STRAGE DI MESTRE COME USTICA! Giallo Perizie sull’Autista. (Per ora) VINCE CARDIOLOGA PRO-VAX Negando MALORE come Negò Miocarditi da Vaccini mRNA
Nell’immagine di copertina l’autista del bus precipitato a Mestre, Alberto Rizzotto, e la cardiologa PRO-VAX Cristina Basso che ha eseguito l’autopsia negando l’ipotesi di un malore
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Alberto Rizzotto, l’autista del bus precipitato dal cavalcavia superiore di Marghera lo scorso 3 ottobre, non è stato colpito da un malore fatale: a provocare la sua morte è stato il trauma cranico conseguente al grave incidente stradale. Lo ha stabilito l’autopsia effettuata dai consulenti medico legali incaricati dalla Procura. La relazione conclusiva è stata depositata e messa a disposizione delle parti processuali. Nel grave incidente sono morte 21 persone e altre 15 hanno riportato ferite, alcune molto gravi».
E’ quanto scrive il Gattettino.it da cui tutti i media nazionali hanno poi ripreso la notizia “spacciata” in termini assoluti sebbene la questione sia molto più complessa perché, come trapelato nelle scorse settimane, i periti di alcuni indagati avrebbero invece rilevato una sospetta ostruzione coronarica tale da da poter suffragare l’ipotesi di un malore precedente al salto nel vuoto che, altrimenti, rimane avvolto da un inquietante mistero per la dinamica.
Sul viadotto da cui è precipitato il bus non esistono infatti segni di urti con altri mezzi, frenate o sterzate brusche mentre c’è traccia di uno strisciamento di decine di metri contro il guardrail a velocità bassissima (rilevata da un video): come se il bus fosse stato guidato proprio da una persona priva di sensi, infartata o deceduta…
Le Perizie sul Cuore del Conducente effettuate da Medici PRO-VAX
Ma, come soltanto Gospa News finora ha scoperto ed evidenziato, i cardiologi incaricati dalla magistratura della perizia sono entrambi convinti PRO-VAX, che per di più lavorano nella stessa struttura ospedaliera dell’Università di Padova individuata dal Ministero dell’Università e della Ricerca quale capofila del Centro nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA in partnership con le Big Pharma dei vaccini e, tra gli altri atenei, quello di Roma Tor Vergata di cui era rettore Orazio Schillaci prima di essere nominato Ministro della Salute nonostante enormiconflitti d’interessi elencati in varie nostre inchieste.
Purtroppo la verità sull’autopsia si sta perdendo nella nebbia lagunare come avvenne nel mare di Ustica dove precipitò il D-9 Itavia il 27 giugno 1980 inabissandosi con 81 persone a bordo.
Proprio come allora dei piccoli ma inquietanti episodi tinti di giallo si stanno succedendo uno dopo l’altro attraverso indiscrezioni giornalistiche trapelate in palese violazione del segreto istruttorio e assenza di comunicazioni ufficiali della Procura della Repubblica di Venezia ma persino delle parti “pubbliche” coinvolte in un così grave incidente.
Il muro di gomma, stavolta, è stato innalzato contro i fondati sospetti lanciati sui Social (e verificati a Gospa News) sul presunto malore cardiaco del conducente che, dopo essersi vaccinato contro il Covid per non perdere il lavoro, aveva lamentato disturbi imprecisati ma riconducibili a reazioni avverse ai sieri genici mRNA.
Proprio come feci nel caso di Ustica (quando pubblicai su Il Giornale un’inchiesta sul capitano dei Carabinieri indagato per aver insabbiato un Dossier per il giudice Priore ma era poi diventato il braccio destro del pm Antonio Di Pietro durante Mani Pulite facendo aleggiare odore di servizi segreti) non mollo l’osso degli scheletri di questo mistero. E, se necessario, sono pronto a evidenziare in qualsiasi sede l’elenco delle anomalie, ormai troppo numerose.
Riassumiamole in rapida sintesi…
- martedì 3 ottobre, alle 19,45 un bus del Gruppo LA LINEA SPA precipita da un cavalcavia di Mestre causando 21 morti (tra cui due bambini)
- ”Tutto fa pensare a un malore, però è prudente non avanzare ipotesi e usare il condizionale” dichiara subito il presidente della Regione Veneto Luca Zaia
- La Procura della Repubblica di Venezia apre un’inchiesta per omicidio stradale plurimo contro ignoti
PRIMA ANOMALIA – Il Tardivo Avviso di Garanzia al Proprietario del Bus
Non viene indagato subito –
come prassi in simili casi a tutela di garanzia – il titolare della ditta di trasporto passeggeri che, pertanto, non può nominare né un avvocato né un perito in vista dell’autopsia disposta dalla magistratura nei giorni successivi
- Nei giorni successivi alla tragedia comincia a circolare sui social la notizia che l’autista Alberto Rizzotto, 40 anni, si era iscritto al gruppo FB Danni Collaterali per alcuni problemi di salute lamentati con gli amici dopo i sieri genici mRNA Covid
- La Procura della Repubblica di Venezia incarica dell’autopsia sul conducente due periti, tra cui il medico legale Guido Viel, professore associato dell’Università di Padova ed esperto di cardiologia noto per aver pubblicato ricerche apertamente PRO-VAX e aver negato la correlazione tra il vaccino Covid e il decesso di un cinquantenne veneto stroncato da un infarto tre giorni dopo l’inoculazione
- i periti effettuano l’autopsia ma la magistratura tiene segreti i primi rilievi suscitando le ire dei social
SECONDA ANOMALIA – L’Autopsia sull’Autista Vaccinato senza i Parenti delle Vittime
La perizia viene effettuata solo alla presenza di un perito dei familiari ma non viene invitato a costituirsi ALCUN PARENTE DELLE VITTIME
perché essendo straniere non risultano reperibili. Soltanto successivamente ad essa il GIP del Tribunale ordinerà la nomina d’ufficio di avvocati d’ufficio a tutela delle parti lese. Perché, in ossequio alla massima trasparenza, la magistratura requirente non lo chiede prima?
- Il padre di Alberto Rizzotto (tramite l’avvocato) ha sempre negato ogni malore del figlio (che viveva da solo) ma non bisogna scordare che si trova in un’imbarazzante posizione perché è un generale in pensione dell’Aeronautica Militare che, come tutte le altre Forze Armate, è bersagliata dalle pressioni dei sindacati militari per avere informazioni sui vaccinati in servizio morti dopo la somministrazione dei sieri genici mRNA.
TERZA ANOMALIA – La Clamorosa Fuga di Notizie
Una clamorosa e misteriosa fuga di notizie ha vanificato il prolungato e rigoroso riserbo del procuratore di Venezia Bruno Cherchi sull’autopsia:
l’indiscrezione mediatica si è spinta a smentire l’ipotesi del malore sebbene ancora mancasse il fondamentale esame del cuore dell’autista.
- la Procura di Venezia affida un supplemento di perizia sul cuore dell’autista scegliendo come medico legale la cardiologa Cristina Basso che lavora al Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari e di Sanità Pubblica, Università degli Studi, Padova ed è pertanto collega del dottor Guido Viel,
- Come il collega dimostrò di essere un’ostinata PRO-VAX quando, in uno studio pubblicato su una rivista specialistica sponsorizzata da AstraZeneca, negò la prova di una correlazione tra i vaccini Covid e le Miocarditi e sminuì il fenomeno come “raro” e non grave, in un momento in cui già l’allarme era diffuso in tutto il mondo.
- Gli avvocati nominati dal Tribunale in rappresentanza delle vittime scelgono di NON NOMINARE periti per l’autopsia fidandosi ciecamente di quelli scelti della magistratura
- Sui media trapela l’indiscrezione che l’autista si era recato al pronto soccorso per malori, smentita dalla famiglia del generale AM, e poi un’indiscrezione su una presunta ostruzione coronarica connessa a un disturbo al cuore dell’autista rilevata dai periti di alcuni degli indagati che pertanto avrebbe ipoteticamente potuto causare un infarto.
QUARTA ANOMALIA – Il Misterioso Riserbo degli Avvocati su 21 Morti
- Dopo l’esecuzione dell’ultimo accertamenti autoptico sul cuore dell’autista il 10 gennaio scorso abbiamo contattato alcuni avvocati coinvolti nel procedimento che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni nonostante si tratti di un caso che riguarda una strage di 21 persone.
- Anche l’avvocato Massimo Malipiero, difensore dell’imprenditore Massimo Fiorese, titolare de La Linea SPA e del relativo importante Gruppo di trasporto passeggeri, che in precedenza ci aveva fornito pochi ma interessanti ragguagli sull’andamento dell’inchiesta in relazione ai riscontri del suo perito. ventilando la possibilità di un’ostruzione coronarica nel cuore di Alberto Rizzotto, non ha più risposto a telefonate e messaggi che gli abbiamo inviato sul telefono cellulare.
QUINTA ANOMALIA – La Manipolazione Mediatica e il Silenzio della Procura
- Nei giorni scorsi anticipazioni giornalistiche hanno riferito di un contrasto tra i periti. Ha scritto il Corriere:
«Per i due esperti Gaetano Thiene, per conto della famiglia Rizzotto (insieme a Roberto Rondinelli), e Giuseppe Tarantini, nominato dal Comune di Venezia e dai funzionari indagati, il malore o la morte improvvisa sono esclusi. «Secondo quanto riferito dai miei consulenti, dall’indagine fatta non sono emersi elementi critici che possano corroborare un’ipotesi di malore che abbia causato la perdita di controllo del veicolo», dice l’avvocato Francesco Stilo, legale dei Rizzotto. L’analisi avrebbe poi portato a escludere episodi di ischemia, mentre un’anomalia che era stata riconosciuta nell’elettrocardiogramma riguarderebbe una coronaria diversa. Posizioni che sono state contrastate dai consulenti de La Linea, Giovanni Di Salvo, e dell’assicurazione Allianz, Gloria Castellani».
- A distanza di qualche settimana ecco la nuova indiscrezione appena è stata depositata la perizia. Anche in questo caso il procuratore Cherchi non ha ritenuto di rilasciare un comunicato ufficiale sebbene il presunto malore dell’autista sia uno dei nodi cruciali da sciogliere in una strage di 21 persone.
- Nelle scorse settimane si è verificato un numero sempre più elevato di incidenti stradali a causa di malori dei conducenti vaccinati, che lo studio medico di un ricercatore americano ha attribuito a disturb cognitivi e neurologici da Long Covid (da virus o da vaccini).
- Molteplici studi internazionali, tra cui un articolo della famosa rivista Science, hanno messo il Long Covid in correlazione ai vaccini mRNA e alla persistenza della proteina tossica SPIKE del SARS-COV-2 prodotta dai vaccini nel corpo umano.
Non è ozioso rammentare che col “nuovo” Codice di Procedura Penale, dal 1989 la magistratura e le altre parti in causa hanno la medesima voce in capitolo davanti al Giudice delle Indagini preliminari che, a questo punto, potrebbe risolvere la contrapposizione disponendo una nuova perizia sul cuore con la formula dell’incidente probatorio affidata a un CTU di sua fiducia e con valore di prova in aula durante il futuro processo
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID, BIG PHARMA & VACCINI
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE