“La nostra battaglia non è contro creature fatte di carne e ossa, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che dimorano nei luoghi celesti”
Sacra Bibbia – San Paolo Apostolo – Lettera agli Efesini (Ef. 6,12).
Di seguito il discorso dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò (Nunzio Apostolico Emerito della Santa Sede negli USA), ai Medici per l’Etica Covid Internazionale (MD4CE International).
Pubblicato originariamente in Inglese su LifeSiteNews
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Cari e illustri amici,
Permettetemi innanzitutto di ringraziare il Dottor Stephen Frost per l’invito che mi ha rivolto a parlarvi. Insieme al Dottor Frost ringrazio anche tutti voi: il vostro impegno nel contrastare la propaganda psicopandemia è encomiabile. Sono ben consapevole delle difficoltà che avete dovuto affrontare per rimanere coerente con i vostri principi, e spero che il danno che avete subito possa essere adeguatamente riparato da chi vi ha discriminato, privandovi del lavoro e dello stipendio ed etichettandovi come pericolosi no-vax.
Sono lieto di poter parlare e condividere con voi i miei pensieri sull’attuale crisi globale. Una crisi che possiamo considerare iniziata con l’emergenza pandemica, ma che sappiamo essere stata pianificata da decenni con finalità ben precise da personaggi noti.
Fermarsi alla sola pandemia sarebbe infatti un grave errore, perché non permetterebbe di considerare gli eventi nella loro piena coerenza e interconnessione, impedendoci così di comprenderli e soprattutto di individuare le intenzioni criminali che vi stanno dietro.
Anche voi – ciascuno con le proprie competenze in campo medico, scientifico, legale o altro – converrete con me che limitarsi alla propria disciplina, che in alcuni casi è estremamente specifica, non spiega pienamente la logica di certe scelte che sono state adottate da governi, organismi internazionali e agenzie farmaceutiche.
Ad esempio, trovare materiale “simile al grafene” nel sangue di persone a cui sono stati inoculati sieri sperimentali non ha senso per un virologo, ma aveva senso per un esperto di nanomateriali e nanotecnologie che capisce a cosa può essere utilizzato il grafene. Ha senso anche che un esperto di brevetti medici individui immediatamente il contenuto dell’invenzione e lo metta in relazione con altri brevetti simili.
Ha senso anche che un esperto di tecnologie belliche conosca gli studi sull’uomo potenziato (un documento del Ministero della Difesa britannico lo chiama “uomo aumentato” in termini transumanisti) e sia quindi in grado di riconoscere nelle nanostrutture di grafene la tecnologia che consente l’aumento delle prestazioni belliche del personale militare. E un esperto di telemedicina potrà riconoscere in quelle nanostrutture l’indispensabile dispositivo che invia parametri biomedici al server di controllo del paziente e da esso riceve anche determinati segnali.
Ancora una volta: la valutazione degli eventi dal punto di vista medico dovrebbe tenere conto delle implicazioni giuridiche di alcune scelte, come l’imposizione di mascherine o, peggio ancora, la “vaccinazione” di massa, fatta in violazione dei diritti fondamentali dei cittadini.
E sono sicuro che anche nel campo della governance sanitaria emergeranno le manipolazioni dei codici di classificazione delle malattie e delle terapie, volti a rendere non rintracciabili gli effetti dannosi delle misure adottate contro il Covid-19, dall’inserimento di persone sui respiratori in terapia intensiva attenzione ai vigili protocolli di attesa, per non parlare poi delle scandalose violazioni delle norme da parte della Commissione Europea che – come sapete – non ha alcuna delega del Parlamento Europeo in materia di Sanità, e che non è un ente pubblico bensì un affare privato consorzio.
Proprio nei giorni scorsi, al vertice del G20 di Bali, Klaus Schwab ha dato istruzioni ai capi di governo – quasi tutti provenienti dal programma Young Global Leaders for Tomorrow del World Economic Forum – sui futuri passi da compiere per la realizzazione un governo mondiale.
Il presidente di una potentissima organizzazione privata con enormi mezzi economici esercita un potere indebito sui governi mondiali, ottenendo la loro obbedienza da leader politici che non hanno mandato popolare per sottomettere le loro nazioni alle manie di potere delle élite: questo fatto è di una gravità senza precedenti.
Klaus Schwab ha detto: “Nella quarta rivoluzione industriale i vincitori prenderanno tutto, quindi se sei un first mover del World Economic Forum, sei tu il vincitore”.
Queste affermazioni gravissime hanno due implicazioni: la prima è che “i vincitori prenderanno tutto” e saranno “vincitori” – non è chiaro in quale veste e con il permesso di chi. La seconda è che chi non si adatterà a questa “quarta rivoluzione industriale” si ritroverà estromesso e perderà, perderà tutto, compresa la libertà.
Klaus Schwab, insomma, minaccia i capi di governo dei venti paesi più industrializzati del mondo di attuare nelle loro nazioni i punti programmatici del Great Reset. Questo va ben oltre la pandemia: è un colpo di stato globale, contro il quale è essenziale che i popoli si sollevino e che gli organi ancora sani degli Stati avviino un processo giuridico internazionale. La minaccia è imminente e grave, poiché il World Economic Forum è in grado di portare avanti il suo progetto sovversivo e coloro che governano le nazioni sono diventati tutti schiavi o ricattati da questa mafia internazionale.
Alla luce di queste dichiarazioni – e di quelle di altri non meno deliranti di Yuval Noah Harari, consigliere di Schwab – capiamo come la farsa della pandemia sia servita da pallone di prova per imporre controlli, misure coercitive, limitare le libertà individuali e aumentare la disoccupazione e la povertà.
I prossimi passi dovranno essere compiuti attraverso la crisi economica ed energetica, che è strumentale all’instaurazione di un governo sinarchico nelle mani dell’élite globalista.
E qui, cari amici, permettetemi di parlare da vescovo.
Perché in questa serie di avvenimenti ai quali stiamo assistendo e continueremo ad assistere, il vostro impegno potrebbe rischiare di essere vanificato o limitato dal fatto di non riuscire a vederne la natura essenzialmente spirituale. So che due secoli di pensiero illuminista, di rivoluzioni, di materialismo ateo e di liberalismo anticlericale ci hanno abituato a pensare alla Fede come una questione personale, o che non esiste una Verità oggettiva alla quale tutti dobbiamo conformarci.
Ma questo è il frutto di un indottrinamento propedeutico, avvenuto molto prima di quanto accade oggi, e sarebbe insensato credere che l’ideologia anticristiana che animava le sette segrete e i gruppi massonici del Settecento non avesse nulla a che vedere con l’ideologia anticristiana che oggi guida persone come Klaus Schwab, George Soros e Bill Gates.
I principi ispiratori sono gli stessi: ribellione a Dio, odio verso la Chiesa e l’umanità, furia distruttiva rivolta contro il Creato e soprattutto contro l’uomo perché creato a immagine e somiglianza di Dio.
Se si parte da questa evidenza, si comprenderà che non è possibile fingere che quanto accade davanti ai nostri occhi sia unicamente frutto della ricerca del profitto o della brama di potere. Certamente non si può trascurare la parte economica, considerando quante persone hanno collaborato con il World Economic Forum. Eppure, al di là del profitto, ci sono finalità non dichiarate che nascono da una visione “teologica” – capovolta, è vero, ma pur sempre teologica – una visione che vede due lati contrapposti: il lato di Cristo e il lato di l’Anticristo.
Non può esserci neutralità, perché quando c’è uno scontro tra due eserciti, anche chi sceglie di non combattere fa una scelta che incide sull’esito della battaglia. D’altra parte, come è possibile riconoscere nelle vostre nobili ed alte professioni l’ammirevole ordine che il Creatore ha posto nella natura (dalle costellazioni delle stelle alle particelle dell’atomo) e poi negare che anche l’uomo sia parte di questo? ordine, con il suo senso morale, le sue leggi, la sua cultura e le sue scoperte? Come può l’uomo, che è creatura di Dio, presumere di non sottomettersi alle leggi eterne e perfette?
“La nostra battaglia non è contro creature fatte di carne e ossa, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nei luoghi celesti” (Ef 6,12).
Da una parte c’è la Città di Dio – quella di cui scrive sant’Agostino – e dall’altra c’è la città del diavolo.
Possiamo dire che in quest’epoca la città del diavolo è chiaramente identificabile nel globalismo neo-malthusiano, nel Nuovo Ordine Mondiale, nelle Nazioni Unite, nel Forum Economico Mondiale, nell’Unione Europea, nella Banca Mondiale, nel Fondo Monetario Internazionale, e in tutte quelle cosiddette “fondazioni filantropiche” che seguono un’ideologia di morte, malattia, distruzione e tirannia. E anche in quelle forze che si sono infiltrate nelle istituzioni, che chiamiamo deep state e deep church.
Dall’altro fronte bisogna riconoscere che la Città di Dio è più difficile da identificare. Anche le autorità religiose sembrano aver tradito il loro ruolo di guida dei fedeli, preferendo servire il potere e diffondere le loro menzogne. Proprio coloro che dovrebbero proteggere e santificare le anime le disperdono e le scandalizzano, definendo i buoni cristiani rigidi fondamentalisti. Come potete vedere, l’attacco è su più fronti, e quindi rappresenta una minaccia mortale per l’umanità, colpendo sia il corpo che l’anima.
Eppure, proprio in un momento in cui è difficile trovare punti di riferimento autorevoli – sia in ambito religioso sia in quello temporale – vediamo un numero sempre crescente di coloro che comprendono, aprono gli occhi e riconoscono la mente criminale dietro l’evoluzione degli eventi.
Ora è chiaro che tutto è collegato, senza dover liquidare coloro che lo dicono come “teorici della cospirazione”.
La cospirazione c’è già: non la stiamo inventando, la stiamo semplicemente denunciando, sperando che la gente si svegli da questa narcosi suicida e chieda che qualcuno metta fine al golpe globale.
Le operazioni di ingegneria sociale e di manipolazione di massa hanno dimostrato al di là di ogni dubbio che questo crimine è stato premeditato e come esso sia coerente con una visione “spirituale” del conflitto in atto: è necessario schierarsi e lottare, senza arrendersi La Verità – che è attributo di Dio – non può essere cancellata dall’errore, e la Vita non può essere sconfitta dalla morte: ricordate che il Signore, che ha detto di sé: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”, ha già sconfitto Satana, e ciò che resta della battaglia serve solo a darci l’opportunità di fare la scelta giusta, di scegliere di compiere quelle azioni che ci pongono sotto la bandiera di Cristo, dalla parte del Bene.
Confido che questa grande opera che state portando avanti dia presto i frutti attesi, ponendo fine a un tempo di prova in cui vediamo come diventerà il mondo se non ci rivolgiamo a Cristo, se continuiamo a pensare che possiamo convivere con il male, la menzogna e l’adorazione di sé. Dopotutto, la Città di Dio è il modello di coloro che vivono nell’amore di Dio, nell’autocontrollo e nel disprezzo per il mondo; la città del diavolo è il modello di chi vive nell’amor proprio, conformandosi al mondo e disprezzando Dio.
Vi ringrazio e vi benedico tutti.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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“TOWARD A NEW WORLD ORDER: The Future of NATO”. Soros’ 1993 Manifesto in which Forecast Ukraine War