GOLPE NATO IN UCRAINA: LA GENESI – 3. Corte di Kiev Condanna i Poliziotti ma Ignora i Misteriosi Cecchini
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
20 febbraio 2014, massacro di Maidan: quattro agenti di polizia sono stati uccisi e 39 feriti da cecchini ribelli; cecchini sparati dagli edifici sotto il controllo dei ribelli; e non si può escludere che otto vittime siano state uccise e 20 ferite da autori “sconosciuti” che non facevano parte della polizia.
E’ quanto sostiene il politologo canadese-ucraino Ivan Katchanovski
All’inizio di ottobre un tribunale di Kiev ha invece condannato quattro poliziotti ignorando queste interpretazioni del massacro che ha fatto da sfondo al colpo di stato di George Soros in Ucraina e al cambio di regime finanziato da molte ambasciate dei paesi della NATO.
I quattro ex ufficiali dell’unità di polizia “Berkut”, da tempo sciolta, sono stati accusati di coinvolgimento nell’uccisione di manifestanti antigovernativi da parte di cecchini e, alcuni giorni fa, sono stati giudicati colpevoli e condannati a pene comprese tra cinque anni e l’ergastolo.
Questo tassello giudiziario rappresenta forse uno dei pezzi più importanti sulla mistificazione del mosaico di un tremendo e sanguinario complotto internazionale che molti giornalisti investigativi stanno ricostruendo da anni.
In tale contesto di ricerca della verità anche Gospa News ha svolto un ruolo assai significativo con le precedenti inchieste dal titolo “GOLPE NATO IN UCRAINA – LA GENESI” in cui abbiamo analizzato l’origine dell’occulta attività di propaganda svolta dall’intelligence anglosassone del cosiddetto FiveEyes (in particolare USA e UK) svolta a partire dal Kiev Security Forum del 2007 e dopo il fallimento della Rivoluzione Arancione del 2004 finanziata da George Soros con il sedicente centro antiviolenza Canvas, erede del gruppo Otpor (resistenza) di Belgrado finanziato dal controspionaggio americano CIA (Central Intelligence Agency).
La Sintesi delle Precedenti inchieste
In quegli articoli abbiamo anche riassunto le scoperte più eclatanti delle inchieste del ciclo Ukraine-Gate e Ukraine-BioLabs che oggi sintetizziamo per i lettori affinché possano leggere con maggiore preparazione l’eccellente articolo dello storico tedesco di fama internazionale Tarik Cyril Amar basato sulle inchieste del collega scienziato canadese-ucraino Ivan Katchanovski.
- Un numero imprecisato di giovani universitari è stato cooptato e istruito da un esperto di intelligence militare del controspionaggio britannico MI6, ovvero gli 007 di Sua Maestà cui è ispirata la famosa saga cinematografica di James Bond, che avrebbe “allevato” anche il presidente ucraino Volodymr Zelensky (prossima inchiesta…).
GOLPE NATO IN UCRAINA: LA GENESI – 2. Obama, Soros, 007 MI6 & Kyiv Security Forum
- La rivolta di piazza Maidan è stata lanciata su Facebook da un reporter islamico di origini afghane che lavorava per una TV finanziata da George Soros e da alcune ambasciate di Kiev di paesi occidentali con un ruolo di preminenza di USA e Regno Unito. Il giornalista, qualche anno dopo il regime-change, è diventato vice direttore dell’Industria Nazionale delle armi a conferma di una evidente vicinanza con ambienti militari e d’intelligence.
- La sparatoria dei misteriosi cecchini sulla polizia e sulla folla è avvenuta secondo le stesse modalità di quella condotta a Caracas nel 2002 da agenti pilotati dalla CIA.
- Ingenti investimenti sull’Ucraina prima del golpe sono stati effettuati dall’agenzia governativa americana USAID (strumento finanziario della CIA) e dalle ONG finanziate da Soros tramite Renaissance International che lo scorso anno sono state premiate con il Nobel per la Pace nonostante la loro collaborazione un complotto di guerriglia militare.
- Nel 2012, durante l’amministrazione USA Obama-Biden, il Dipartimento della Difesa di cui era segretario l’ex direttore CIA Leon Panetta, finanziò l’apertura in Ucraina di 12 laboratori biologici nei quali sono stati condotti esperimenti su virus pericolosi come armi batteriologiche. Tra questi ci fu anche il SARS-Cov-2 del Covid-19, studiato nel 2019 con un progetto finanziato da USAD tre mesi prima della sua comparsa.
- Hunter Biden, figlio dell’allora vicepresidente ed oggi presidente Joseph, è entrato nel Consiglio di Amministrazione della più importante società energetica Burisma ed ottenne laute remunerazioni che gli consentirono di finanziare la società di ricerca biomedica Metabiota, contractor del Pentagono nella gestione dei laboratori batteriologici ucraini.
Il Regime-Change in Ucraina pianificato da Soros a partire dal 1993
- Il piano di regime-change in Ucraina, come in altri paesi dell’ex URSS, fu ventilato da Soros in un articolo pubblicato nel 1993 sul sito di Open Society Foundation in cui teorizzava la necessità della nascita di un Nuovo Ordine Mondiale per il futuro sviluppo della NATO.
https://www.gospanews.net/en/2023/04/18/project-syndicate-funded-by-soros-gates-and-mckinsey-to-promote-ukraine-war-as-rockefeller-council-of-foreign-relations/
- Un progetto osteggiato dall’ex presidente Donald Trump che, soprattutto per il suo desiderio di abbandonare l’Alleanza Atlantica, è stato poi messo sotto impeachment (e assolto) per l’Ukraine-Gate e nel marzo 2023 ha ricevuto il suo primo mandato d’arresto nello stesso giorno in cui è stato recapitato un ordine di cattura internazionale al presidente russo Vladimir Putin per l’invasione dell’Ucraina in difesa delle popolazioni filorusse del Donbass.
L’articolo che state per leggere prova che non si tratta di strane coincidenze geopolitiche…
Cecchini Maidan: il mito fondatore della “nuova” Ucraina si è rivelato una bugia
originariamente pubblicato da Tarik Cyril Amar su Russia Today
Tutti i link alle precedenti inchieste di Gospa News sono stati aggiunti all’indomani dei collegamenti con i temi evidenziati
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All’inizio di questo mese, un tribunale distrettuale di Kiev ha annunciato le sue conclusioni in un caso che si trascinava dal 2015, emettendo condanne a cinque ex agenti dell’unità di polizia “Berkut” da tempo sciolta. L’ex gruppo di polizia è diventato noto a livello internazionale durante le proteste del 2013/14 culminate con il violento “Maidan”.
Accusati di coinvolgimento nell’uccisione di manifestanti antigovernativi da parte di cecchini nel centro della capitale ucraina il 20 febbraio 2014, quattro degli accusati – tre dei quali in contumacia – sono stati giudicati colpevoli e condannati a pene comprese tra cinque anni e l’ergastolo. Uno è stato assolto.
Politicamente, questo è stato, o avrebbe dovuto essere, il processo più importante dell’Ucraina dall’indipendenza del 1991. I giudici hanno chiuso – almeno per ora poiché sono già stati annunciati gli appelli – il tentativo del Paese di fare i conti sul piano giudiziario con il momento più buio di ciò che è accaduto. stata definita una “rivoluzione”, oltre che un “colpo di stato”: la caduta del governo dell’ex presidente Viktor Yanukovich sotto la pressione delle proteste di piazza inizialmente pacifiche, poi violente, e dell’ingerenza occidentale.
Gli eventi che hanno portato al cambio di regime e al riorientamento geopolitico si sono svolti nell’arco di tre mesi, ma l’uccisione di quasi 50 manifestanti in febbraio ha rappresentato un punto di svolta cruciale.
Il caso divenne presto noto come il “massacro dei cecchini” o il “massacro di Maidan”. Le sparatorie sono state attribuite direttamente a Yanukovich e alla sua amministrazione e sembravano escludere il compromesso interno e confermare le narrazioni filo-insurrezionali occidentali e ucraine, presentando la crisi come una lotta per la libertà nazionale e democratica contro un regime corrotto e oppressivo legato a Mosca.
Né il ruolo sproporzionato di un’estrema destra ucraina aggressiva e manipolatrice, né la spietata geopolitica dell’Occidente trovavano posto in questo quadro. Pochi giorni dopo gli omicidi, fallito l’ultimo tentativo di fermare la spirale di escalation con un accordo mediato a livello internazionale, Yanukovich fuggì in Russia e le truppe di Mosca si spostarono in Crimea.
Poi le cose sono peggiorate. Gli scontri tra il nuovo governo di Kiev e i ribelli del Donbass si sono evoluti in una guerra civile regionale inizialmente intensa, poi per lo più a fuoco lento, che ha compreso limitati interventi russi. La migliore possibilità di pace, l’accordo Minsk 2 del 2015, è stato sabotato sistematicamente da Kiev e dai suoi sostenitori occidentali e, dopo il febbraio 2022, l’Ucraina è diventata il teatro di una guerra per procura dell’Occidente collettivo contro la Russia.
Approfondimento: L’ex leader tedesco afferma che gli USA hanno impedito all’Ucraina di firmare un accordo di pace nel 2022
L’Occidente e l’Ucraina rischiano ora di perdere questo conflitto con un costo immenso in termini di vite umane e ricchezza, soprattutto per l’Ucraina. La tensione internazionale è estremamente elevata, la fiducia è evaporata e una comunicazione significativa è quasi impossibile.
L’Ucraina e il mondo potrebbero trovarsi in una posizione molto migliore se gli ultimi giorni di febbraio 2014 si fossero svolti diversamente, consentendo il compromesso già negoziato tra il governo ucraino e gli insorti.
Il massacro di Maidan non fu l’unico, ma il più importante passo verso un conflitto in continua espansione, soprattutto perché la narrativa occidentale dominante sugli omicidi è rimasta la stessa, incolpando solo il vecchio regime e rifiutando qualsiasi sfida alla narrazione come un tentativo di “guerra dell’informazione” pro-russa.
Questa era la storia perfetta, in breve, per legittimare emotivamente non solo il sostegno ma anche il sostegno acritico a Kiev, il rifiuto e il sabotaggio di qualsiasi concessione ai ribelli interni dell’Ucraina nell’Est e diffamando qualsiasi cooperazione efficace con Mosca.
Ma cosa succederebbe se non ci fosse stata detta la verità sugli omicidi? Questa è l’affermazione chiave avanzata dal politologo canadese-ucraino Ivan Katchanovski. Katchanovski (che ha recentemente denunciato lo scandalo relativo all’onorificenza di un veterano delle Waffen-SS da parte del parlamento canadese) sostiene da tempo che
“Il massacro di Maidan è stato un’uccisione di massa sotto falsa bandiera di… manifestanti e… polizia al fine di prendere il potere in Ucraina. È stato condotto con il coinvolgimento di elementi oligarchici e di estrema destra dell’opposizione Maidan utilizzando gruppi nascosti di cecchini Maidan negli edifici controllati dal Maidan”.
I ricchi dettagli delle scoperte di Katchanovski non possono essere riprodotti qui, ma vanno sottolineati tre punti: i cecchini appartenenti alla parte degli insorti hanno iniziato a sparare contro la polizia la mattina del 20 febbraio; posizioni chiave, come l’Hotel Ukraina e una serra, da cui questi poliziotti furono attaccati e successivamente anche i manifestanti di Maidan, erano e rimasero sotto il controllo delle unità ribelli (non della polizia); e dopo le 9:00 anche i manifestanti sono stati colpiti da cecchini ribelli (di nuovo: non dalla polizia).
In sintesi, secondo le conclusioni di Katchanovski, sono accadute due cose: i cecchini ribelli hanno prima sparato alla polizia per provocare un’escalation, e poi hanno anche ucciso i manifestanti, cioè quelli dalla loro stessa parte. Allo stesso tempo Katchanovski non esclude la possibilità che la polizia abbia sparato anche sui manifestanti. Ma la sua attenta analisi dei video e di altre prove mostra che molte vittime, probabilmente la maggioranza, sono state prese di mira dagli assassini dei ribelli.
Katchanovski è giunto a queste conclusioni attraverso anni di ricerca forense, rigorosa ed esaustiva, come riassunto nel suo articolo sottoposto a revisione paritaria “Il ‘massacro dei cecchini’ sul Maidan in Ucraina” in Cogent Social Sciences, una rivista accademica pubblicata da Taylor e Francis. Non è stato l’unico a raggiungere risultati simili, ma il suo lavoro è l’indagine indipendente più approfondita e importante.
Chiaramente, questo è il motivo per cui, a causa delle sue implicazioni politiche, ha dovuto sopportare di essere diffamato come “teorico della cospirazione” e guerriero dell’informazione filo-Cremlino; il suo lavoro è stato censurato; e ha subito gravi ritorsioni con tentativi di emarginazione professionale e sociale e con la confisca pseudo-legale delle proprietà della sua famiglia in Ucraina.
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Traduzione simultanea dall’Inglese all’Italiano disponibile con un click sulle bandierine
https://www.gospanews.net/en/2023/11/01/natos-coup-in-ukraine-the-genesis-3-kiev-court-confirmed-a-cops-plot-alongside-mysterious-snipers/
“TOWARD A NEW WORLD ORDER: The Future of NATO”. Soros’ 1993 Manifesto in which Forecast Ukraine War
https://www.gospanews.net/2022/11/21/wuhang-gates-62-vaccini-doro-sars-cov-2-da-laboratorio-complotto-nwo-gates-cia-nel-covo-dei-rockefeller-a-bellagio/