200 MILITARI USA CONTRO I GENERALI PER DANNI DA VACCINI OBBLIGATORI. Nuovo Studio Conferma LONG-COVID correlato a Sieri Genici mRNA
Rassegna a cura di Gospa News International
“I LEADER MILITARI HANNO INFRANTO LA LEGGE”. Membri in servizio e in pensione chiedono la responsabilità per i danni causati
Articolo di John-Michael Dumais
Lunedì oltre 200 membri del servizio attivo e veterani hanno inviato una lettera aperta al popolo americano chiedendo responsabilità per l’illegalità e i danni causati dagli obblighi di vaccinazione contro il COVID-19 imposti al personale militare statunitense.
La lettera denuncia leader di spicco, tra cui il generale Mark A. Milley (in pensione), ex presidente dei capi di stato maggiore congiunti, e altri ufficiali di alto rango, sostenendo che questi “leader militari hanno infranto la legge, calpestato i diritti costituzionali, negato il consenso informato, consentito la sperimentazione medica involontaria e soppresso il libero esercizio della religione”.
Il risultato di queste azioni illegali, secondo la lettera, è la continua sofferenza finanziaria, emotiva e fisica di molti membri del servizio, comprese lesioni debilitanti da vaccini, aumento dei senzatetto e morti dei veterani.
Tra i firmatari figurano Robert A. Green Jr., comandante della Marina degli Stati Uniti e autore di “Difendere la Costituzione dietro le linee nemiche: una storia di speranza per coloro che amano la libertà”, pubblicato da Children’s Health Defense (CHD), e l’ex tenente dell’esercito. Il colonnello Bradley Miller, l’ex comandante della Marina Dr. Lee Merritt e gli illustri informatori tenente Edward “Ted” Macie, l’ex tenente colonnello dell’esercito Theresa M. Long, M.D., e l’ex maggiore dell’esercito Samuel Sigoloff, M.D.
Dichiarando di aver “esaurito tutti gli sforzi interni per rettificare la recente attività criminale all’interno delle forze armate” e che i responsabili si sono “rifiutati di dimettersi o di intraprendere qualsiasi altra azione per ritenersi responsabili” o per “riparare il danno che le loro politiche e azioni hanno causato”. causato”, i firmatari si impegnano a “fare tutto ciò che è moralmente lecito e legalmente possibile” per ripristinare la responsabilità.
“Ma non torni a casa gratis in pensione”, ha detto. “Questo problema non scomparirà… Per i leader che hanno fatto questo, questo è il vostro problema e vi riterremo responsabili indipendentemente dal fatto che arriviate o meno alla pensione”.
Green ha affermato che i tribunali, il Congresso e il ramo esecutivo non sono riusciti a farsi avanti per affrontare i problemi con gli obblighi sui vaccini, che hanno reso necessaria la Dichiarazione militare.
Oggi Green ha lanciato un sito web correlato e una petizione pubblica che ha già raccolto oltre 3.000 firme.
Tra le azioni che i firmatari intraprenderanno ci sono la convocazione di corti marziali sia per gli ufficiali in servizio attivo che per quelli in pensione, l’introduzione di una legislazione per rimuovere il reddito pensionistico per i leader complici e la formazione di altri per “salvaguardarsi da tali fallimenti di leadership in futuro”.
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NUOVO STUDIO: VACCINI MRNA ASSOCIATI ALLA SINDROME LONG COVID. Come ipotizzato da Gospa News tanti mesi fa!
Introduzione di Fabio Giuseppe Carlo Carisio – articolo di Megan Redshaw
Nei giorni scorsi una ricerca condotta da un laboratorio italiano ha messo in luce un possibile fenomeno di integrazione della proteina Spike del vaccino a mRNA Pfizer-Biontech nel Dna umano e in particolare in quello dei globuli bianchi.
Lo studio di Dhouli et al. ha messo in correlazione questa anomala persistenza della proteina Spike con il cosiddetto Long Covid.
Uno studio indiano aveva precedentemente confermato che l’83% dei vaccinati con almeno una dose di richiamo soffre della patologia PCVS (Post Covid Vaccination Syndrome) con disturbi simili a quelli del Long Covid: così abbiamo chiamato questa patologia Spike-Demia per la sua elevata diffusione.
Ora nuove ricerche collegano la vaccinazione contro il SARS-Cov-2 con il fenomeno Long Covid, come già evidenziato da un articolo di Science ripubblicato da Gospa News nel gennaio 2022 e da un altro simile nel novembre 2023 per confermare la nostra ipotesi su questa stretta correlazione già evidenziata dall’enorme diffusione del Covid Breakthrough, infezioni da SARS-Cov-2 sintomatiche, gravi e talvolta letali avvenute subito dopo le vaccinazioni.
La ricerca rileva che la vaccinazione COVID è associata in modo indipendente alla sindrome Long COVID.
Secondo un nuovo studio, le persone che ricevono due dosi di vaccino contro il Covid-19 potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare una forma di Long Covid-19.
Nello studio pubblicato su PLOS One, i ricercatori hanno esaminato i dati di 487 e 371 individui rispettivamente a quattro settimane e sei mesi dall’infezione post-SARS-CoV-2, per stimare l’incidenza, le caratteristiche e i predittori di COVID lungo tra i pazienti. Sintomi prolungati di COVID sono stati segnalati dal 29,2% dei partecipanti quattro settimane dopo l’infezione. Questo numero è sceso al 9,4% a sei mesi, indicando che i sintomi potrebbero diminuire nel tempo.
I ricercatori hanno scoperto che maggiore era la gravità dell’infezione di un paziente, maggiore era la probabilità che avesse un COVID lungo. L’incidenza di COVID lungo a quattro settimane di follow-up in coloro che avevano manifestato malattia lieve/moderata era del 23,4% rispetto al 62,5% in quelli con casi gravi.
A sei mesi, l’incidenza del COVID lungo era notevolmente inferiore. Tra quelli con infezione lieve/moderata, solo il 7,2% ha riportato sintomi rispetto al 23,1% di quelli con casi gravi/critici. Il sintomo più comunemente riportato è stato l’affaticamento. Altri sintomi includevano tosse, disfunzione cognitiva o confusione mentale e perdita del gusto e dell’olfatto.
Durante il follow-up di quattro settimane, i pazienti avevano maggiori probabilità di contrarre un COVID lungo se avevano condizioni mediche preesistenti, un numero maggiore di sintomi durante la fase acuta della malattia COVID-19, se la loro infezione era più grave o aveva comportato il ricovero in ospedale, o se avevano ricevuto due dosi di vaccino COVID-19.
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PERCHE’ E’ NATA GOSPA NEWS INTERNATIONAL
Il 27 marzo 2019 Gospa News ha aperto il sotto-dominio in lingua inglese
anche per la necessità di preparare gli articoli per la piattaforma americana Veterans Today con cui il direttore Fabio Giuseppe Carlo Carisio collabora.
Carisio, è stato anche intervistato di recente da Jeff Brown che è fondatore della Bioweapon Truth Commission e vanta collaborazioni con i siti internazionali The Intel Drop, Reseau International, South Front, Global Research e altri.
L’inizio della guerra in Ucraina ha reso estremamente difficoltoso, per ragioni di tempo di traduzione e impaginazione, tradurre tutti gli articoli dall’Inglese in Italiano e viceversa. Pertanto soltanto le notizie più importanti compaiono in entrambe le lingue.
La sezione International di Gospa News è diventata così il contenitore di molti articoli selezionati sulle piattaforme più importanti di geopolitica e intelligence del mondo, che a volte vengono rielaborate all’interno di vere e proprie inchieste, altre volte vengono ripubblicate integralmente con brevi commenti da parte della redazione di Gospa News o del direttore.
Da oggi abbiamo deciso di inserire le principali notizie pubblicate solo in Inglese anche in questo spazio fisso sulla copertina di Gospa News in Italiano (dove le più recenti sono peraltro già presenti nella barra laterale poco visibile su smartphone e tablet). Sono state inserite in ordine di attualità ma anche di importanza.
Questo consentirà ai lettori anche di comprendere grazie a quali importanti fonti Gospa News seleziona le proprie notizie.
Alcuni link inseriti sono relativi a inchieste tradotte in Italiano ma basate su fonti originali in lnglese che pertanto possono essere lette in lingua originale. Purtroppo alcuni articoli in Inglese hanno subito una revisione veloce e pertanto ci scusiamo in anticipo per eventuali errori sintattici o grammaticali soprattutto nei reportages più ampi e dettagliati.
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