di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
E’ uno studio sconcertante ed esplosivo che, se fosse letto con attenzione da autorità sanitarie governative prive di intrighi con le Big Pharma dei vaccini, bloccherebbe per sempre l’esperimento sulla popolazione umana condotto soprattutto dagli evoluti paesi occidentali.
In estrema sintesi “certifica” che le varianti del SARS-Cov-2 che si moltiplicano velocemente continuano ad eludere i nuovi booster che vengono aggiornati all’ultimo genotipo virale ma ovviamente non fanno in tempo ad essere adeguati a quello in corso.
L’AntiTG – Video 3. VACCINI KILLER: ENORMI SCANDALI INSABBIATI DAI MEDIA MAINSTREAM
Ergo i sieri genici mRNA, dannosi per una miriade di reazioni avverse accertate da migliaia di studi internazionali pubblicati sulle più famose riviste mediche, non sono solo pericolosi ma anche praticamente INUTILI!!!
Esplosivo Studio del Medico di Harward
L’importanza della ricerca intitolata “Ongoing evolution of SARS-CoV-2 drives escape from mRNA vaccine-induced humoral immunity – L’evoluzione continua della SARS-CoV-2 spinge a sfuggire all’immunità umorale indotta dal vaccino mRNA” deriva dal fatto che è stata condotta da vari medici specialisti del rinomato Ragon Institute of MGH (Massachusetts General Hospital), MIT, and Harvard.
Tale centro di ricerca, istituito ufficialmente nel 2009 con una donazione della Fondazione Phillip T. e Susan M. Ragon, riunisce scienziati e ingegneri provenienti da diversi campi per comprendere meglio il sistema immunitario e sostenere la salute umana.
«La nostra missione è sfruttare il sistema immunitario per prevenire e curare le malattie umane» è il suo slogan.
Il medico leader e corrispondente è Alejandro B. Balazs, principale ricercatore del Ragon Institute, Professore assistente alla Scuola di medicina di Harvard e Assistente investigatore nell’Ospedale generale del Massachusetts di Boston.
Insieme a lui hanno firmato il nuovo documento specialisti del Vaccine and Immunotherapy Center , del Pediatric Infectious Disease e del Department of Pathology dello stesso ospedale, della Division of Geriatrics and Palliative Medicine, Alpert Medical School of Brown University, Providence, Rhode Island, della Geriatric Research Education and Clinical Center, Louis Stokes Cleveland Department of Veterans Affairs Medical Center, Cleveland, Ohio.
Non solo. Proprio per condurre questa delicatissima ricerca Balazs è stato finanziato dal NIAID (l’istituto Nazionale di Allergie e Malattie Infettive diretto dal famigerato Anthony Fauci fino al dicembre 2022) e dal Consorzio del Massachusetts sulla preparazione alla patogenesi (MassCPR) come si legge nella dichiarazione su eventuali conflitti d’interessi.
Varianti SARS-Cov-2 Eludono i Sieri Genici mRNA come previsto da Montagnier
Ecco perché lo studio
, sebbene pubblicato in Pre-Print il 7 marzo scorso sulla famosa rivista MedrXiv partner del BMJ (già British Medical Journal) e quindi non ancora sottoposto a revisione paritaria, può essere considerato l’ennesima cartina-tornasole assai affidabile sulla risibile efficacia dei vaccini che, però, non viene messa in discussione dai ricercatori, convinti di poter sperare in una nuova generazione di sieri genici…
In estrema sintesi il Sommario della ricerca conferma l’insorgenza di varianti “resistenti ai vaccini” come previsto già nel 2020 dal biologo italiano Franco Trinca e nel microbiologo e virologo francese Luc Montagnier (entrambi scomparsi in circostanze anomale e misteriose), dall’esperto di vaccini Geert Vanden Bossche e confermato da alcuni precedenti studi.
«Dall’inizio della pandemia di COVID-19 nel 2020, il sequenziamento virale ha documentato 131 mutazioni individuali nella proteina virale della Spike in 48 varianti denominate. Per determinare la capacità dell’immunità umorale mediata dal vaccino di tenere il passo con la continua evoluzione della SARS-CoV-2, abbiamo valutato la potenza di neutralizzazione dei sieri di 76 destinatari del vaccino raccolti dopo 2-6 immunizzazioni contro un pannello completo di mutazioni osservate durante la pandemia».
Inequivocabili le frasi sul parziale fallimento della campagna vaccinale passata (e in corso), che può essere ritenuto totale se associato al recente studio – pubblicato in peer-review (revisione paritaria) sulla rivista specialistica Frontiers in Immunology – che ha evidenziato un maggior pericolo di contrarre in forma grave e letale la patologia Covid-19, proprio a causa del sistema immunitario indebolito dai booster (come previsto sempre da Montagnier e poi provato da altri studi).
«Sorprendentemente, mentre molte mutazioni individuali emerse tra il 2020 e il 2022 mostrano la fuga (intesa come diffusione del virus nel vaccinato – ndr ) dai sieri dopo la vaccinazione primaria, poche sfuggono ai sieri potenziati. Tuttavia, è stata osservata una progressiva perdita di neutralizzazione nelle varianti più recenti, indipendentemente dalle dosi di vaccino» si legge ancora nell’Abstract dello studio.
«È importante sottolineare che un booster XBB.1.5 aggiornato ha aumentato significativamente i titoli rispetto alle varianti più recenti ma non a JN.1. Questi risultati dimostrano che i richiami stagionali migliorano i titoli contro i ceppi contemporanei, ma nuove varianti continuano a eludere i vaccini mRNA aggiornati, dimostrando la necessità di nuovi approcci per controllare adeguatamente la trasmissione di SARS-CoV-2»
Alla luce di queste tragiche e lapidarie conclusioni chi avrà il coraggio di avvertire quei piemontesi che si sono già vaccinati con la Settima dose, ovvero il quinto booster dei sieri genici mRNA di Pfizer-Biontech o Moderna che però sono basati sulla variante XBB.1.5?
E’ evidente che queste persone, alla luce dello studio americano, stanno rischiando la vita quasi per nulla.
La Conferma dell’Aumento di Virulenza delle Varianti
Assumono una rilevanza inquietante, infatti, due frasi scritte dagli scienziati nella molto tecnica DISCUSSIONE “finale” sulla storia delle varianti e degli aggiornamenti vaccinali (link al PDF in Italiano tradotto da Gospa News con minima revisione e a quello originale in Inglese tra le fonti).
«Oltre alla fuga dai sieri vaccinali, abbiamo scoperto che le mutazioni contribuiscono in modo significativo anche alla capacità dello pseudovirus di infettare le cellule, suggerendo che la selezione delle varianti sta ottimizzando sia la fuga dagli anticorpi che l’ingresso virale. Abbiamo scoperto che le Spike delle varianti post BA.1 producevano pseudovirus che erano fino a 30 volte migliori nella trasduzione delle cellule bersaglio rispetto al tipo selvaggio, suggerendo che ila Spike WT SARS-CoV-2 non era configurato in modo ottimale per l’ingresso virale ACE2-dipendente».
Con termini biochimici sofisticati i medici del Ragon Institute e degli altri ospedali stanno confermando il problema della vaccino-resistenza delle varianti lanciato da Vanden Bossche e – a nostro modesto ed inesperto giudizio – dando una vaga spiegazione anche sull’elevata letalità del Covid nei vaccinati proprio per l’interazione che la Spike crea nel corpo umano: dove – com’è noto da altre ricerche – può persistere fino a 2 anni causando disturbi lievi da Spike-Demia o gravissimi da Spike-Patia.
Ma le frasi allarmanti della ricerca guidata da Alejandro B. Balazs (che forse verrà però classificata col nome del primo firmatario
«Ciò evidenzia la sfida in corso rappresentata dalla continua evoluzione della SARS-CoV-2, che ha ampiamente superato i tentativi di aggiornare i vaccini. I nostri risultati supportano lo sviluppo di nuovi vaccini e modalità di prevenzione in grado di suscitare un’ampia protezione contro future varianti/epidemie».
Nella parte conclusiva della Discussione i ricercatori ammettono alcune limitazioni dello studio. Tra esse rimarchiamo quelle più preoccupanti:
«I nostri studi sull’infettività tengono conto solo dell’infettività delle mutazioni della Spike, non delle mutazioni in altre proteine che contribuiscono all’infettività virale».
Questo significa che il ruolo della “Doppia Prolina” inserita nei sieri genici mRNA per renderli maggiormente efficaci è totalmente ignorato sebbene sia fondamentale per comprendere la persistenza della Spike Tossica come scoperto dal bioimmunologo italiano Mauro Mantovani.
La Ricerca Ignora le Pericolose Reazioni delle Cellule T ai Vaccini
Ma esiste anche un’ulteriore limitazione dello studio segnalata dagli stessi autori: Essa riguarda uno degli aspetti cruciali sulle reazioni avverse causate dai sieri genici mRNA. Una lacuna che sembra quasi studiata ad arte per non mettere il dito in una piaga…
«Inoltre, non abbiamo valutato il ruolo delle risposte immunitarie cellulari indotte dal vaccino e mediate dalle cellule T e dalle cellule NK, che probabilmente svolgeranno un ruolo chiave nella prevenzione delle malattie per i destinatari del vaccino».
Le cellule T sono le molecole proteiche del sistema immunitario che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi e tessuti.
Ma, se vanno in tilt, possono anche causare la cosiddetta “tempesta di citochine” e innescare reazioni autoimmuni devastanti, soprattutto nel cuore e nel cervello.
In particolare, è stato accertato da recenti studi biochimici e articoli scientifici, il loro funzionamento può essere compromesso a causa della manipolazione diabolica del nucleoside Pseudouridina (base del RNA) costruita in laboratorio ed inserita nei sieri genici mRNA per consentire ai vettori di ingannare le cellule dendritiche deputate a individuare e cercare di eliminare gli agenti estranei…
Amarus in fundo, esiste un altro grosso limite della ricerca degli studiosi americani: non hanno minimamente considerato la probabile origine da laboratorio del SARS-Cov-2 e della variante Omicron che ha generato il resistente pseudovirus JN.1..
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Fabio Carisio su Twitter
e Gospa News su Telegram
MAIN SOURCES
MEDRXIV – Ongoing evolution of SARS-CoV-2 drives escape from mRNA vaccine-induced humoral immunityFULL PDF IN ENGLISH DISCUSSIONE FINALE IN ITALIANOGOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big PharmaGOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER
WUHAN-GATES 79. Uno Scienziato Tedesco complice di Fauci nel SARS-Cov-2 da Laboratorio
https://www.gospanews.net/2023/09/12/vaccini-covid-gravi-rischi-da-spike-tossica-persistente-per-la-doppia-prolina-nel-mrna-modificato-alterazione-nascosta-da-autorita-sanitarie-usa/