Introduzione di Redazione Gospa News
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Laura Mileto della società ARTIST DOCU a cui si è affidato il biochimico italiano Gabriele Segalla per la comunicazione divulgativa dei suoi esplosivi studi sul siero genico mRNA Covid di Pfizer-Biontech.
La complessità di impedisce di fare subito una revisione sintetica più tecnica per gli addetti ai lavori che pubblicheremo non appena possibile (iscrivetevi alla Newsletter Gospa News).
L’importanza della nuova ricerca appena pubblicata ci impone di darne immediata notizia, anche in virtù del triste anniversario dell’11 marzo in cui nel 2020 fu dichiarata la pandemia dal direttore Organizzazione Mondiale della Sanità (l’ex leader di un partito terroristico paramilitare dell’Etiopia Tedros Adhanom Ghebreyesus, pupazzo scelto da Bill Gates che sponsorizza OMS) sebbene non fosse diffusa in Africa ed America Latina e mancassero pertanto i requisiti necessari per la dichiarazione di un virus pandemico.
Ma tale status di pandemia fu indispensabile e funzionario per bypassare la consueta normativa sui nuovi vaccini che prevede un minimo di 18 mesi di sperimentazione ma fu invece sostituita dall’uso in emergenza… Buona lettura.
Il Nuovo Studio di Segalla pubblicato negli USA
Un nuovo studio (link PDF in Italiano a fondo pagina) del chimico italiano Gabriele Segalla è stato pubblicato in peer-review sulla rivista scientifica americana International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research (IJVTPR), con il titolo “Attività Adiuvante e Rischi Tossicologici delle Nanoparticelle Lipidiche Contenute nei Vaccini a mRNA -COVID19”.
I due precedenti studi di Segalla (Gen 2023; Ott 2023), pubblicati nella stessa rivista, avevano evidenziato le gravi responsabilità di Pfizer/BioNTech ed EMA (European Medicines Agency) nell’avere immesso sul mercato europeo un preparato medicinale instabile, imperfetto e inadatto all’inoculazione intramuscolare.
“La mia investigazione tuttavia non era ancora completa”, precisa Segalla, “perché era necessario risalire alle cause profonde, ossia alle motivazioni che hanno determinato la decisione di Pfizer/BioNTech (prontamente accettata da EMA) di non effettuare gli studi di sicurezza farmacologica, cancerogenicità e genotossicità sulle nanoparticelle lipidiche contenute nel preparato sperimentale Comirnaty prima di testarlo sull’uomo”.
Tale decisione appariva, fra l’altro, in palese contraddizione con le Linee Guida dell’OMS riguardanti, nella fattispecie, i vaccini contenenti nuovi adiuvanti (novel adiuvants), cioè eccipienti aventi funzioni stimolanti del sistema immunitario e mai prima utilizzati in un vaccino autorizzato.
Nel documento ufficiale sulla gestione dei rischi (il cosiddetto Risk Management Plan), prodotto da Pfizer/BioNTech e accettato da EMA, si può leggere la seguente sconcertante dichiarazione del fabbricante: “il vaccino non contiene un adiuvante” (Comirnaty, RMP, Oct 2023, pag. 112).
Dichiarazione questa, che, nello studio di Segalla, viene accuratamente valutata, analizzata e dimostrata come scientificamente inconsistente, infondata e sostanzialmente falsa.
Un’affermazione in grottesca contraddizione con quanto dichiarato persino dagli stessi scienziati della BioNTech, incluso il premio Nobel 2023 Katalin Karikó, che, in autorevoli studi in peer-review, affermavano e dimostravano sperimentalmente che una delle funzioni primarie delle nanoparticelle lipidiche ionizzabili era proprio quella “adiuvante”.
“Il vaccino sperimentale Comirnaty della Pfizer/BioNTech, nonostante si sapesse da anni della potente attività adiuvante delle sue nanoparticelle lipidiche” continua Segalla “ è stato approvato, autorizzato, distribuito, accettato in tutta Europa e iniettato in centinaia di milioni di soggetti, senza prima essere testato, in netta violazione delle stesse Linee Guida dell’O.M.S. sui nuovi adiuvanti, e solo sulla base di una ingiustificabile mistificazione, negligentemente ignorata o tollerata da EMA”.
Ci si chiede: è stato tutto un premeditato e lucroso raggiro, effettuato con la compiacenza delle autorità regolatorie, ai danni di milioni di soggetti usati come cavie, facendo loro credere che tutti i componenti lipidici del “vaccino” fossero innocui e sicuri, non richiedenti ulteriori e “inutili” test preventivi?
Quante vittime di effetti avversi avrebbero potuto essere risparmiate se quegli “inutili” test fossero stati effettuati prima dei test clinici?
Forse, aspettando l’esito di quei test, la “velocità della scienza” avrebbe rischiato un ritardo dell’immissione sul mercato e la conseguente prospettiva di mettere in pericolo l’intero ambizioso progetto dei cosiddetti “vaccini a mRNA”? O forse qualcuno già sapeva che quei test avrebbero rivelato criticità tali da “ammazzare il vaccino” e far sfumare i contratti miliardari con BigPharma?
Segalla: “Tutti i Vaccini mRNA-LNP vanno rimossi dal mercato»
In merito a questi ed altri inquietanti interrogativi, lo studio di Segalla si conclude con la raccomandazione che tutti i “vaccini” a base di mRNA-LNP e i loro richiami siano urgentemente rimossi dal mercato mondiale a causa dei rischi per la salute umana inaccettabili e potenzialmente fatali, e che, paradossalmente, avrebbero potuto essere previsti ed evitati effettuando dei semplici test pre-clinici, e dimostrando così in anticipo tutta la pericolosità immunologica e tossicologica dei nanomateriali ivi contenuti.
Come per le precedenti pubblicazioni, il nuovo studio del Dott. Segalla verrà presentato in forma comprensibile anche ai non addetti ai lavori, in un docu-video dal titolo “Il Vaccino di Pandora 3”, prodotto da ArtistDocu Production di Firenze.
Laura Mileto – ARTIST DOCU
FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER
RICERCA SEGALLA – PDF IN ITALIANO