CANNONATE CONTRO LA CENTRALE NUCLEARE! Zelensky risponde così all’Appello del Papa per la Bandiera Bianca in Ucraina
di Carlo Domenico Cristofori
Per la seconda volta in meno di un anno, il presidente ucraino e sionista Volodymyr Zelenskyj, addirittura censurato dall’Onu per persecuzione religiosa contro la storica Chiesa ortodossa ucraina UOC, ha rispedito al mittente la proposta di pace di Papa Francesco.
In precedenza lo aveva fatto dopo la promessa del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella che, andando oltre i suoi ruoli e violando l’art. 11 della Costituzione italiana, aveva promesso nuovi aiuti militari al capo del regime filonazista di Kiev.
Ora lo fa dopo essersi assicurato la promessa di altri armamenti da parte dell’Unione Europea per un valore di 50 miliardi di euro che purtroppo finiranno in parte al mercato nero e alle organizzazioni terroristiche come è già accaduto.
Il Rifiuto di Zelensky all’appello del Papa per la Bandiera Bianca
In risposta all’invito del Pontefice a issare virtualmente la Bandiera Bianca per evitare il continuo massacro dei soldati ucraini e della popolazione, l’artiglieria dell’esercito di Kiev ha ripreso a bombardare la centrale nucleare più importante del Paese e dell’intera Europa, innescando così un alto pericolo di una tremenda esplosione nucleare.
Come riferito dall’agenzia russa TASS; Zelenskyj critica l’appello della bandiera bianca di Papa Francesco definendolo “mediazione virtuale” Il presidente ucraino Vladimir Zelenskyj ha liquidato la proposta di papa Francesco per la pace in Ucraina definendola “mediazione virtuale”.
Zelenskyj ha ringraziato le figure religiose ucraine per aver sostenuto l’esercito ucraino “con la preghiera e il dibattito”. “Questa è davvero una chiesa con il popolo, a differenza della mediazione virtuale a 2.500 chilometri di distanza”, ha detto il leader ucraino nel suo video discorso notturno pubblicato sul suo canale Telegram.
Le Cannonate dell’Esercito Ucraino contro la Centrale Nucleare
Inoltre, secondo la TASS, Le truppe ucraine non si preoccupano degli attacchi alla centrale nucleare di Zaporozhye (ZNPP) sulla riva sinistra del Dnepr perché non si aspettano alcun rilascio di radiazioni dall’impianto nucleare, ha detto alla televisione Rada un alto ufficiale con il nominativo Favorit.
“La centrale nucleare è così ben costruita, è la migliore in Europa in termini di sicurezza”, ha detto l’ufficiale che è stato presentato come comandante dell’unità speciale Artan presso la direzione principale dell’intelligence (GUR) del ministero della Difesa ucraino.
La centrale nucleare di Zaporozhye, dotata di sei reattori e sei gigawatt, situata nella città di Energodar, è la più grande centrale nucleare d’Europa. Le forze russe hanno preso il controllo della struttura alla fine di febbraio 2022. Da allora, l’esercito ucraino ha periodicamente bombardato sia le aree residenziali di Energodar che la centrale elettrica vera e propria utilizzando droni e artiglieria.
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