di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Le dichiarazioni della NATO sulla possibilità di creare uno “Schengen militare” probabilmente aumenteranno le tensioni in Europa e porteranno ad un’escalation delle già tese relazioni con la Russia, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riportato da Russia Today.
«I suoi commenti arrivano dopo che il capo della logistica europea della NATO, il tenente generale Alexander Sollfrank, ha invitato le nazioni europee ad allentare le normative a livello nazionale per consentire il rapido movimento di truppe, attrezzature e munizioni in caso di guerra con la Russia» scrive RT.
Venerdì, parlando con i giornalisti, a Peskov è stato chiesto se il Cremlino considerasse tali suggerimenti del funzionario della NATO come un rischio di un conflitto armato tra Russia ed Europa o semplicemente come un altro passo avanti nel confronto dell’alleanza guidata dagli Stati Uniti con la Russia.
Il portavoce del Cremlino ha suggerito che le dichiarazioni di Sollfrank indicano più probabilmente il crescente confronto della NATO con la Russia, aggiungendo che l’alleanza ha “sempre considerato il nostro Paese un nemico condizionale. Ora considera il nostro Paese un nemico evidente”.
“Questo non è altro che un tentativo di aumentare la tensione in Europa, che avrà le sue conseguenze”, ha detto Peskov, sottolineando che l’espansione della NATO non può essere lasciata senza una risposta da parte russa.
Il piano militare Schengen sviluppato dal think tank CEPA e dall’ex generale americano Hodges
Un piano “Schengen militare” era lo scopo principale del progetto CEPA nato dal suo “Workshop sulla Mobilità Militare”.
Il CEPA, Center for European Policy Analysis, è un incubatore di progetti “politici” con sede a Washington e gestito da studiosi di affari internazionali. Ma dietro il mantello dell’analisi geopolitica ed economica, l’organizzazione prepara anche programmi di azioni militari effettive.
Il sito web del think-tank elenca tra i suoi principali sostenitori aziende del complesso militare-industriale come BAE Systems, Lockheed Martin e Leonardo, nonché la NATO, il Dipartimento di Stato americano e il Comando europeo americano.
Il 2 aprile 2020 si era tenuto l’incontro online “Spostare le montagne in mezzo alla crisi? Aumentare la mobilità militare in tutta Europa”, moderato dal tenente generale in pensione Ben Hodges, presidente della Pershing Chair in Strategic Studies, CEPA, ex comandante dell’esercito degli Stati Uniti in Europa.
Come riportato in esclusiva da Gospa News nel novembre 2021, quando le tensioni tra NATO e Russia sull’Ucraina si stavano esacerbando per le conseguenze del golpe del 2014, l’ex ufficiale americano aveva dialogato con molti relatori importanti: tenente generale in pensione Heinrich Brauss, ex segretario generale aggiunto per la pianificazione e la politica della difesa presso la NATO; Briga in pensione. Gen. Hans Damen, consigliere strategico di Insparcom; Tania Latici, analista politica dei Servizi di ricerca del Parlamento europeo; e il professor Dr. Julian Lindley-French, ricercatore senior presso l’Institute for Statecraft.
Il mese scorso CEPA ha assunto l’ex primo ministro britannico Boris Johnson, che è stato uno dei più accaniti sostenitori di Kiev in Occidente, silurando vergognosamente i colloqui di pace tra Ucraina e Russia nell’aprile 2022.
Secondo i media ucraini, Johnson aveva fatto una visita a sorpresa a Kiev e aveva informato il governo che avrebbe perso ogni sostegno da parte dell’Occidente se avesse fatto la pace con Mosca.
Il team della CEPA è inoltre stato costruito in modo antagonistico nei confronti della Russia e per questo comprende figure importanti con esperienza in Ucraina.
Il 28 settembre 2023 il presidente ucraino Vladimir Zelenskyj ha incontrato il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps.
Durante il suo viaggio a Kiev, il nuovo capo della Difesa, che aveva ottenuto il suo posto in un rimpasto di governo un mese prima, a quanto pare aveva visto una “opportunità” per “portare più cose nel Paese”.
Le mosse degli Stati Uniti e del Regno Unito per la guerra in Ucraina
Shapps spiegò che non intendeva solo “addestramento”, ma anche produzione di armi, elogiando il colosso britannico delle armi BAE Systems per i suoi piani di localizzazione in Ucraina.
WW3 Nightmare: British Defense Chief wants to send UK Troops to Ukraine
Due settimane prima Londra e Washington, che stanno facendo affari d’oro grazie alla Lobby delle Armi sulla guerra in Ucraina (entrate che poi si trasformano in finanziamenti elettorali per i politici che portano avanti il conflitto fino alla fine) hanno inventato due mosse che potrebbero essere ” senza ritorno” nella spirale crescente verso la Terza Guerra Mondiale o, per meglio dire, la Prima Guerra Mondiale Atomica.
Come riportato da Gospa News International, il Regno Unito ha promesso di inviare cacciabombardieri della Royal Air Force in ricognizione sul Mar Nero per proteggere le navi civili ucraine che trasportano grano, in violazione della minaccia russa di impedirne il transito dopo il mancato rinnovo (a causa alle colpe occidentali) del Black Sea Grain Deal di luglio.
Ora in Ucraina la guerra sta aumentando il grosso problema dei combattenti mercenari stranieri che stanno abbandonando l’esercito ucraino dopo essere diventati la “carne da cannone” di Zelenskyj…
Ma potrebbe essere molto più critico il rifiuto da parte di alcuni stati dell’UE di finanziare altri aiuti militari in una guerra che “Kiev non può vincere”, secondo i primi ministri ungherese e slovacco.
Proprio per questi motivi l’ipotesi avanzata dal generale americano della NATO dell’attuazione del piano “Military Schengen” ideato dalla CEPA per la libera circolazione degli eserciti e delle armi nell’Unione Europea rappresenta una nuova pericolosa strategia dell’Alleanza Atlantica che può produrre davvero un’escalation delle tensioni con la Russia come sottolineato dal portavoce del Cremlino.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
Foreign Mercenaries Abandoning Ukrainian Army after becoming Zelensky’s ‘Cannon Fodder’
https://www.gospanews.net/2023/02/23/lobby-armi-9-banca-di-norvegia-affari-di-guerra-tra-stoltenberg-gates-nato-italia-oslo-lucrera-sui-carri-armati-tedeschi-in-ucraina/