Bomba Mondiale! “NEI VACCINI COVID GENE DI RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI”. Studio Spagnolo lo Conferma. Ministro Schillaci lo CELA nell’Allarme Morti AMR
I trucchi a volte funzionano, ma si autodistruggono sempre.
Ci vogliono due persone per scoprire la verità : una che la riveli e l’altra che la capisca.
Gibran Kahlil Gibran – Sabbia e Onda
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Grazie a questi due aforismi del poeta libanese cristiano maronita Gibran si può spiegare perché Bill Gates e i suoi complici stanno vendendo trucchi destinati ad autodistruggersi come faceva la teleimbonitrice Vanna Marchi poi condannata per associazione per delinquere, truffa e bancarotta a 9 anni di reclusione.
Con la differenza che Gates e gli altri apprendisti stregoni dei sieri genici mRNA invece di pagare uno spazio su una emittente privata si trovano i loro pericolosi prodotti per cavie umane ben propagandati dalla TV statale RAI, di cui i sudditi italiani sono costretti a pagare il canone, e dal Ministero della Salute…
Oggi guidato dall’oncologo Orazio Schillaci, immerso in un scandaloso groviglio di conflitti d’interessi con le Big Pharma dei vaccini Covid.
La “bomba mondiale” che oggi Gospa News fa esplodere è stata suggerita dal medico e biochimico americano Robert Malone in un’audizione parlamentare del Congresso USA.
Nel Campidoglio di Capitol Hill, infatti, da oltre un anno operano differenti Commissioni d’Inchiesta sull’origine del SARS-Cov-2 (creato in laboratorio secondo la Commissione Salute del Senato americano), le censure scientifiche e gli obblighi sanitari in pandemica (prossima testimonianza alla Camera di Anthony Fauci). Affiancati anche da altre iniziative statali sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini (inchiesta del governatore della Florida Ron DeSantis, candidato alla presidenziali 2024 per i Repubblicani, e del procuratore generale del Texas Ken Paxton).
Nell’Italia di “Spaghetti, Mafia & Mandolino” ben due differenti legislature parlamentari non sono ancora state in grado di varare un’unica Commissione d’Inchiesta Covid già bocciata sul nascere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, grande fans delle Big Pharma e anche presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Nel CSM siede di diritto anche il procuratore generale della Cassazione che ha aperto un procedimento disciplinare contro la giudice di Firenze Susanna Zanda dopo la sua denuncia alla Procura della Repubblica di Roma sui vaccinati morti o danneggiati dai sieri genici Covid.
L’Allarme sul’Antibiotico-resistenza del Ministro della Salute
Ebbene, ecco la clamorosa rivelazione, in tali prodotti farmacologici basati su una biotecnologia sperimentale esiste il gene della resistenza agli antibiotici.
Lo ha denunciato il biochimico americano Robert Malone, lo ha confermato implicitamente lo studio di una delle massime autorità sanitarie pubbliche spagnole un anno fa.
Nonostante ciò il ministro Schillaci, che è un noto dirigente medico già Rettore dell’UNiversità di Roma Tor Vergata, ha appena lanciato la Campagna di Sensibilizzazione 2023 sull’Antibiotico-resistenza occultando completamente ogni ipotetica correlazione di tale fenomeno coi vaccini mRNA.
«Le infezioni resistenti ai farmaci antimicrobici provocano ogni anno oltre 35.000 decessi nelle Nazioni europee e purtroppo circa un terzo di questi decessi avviene in Italia. L’uso eccessivo e improprio di antibiotici in ambito umano, veterinario e zootecnico, insieme alla diffusione purtroppo ancora elevata dalle infezioni correlate all’assistenza sanitaria, sono i principali fattori alla base dello sviluppo dell’antimicrobico-resistenza».
Queste le parole del Ministro della Salute Orazio Schillaci, nell’intervento di apertura dell’evento, che si è tenuto a Roma nella mattinata del 17 novembre, in occasione della Giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici (European Antibiotic Awareness Day), riferito al preoccupante fenomeno siglato nel mondo come AMR (Antimicrobial resistance).
«Dai dati della Tessera Sanitaria – prosegue il Ministro – si stima che nel 2022, tre persone su dieci hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici, con livelli d’uso più elevati nei bambini fino a 4 anni di età e nelle persone con più di 75 anni. Questo fa capire quanto sia urgente promuovere un uso appropriato degli antibiotici, facendo leva sulla corretta informazione, sulla responsabilità individuale e sul miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva. Per questo, lanciamo da oggi insieme ad Aifa la campagna di informazione e sensibilizzazione che, grazie alla collaborazione del Dipartimento dell’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sarà diffusa ampiamente su tv, radio e altri canali di comunicazione. Ringrazio Francesca Fagnani, protagonista dello spot».
La resistenza antimicrobica (AMR), e in particolare agli antibiotici (ABR), è la capacità di un microrganismo di sopravvivere o crescere in presenza di una concentrazione di agente antimicrobico generalmente sufficiente a inibire o uccidere tale microrganismo. Si tratta di una minaccia sanitaria sempre più significativa a livello globale, che genera gravi sfide sociali ed economiche, riporta il Ministero della Salute.
Nell’intera comunicazione pubblicata non fa minimo accenno né al gene AR che può essere veicolato da plasmidi di DNA indotti dai vaccini mRNA, come vedremo più avanti.
Ma nemmeno al boom di infezioni virali e batteriche quali reazioni avverse ai sieri genici mRNA per una globale e diffusissima debilitazione del sistema immunitario causata dai booster in un fenomeno da noi denominato Spike-Demia.
Malone: “Gene della Resistenza agli Antibiotici nei Vaccini Covid”
Malone ha dichiarato qualcosa che sembra suonare stonato agli occhi dei profani dei progetti d’immunizzazione globale,
lanciati da Gates nel Centro Congressi dei Rockefeller sul Lago di Como nel lontanissimo 1999, ma appare invece un’evidenza pressoché lapalissiana agli addetti alla bioingegneria farmacologica sull’RNA messaggero come l’esperto americano che contribuì ad inventare tale biotecnologia ma ne ha poi preso le distanze denunciandone la pericolosità.
La “bomba mondiale” innescata dal medico d’oltreoceano si riassume in poche frasi.
Il dottor Malone ha rivelato come il brevetto di Moderna dimostra che le sue fiale di “vaccino” contro il coronavirus di Wuhan (COVID-19) contengono miliardi di frammenti di DNA e altri contaminanti legati a difetti congeniti e cancro.
Scienziati provenienti da Stati Uniti e Canada sono riusciti a mettere le mani su fiale non aperte del vaccino anti-COVID di Moderna ed hanno scoperto un gran numero di frammenti di DNA nella preparazione dell’RNA, a cui hanno applicato strumenti di ricostruzione standard per vedere come apparivano i DNA plasmidici circolari.
La documentazione indica che nelle fiale sono presenti alcune sequenze di DNA che normalmente non sono ammesse in qualsiasi cosa destinata agli esseri umani, “non ultimo il gene della resistenza agli antibiotici”, ha spiegato il biochimico americano.
Lo abbiamo riportato in un nostro precedente articolo in cui ci eravamo però concentrati sul rischio cancro, ben noto alla stessa Big Pharma di Cambridge (Massachusetts, USA) come evidenziato dal Brevetto di un siero genico mRNA del 2019, menzionato da Malone e da noi pubblicato.
Una medica di base italiana e affezionata lettrice di Gospa News ha invece visto in quella dichiarazione qualcosa di veramente esplosivo alla luce della nuova campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute.
Proprio perché nessun operatore sanitario era mai stato messo al corrente sul rischio della presenza del gene della resistenza agli antibiotici nei vaccini Covid.
Vaccino DNA Spagnolo “privo di geni di resistenza agli antibiotici”
Pedro José Alcolea ha un dottorato in Biochimica e Biologia Molecolare e una laurea in Biologia presso l’Università Complutense di Madrid. Ha svolto la sua ricerca post-dottorato a Seattle (Stati Uniti) presso il Global Infectious Diseases Research Center.
Nel luglio 2021 il Sindaco di Socuéllamos, Elena García, annunciò nella Sala Plenaria del Consiglio Comunale il suo nome quale banditore delle Feste Patrone di quell’anno per il comune della regione Castiglia-La Mancia.
Nell’articolo pubblicato dal sito spagnolo OndaCero si spiegano i meriti scientifici del professor Alcolea perché nel «suo lavoro presso il Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica rende orgogliosi tutti noi Socuellamino».
Il Consejo Superior de Investigaciones Científicas di Madrid è una delle massime autorità spagnole, paragonabile al Consiglio Nazionale delle Ricerche in Italia, che proprio nelle scorse settimane ha evidenziato gravi criticità neurologiche nei sieri genici Covid.
Esclusivo! UN VACCINATO COVID SU TRE CON DISTURBI NEUROLOGICI. Allarmante Studio dal CNR
Invece «Alcolea è il primo autore del brevetto per il plasmide veicolo privo di geni di resistenza agli antibiotici che ha permesso lo sviluppo del vaccino contro la leishmaniosi canina, con il quale sta ora sviluppando il vaccino CIB-Csic DNA contro il coronavirus SARS -Cov-2. Pertanto, la capacità tecnologica precedentemente sviluppata per affrontare una malattia dimenticata legata alla povertà sta consentendo lo sviluppo di uno dei tre vaccini CSIC contro il Covid 19».
Fin qui parla un giornale spagnolo.
Ora invece riferiremo quanto riportato da due delle più importanti riviste mediche specialistiche mondiali: PubMED, l’archivio dell’Istituto Nazionale della Salute (NIH) del Governo USA e Frontiers of Immunology.
«I vaccini SARS-CoV-2 attualmente in uso hanno contribuito a controllare la pandemia di COVID-19. Ciononostante, l’elevato tasso di mutazione, soprattutto nella glicoproteina “spike” (S), sta causando la comparsa di nuove varianti. L’utilizzo esclusivo di questo antigene rappresenta uno svantaggio che può ridurre l’efficacia di questi vaccini. Qui presentiamo un candidato vaccino a DNA che contiene i geni che codificano le proteine S e nucleocapside (N) implementate nel vettore plasmidico di espressione dei mammiferi non replicativo, pPAL. Questo plasmide è privo di geni di resistenza agli antibiotici e contiene un marcatore selezionabile alternativo per la produzione».
Lo studio intitolato “Non-replicative antibiotic resistance-free DNA vaccine encoding S and N proteins induces full protection in mice against SARS-CoV-2 – Il vaccino a DNA non replicativo e privo di resistenza agli antibiotici che codifica per le proteine S e N induce una protezione completa nei topi contro SARS-CoV-2” è stato firmato da 20 medici delle più prestigiose istituzioni spagnole.
Anche un profano di biochimica applicata come chi scrive ma non può fare a meno di notare che lo studio firmato dal professor Alcolea con altri prestigiosi ricercatori si focalizza su un vaccino Covid innovativo brevettato dal Centro de Investigaciones Biológicas (CIB) del Consejo Superior de Investigaciones Científicas di Madrid per ovviare ai problemi delle resistenza agli antibiotici e della Spike-Patia o Spike-Demia.
Il Gene di Resistenza agli Antibiotici come Marcatore dei Vaccini DNA
Ma siccome non è stato sviluppato dalle Big Pharma finanziate da Gates (come Biontech, Moderna e GSK, partner di Pfizer, o Inovio, su cui ha investito il ministro italiano Schillaci) la ricerca pubblicata dopo revisione paritaria un anno fa su Pub-MED (9 novembre 2022) è rimasta pressoché ignorata in Europa.
Con ogni probabilità per due motivi.
Se rilanciata dalla Comunità Scientifica mondiale confermerebbe implicitamente il pericolo su antimicrobico-resistenza e proteina Spike di altri sieri genici mRNA e pertanto potrebbe affossare gli affari grandiosi di Pfizer con la tedesca Biontech, portati avanti dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen nonostante l’inchiesta della Procura Europea sui contratti economici privilegiati.
Nell’Abstract della ricerca sul candidato vaccino COVID spagnolo CIB-Csic DNA, sviluppato dal gruppo guidato dal prof. Vicente Larraga al Margarita Salas Center for Biological Research (CIB-CSIC), si legge:
«La sequenza del gene S è stata modificata per evitare la scissione della furina (Sfs). Sono state osservate potenti risposte immunitarie umorali e cellulari nei topi C57BL/6J vaccinati con pPAL-Sfs + pPAL-N seguendo un regime prime/boost per via intramuscolare applicando l’elettroporazione in vivo. L’immunogeno ha protetto completamente i topi K18-hACE2 contro una dose letale (105 PFU) di SARS-CoV-2. La replicazione virale è stata completamente controllata nei polmoni, nel cervello e nel cuore dei topi vaccinati. Pertanto, pPAL-Sfs + pPAL-N è un promettente candidato vaccino a DNA per la protezione da COVID-19»
Non ci esaltiamo davanti a questo prototipo farmacologico comunque basato sulla proteina tossica S che è stata potenziata in laboratorio con l’inserimento nel virus SARS-Cov-2 di sequenze di HIV per creare un mostruoso ricombinante chimerico.
Ma potrebbe rivelarsi meno “invasivo” degli attuali sieri genici mRNA modificati con la doppia Prolina per incrementare la persistenza dell’antigene, come dimostrato dal bioimmunologo italiano Mauro Mantovani.
Ci concentriamo invece su una frase dello studio del professor Pedro José Alcolea riguardante i sieri genici:
«Diversi candidati vaccini a DNA sono in fase di sperimentazione in studi clinici contro il COVID-19, sebbene la maggior parte contenga un gene di resistenza agli antibiotici come marcatore selezionabile per il processo di produzione».
Nei Sieri mRNA Covid Miliardi di Plasmidi di DNA: Vettori del Gene AR
Non entriamo nel merito delle citazioni dello studio, non avendone le competenze scientifiche.
Mentre ci focalizziamo sul meccanismo “biochimico” connesso alla dispersione di miliardi di frammenti di DNA nei vaccini mRNA, confermata anche dall’European Medicines Agency (EMA), che ha accusato Pfizer di aver occultato la presenza del gene potenzialmente tumorale SV40, e dalla FDA. Entrambe hanno però ritenuto queste ingombranti “presenze” genetiche al di sotto della soglia della pericolosità.
Mentre molteplici medici di tutto il mondo imputano proprio a questi plasmidi (molecole di DNA) la continua e dannosa replicazione della proteina Spike nel sangue dei vaccinati.
Per capire il funzionamento dei plasmidi in correlazione alla resistenza agli antibiotici riprendiamo alcuni passaggi chiave estrapolati dallo studio di Angela H. A. M. van Hoek (Laboratory for Zoonoses and Environmental Microbiology, Centre for Infectious Disease Control, National Institute of Public Health and the Environment, Utrecht, Netherlands) et al.
La ricerca fu pubblicata su Frontiers in Microbiology nel lontano settembre del 2011 ed aveva un titolo assai eloquente “Acquired Antibiotic Resistance Genes: An Overview – Geni di resistenza agli antibiotici acquisiti: una panoramica”.
«In questa recensione viene fornita una panoramica sui meccanismi di resistenza agli antibiotici (AR) con particolare attenzione ai geni AR finora descritti, preceduta da una breve introduzione sulla scoperta e sulla modalità di azione delle diverse classi di antibiotici. Poiché questa revisione tratta solo della resistenza acquisita, l’attenzione è rivolta anche agli elementi genetici mobili come plasmidi, trasposoni e integroni, che sono associati ai geni AR e coinvolti nella dispersione dei determinanti antimicrobici tra diversi batteri».
Una delle frasi focali alla luce della nostra inchiesta è nel paragrafo dell’Introduzione sugli “Elementi genetici mobili” e più precisamente nel sottoparagrafo “Elementi coniugativi (plasmidi)”.
«Oltre alle funzioni coinvolte nella replicazione e nel trasferimento, i plasmidi comunemente codificano la resistenza agli antibiotici. Se un gene di resistenza si trova su un plasmide coniugativo o mobilizzabile, allora ha il potenziale per trasferirsi a nuovi ospiti».
Se da uno studio sui Geni AR passiamo invece ai mantra sui sieri genici mRNA Covid delle istituzioni sanitarie non troviamo nulla in merito… Anzi!
Le Menzogne dell’OMS sui Vaccini Covid
Sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui è direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus, “burattino” del maggiore sponsor privato dell’agenzia sanitaria ONU, ovvero la Bill & Melinda Gates Foundation che è seconda come contributi solo agli USA, c’è scritto tutt’altro.
«La lotta alla resistenza antimicrobica inizia con la prevenzione delle infezioni. I vaccini rappresentano quindi uno strumento importante nella lotta contro la resistenza antimicrobica. Un vaccino blocca direttamente la trasmissione degli agenti patogeni che causano infezioni. Diminuendo questa trasmissione si diminuisce il numero di infezioni e si riduce la possibilità che un agente patogeno muti in una forma resistente ai farmaci» scrive l’OMS nella pagina dedicata all’allarmante fenomeno AMR.
«Inoltre, le persone protette dai vaccini hanno meno probabilità di ammalarsi così spesso, il che aiuta a ridurre il consumo complessivo di antibiotici. Poiché gli antibiotici vengono spesso prescritti in modo inappropriato per le infezioni virali, come raffreddore e influenza, i vaccini contro queste infezioni virali potrebbero ridurre l’uso inappropriato di antibiotici e aiutare a prevenire la resistenza antimicrobica» aggiunge l’agenzia sanitaria ONU.
Migliaia di dati di Farmacovigilanza e centinaia di ricerche mondiali e diffusi dai più importanti regolatori dei farmaci come EMA, FDA e CDC dicono esattamente l’opposto.
Proprio in riferimento ai danni registrati nei vaccinati ai più delicati organi umani come apparato cardiovascolare, neurologico e immunitario. Non solo…
Come è ben visibile dal grafico pubblicato sul sito ufficiale OMS compare ancora la colossale menzogna sulla prevenzione dei contagi smentita un anno fa da una manager Pfizer e di recente in modo ufficiale dall’European Medicines Agency nella risposta all’eurodeputato Marcel De Graff autore di una lettera per chiedere la revoca dell’autorizzazione all’immissione in commercio, successiva all’interrogazione sulle Miocarditi Letali correlate ai sieri genici Comirnaty (Pfize-Biontech) e Spikevax (Moderna):
«Ha infatti ragione a sottolineare che i vaccini contro il COVID-19 non sono stati autorizzati per prevenire la trasmissione da una persona all’altra. Le indicazioni riguardano esclusivamente la tutela dei soggetti vaccinati» ha scritto EMA.
Com è possibile che un’agenzia sanitaria dell’ONU diffonda tali falsità senza subire un’inchiesta?
Come è possibile che il Ministero della Salute guidato da Schillaci continui a raccomandare i vaccini mRNA proprio ai pazienti fragili in assenza di ogni minimo studio sulla loro sicurezza?
A queste domande risponderà – si spera – la magistratura all’esposto che Gospa News sta preparando con alcune associazioni e avvocati. Se chi ci legge continuerà a sostenere il nostro lavoro con indispensabili e urgenti donazioni…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Fabio Carisio su Twitter
e Gospa News su Telegram
MAIN SOURCES
FRONTIERS IN MICROBYOLOGY – Acquired Antibiotic Resistance Genes: An Overview
WHO – Vaccines for Antimicrobial Resistance (AMR)
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER
https://www.gospanews.net/2022/10/29/covid-mattarella-ringrazia-le-big-pharma-sotto-inchiesta-e-loda-i-vaccini-finta-commissione-parlamentare-legittimata-a-ignorare-morti-e-danni-da-reazioni-avverse/