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“OBELISCHI”, VIROIDI IGNOTI NELL’INTESTINO UMANO! Forse Generati dai VACCINI mRNA… Anomali Genomi scoperti da Università USA

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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«Mentre raccolgono e analizzano enormi quantità di sequenze genetiche di piante, animali e microbi, i biologi continuano a incontrare sorprese, comprese alcune che potrebbero mettere in discussione la definizione stessa di vita.L’ultima, riportata questa settimana in un preprint, è un nuovo tipo di entità simile a un virus che abita i batteri che vivono nella bocca e nell’intestino umani».

«Questi “Obelischi”, come li chiama il team dell’Università di Stanford che li ha rinvenuti, hanno genomi apparentemente composti da anelli di RNA e sequenze ad essi appartenenti sono state trovate in tutto il mondo».

Fin qui parla la “scienza” ufficiale perché comincia così un articolo appena pubblicato su SCIENCE Journal in relazione a questa clamorosa scoperta biochimica.

L’immagine di Science Journal degli sconosciuti Obelischi scoperti nel metabiota intestinale umano

Ora leggerete le mie personali intuizioni basate sull’associazione di quattro differenti ricerche scientifiche che fanno riferimento a caratteristiche simili a quelle di queste “viroidi” vagamente simili al virus dell’epatite D perché necessiterebbero di un altro virus per potersi replicare. 

La questione inquietane è che tali ricerche sono riferite al comportamento della proteina Spike del SARS-Cov-2 potenziato nella carica virale in laboratorio con alterazione del sito di scissione dell’enzima furina e con l’inserimento di plasmidi del virus HIV (quello dell’AIDS), come ormai riconosciuto da ogni virologo del pianeta degno di questo nome.

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Ma soprattutto riguardano quattro studi e un articolo scientifico condotti sulle alterazioni create nell’RNA dai sieri genici COVID a RNA messaggero.

Le Anomale Coincidenze tra Obelischi e Sieri Genici mRNA contro SARS-Cov-2

Partendo da queste premesse ecco quindi la speculazione logica di un semplice sillogismo:

Questi sconosciuti anelli di RNA circolari capaci di codificare una nuova superfamiglia di proteine (mentre i viroidi normalmente non sono in grado di codificare proteine) potrebbero essere stati generati dall’interazione dell’mRNA dei vaccini nel corpo umano. 

One evitare di apparire folle agli esperti di biochimica (quale non sono pur avendo studiato ormai circa 400 ricerche su SARS, Covid-19 e biotecnologie mRNA) espongo subito i punti cruciali che mi hanno indotto a tale azzardatissima correlazione che gli scienziati, ovviamente, essendo la ricerca pre-print, non espongono per non vedersela subito censurata…

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Certo di aver dimostrato anche a un addetto ai lavori non solo l’importanza della scoperta del simil-viroide Obelisk e della misteriosa proteina Oblin

da essi generata vediamo quelle parti essenziali a prova di lettore mediamente anche poco esperto di biochimica e le interconnessioni con gli studi sul SARS-Cov-2 e relativi vaccini.

Anche perché, come mostra la Figura 3 del Materiale Supplementare del nuovo studio di Stanford queste nuove entità genomiche sono risultate maggiormente diffuse nei paesi occidentali più vaccinati contro il Covid…

Invieremo nel frattempo questo articolo ad esperti di biochimica per avere un loro parere. Non abbiamo voluto consultarli subito per poterci prendere tutto il merito di questa clamorosa intuizione scientifica che, se confermata, avrebbe un’importanza mondiale.

Il Simil-Viroide Obelisk si trasmette grazie a un altro Virus?

Partiamo da uno dei “tanti quesiti” che si sono posti il biologo di Stanford

(California, Usa) Andrew Fire, il suo studente laureato Ivan Zheludev e i loro colleghi nello studio appena pubblicato su BiorXiv dal titolo “Coloni simili ai viroidi dei microbiomi umani – Viroid-like colonists of human microbiomes”.

La copertina della ricerca sugli Obelischi

Ecco il quesito insieme a tutte le altre domande degli scienziati che potrebbero in parte forse trovare risposta se associate al Covid-19, alla proteina Spike tossica, e alla N1-metilpseudouridina dei vaccini capace di alterare il DNA umano…

«Molte domande sorgono sugli Obelischi. La loro trasmissione coinvolge un agente infettivo separato, più complesso (come l’HDV)? Si diffondono principalmente tramite particelle simili a virus o citoplasmaticamente come i viroidi?

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La Descrizione Genomica degli Ignoti Obelischi

Vediamo ora quanto hanno scritto Zheludev et al. nel Sommario della loro Ricerca nel quale mancano però alcuni passaggi essenziali che non senza fatica abbiamo individuato e riporteremo pi avanti.

«Qui descriviamo gli “Obelischi”, una classe precedentemente non riconosciuta di elementi simili ai viroidi che abbiamo identificato per la prima volta nei dati metatrascrittomici dell’intestino umano. Gli “obelischi” condividono diverse proprietà: (i) assemblaggi genomici di RNA ~1kb apparentemente circolari, (ii) strutture secondarie a bastoncino previste che comprendono l’intero genoma e (iii) frame di lettura aperti che codificano per una nuova superfamiglia di proteine, che chiamiamo “Oblins”».

Come possibile non pensare alle proteine anomale prodotte dalla manipolazione dell’uracile dello RNA scoperte dall’ultimo esplosivo studio del professor Perez realizzato con la Fondazione Montagnier in memoria dell’amico scienziato scomparso con cui aveva già svelato le proteine prioniche killer dei vaccini mRNA?

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«Troviamo che gli obelischi formano un proprio gruppo filogenetico distinto senza alcuna sequenza rilevabile o somiglianza strutturale con agenti biologici conosciuti. Inoltre, gli obelischi sono prevalenti nei metatrascrittomi del microbioma umano testati con rappresentanti rilevati in circa il 7% dei metatrascrittomi fecali analizzati (29/440) e nel circa il 50% dei metatrascrittomi orali analizzati (17/32)» si legge ancora nella ricerca dell’Università di Stanford.

«Le composizioni dell’obelisco sembrano differire tra i siti anatomici e sono in grado di persistere negli individui, con presenza continua osservata per >300 giorni in un caso. Ricerche su larga scala hanno identificato 29.959 obelischi (raggruppati con un’identità nucleotidica del 90%), con esempi provenienti da tutti e sette i continenti e in diverse nicchie ecologiche. Da questa ricerca, viene identificato un sottoinsieme di obelischi da codificare per varianti specifiche dell’obelisco del ribozima autoclivante di tipo III martello».

«Infine, abbiamo identificato un caso di una specie batterica (Streptococcus sanguinis) in cui un sottoinsieme di ceppi di laboratorio definiti ospitava una specifica popolazione di RNA di Obelisco. In quanto tali, gli obelischi comprendono una classe di diversi RNA che hanno colonizzato e sono passati inosservati nei microbiomi umani e globali».

Batteri del Metabiota Intestinale Umano dove si annida SARS-Cov-2 Batteriofago

«Gli obelischi sembrano essere distribuiti a livello globalee sono un membro costitutivo dei microbiomi orali e intestinali umani, presenti in circa il 10% dei donatori umani in cinque studi metatrascrittomici umani analizzati» si legge ancora nella Discussione della ricerca Zheludev et al.

«Un singolo chiaro accoppiamento Obelisco-ospite (S. Sanguinis SK36 – Obelisk-S.s) indica che gli Obelischi possono essere un componente delle cellule batteriche; anche se non conosciamo gli “ospiti” degli altri Obelischi, è ragionevole supporre che almeno una frazione possa essere presente nei batteri».

Come non pensare a due studi italiani che scoprirono la presenza del SARS-Cov-2 nel metabiota intestinale e il comportamento “batteriofago” del SARS-Cov-2? Rileggiamo le parti essenziali di essi.

«Sars Cov 2 è anche un virus batteriofago. Significa che entra nei batteri e replica il suo RNA anche da lì. Abbiamo finalmente l’evidenza scientifica, con tanto di foto del virus mentre colonizza il batterio. Ciò significa che stiamo seguendo procedure da integrare. Per debellarlo ci vuole altro rispetto ai virus classici. Non servono solo le chiusure, serve disinfettare e prevenire. Ed ora c’è il razionale scientifico per cui funzionano gli antibiotici. Avremo bisogno di un vaccino anche contro le tossine che abbiamo trovato e producono i nostri batteri, in maniera molto simile al meccanismo della difterite. I vaccini attuali non saranno sufficienti. Fra un po’ avremo molte più varianti: la variante lombarda, veneta, di Milano e di Roma».

Scrisse il il dottor Carlo Brogna, direttore della società Craniomed fondata nel 2018 a Montemiletto (AV) per studiare le proteine, svelò queste conclusioni come abbiamo riportato da Gospa News in un’inchiesta già complessa del 21 aprile 2022.

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«Di recente sono state riportate prove scientifiche del coinvolgimento del microbiota umano nello sviluppo della malattia COVID-19. È stata osservata la presenza di RNA SARS-CoV-2 in campioni fecali umani e l’attività SARS-CoV-2 nelle feci di pazienti affetti da COVID-19. Partendo da queste osservazioni, è stato sviluppato un disegno sperimentale per coltivare in vitro il microbiota fecale di individui infetti, per monitorare la presenza di SARS-CoV-2 e per raccogliere dati sulla relazione tra batteri fecali e virus» scrisse il ricercatore.

«Anche se basati su una singola osservazione, i nostri risultati suggeriscono che il genoma SARS-CoV-2, o parti di esso, oltre alle sue note interazioni con le cellule eucariotiche, è in grado di replicarsi anche al di fuori del corpo umano, insinuando una possibile modalità d’azione “batteriofagica”» si legge in relazione all’altra ricerca di alcuni dei medici italiani già citati (C. Borgna, Cristoni, Piscopo) con la collaborazione fondamentale di Barbara Brogna, del Dipartimento di Radiologia dell’Ospedale Moscati di Avellino, e di altri colleghi Domenico Rocco Bisaccia, Francesco Lauritano, Marino Giuliano, Luigi Montano e Marina Prisco (fonte Ricerca 4).

Ecco quindi comprovata una relazione stretta tra i comportamenti dei nuovi sconosciuti Obelischi e del SARS-Cov-2, il cui agente patogeno viene innescato nel corpo umano di vaccini mRNA per suscitare la reazione anticorpale.

Le Anomalie nel Bastoncino RNA simili a quelle dei Vaccini Covid

La successiva analisi genomica degli Obelischi fatta dall’Università di Stanford tramite una sofisticata tecnica ha svelato inquietanti analogie con le problematiche ribosomiali causate dalla molecola diabolica dei vaccini: la famigerata N1-metilpseudouridina.

«I viroidi e i virus Delta sono in parte caratterizzati dai loro genomi circolari a filamento singolo, entrambi caratteristiche molecolari che possono essere rilevati nell’RNA-seq specifico del filamento. Per cercare tali caratteristiche nei set di dati di sequenziamento dell’RNA del microbioma (RNA-seq), abbiamo creato uno strumento bioinformatico, VNom (vedere VNom e Figura 2 supplementare) e lo abbiamo applicato ai set di dati dell’RNA-seq del microbioma (vedere Identificazione iniziale dell’obelisco)» scrivono i ricercatori americani.

«Una classe di 15 RNA correlati (<2% di variazione della sequenza, Tabella supplementare 1), 1164 nt RNA si è distinta per la loro struttura secondaria prevista estesa che ricorda HDV e Pospiviroidae. A causa di una forte struttura secondaria a bastoncino prevista, chiamiamo questo gruppo di RNA Obelisk-alfa»

«Con una lunghezza di 1164 nt, la struttura secondaria a bastoncino è stata sorprendente perché non si prevede che le tipiche sequenze di mRNA si pieghino facilmente in questo modo (come evidenziato dagli sforzi richiesti per massimizzare il grado di “bastone” nei vaccini a mRNA)».

Prima di proseguire con i clamorosi ed eccezionali rilievi genomici riportiamo la scoperta dell’Università di Cambridge sul fenomeno anomalo del “frame-shifting” correlato al siero genico genico mRNA Covid di Pfizer-Biontech.

«I ricercatori hanno identificato che le basi con una modifica chimica chiamata N1-metilpseudouridina – che sono attualmente contenute nelle terapie a base di mRNA – sono responsabili degli “scivolamenti” lungo la sequenza dell’mRNA» si legge nello studio di Mulroney et al. pubblicato il 6 dicembre 2023 su Nature dopo oltre un mese di revisione.

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La biochimica canadese Jessica Rose pose notevole accento a questo fenomeno:

«Gli mRNA modificati da utilizzare nei prodotti COVID-19 sono stati ottimizzati con codone per la massima espressione proteica nell’uomo. L’ottimizzazione del codone, o anche sostituzione del codone, si basa sull’idea che si possono indurre mutazioni in un gene di interesse (come la spike) in base al bias di utilizzo del codone di un organismo (come gli esseri umani), per aumentare l’efficienza traduzionale e l’espressione proteica senza alterare la sequenza della proteina. Ma è noto che l’ottimizzazione dei codoni può portare a problemi di conformazione, ripiegamento e stabilità delle proteine».

Rileggiamo quindi la frase della ricerca di Zheludev et al. sugli Obelischi:

«Con una lunghezza di 1164 nt, la struttura secondaria a bastoncino è stata sorprendente perché non si prevede che le tipiche sequenze di mRNA si pieghino facilmente in questo modo (come evidenziato dagli sforzi richiesti per massimizzare il grado di “bastone” nei vaccini a mRNA)».

Basi di RNA Mancanti come nello studio di Perez sui Sieri Genici mRNA

«La ricerca di Stanford ha prodotto quasi 30.000 cerchi di RNA, ciascuno composto da circa 1.000 basi e probabilmente rappresenta un Obelisco distinto. Era improbabile che fossero virus autentici, ha concluso il team, perché i virus a RNA in genere hanno molte più basi. Ma alcune delle sequenze dell’Obelisco codificavano proteine coinvolte nella replicazione dell’RNA, rendendole più complesse dei viroidi standard».

E’ quanto ha riportato la rivista SCIENCE nel suo articolo sullo studio dell’Università di Stanford.

Rammentiamo che gli errori di frameshift si verificano quando il macchinario di produzione delle proteine della cellula sbaglia accidentalmente una o due basi nella sequenza dell’mRNA. Poiché le basi dell’mRNA vengono lette in gruppi di tre, un frameshift spezza le serie originali della sequenza, influenzando tutte le sequenze a valle dell’errore.

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Nella sua ricerca, Perez ha scoperto che un frameshift di una base mantiene le sequenze simili ai prioni, mentre un frameshift di due basi le elimina. Ha anche scoperto che le sequenze frameshift condividono somiglianze con le proteine batteriche dell’ameba mangia-cervelli e con le nucleasi umane, proteine in grado di rompere i legami del DNA.

«Sulla base delle previsioni dell’ORF (open reading frame), Obelisk-ɑ ha la capacità di codificare due proteine (202 e 53 aminoacidi [aa]). Entrambi i frame di lettura aperti (ORF) mancano di un’evidente omologia di sequenze nucleotidiche o proteiche quando si interrogano numerosi database di riferimento (NCBI nt, nr o CDD 23, Pfam)» si legge ancora nello studio di Zheludev et al. che conferma l’anomala caratteristica di generare proteine sconosciute come temuto per i meccanismi di frame-shifting dei sieri genici mRNA Covid.

 «L’allineamento delle proteine della struttura terziaria ha prodotto risultati negativi simili (vedere Previsione della struttura terziaria delle proteine). Pertanto, abbiamo scelto nuovi nomi, chiamando queste due proteine rispettivamente Oblin-1 e Oblin-2. Notiamo in particolare che nonostante alcune caratteristiche simili tra Obelisk-ɑ e HDV (apparentemente circolare, genoma di RNA altamente strutturato previsto e capacità di codificare per almeno un ORF ∼ 200 aa, Figura 1a supplementare), non esiste un’evidente omologia di sequenza al livello Livello di RNA o proteine o omologia strutturale a livello proteico tra Obelischi e HDV».

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«In ulteriore contrasto con l’HDV, il cui grande antigene Delta dell’epatite (L-HDAg) si trova su un filamento della struttura secondaria estesa prevista per l’HDV (Figura 1a supplementare), la regione codificante Obelisk-ɑ Oblin-1 è in gran parte autocomplementare all’interno della regione aperta cornice di lettura, formando una forcina di circa 300 coppie di basi che costituisce la metà della struttura secondaria prevista dell’RNA Obelisco-ɑ».

Sono sufficienti queste considerazioni per sospettare in modo fondato che gli Obelischi siano stati generati dai vaccini mRNA Covid?

A noi pare di sì ma saranno gli esperti che presto interpelleremo a dover rispondere…

Anche se altri scienziati sono entusiasti della scoperta degli Obelischi… “È pazzesco”, afferma Mark Peifer, biologo cellulare e dello sviluppo presso l’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill. “Più guardiamo, più cose folli vediamo.” ha riferito SCIENCE Journal.

Sarebbe invece davvero folle se fossero realmente un’eredità dei sieri genici mRNA!

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

BIORXIV – FIRE ET AL. – Viroid-like colonists of human microbiomes

SCIENCE – ‘It’s insane’: New viruslike entities found in human gut microbes

GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma

GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER

https://www.gospanews.net/2024/01/10/40631/

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