Nell’immagine di copertina la celebre opera di Philippe de Champaigne “Mosè che detiene i Dieci Comandamenti” accanto a Lionel Walter Rothschild
25 gennaio – Conversione al Cristianesimo di San Paolo Apostolo, ebreo della tribù di Beniamino
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Più di una settimana di appuntamenti per arrivare al giorno della Memoria e ricordare, a tutti, cosa fu la Shoah. Per quest’anno che il 27 gennaio cade di sabato, giorno in cui le comunità osservano lo Shabbat, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane ha previsto diversi momenti importanti nel resto della settimana».
E’ quanto annunciano i media di mainstream scordandosi di interpellare altre vittime dell’Olocausto nazista a cui rendiamo brevemente memoria…
https://www.gospanews.net/2024/03/01/il-popolo-italiano-traditore-di-cristo-rischia-la-diaspora-come-gli-ebrei-roma-complice-della-mattanza-del-satana-sionista-a-gaza-in-sfregio-al-sangue-dei-martiri/
Gli Zingari Vittime dimenticate anche dalla Memoria della Shoah
«Nel 1940 più di 2 mila zingari vennero trasferiti nel Ghetto di Varsavia, dove vennero trucidati. Ad Auschwitz i rom avevano una sezione dedicata a loro, in cui cercavano di sopravvivere, abbandonati a se stessi. Inoltre gli zingari erano sottoposti a terribili esperimenti: alcuni furono costretti ad ingerire acqua salata fino a morire, ad altri sono stati iniettati virus e germi per osservare il decorso delle infezioni. Le donne più giovani venivano sterilizzate, i corpi di quelle più anziane utilizzati per scaldare coloro che erano stati sottoposti a esperimenti di congelamento» riporta un Blog ben informato.
Non è facile stimare quanti rom siano morti a causa delle persecuzioni naziste, di sicuro più di 50 mila persone vennero uccise nei lager. I rom definiscono questo sterminio “Porrajmos”, che significa “devastazione”, “grande divoramento”.
Adolf Hitler, ossessionato dalla cultura ariana almeno quanto i Sionisti come il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sono dalla loro e dal sogno della Grande Israele, ritenne che non erano “di razza pura” ma “pericolosi individui di sangue misto”. Concluse la sua analisi con il suggerimento di sterilizzare tutti i rom.
Il programma eugenetico della “Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie” del 1933 impose anche la sterilizzazione forzata per le persone affette da patologie psichiche e fisiche quali schizofrenia, epilessia, cecità, sordità e ritardo mentale, oltre che per gli alcolisti cronici. La legge del 1935 su “La salvaguardia della salute ereditaria del popolo tedesco” autorizza invece l’aborto nel caso in cui anche uno solo dei genitori sia affetto da malattie ereditarie.
Anche se non esplicitamente previsti dalla legge, pure 400 individui di razza mista definiti “bastardi della Renania” sono stati sterilizzati all’inizio del 1937.
Il Potere Ebraico grazie ai Sionisti Massoni
Se oggi gli Ebraici sono potenti ed influenti nonostante il loro numero limitato nel mondo (13 milioni circa) devono ringraziare il Movimento Politico Sionista e la Massoneria
, come abbiamo scritto nella precedente inchiesta, ma anche e soprattutto l’olocausto di Hitler, presunto aschenazita ebraico pure lui, che scatenò una persecuzione religiosa ed etnica rivelatasi perfettamente funzionale alla nascita dello Stato d’Israele.
Il nuovo Stato d’Israele fu voluto dal massone-sionista britannico Lionel Walter Rothschild, primogenito ed erede del banchiere Nathan Mayer Rothschild (primo barone ebraico d’Inghilterra), che, in qualità membro del Partito Liberale Unionista alla Camera dei comuni Inglese per il collegio di Aylesbury, fu l’ideatore della famosa Dichiarazione Balfour per la concessione ai Sionisti delle colonie Palestinesi occupate dagli arabi.
Va rammentato che la dinastia Rothschild divenne importante grazie al banchiere Mayer Amschel, l’Aschenazita Ebraico fondatore dell’Ordine degli Illuminati di Baviera che si alleò con la Massoneria nel luglio del 1782 durante il Congresso di Wilhelmsbad dando inizio al complotto per distruggere le monarchie e gli imperi cristiani.
Va anche ricordato che nel XVIII secolo dichiararsi Ebrei anziché Cattolici Cristiani imponeva di vivere in un Ghetto (allora più simile all’odierna Little Italy di Manhattan a New York che a quelli nazi-fascisti) ma cominciava ad avere i suoi enormi vantaggi perché consentiva di prestare denaro ad usura, pratica invece vietata dalla nell’enciclica Vix pervenit, promulgata il 1° novembre 1745 da Papa Benedetto XIV (1740-1758) per normare una tradizione etica medievale sovente disattesa.
La Shoah – fatte le debite e incomparabili proporzioni di vittime – è pertanto simile al Diluvio Al-Aqsa scatenato da Hamas il 7 ottobre 2023 che sta di fatto giustificando il genocidio dei Palestinesi arabi e cristiani della Striscia di Gaza.
In molteplici inchieste abbiamo evidenziato gli stretti legami tra l’organizzazione terroristica jihadista di Gaza e il controspionaggio israeliano del Mossad che, secondo esperti d’intelligence americani, avvalorano l’idea di un complotto finalizzato proprio alla conquista di Gaza da parte di Israele proprio come secondo autorevoli storici le leggi razziali di Hitler (finanziato dai Rockefeller partner dei Rothschild) furono indispensabili al ritorno degli Ebraici nella Terra Promessa da cui subirono la grande Diaspora nel 70 d.C ad opera dei Romani dopo che misero a morte Gesù Cristo senza riconoscerlo come Messia biblico.
Per dare importanza e significato allo Stato di Israele i leader del Movimento Sionista creato dagli Aschenaziti, ovvero i Cazari convertiti all’Ebraismo che si dispersero in Germania e nei paesi dell’Europa dell’Est dopo l’invasione mongola del Kazakistan, cominciarono a definire Ebrei tutti coloro che avessero dei riferimenti religiosi con l’Ebraismo sebbene privi di una minima correlazione etnica semitica, abramitica o Giudea.
Il Dominio Aschenazita in Europa
Gli aschenaziti di origine Cazara rappresentano la maggior parte dell’ebraismo moderno
(che sarebbe utile definire NeoEbraismo, Ebraismo Cazaro o Talmudico), circa il 70 % (e fino al 90% prima del seconda guerra mondiale e l’Olocausto).
Come risultato della loro emigrazione dall’Europa, gli ashkenazim rappresentano anche la stragrande maggioranza degli ebraici nei continenti del Nuovo Mondo, in paesi come gli Stati Uniti, Canada, Argentina, Australia e Brasile. In Francia, tradizionalmente terra ashkenazi, l’emigrazione di ebrei dal Maghreb li ha portati a superare gli aschenaziti. Soltanto in Israele esiste una popolazione rappresentativa di tutti i gruppi, una melting pot indipendente di ciascun gruppo all’interno della popolazione ebraica mondiale
Ecco perché il termine corretto per definire gli odierni seguaci del NeoEbraismo dovrebbe essere NeoEbraici, come avviene per gli Islamici seguaci dell’Islam, ma ciò non rappresenterebbe una comunità variegata che di fatto “accoglie” chiunque voglia rivendicarne l’appartenenza in una logica di sopravvivenza di una cultura che a volte è assai contrapposta.
L’esempio più eclatante deriva dalla contrapposizione della loggia massonica ebraica indipendente americana B’Nai B’rth che fa propaganda LGBTQ nonostante l’omosessualità fosse un abominio (Levitico 18,22; 20,13) per il popolo ebreo fedele alla Torah (il libro del Pentateuco giudaico-cristiano di Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio) come è insegnato ancor oggi dai maggiori “avversari” dei Sionisti che sono rappresentati dagli Ebrei Ortodossi, in particolare quelli delle comunità integraliste come quelli del quartiere di Gerusalemme Mea Shearim che sostengono apertamente i Palestinesi.
Se volessimo essere dei puritani dell’essenza Ebraica solo questi gruppi rabbinici possono essere considerati gli unici veri eredi del Popolo Ebraico sia in senso religioso che etnico per quanto alcuni di loro si siano differenziati in derive messianiche estremiste paragonabili a vere sette sovente in lotta tra loro conseguenti alla nascita della corrente Talmudica Babilonese successiva alla codifica della Torah orale.
La Storia dell’Ebraismo Religioso e Culturale
Affidiamoci a Wikipedia per fare una sintesi storica dell’origine ebraica.
La Bibbia infatti racconta che l’eroe eponimo degli ebrei fu Eber: lui e i suoi figli abitavano il territorio della Mesopotamia. Le parole “ebraico” ed “ebreo” non identificano solo un popolo ma anche chi professa la religione ebraica. Questa professione si fa risalire ad Abramo (da Av Raham, “padre delle genti”), abitante di Ur dei Caldei, in Mesopotamia, con cui Dio (Yahweh) fece un patto. YHWH chiese ad Abramo di spostarsi verso Harran per poi scendere fino a Canaan, la “terra promessa”. Va notata l’origine del termine Ebreo, derivante dal verbo avar, che in ebraico significa passare, oltrepassare, andare oltre. Da avar deriva ivrì, passato oltre, con riferimento al viaggio biblico dalla Mesopotamia alla Terra Promessa e alla conversione dal politeismo al monoteismo operata da Abramo, considerato il patriarca delle tre grandi religioni monoteiste.
È in questo patto che si definiscono i caratteri del popolo ebraico: un popolo, una terra, Dio, una promessa. Altra figura fondamentale fu il nipote di Abramo, Giacobbe, ribattezzato da YHWH stesso Israele(dall’ebraico ישראל, Israel, ministro di Dio, o uomo che vide Dio). Giacobbe-Israele ebbe dodici figli dai quali si svilupperanno le dodici tribù di Israele, quindi, da un gruppo di pastori senza nome, si forma una nazione. Gli ebrei, professanti il culto di YHWH, diventano israeliti, figli della nazione di Israele.
Per il susseguirsi di diversi avvenimenti, come scismi religiosi e interventi militari di potenze come l’Assiria, tra le dodici tribù assume non solo il potere regale, ma anche l’egemonia religiosa quella di Giuda (dall’ebraico יהודי yehudi, pl. יהודים yehudim). È proprio di quest’epoca la redazione dei primi libri della Bibbia, nella quale i giudici al potere affermano che gli altri israeliti si sono allontanati da YHWH, ponendo quindi le basi della fase religiosa detta giudaismo: gradualmente le parole ebrei e giudei, ebraismo e giudaismo diventano sinonimi, sebbene non lo siano precisamente. Le altre tribù vengono semplicemente considerate perse, scomparse. In altre lingue si usa la parola corrispondente a ebraico (i succitati: inglese hebrew, francese hébreu, tedesco Hebräisch) per indicare soltanto la lingua (nonché gli ebrei dell’antichità, nell’epoca pre-esilica) e la parola corrispondente a giudaico (jewish, juif, jüdisch) per indicare la cultura, la religione, il popolo.
La parola “ebreo”, in ogni caso ha oggi il duplice significato di popolo come gruppo parentale, a cui si aggiunge il significato della comunione religiosa. Tuttavia i convertiti all’ebraismo, il cui status come ebrei nella nazione ebraica è identico a quello di coloro che vi sono nati all’interno, sono stati assimilati al popolo ebraico attraverso i secoli.
Nell’accezione comune moderna, vengono indicati come “ebrei”:
- le persone di origine ebraica (non necessariamente matrilineare) che praticano la religione ebraica;
- le persone di origine non ebraica convertite all’Ebraismo;
- ogni appartenente alla discendenza ebraica che, pur non praticando l’ebraismo come religione, può considerarsi ebreo in virtù della propria discendenza, identificando nella parola soprattutto un senso familiare, storico o culturale.
Chiudiamo la parentesi di Wikipedia e cominciamo le nostre riflessioni…
Alla luce di questa analisi storica il concetto di AntiSemitismo usato per proteggere le comunità ebraiche dopo la Shoah è una parola priva di una minima logica semantica perché anche un europeo giudaico-cristiano potrebbe sentirsi Ebreo in virtù dell’atto della circoncisione quale segno di alleanza tra Dio e gli uomini imposta da Abramo ma anche un seguace omosessuale della loggia B’Nai B’rth che crede nel Grande Architetto dell’Universo sminuendo l’immagine biblica del Dio Jahvè rivelatosi ai Patriarchi e a Mosè può definirsi tale.
Ecco perché questo variegato zibaldone di etnie e confessioni religiose gettato nel calderone dei “sedicenti Ebrei” in maggioranza non ha nulla a che fare con il popolo biblico originario definito da Papa Giovanni Paolo II “il fratello maggiore dei Cristiani” in un tentativo di riconciliazione storica con gli assassini del Messia Gesù Cristo.
L’Odio antiCristiano dei Sionisti
Ecco perché ha ben ragione la nostra collaboratrice Paola Persichetti, la nostra esperta di Ebraismo, a mettere in luce il forte e feroce sentimento antiCristiano di molte delle attuali comunità ebraiche
che a livello internazionale sono protette dalle loro stesse contraddizioni religiose ed etniche solo dal potere delle Lobby Sioniste.
Ma differenza sua io ritengo erroneo qualificare il mondo Ebraico come un’entità “comune” che è invece intrinsecamente frammentata in mille rivoli con palesi devianze sia religiose che etniche, come abbiamo evidenziato.
Il mondo “ebraico” post diaspora e pressoché inesistente essendo rimasto presente in pochissime correnti integraliste mentre la maggior parte di esse è stata inglobata dal Movimento Sionista creato ad arte dalla Massoneria per far rinascere l’esoterismo magico in una congregazione politica oggi tra le più potenti del mondo.
Di conseguenza non è corretto offendere la memoria biblica e storica del Popolo Ebreo, eletto da Dio, solo per qualche manciata di Traditori dell’Antico Testamento stesso che oggi sarebbe numerosa quanto gli adoratori della Dea Kalì se non ci fossero stati i Cazari convertitisi all’Ebraismo per ragioni meramente politiche e poi diventati i cosiddetti Aschenaziti, fondatori della 13a FALSA TRIBU’ DI ISRAELE, che hanno poi creato la Cultura e il Potere Sionista.
Ecco perché andrebbe fatta una netta distinzione tra gli ormai pochissimi Ebraici tradizionalisti, devoti all’Antico Testamento, i Talmudisti esoterici e i Sionisti evitando di fare di tutta l’erba un fascio soprattutto perché oggi il potere ebraico è in mano solo ai Sionisti politici, sovente privi di ogni minima autentica devozione biblica come i fans LGBTQ della loggia massonica B’nai B’rith.
Chagall, un Devoto all’Ebraismo testimone di Cristo all’ONU
Un Cristiano ha il dovere di portare rispetto agli Ebrei e ai Giudei in quanto tutti i 12 apostoli erano di tale etnia religiosa e così i primi convertiti e martiri come Santo Stefano.Ma anche come San Paolo, di cui oggi ricorre la festa di conversione al Cristianesimo, sebbene fosse stato proprio uno di coloro che ressero i macelli dei lapidatori di Stefano.
Esistono anche nell’epoca contemporanea autorevoli esempi di Ebraici sinceramente convertiti…
Tra questi mi fa piacere citare il pittore russo-francese Marc Chagall, autore della sua biografia nella sua lingua Yddish e devoto alla Cabala Chassidica, aderì intimamente al Cristianesimo, senza riti formali onde non rinnegare la tradizione familiare, tanto da dipingere la famosissima e magnifica “Crocifissione Bianca” esposta al Chicago Art Institute che lo rese purtroppo inviso a molte comunità ebraiche.
Scelse anche di essere sepolto nel cimitero cattolico di Nizza dopo aver costruito in questa città della Costa Azzurra il suo Museo della Bibbia, oggi ribattezzato Museo Chagall con uno degli atti più vergognosamente “antisemitici” della storia contemporanea…
Ma fece anche di più. Ispirandosi alla profezia di Isaia inserì il messia Gesù Cristo nella splendida vetrata policroma della Finestra della Pace realizzata all’ONU in memoria del suo amico cristiano e luterano Dag Hammarskjold, il segretario generale delle Nazioni Unite morto insieme ai suoi colleghi diplomatici nella sciagura aerea del 18 settembre 1861 in Africa quando stava andando a fermare la guerra scoppiata per lo sfruttamento delle risorse minerarie.
62 anni di inchieste giudiziarie hanno evidenziato la natura dolosa di quel disastro ma non sono riuscite a individuare i colpevoli: perché l’Intelligence del Regno Unito, patria della Massoneria, non ha voluto desecretare i rapporti sulla tragedia.
La Shoah non può Legittimare il Genocidio a Gaza
Ecco, ancora una volta, che la cultura soggiacente all’attuale potere Sionista si è rivoltata contro due cristiani ben rispettosi dell’Ebraismo
. Ecco la prova manifesta che il Sionismo non solo non ha nulla di Semitico ma ha tanto di diabolico.
Come si può facilmente percepire in questo periodo che ci avvicina al Giorno della Memoria con il folle tentativo di usare persino la Shoah per legittimare il Genocidio di Israele a Gaza.
L’allarme giunge da quanto ha scritto nei giorni scorsi l’ANSA, portavoce ufficiale del mainstream del Nuovo Ordine Mondiale Massonico-Sionista:
«Le parole della Shoah “usate in modo distorto, ribaltate verso Israele e gli ebrei” preoccupano la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, a maggior ragione in vista del Giorno della Memoria. Le ha ascoltate in queste settimane da “rettori, insegnanti, politici, personaggi istituzionali”. E di questo tenore ne ha lette nell’annuncio del corteo organizzato a Roma, proprio per il 27 gennaio, dal Movimento degli studenti palestinesi, che considerano questa ricorrenza “la tomba della verità, della giustizia e della coerenza” e citano la frase di Primo Levi sulla necessità di conoscere l’olocausto “perché ciò che è accaduto può ritornare”, riferendola implicitamente a quanto avviene a Gaza».
“Lasciate Primo Levi alla nostra memoria – replica Di Segni -. Abbiate la dignità di manifestare il vostro pensiero senza offendere la memoria dei sopravvissuti e cercatevi citazioni altrove”.
Dopo la dittatura sionista imposta con le bombe e lo sterminio dei Palestinesi, i fans del primo ministro Benjamin Netanyahu, interprete di genocidio ed esodo accuratamente progettati come rivelato da piani segreti e politici del suo governo, vogliono imporre anche quella culturale…
Di cui sono complici i giornalisti di mainstream che non hanno avuto la minima capacità di commuoversi dinnanzi l’olocausto satanico che sta compiendo l’Esercito Israeliano a Gaza bombardando anche ospedali, chiese e bambini innocenti e si piccano pure di sostenere le ragioni di questo massacro.
Proprio come fece Erode a Betlemme! Proprio come fecero gli occidentali come i Rockefeller finanziando l’azione militare di Hitler e dei Nazisti che si accanì contro gli Achenaziti Ebraici.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
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