Nell’immagini dei copertina lo screenshot di un agghiacciante video girato in un ospedale di Gaza e un’espressione di Papa Francesco durante l’intervista col direttore del TG1 di RAI1
di Carlo Domenico Cristofori
Da oggi anche le mani di Papa Francesco sono sporche di sangue!
Se Ponzio Pilato se le lavò nell’acqua per non interferire nella volontà dei Giudei Farisei di crocifiggere Gesù Cristo per aver detto la verità sulla Bibbia, rispondendo con troppa sapienza agli scribi più capziosi, Jorge Mario Bergoglio, per non urtare la sensibilità dei Rothschild e dei Sionisti che, per la maggior parte non hanno nemmeno sangue Semitico ma Cazaro, se le è sciacquate nel sangue della strage degli innocenti palestinesi che si ostina a ignorare, come ha fatto in una lunga intervista con il direttore del TG1 di RAI 1.
Gesù Cristo, morto e risorto in barba ai rabbini visionari che ancora attendono il Messia di Isaia, fu molto chiaro nella parabola del ricco che “dall’inferno levò gli ovvi” verso il mendicante Lazzaro in paradiso con il Patriarca:
Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi». (Vangelo di San Luca, 16, 29-31)
Il Vescovo di Roma dovrebbe rammentare che deve il suo primato non all’autorità di una Chiesa Cattolica sempre più compromessa dalle inflitrazioni della Massoneria e del suo relativismo teologico anti-evangelico e anti-biblico bensì al sangue versato sul Colle Vaticano dal pescatore San Pietro con quello dell’apostolo San Paolo.
Il Sovrano dello Stato Vaticano, invece, sembra invece essersi scordato che lo sbeffeggiato “Re dei Giudei” fu la “pietra d’inciampo di Sion” in seguito alla quale gli Ebrei di Gerusalemme capitolarono nella Diaspora perché persero la benedizione del loro Dio uccidendone il Figlio Prediletto in cui si era compiaciuto.
La Strage degli Innocenti profetizzata dal Libro dell’Apocalisse
Ciò non significa, lo abbiamo scritto migliaia di volte, che bisogna covare odio verso i Semiti o i loro incerti eredi Sionistisostenuti dai massoni, dai Rothschild e dai Soros
che hanno scatenato rivoluzioni sanguinarie contro il Cristianesimo (Francia, Russia, Italia con la Breccia di Porta Pia, Siria, Ucraina...).
Infatti un autentico Cristiano deve amare anche i Nemici e con ciò ammetto di essere ancora soltanto un aspirante cristiano perché non riesco proprio ad amare Benjamin Netanyahu che a Gaza sta seminando l’orrore di Satana e compiendo un massacro peggiore di quello biblico di Erode a Betlemme per uccidere Gesù Bambino. Ma anche peggiore delle rappresaglie delle SS di Adolf Hitler nei territori occupati.
Oltre 3.500 bambini palestinesi (e in minima parte cristiani) morti gridano vendetta davanti a Dio!
Ma di fatto sono vittime innocenti di cui ben ci parla il Libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo ed Evangelista in riferimento agli ultimi tempi prima del ritorno di Cristo sulla terra.
“Conosco la tua tribolazione, la tua povertà – tuttavia sei ricco – e la calunnia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma appartengono alla sinagoga di satana” (Ap. 2,9-19).
E ancora recita il Libro dell’Apocalisse:
“Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e verace,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
sopra gli abitanti della terra?”.
“Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro” (Ap. 6,9-11)
Se Papa Francesco avesse citato queste frasi della Bibbia a “motivazione” dell’olocausto dei bambini di Gaza sarebbe stato legittimato dall’ermeneutica sul Nuovo Testamento anche se forse sarebbe risultato incomprensibile ai più…
I Sionisti che ignorano la Misericordia di Abramo
Soprattutto ai Sionisti che ovviamente disconoscono il Libro dell’Apocalisse almeno quanto la misericordia insegnata da Abramo, Isacco, Giacobbe e Re Davide nella Torah che, rivendicandosi Ebrei, dovrebbero ben conoscere insieme ai castighi che l’Onnipotente Jahwè riserva a chi non Gli ubbidisce…
Ma il Movimento Politico Sionista si è insediato nei Territori palestinesi della Terra Santa grazie ai Massoni e alla Dichiarazione Balfour del 1917 che gli concesse le Colonie Britanniche per intercessione del barone Walter Rothschild, primogenito ed erede del banchiere Nathan Mayer Rothschild, primo barone d’Inghilterra di discendenza Ebrea Aschenazita, ovvero ritenuta dagli storici la 13 tribù di Israele in quanto di incerta eredità semitica perchè derivante dalla conversione e diaspora in Europa dei Cazari.
Non si è insediato grazie a Dio e perciò ignora la Misericordia della Bibbia rivendicando invece il mandato eccezionale di conquista che ebbero Mosè e Giosuè per creare il Regno di Israele, più volte imploso a causa del tradimento degli stessi Israeliti verso Dio (dalla Cattività di Babilonia all’idolatria pagana di Re Salomone).
Se per un attimo distogliamo gli occhi dalle memorie della terribile Shoah di Hitler, su cui grava la misteriosa ombra di un sordido complotto fratricida per il suo presunto lignaggio aschenazita e i finanziamenti ricevuti dai Rockefeller partner finanziari dei sedicenti ebrei Rothshild, ci accorgiamo che il Sionismo, in particolare durante i governi di Netanyahu, sogna la Grande Israele scimiottando imprese bibliche ovviamente irripetibili per il contesto storico e teologico mutato.
Non lo scriviamo noi: lo ha dichiarato in questi giorni un alto funzionario delle Nazioni Unite.
Il direttore dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite (OHCHR) a New York, Craig Mokhiber, si è dimesso dal suo incarico, citando l’incapacità dell’organismo di affrontare adeguatamente la crisi israelo-palestinese. Secondo lui, invece di svolgere il proprio lavoro, l’ONU si è “arresa al potere degli Stati Uniti” e ha ceduto alla “lobby israeliana”,
Bergoglio tace sul Genocidio perché “le forze Israeliane rispettano i Cattolici a Gaza”
Se invece andiamo a leggere con attenzione l’intervista concessa da Papa Francesco a RAI 1 siamo purtroppo costretti a sgomberare il campo dalle timide e prudenti riserve che avevano avanzato nel primo articolo sul suo silenzio in merito alla strage degli innocenti che ha straziato anche i cuori cristiani: il bombardamento della Chiesa greco-ortodossa di San Porfirio in cui sono morti 9 bambini devoti a Gesù.
Estrapoliamo un passo cruciale dal testo della trascrizione dell’intervista andata in onda su RAI 1 (la sintesi sotto)
«Francesco dice di chiamare ogni giorno i religiosi rimasti a Gaza, “per il momento, grazie a Dio, le forze israeliane rispettano quella parrocchia”, ma il suo allarme è anche un altro: “Purtroppo l’antisemitismo rimane nascosto”».
Nel video il Papa dice che chiama tuti i giorni il viceparroco egiziano padre Yussuf della chiesa della Sacra Famiglia, nel quartiere al-Zaytun nell’est di Gaza City,.che “ospita 563 persone, quasi tutti cristiani ma anche qualche musulmano e bambini, neonati. per il momento grazie a Dio le forze israeliane rispettano quella parrocchia”
Migliaia di bambini vengono trucidati dalle bombe in un’immane tragedia mai avvenuta in ogni precedente guerra e Bergoglio se ne frega dei palestinesi e si fa intrappolare dal giornalista RAI sul serpeggiare dell’antisemitismo?
E’ comprensibile la prudenza con cui il Pontefice della Chiesa Cattolica tratta la guerra in Palestina per evitare di esporre a una rappresaglia la comunità di Gaza.
Il Sacrosanto Diritto all’AntiSionismo contro i Signori della Guerra
Ma è utile all’umanità intera e alla missione apostolica del cristianesimo, nella sequela di Gesù “via, verità e vita” tacere, sotto un ricatto psicologico, del peggiore eccidio della storia solo perché finora ha colpito musulmani e ortodossi?
“UE COMPLICE DEL GENOCIDIO DEL CRIMINALE DI GUERRA NETANYAHU”. Forti Accuse dalla Ministra Spagnola
Non sono proprio i decenni di reverenza genuflessa verso i Sionisti che governano Israele ad aver partorito in loro la consapevole impunità in ogni tipo di massacro, oggi condannato solo da pochi governanti occidentali come il presidente russo Vladimir Putin e la ministra spagnola Ione Belarra.
No caro Papa! Non è antisemitismo… E’ antiSionismo perché noi ci informiamo da anni sui veri registi di una “terza guerra mondiale a macchia di leopardo” come giustamente la definì lo stesso Pontefice.
Nella sua intervista, inoltre, intravede un barlume di luce sulla verità ma sembra obnubilato dalla sua foga filoSionista tanto da non capire a fondo le radici del male:
Il mondo è in guerra ma c’è l’industria delle armi dietro“.
Faccia una bella cosa, Sua miope Santità, faccia una cosa intelligente.
Si legga le inchieste del ciclo Lobby Armi di Gospa News che riportiamo sotto così magari arriverà anche lei a scoprire che tra i più potenti Signori della Guerra ci sono proprio le Lobby Sioniste che lei sta confondendo con gli antichi Semiti.
Sono gli stessi finanziatori delle Big Pharma dei vaccini testati sulla popolazione umana per risparmiare sul costo delle cavie ma causando devastanti danni da reazioni avverse troppo spesso anche letali…
D’altronde se non si fanno problemi a massacrare con le bombe i bimbi perché dovrebbero farsi paranoie ad usare gli adulti per esperimenti eugenetici come fecero i medici nazisti condannati al procedo di Norimberga?
Carlo Domenico Cristofori
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L’intervista in esclusiva a Gian Marco Chiocci direttore del TG1 di RAI 1
Papa Francesco “Non dobbiamo abituarci alle guerre, la guerra è una sconfitta”
Papa Bergoglio al TG1 parla della guerra in Ucraina, di quella a Gaza e dei flussi migratori. Tra grandi temi e vita privata
Estratto dell’intervista video di Gian Marco Chiocci pubblicato in origine su RAI News
NB – Ogni link a precedenti articoli di Gospa News è stato aggiunto a posteriori per attinenza coi temi trattati. Chiocci è direttore del TG della rete ammiraglia della tv nazionale di stato dal 25 maggio 2023, dopo l’imprimatur ricevuto da Giorgia Meloni che sostiene apertamente le operazioni militari di Netanyahu
Dalla guerra in Medio Oriente al conflitto in Ucraina, con l’appello a deporre le armi. Ma anche il bilancio del Sinodo, il ruolo delle donne nella Chiesa, la necessità di rinnovamento. Temi affrontati da Papa Francesco nell’intervista esclusiva con il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci, in onda questa sera su Rai 1, dopo il tg delle 20.
“Sarebbe la fine di tante cose e di tante vite. Io penso che la saggezza umana fermi queste cose. Sì, c’è la possibilità ma…“. Papa Francesco ha un attimo di esitazion nell’ammettere i suoi timori di un’escalation mondiale del conflitto in Medio Oriente.
“A noi questa guerra ci tocca per quello che significa Israele, Palestina, la Terra Santa, Gerusalemme ma anche l’Ucraina ci tocca perché è vicina – osserva -. Ma ci sono tante altre guerre che a noi non toccano: Kivu, lo Yemen, il Myanmar con i Rohingya che sono dei martiri. Il mondo è in guerra ma c’è l’industria delle armi dietro“.
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“Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo“, ribadisce il Pontefice, avvertendo che “due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia: due popoli due Stati. L’accordo di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale“.
Francesco dice di chiamare ogni giorno i religiosi rimasti a Gaza, “per il momento, grazie a Dio, le forze israeliane rispettano quella parrocchia“, ma il suo allarme è anche un altro: “Purtroppo l’antisemitismo rimane nascosto. Lo si vede, giovani per esempio, di qua e di là che fanno qualche cosa. E’ vero che in questo caso è molto grande ma c’è qualche cosa sempre di antisemitismo e non è sempre sufficiente vedere l’Olocausto che hanno fatto nella seconda guerra mondiale, questi sei milioni uccisi, schiavizzati e non è passato. Purtroppo, non è passato“.
Nell’intervista si tocca anche la guerra in Ucraina, “un popolo martire“, e il Pontefice ripete che “ci vuole la pace. Fermatevi! Fermatevi un po’ e cercate un accordo di pace, gli accordi sono la vera soluzione di questo. Per ambedue“.
Ricorda anche che sarebbe voluto andare sia a Kiev che a Mosca, e rivela: “ho avuto un buon colloquio con l’ambasciata russa. Quando io presentavo dei prigionieri, io andavo lì e loro liberavano, hanno liberato anche da Azov. Insomma l’ambasciata si è comportata molto bene nel liberare le persone che si potevano liberare“.
Ma molti altri sono i temi toccati nella conversazione con Chiocci. Come il fatto che “L’Europa deve essere solidale” con i paesi dove sbarcano i migranti – Cipro, Grecia, Malta, Italia e Spagna, “non possono questi cinque paesi prendere tutti e i governi dell’Europa devono entrare in dialogo“. O che nella Chiesa ci sarà sempre più spazio per il ruolo delle donne, ma sulle ordinazioni “c’è un problema teologico“.
Per quanto riguarda il celibato sacerdotale, “è una legge che può essere tolta, non c’è problema“, ma “non credo che aiuti. Perché il problema è un altro. Non aiuta” a superare la crisi delle vocazioni. In tema di omosessuali, il Papa dice che “la Chiesa riceve le persone, tutti e non si domanda come sei. Un’altra cosa è quando ci sono delle organizzazioni che vogliono entrare. Il principio è questo: la Chiesa riceve tutti coloro che possono essere battezzati. Le organizzazioni non possono essere battezzate. Le persone sì”. Sulla pedofilia, poi, “è stato fatto molto, ma c’è ancora molto da fare”.
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C’è spazio anche per gli aspetti personali e per il Papa privato. Il momento più difficile del Pontificato “quando mi sono dovuto mettere contro la guerra siriana“. Sulla Chiesa del dopo-Bergoglio il dito è puntato contro gli “indietristi“.
Francesco dice anche di non sentirsi “un Papa di sinistra“: “le vere qualifiche sono: è coerente, non è coerente?“. Annuncia quindi che andrà a Dubai dall’1 al 3 dicembre per la Cop28 sul clima. Ricorda di essere stato al mare per l’ultima volta nel 1975. E ricorda anche la sua fidanzata di prima di prendere i voti: “Una ragazza molto buona. Lavorava nel cinema. Era buona. Poi l’ha ritrovata l’arcivescovo di Rosario in una parrocchia con il marito, i figli“. Alla domanda sulla salute risponde come fa spesso: “Ancora vivo“. Ma a sorpresa è la risposta sul calcio e, da argentino, su chi preferisce tra Maradona e Messi: “Io dirò un terzo. Pelé“.
Estratto dell’intervista video di Gian Marco Chiocci pubblicato in origine su RAI News
FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – COSPIRAZIONI – MASSONERIA
https://www.gospanews.net/2023/04/19/pedofilia-online-su-facebook-denunciati-146-gruppi-orchi-in-chat-a-causa-deliipersessualizzazione-tra-minori-permessa-da-zuckerberg/