Manovre sulle Armi da Venti di Guerra
di Piero Angelo De Ruvo e Fabio G. C. Carisio
Venti di guerra, fu il titolo di una miniserie televisiva del 1983, trasmessa negli stati uniti Tratta dal romanzo omonimo di Herman Wouk, vengono descritti gli avvenimenti che diedero inizio al secondo conflitto mondiale, a partire dal marzo 1939 fino all’ingresso in guerra degli Stati Uniti nel dicembre 1941.
La Nato, e l’industria bellica, non vogliono farsi trovare impreparati in un eventuale conflitto Europeo o nella peggiore delle previsioni, in un conflitto Mondiale. Ed ecco che le dichiarazioni del Ministro della Difesa, Guido Crosetto rilasciate con il contagocce, fanno sì che nell’opinione pubblica non si crei una qualche indigestione pacifista.
La Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha approvato il programma d’acquisto carri armati Leopard 2, prodotto dalla tedesca Krauss-Maffei in collaborazione con Rheinmetall. Nel frattempo, Leonardo sta definendo il suo ruolo nel programma.
Il piano di acquisizione avrà una durata complessiva di 14 anni e si svolgerà in due fasi: la prima è quella preparatoria (2024-2026), mentre la seconda (2027-2037) riguarda la vera e propria acquisizione di 132 carri armati e fino a 140 piattaforme corazzate.
Il costo complessivo è stimato in 8 miliardi e 246 milioni di Euro, come riportato sul documento programmatico pluriennale della difesa nel triennio 2023-2025.
Ciò viene a galla dopo il rinnovato impegno del Governo Italiano dopo il summit G7 di Kiev.
«I nostri incontri con la premier italiana Giorgia Meloni sono sempre significativi. Oggi abbiamo un risultato importante. Abbiamo firmato un accordo bilaterale di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia». Lo scrive sui social il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Questo documento stabilisce una solida base per il partenariato di sicurezza a lungo termine dei nostri paesi.
I Leopard 2 pronti per i Militari Ucraini addestrati in Germania
Sicuramente una parte dei Leopard 2 resterà in Italia, ma c’è la concreta possibilità che un’altra cospicua parte di essi finisca altrove.
L’affare con l’industria bellica tedesca, infatti, sembra essere la cartina tornasole dell’ottima relazione che hanno la premier Giorgia Meloni e l’ex Ministro della Difesa tedesco, Ursula Von der Leyen, ora presidente della Commissione Europea che per la prima volta ha autorizzato un’acquisto di armamenti a fini bellici.
Va infatti ricordato che Von der Leyen ha avuto un trascorso molto imbarazzante e iperattivo nel suo precedente incarico nazional finendo al centro di pesanti inchieste per spese pazze pari a 155 milioni di euro, ovvero il totale delle consulenze di tutti gli altri ministeri del governo guidato da Angela Merkel.
Ecco quindi che l’affair Leopard 2 potrebbe essere in realtà un’operazione a tre per agevolare un partner geopoliticamente strategico nel quale sarebbe però il popolo italiano a pagare il costo.
Inoltre potrebbe consentire alla Germania di agevolare le strategie di guerra ad oltranza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky inviando gli stessi tank all’Ucraina che ha già potuto completare la complessa fase di addestramento dei militari carristi dell’esercito di Kiev proprio in Germania.
Ed ora attende gli stessi carri armati per continuare il conflitto contro la Russia, mentre la Lobby delle Armi ringrazia e resta a disposizione per ulteriori vendite di armi, munizionamenti e pezzi di ricambio.
La Pietra Tombale sui Made in Italy dei Carri Armati Ariete e Centauro
L’acquisto di questa nuova linea di tank di fabbricazione tedesca lascia qualche perplessità, sotto il profilo squisitamente industriale, in quanto rappresenta la definitiva pietra tombale sul Made in Italy dei blindati dotati di cannone.
Fino ad oggi l’Esercito Italiano aveva ritenuto sufficienti due linee di carri, l’Ariete cingolato e la Blindo Centauro ruotato, e le risorse sono state investite al solo fine di mantenere queste linee operative al minimo in un contesto Nato per la sola difesa.
Dunque, perché acquistare una nuova linea di carri dalla Germania se non per sostituire o eliminare del tutto quella già esistente italiana?
Inoltre il tank italiano Ariete ha la stessa potenza offensiva del Leopard essendo entrambi dotati di una bocca di fuoco per un calibro da proiettili da 120 mm ma è uscito di produzione nell’agosto del 2002 senza essere rimpiazzato da altre linee di produzione italiane.
L’arrivo dei Leopard sembra destinato a chiudere anche il capitolo dei Blindo Centauro nonostante il recentissimo investimento dell’Esercito Italiano.
«Secondo una stima pubblicata dal quotidiano Milano finanza, l’Italia spenderà più di un miliardo di euro per 86 nuovi carri armati. La Direzione degli Armamenti Terrestri (DAT) e la Società consortile Iveco-Oto Melara hanno siglato il contratto per la fornitura di 86 sistemi “Blindo Centauro 2”, con una possibile opzione per ulteriori 10 veicoli, in aggiunta ai 10 già ordinati nel 2018 (ora in fase di consegna). Nel programma, oltre alle aziende consociate, sono attivamente coinvolti fornitori, PMI e grandi aziende italiane» scriveva infatti L’Indipendente nel gennaio 2021.
L’acquisizione in argomento è il proseguimento di un processo già avviato nel 2018 e che mira a far fronte a un’esigenza totale dell’Esercito Italiano di 150 mezzi. Questi andranno a sostituire le blindo Centauro in servizio dall’inizio degli anni ’90.
La Centauro 2 rappresenta un passo in avanti rispetto alla precedente Centauro I in termini di potenza, mobilità, ergonomia, condotta di tiro e protezione. La Centauro II ha un’architettura interamente digitale, un cannone da 120mm e sistemi di Comunicazione Comando-Controllo che la rendono tra i più moderni mezzi dell’Esercito. Il risultato è un veicolo blindato innovativo in grado di operare in qualsiasi teatro operativo in cui l’Esercito è chiamato a intervenire.
Nella risposta all’interrogazione davanti alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati del 12 luglio 2023, la sottosegretaria di Stato per la Difesa Isabella Rauti ha confermato la volontà di ammodernare i carri Ariete, e l’obiettivo a lungo termine di partecipare alla creazione di un MBT (Main Battle Tank) europeo di futura generazione. Verranno quindi aggiornati 125 carri armati Ariete alla versione C2 e consegnati entro il 2030.
Ma l’ingresso nel nuovo piano europeo MBT, oltre ad essere un inquietante passaggio di de-nazionalizzazione della produzione bellica in un ottica di militarizzazione europea conforme al piano Schengen degli armamenti in fase di approvazione tra i paesi UE, si potrebbe inevitabilmente tradurre nella prematura estinzione del Centauro II dato che l’impegno all’acquisto dei 132 Leopard.
Pertanto, al di là del risvolto sull’imponente mole dell’investimento sul tank tedesco va rilevato un ulteriore colpo micidiale a due industrie italiane.
Va da sé che parte delle attuali blindo andranno dismesse e parte dei nove reparti di Cavalleria che oggi li posseggono, verranno trasformati in corazzati.
Dunque, la Difesa si sta preparando ad affrontare un restyling non indifferente, per i quali la riqualificazione e l’addestramento sui nuovi carri Leopard non avviene in pochi mesi. Infatti oltre ad attrezzare le officine e tutta la parte logistica dei pezzi di ricambio non bisogna sottovalutare gli specialisti, dai meccanici ai tecnici delle ottiche e dei sistemi di puntamento ecc.
Piero Angelo De Ruvo
Sottufficiale dell’Esercito Italiano in Congedo.. Ex sindacalista militare
Membro del direttivo dell’associazione Constitutio Italia
Ogni link a precedenti articoli di Gospa News è stato aggiunto a posteriori dalla Redazione
FONTI PRINCIPALI
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