che pesano come macigni nel giorno in cui si terrà il funerale del conducente Alberto Rizzotto con la successiva cremazione del corpo, voluta dalla famiglia e dal padre ex generale dell’Aeronautica Militare, che renderà l’esame necroscopico irripetibile sebbene viziato da una lacuna procedurale enorme.
Le esequie si terranno oggi, martedì 17 novembre, presso la chiesa di Tezze di Vazzola e saranno officiate dal parroco, don Alberto Basso. L’estremo saluto sarà preceduto dalla recita del Santo Rosario. Dopo il rito funebre avverrà la cremazione della salma.
Il Sospetto Malore, la Fuga di Notizie e le Complicazioni Procedurali
La morte di Rizzotto era stata attribuita a un presunto malore improvviso dal governatore del Veneto Luca Zaia destando gravi sospetti tra i suoi amici che sui social avevano segnalato non meglio precisati disturbi di cui si sarebbe lamentato il deceduto dopo aver fatto le vaccinazioni antiCovid, tanto da indurlo a iscriversi al gruppo FB “Danni Collaterali”.
Ma una clamorosa e misteriosa fuga di notizie ha vanificato il prolungato e rigoroso riserbo del procuratore di Venezia Bruno Cherchi giungendo a smentire tale circostanza e ad affermare che non c’erano evidenze di malore sebbene ancora mancasse il fondamentale esame del cuore dell’autista.
A causa della nazionalità straniera delle 21 vittime e dei 15 feriti dell’incidente mortale plurimo del 3 ottobre scorso in cui il veicolo precipitò dal cavalcavia della Vempa mentre portava i turisti al camping di Marghera, la Procura è riuscita a notificare la comunicazione di quell’atto d’indagine irripetibile alla maggior parte delle parti lese.
Soltanto giovedì 12 ottobre, infatti, successivamente all’esecuzione dell’autopsia e prima dell’incarico al perito per l’esame del guardrail, il Gip del Tribunale ha nominato una curatrice speciale, l’avvocatessa Mariangela Semenzato, per la tutela legale dei minori e dei feriti che sono ancora incapaci di prendere decisioni. Quest’ultima seguirà 8 casi mentre ne ha affidati altre 8 tra i colleghi Luca Mandro e Giuseppina Grofcich.
Abbiamo parlato telefonicamente con l’avvocato Mandro che ci ha confermato che al momento nessuno di loro – ma nemmeno l’avvocato Silvia Trevisan che insieme allo studio CBA difende un passeggero tedesco che ha perso la figlia Charlotte di 3 anni – pare intenzionato a chiedere una controperizia di parte che potrebbe far sospendere la cremazione della salma.
Ecco pertanto che una concatenazione di episodi sta dando un peso enorme alla perizia del dottor Viel (e di un altro collega) che, nonostante un palese pregiudizio nei riguardi dell’eventuale correlazione malore-vaccinazione Covid, in qualità di esperto di medicina legale cardiovascolare è chiamato anche a esaminare il cuore del quarantenne Alberto Rizzotto.
Anche gli indagati (due funzionari pubblici e il titolare della ditta proprietaria del bus) non hanno potuto prendere parte all0autopsia in quanto iscritti nel registro degli indagati solo successivamente,
La Correlazione Malore-Vaccino Negata in un precedente Decesso
La questione assume dei risvolti particolarmente preoccupanti se si considera che il professor Viel, in qualità di perito del pm, ha già manifestato l’orientamento negazionista della correlazione tra “vaccino Covid e decesso” nel clamoroso caso di un 51enne morto in Veneto nell’agosto 2021 tre giorni dopo l’inoculazione della prima dose.
Si tratta di Alessandro Cavarretta di Mira (Venezia) la cui morte è stata oggetto di richiesta di archiviazione da parte della magistratura veneziana proprio sulla base della perizia del cardiologo che non rilevò segni di trombosi o tromboembolia ma un problema cardiaco (articolo Mattino di Padova).
Tale problema al cuore non fu peraltro ritenuto correlabile a quelle miocarditi letali che l’European Medicines Agency (EMA) nel mese di settembre ha invece ritenuto associabili ai sieri genici mRNA Comirnaty (Pfizer-Biontech) e Spikevax (Moderna) tanto da indurre 7 eurodeputati a presentare un’interrogazione alla Commissione Europea per sollecitare la revoca dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei vaccini Covid monovalenti.
Peraltro, l’avvocato dei familiari di Cavarretta avrebbe poi fatto opposizione all’archiviazione.
Il Conflitto d’Interessi dell’Università delle Ricerche mRNA con le Big Pharma
Le ombre di un ipotetico conflitto d’interessi sul dottor Viel si allungano anche in relazione alla circostanza che lavora nell’Università di Padova che è sede e promotrice della Fondazione Centro Nazionale di Ricerca “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA” in partnership con le Big Pharma dei vaccini Pfizer, Biontech, AstraZeneca e la società farmaceutica ove lavora il marito della presidente della Commissione Europea, Ursula von Der Leyen.
Con tutti i medici legali che ci sono a Venezia e nel Triveneto proprio su quello padovano doveva cadere la scelta dei magistrati?
Appare un evidente grossa svista dinnanzi ai colossali interessi che sono in gioco in Italia mente sta per partire la campagna vaccinale e aumentato le ricerche scientifiche internazionali sulla pericolosità dei sieri genici mRNA.
Siamo ben lungi dal voler dubitare della professionalità del professor Viel, ma siamo altrettanto consapevoli che la sua giovane età e sana ambizione di carriera potrebbero esporlo a condizionamenti pregiudiziali e ambientali che certo non aiuterebbero a fare luce sui motivi della tragedia del bus dando una risposta alla sete di giustizia e verità dei parenti delle vittime.
La Ricerca che Evoca le Leggi Fasciste per l’Emergenza Covid
Purtroppo però le parole che ha scritto nella ricerca intitolata “Legal scenarios in the coronavirus time: Medico legal implications in the aspects of governance” sono davvero pesanti e palesano un orientamento sanitario che di fatto prefigura il concetto di Trattato Pandemico ogg all’esame dell’OMS tra mille polemiche.
«Nel caso delle malattie infettive come la Covid-19, l’inaffidabilità della proposta di ricorso all’impegno medico coercitivo o a soluzioni simili (in termini di riduzione del rischio di diffusione del virus) ha portato a giudicare tali opzioni incostituzionali, date le carenze della normativa normativa vigente in materia. Questa ipotesi è francamente difficile da condividere. Lo scopo del ricovero ospedaliero e della quarantena, oltre a liberare più rapidamente il paziente dal virus, è quello di contenere la diffusione incontrollata dell’infezione e il conseguente rischio di danni più o meno gravi, o addirittura mortali, per una pluralità di individui».
«Ora che la priorità sembra essere il contenimento della diffusione del virus, si è parlato anche di applicare le leggi sulla pubblica sicurezza, che risalgono agli anni in cui l’Italia era fascista. I prefetti (rappresentanti locali del governo centrale) hanno ampi poteri in materia di sicurezza pubblica e sanità pubblica, ma le modalità previste per il loro utilizzo sono anacronistiche e non più in linea con l’evoluzione della sensibilità politica nel corso degli anni».
Ha scritto Viel con altri colleghi nello studio pubblicato su Science Direct che vede tra i firmatari più illustri il professor Massimo Montisci poi finito nella bufera per varie imbarazzanti inchieste giudiziarie.
I Guai Giudiziari del direttore di Medicina Legale di Padova
Prima di continuare a leggere la ricerca del dottor Viel facciamo un inciso e riportiamo alcuni passi dell’articolo pubblicato da Il Gazzettino in data 8 marzo 2023 sul suo “capo” Montisci:
I guai per l’ex direttore dell’Unità operativa di Medicina legale, il professore Massimo Montisci, sembrano non finire mai. Ieri al Tribunale di Bolzano, durante il processo per il delitto della pachistana Fatima Zeeshan uccisa dal marito, il pubblico ministero Sara Rielli ha accusato Montisci, consulente per la difesa dell’imputato Mustafa Zeeshan, di presunta frode in processo penale e ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura.
Il docente universitario, lo scorso 18 gennaio, aveva incassato la sua terza condanna in poco meno di due anni. Al professore sono stati inflitti due anni di reclusione, senza la sospensione condizionale della pena, per il reato di favoreggiamento. Il caso riguarda la morte di Cesare Tiveron.
Il pensionato che il 13 settembre del 2016 in via Gattamelata a Padova, davanti alla sede dello Iov (istituto oncologico veneto), in sella al suo scooter ha impattato contro la Fiat Bravo di proprietà della Regione, guidata da Giorgio Angelo Faccini (patteggiò un anno e due mesi per omicidio stradale) e con a bordo Domenico Mantoan l’allora direttore generale della sanità veneta.
L’autopsia sul corpo del 72enne è stata eseguita da Montisci che ha messo in luce come la causa del decesso del pensionato non fosse stata la diretta conseguenza dell’incidente stradale, ma la dissecazione dell’aorta. Ed è qui che la Procura ha contestato al professore il favoreggiamento nei confronti dell’autista Faccini. Ma c’è di più, perché è stato accusato anche di depistaggio: in quanto ha ostacolato l’indagine per il delitto di omicidio stradale, affermando il falso sulle cause della morte di Tiveron.
L’ex direttore di medicina legale il primo aprile del 2021 aveva patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, per truffa pluriaggravata e abuso d’ufficio.
Il docente aveva in precedenza compiuto, con un atto notarile, un’offerta reale di pari importo – 25 mila euro ciascuno – ai due enti costituiti parte civile. L’Azienda ospedaliera e l’Università di Padova. Nelle sue tasche erano entrati compensi non dovuti per 200 mila euro assumendo e svolgendo una serie di incarichi privati, nel periodo compreso tra il maggio 2014 e il dicembre 2019, senza avere ottenuto l’autorizzazione dell’ente di appartenenza. Un anno più tardi, il 5 giugno dell’anno scorso, Montisci in rito abbreviato è stato condannato a un anno e 2 mesi per evasione fiscale.
Studio del Medico Legale Viel: “Vaccini Obbligatori e Aumentare le multe”
Leggiamo quindi altri passaggi illuminanti nella ricerca pubblicata da Montisci e Viel:
«Purtroppo non esistono ancora piani concreti per affrontare i singoli aspetti cruciali dell’emergenza sanitaria pubblica nei prossimi mesi, ora che le persone sono tornate al lavoro, scuole e università hanno riaperto i battenti e il virus è destinato a diffondersi ulteriormente . C’è poi il problema del rapporto tra negazione, scarsa consapevolezza e disinformazione, e le conseguenze sulla salute delle comunità, che potrebbe essere oggetto di un lungo e interessante dibattito».
«Una proposta avanzata è quella di introdurre una sorta di “impegno medico involontario” che non sia strettamente coercitivo per tutti coloro che sono infetti da COVID-19. Ciò potrebbe assomigliare all’approccio adottato per le vaccinazioni obbligatorie, eventualmente aumentando le multe per chi non rispetta le norme, o registrandole sul casellario giudiziario per indurre i cittadini a prestare maggiore attenzione al rispetto delle regole».
«In conclusione, raccomanderemmo la creazione di una sorta di “codice legislativo sulla sanità pubblica ai tempi del coronavirus” e un insieme di norme condivise per l’Europa (se non per il mondo, attraverso l’ONU o l’OMS). Ciò potrebbe fornire agli operatori del settore e al grande pubblico un insieme di regole chiare e semplici per regolare la situazione attuale. L’oceano di consigli sulla salute pubblica attualmente disponibile soffre ancora di numerose lacune nella nostra comprensione della biologia dell’infezione da COVID-19 e del problema critico delle persone infette ma prive di sintomi».
In queste righe lo studio dei due medici legali Viel e Montisci, di fatto, prefigura il Trattato Pandemico che oggi vorrebbe imporre l’Organizzazione Mondiale per la Sanità diretta dall’ex ministro etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, pupazzo del regista dell’immunizzazione globale Bill Gates.
«Ci auguriamo che, così come imparano dalla pandemia di Covid-19, anche i vari governi locali siano in grado di prevedere le conseguenze di alcuni comportamenti sulla diffusione del contagio – si legge ancora nel studio – Quando sapremo quale comportamento è più dannoso per la salute pubblica e personale, saremo maggiormente in grado di giustificare a priori le limitazioni a determinate libertà. Potremo anche perseguire o, meglio ancora, prevenire comportamenti inappropriati (anche di lieve entità) delle persone, difficilmente tracciabili e rintracciabili “a posteriori”, come la incongrua gestione degli ambienti COVID-safe sul lavoro, a scuola, sul lavoro trasporti pubblici e così via».
La ricerca fu pubblicata il 26 dicembre 2020 da ricercatori dei Dipartimenti dell’Università di Padova di Scienze Cardiache, Toraciche, Vascolari e Sanità Pubblica, di quello di Medicina Molecolare, e infine di quello di Medicina e Chirurgia, Università di Parma.
Com’è noto il primo aprile del 2021 il Governo Draghi scelse davvero la linea coercitiva dei vaccini obbligatori per gli operatori sanitari (e poi per altre categorie professionali) grazie all’esperienza del Ministro della Giustizia Marta Cartabia che nel suo precedente ruolo di giudice della Corte Costituzionale aveva scritto la sentenza in difesa del Decreto Lorenzin per le 10 vaccinazioni obbligatorie in età scolare dopo il ricorso della Regione Veneto intentato dal presidente Luca Zaia che nei giorni scorsi è stato il primo a ipotizzare il malore dell’autista.
L’appello Tardivo per Fermare la Cremazione della Salma
Un’associazione di Mestre, da noi contattata senza successo per avere ragguagli su iniziative legali specifiche, ha lanciato sui social una petizione per fermare la cremazione dei resti mortali dello sfortunato conducente Alberto Rizzotto.
Ciò accade all’indomani di un altro incidente avvenuto a Mestre nel quale l’autista del bus ha confermato ai soccorritori di essere stato vittima di un malore e sul quale il Coordinamento Unitario di Base (CUB) del Veneto ha chiesto di fare luce anche per questo dilagante fenomeno dei malori improvvisi, oggetto anche dell’interrogazione dell’eurodeputata Francesca Donato.
Purtroppo crediamo che sia ormai troppo tardi per fermare la sepoltura della verità sul suo decesso e pertanto l’epitaffio sulla sua disgrazia e su quella di altre 21 vittime sarà scritto da un esperto di cardiologia che è anche estremista pro-VAX e ha negato una correlazione tra siero genico Covid e patologia cardiaca nonostante oggi sia stata un’eventualità conclamata anche dall’EMA.
C’è da augurarsi che la Procura di Venezia indaghi sulla fuga di notizie relative alla curiosa anticipazione sull’esito dell’autopsia…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID, BIG PHARMA & VACCINI
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
https://www.gospanews.net/2023/09/30/al-via-la-campagna-di-vaccinazione-con-doppia-licenza-di-uccidere-mix-pericoloso-mrna-covid-antiflu-in-4mila-domani-a-milano-a-rischio-turbocancro/