Nell’immagine di copertina il sacerdote don Marco Begato, preside di una scuola cattolica bergamasca, accanto all’immagine di repertorio di un bambino timoroso della vaccinazione
Introduzione di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Pubblichiamo con piacere quanto ricevuto dal Gruppo “Verità e riconciliazione” a proposito della Lettera da loro inviata ad alcune testate cattoliche italiane e già rimbalzata sulla stampa nazionale come diffuso già dall’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa. L’Osservatorio è stato fondato da Monsignor Giampaolo Crepaldi, dalla Pasqua 2023 Vescovo Emerito di Trieste dopo anni di reggenza della Diocesi in cui continua vivere.
Proprio la voce dell’alto prelato Crepaldi si è fatta ripetutamente sentire durante l’emergenza pandemica segnalando il rischio di una globalizzazione sociale finalizzata a privare i diritti fondamentali di libertà degli Italiani e dei Cristiani attraverso imposizioni socio-sanitarie estremamente rigorose e invasive, ecco perché Gospa News ha deciso, arbitrariamente, di inserire alcuni link sui suoi interventi pur non essendo tra i firmatari della lettera.
Tra i firmatari spicca anche il nome di don Marco Begato, preside e docente di una scuola cattolica nel Bresciano ma anche membro del Collegio degli Autori dell’Osservatorio Van Thuan, che ha illustrato in un precedente comunicato il progetto “Chiesa in Ascolto” in difesa dei vaccinati danneggiati o di supporto ai parenti delle vittime da sieri genici mRNA Covid.
All’interno della lettera sono stati inseriti a posteriori anche alcuni link alle precedenti inchieste di Gospa News molto attinenti con gli argomenti trattati nella lettera aperta purtroppo ignorata dai media di mainstream cattolico come ha spiegato il divulgatore inviandola a tutti i siti d’ispirazione cristiana.
«Gentili amici, professori, giornalisti, vi scrivo a nome del gruppo Verità e Riconciliazione, che raduna da due anni decine di preti e religiosi, distanti dalla narrazioni imposte in tema di lock-down e vaccinazioni. In allegato trovate la presentazione della nostra iniziativa e la lettera che abbiamo deciso di pubblicare e diffondere il più possibile. Mandata alle redazioni cattoliche e rimasta senza risposte significative, la lettera chiede conto del silenzio dei nostri media ecclesiali attorno al dramma degli affetti avversi del vaccino. La richiesta che vi facciamo è quella di aiutarci a diffondere la lettera e l’elenco di firmatari» ha scritto don Marco.
LETTERA DI “VERITÀ E RICONCILIAZIONE” ALLE TESTATE CATTOLICHE ITALIANE
NB – Tutti i link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori
Cari Direttori e cari membri della redazione di Avvenire, Osservatore Romano, e di Famiglia Cristiana.
Siamo un gruppo di amici sacerdoti, religiosi, laici e scriviamo anche a nome di malati e persone che risentono ancora le conseguenze dei vaccini per il CoViD-19. Siamo lettori di quotidiani, di riviste e organi di stampa cattolici che per statuto sono al servizio del Vangelo e della vita della Chiesa.
Ora, dopo aver molto riflettuto e facendo eco a tanti che ci chiedono di intervenire, abbiamo aderito al loro desiderio, che era maturato anche in noi, di porvi una domanda che a tutti sta a cuore; e cioè conoscere il perché nelle vostre pagine, dopo le campagne vaccinali anti-CoViD 19, non si è data, secondo noi, sufficiente documentazione delle reazioni avverse e purtroppo delle morti causate da quello che ormai per stessa ammissione delle case produttrici si può chiamare un farmaco sperimentale (l’opposto di ciò che è un vaccino). La nostra non è una critica alla passione di chi ha sostenuto in buona fede le campagne vaccinali e si è fidato di ogni proposta più o meno testata. Le scelte libere meritano il nostro rispetto.
Chiediamo però che in un dibattito, oggi molto forte e talora ricco di polemiche, possa trovare spazio anche questa nostra povera voce pacata che non ha pretese di imporre agli altri le proprie convinzioni. L’unica aspirazione è stimolare una informazione il più completa possibile e per questo amante della verità tutta intera, avendo molti più dati oggi a disposizione: una stampa che comunichi i varî aspetti del problema, realizzando così in pieno quel diritto all’informazione che ci pare la Chiesa sempre proclami. D’altronde Gesù stesso afferma «la verità vi farà liberi», e dice di Sé stesso: «Io sono la Verità».
Nel documento “Inter mirifica” del Concilio Vaticano II, al n. 5, si precisa così il diritto all’informazione: «Il retto esercizio di questo diritto esige che la comunicazione sia sempre verace quanto al contenuto e, salve la giustizia e la carità, completa; inoltre, per quanto riguarda il modo, sia onesta e conveniente, cioè rispetti rigorosamente le leggi morali, i diritti e la dignità dell’uomo, sia nella ricerca delle notizie, sia nella loro diffusione. Non ogni conoscenza infatti giova, “mentre la carità è costruttiva” (1 Cor 8,1)».
In quest’ultimo periodo tante notizie non vere, e talora persino volutamente occultate e che ormai i social definiscono menzogne, sono venute fuori anche tramite intercettazioni telefoniche e ambientali di dominio pubblico e indagini scientifiche mirate e non soggette a interessi di parte. Stimolati dalla sfiducia che tanti cominciano a nutrire verso la comunicazione oggi così pervasiva, e consapevoli della nostra responsabilità di pastori d’anime, chiediamo che le pagine della stampa cattolica possano essere luogo di ampio dibattito per pervenire alla dovuta completezza dell’informazione.
Questo costituirebbe, a nostro avviso, una risposta evangelica al dovere di rendere la carità della verità a tutti i nostri fratelli. Ci domandiamo inoltre se il dovere morale di servire la verità e, grazie all’indispensabile servizio che voi svolgete nella Chiesa e nella società, di difendere i più deboli e smarriti, sia stato realmente esercitato dai vari organi e media cattolici.
Ormai tutti sanno che ricercatori australiani hanno provato che la proteina Spike -Sars-CoV-2 è tossica e produce una svariata serie di malattie. Ricercatori di altri Stati hanno invece dimostrato che i sieri ad mRNA producono una risposta immunosoppressiva, moltiplicando le reinfezioni da CoViD.
Secondo voi, non sarebbe opportuno e onesto comunicarlo alle persone, affinché siano completamente al corrente quando intendono sottoporsi volontariamente, e non obbligate per legge, a iniezioni che promettono benefici che alla prova delle sperimentazioni non sembra che si siano del tutto dimostrati tali e quindi da non considerare benefici reali?
Molte persone che conosciamo e che hanno visto scomparire rapidamente alcuni loro cari si domandano se non sarebbe giusto informare di tutte le morti per malori improvvisi e dei danneggiati da “vaccini”, oltre che, come ora anche in parlamento viene chiesto da alcuni rappresentanti del popolo italiano, di fermare ogni deriva di controllo autoritario della società civile, su base sanitaria.
Queste domande, finché resteranno senza risposta, non lasceranno in pace noi e molte persone che il nostro ministero pastorale ci fa incontrare e che chiedono conforto, sostegno, spesso sentendosi isolate e talora persino abbandonate dalla Chiesa. Siamo certi che questi interrogativi sono ben presenti anche in voi e vorremmo che grazie a questa nostra riflessione, vi sia possibile più facilmente affrontarli. Siamo infatti persuasi che quanto sta emergendo non può lasciare tranquilli neppure voi, specie sapendo che la carità «non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità» (1 Cor 13,6), e non delle omissioni.
Siamo certi che coglierete lo spirito collaborativo di questo intervento che riprende riflessioni certamente a voi ben note e che ci capita di ascoltare da persone talora molto risentite verso la società e persino verso la Chiesa, e speriamo che ci dedicherete un po’ del vostro tempo.
In “Fides et Ratio”, san Giovanni Paolo II ha parlato dell’importanza dell’amicizia (della fede) per la ragione. Anche noi vogliamo proporvi le sue parole, ma trasponendole a vantaggio di un clima sereno che non accusi nessuno di “complottismo”, ma stia attento alla verità tutta intera, che non è più quella del filosofare a cui faceva riferimento il papa polacco, ma che non smette di essere orientata, come ogni verità, all’unica Verità che è Nostro Signore:
«Non si dimentichi che anche la ragione ha bisogno di essere sostenuta nella sua ricerca da un dialogo fiducioso e da un’amicizia sincera. Il clima di sospetto e diffidenza, che a volte circonda la ricerca speculativa, dimentica l’insegnamento dei filosofi antichi, i quali ponevano l’amicizia come uno dei contesti più adeguati per il retto filosofare» (§ 33).
Non si potrebbe dire lo stesso, mutatis mutandis, per l’informazione?
Vi ringraziamo fin d’ora se vorrete accogliere in un contesto di amicizia questo nostro richiamo. Sappiamo quanto sia complesso il lavoro della comunicazione nella Chiesa e dalla Chiesa, condizionato com’è da tanti elementi che all’uomo qualunque sfuggono, e per ciò vi auguriamo di non trascurare niente di ciò che conta agli occhi di Dio. Grazie per il vostro ascolto e la vostra attenzione. Vi chiediamo di pubblicare questa lettera. Siamo, come potete notare, persone che da diverse parti d’Italia vi fanno pervenire la loro voce e quella di tante persone.
Firmatari: P. Giuseppe Agnello, diocesi di Patti (ME); Federica Angelini del Comitato “Ascoltami”; P. Marco Begato, religioso; don Angelo Boattin, diocesi di Massa Carrara – Pontremoli; fratel Tommaso Bogliacino, piccolo fratello del Vangelo; don Luigi Bonarrigo, diocesi di Milano; don Federico Bortoli, diocesi di San Marino Montefeltro; don Armando Bosani, diocesi di Milano; Giuseppina Bruno, laica; suor Patrizia Calosci, eremita; P. Vladimiro Calvari, diocesi di Reggio Calabria-Bova; don Pietro Cesena, diocesi di Piacenza-Bobbio; don Eugenio Cocco, diocesi di Cagliari; Fabrizio Costa, laico; don Danilo Costantino, diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro; don Paolo Crescini, diocesi di Bolzano-Bressanone; don Eraldo De Agostini, diocesi Novara; don Stefano De Paulis, arcidiocesi metropolitana di L’Aquila; P. Guglielmo Fantuzi, diocesi di Pescia (PT); don Alessandro Giannattasio, diocesi di Milano; don Daniele Leoni, diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro; Ciro Lomonte, laico; Frà Luigi Lorusso, diocesi di Pescia; diacono Fabio Mondani, diocesi Arezzo-Cortona Sansepolcro; don Diego Minoni, diocesi di Milano; Antonina Muceo, laica; don Mario Oliva, arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela; Flaviano Patrizi, Himmel edizioni; don Dario Pedretti, diocesi di Brescia; don Emanuele Personeni, diocesi di Bergamo; P. Mario Ramello, religioso della diocesi di Genova; don Carlo Romagnoni, diocesi di Milano; don Tullio Rotondo, diocesi di Isernia-Venafro; don Massimiliano Scalici, diocesi di Palermo; don Stefano Tartabini, diocesi di Fermo; P. Andrea Tavolacci, eparchia di Piana degli Albanesi; don Luca Tuttocuore, arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela; don Martino Maria Verdelli, diocesi di Parma; Silvia Vernò del Comitato “Ascoltami”.
L’APPOGGIO DEL VESCOVO D’ERCOLE
Poscritto: «Grazie, cari amici, per aver condiviso con me questa vostra ansia pastorale che anch’io ben conosco e condivido. Il Signore benedica ogni vostro sforzo teso al vero bene della nostra società e della Chiesa. Da lontano vi accompagno con la preghiera.
Vostro + Giovanni D’Ercole vescovo».
Testo dall’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa dal Gruppo “Verità e riconciliazione” a proposito della Lettera da loro inviata ad alcune testate cattoliche italiane e già rimbalzata sulla stampa nazionale. L’Osservatorio aveva già pubblicato anche la Nota “Chiesa in ascolto” ]
La Chiesa in Ascolto a favore dei Danneggiati da Vaccino
di don Marco Begato
NB – Tutti i link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori
Chiesa in ascolto è una iniziativa di una cinquantina di preti da tutta Italia a favore dei danneggiati da vaccino (e di chiunque chieda di essere ascoltato).
I sacerdoti hanno anche preparato una lettera pubblica con cui hanno interpellato le redazioni di Avvenire, Osservatore Romano e Famiglia Cristiana denunciandone il silenzio attorno ai danni da vaccino.
Il Comitato ascoltami [qui] ha compiuto di recente due anni e ha raccolto in questo periodo 4200 iscritti da tutta Italia, vittime delle vaccinazioni Covid-19, per lo più rimaste inascoltate, quando non espressamente umiliate, da parte delle istituzioni governative e sanitarie.
In un frangente storico in cui nel mondo aumentano le documentazioni scientifiche attestanti i reali pericoli e danni da vaccino, il cammino del Comitato si presenta come importante e attuale, destinato a fare molto bene a molte persone e allo stesso senso civico del Paese.
Tra i molti enti rimasti ufficialmente sordi alle richieste di aiuto, ascolto e attenzione, figurano anche quelli ecclesiastici. Vescovadi, parrocchie e ordini religiosi sono stati a più riprese interpellati, prima circa l’opinabilità di una campagna vaccinale coatta e poi circa la vergogna dell’abbandono degli invisibili, le ignorate vittime delle vaccinazioni.
Questa grave lacuna nella pastorale della Chiesa è stata parzialmente colmata dall’iniziativa Chiesa in Ascolto, che vede una rete di consacrati e religiose in collaborazione col Comitato Ascoltami, disposti a ricevere le richieste di ascolto spirituale da parte delle persone danneggiate, nel corpo o nello spirito, negli ultimi tre anni di politiche restrittive e di pastorali defettive.
Abbiamo presentato il gruppo Chiesa in Ascolto anche su altri portali (https://lanuovabq.it/it/un-conforto-ai-danneggiati-ecco-la-vera-chiesa-in-ascolto).
Sacerdoti, religiosi, fedeli e uomini di buona volontà possono scrivere a chiesa.ascoltami@gmail.com, per chiedere sostegno o per proporsi come collaboratori in questo servizio di consolazione spirituale.
Don Marco Begato
FONTI PRINCIPALI DEI LINK
GOSPA NEWS – COVID, BIG PHARMA & VACCINI KILLER
https://www.gospanews.net/2022/05/20/covid-vaccini-sperimentali-e-chiesa-giornata-di-studio-con-frajese-e-giacomini-lo-spirito-umano-alla-ricerca-della-verita-anche-streaming/