di Redazione Gospa News
«Non ci girerò intorno: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa». Un pugno nello stomaco. Un pugno arrivato ieri, sabato 18 giugno, su Instagram a firma di Giovanni Allevi, 53 anni. Il pianista e compositore ha scritto un post sul suo profilo social rivelando ai suoi follower di avere un tumore e di doversi curare «lontano dal palco».
Ha poi aggiunto: «La mia angoscia più grande è il pensiero di recare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono con affetto. Ho sempre combattuto i miei draghi interiori inconcerto insieme a voi, grazie alla Musica. Questa volta perdonatemi, dovrò farlo lontano dal palco. Torno presto».
Cominciava così l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 19 giugno 2022.
Trattandosi di un quotidiano di mainstream nessuno si azzardò a ipotizzare una vaga correlazione coi vaccini Covid di cui il musicista era stato testimonial come tantI altri VIP nel frattempo ammalatisi o deceduti per anomale forme del turbo-cancro sempre più diffuso tra i vaccinati, come attestano ormai almeno 7 studi pubblicati da riviste mediche internazionali.
Secondo la piattaforma di farmacovigilanza Eudravigilance dell’European Medciines Agency, ente regolatore dei farmaci nell’UE, infatti già 642 persone sono decedute per tumori da sospette reazione avverse ai vaccini, ma di 2440 non si conosce nemmeno la sorte… Il numero dei malati è invece quasi astronomico!
Un turbo-cancro che la Big Pharma americana Moderna ben sapeva essere tra i potenziali rischi dei sieri genici mRNA mentre la Pfizer ne ignorò il pericolo evitando di compiere gli esami sulla cancerogenicità che, secondo l’ultimo esplosivo studio del biochimico italiano Gabriele Segalla, avrebbero dovuto essere indispensabili prima dell’immissione in commercio dei vaccini secondo le normative OMS.
«I problemi di salute purtroppo continuano a non abbandonare Giovanni Allevi, costretto a cancellare la data per prevista per domani al Teatro Orfeo di Taranto. Gli organizzatori informano i fan che l’esibizione è stata rimandata al 30 aprile e potranno utilizzare i biglietti già in loro possesso – ha scritto oggi RAI News – L’ultimo post del compositore è di 4 giorni fa, dove ha condiviso una delle sue riflessioni filosofiche con il grande pubblico: “Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo”».
«La seconda serata del Festival di Sanremo 2024 rimarrà sicuramente negli annali per due motivi: il siparietto di John Travolta, che si è prestato a fare il “Ballo del qua qua” ma soprattutto il toccante ed emozionante ritorno alle scene del Maestro Giovanni Allevi, che dopo due anni di stop si è esibito davanti a milioni di italiani» ha specificato OMAR, Osservatorio Malattie Rare descrivendo poi la natura della patologia.
«Sul palco dell’Ariston, prima di suonare il suo brano “Tomorrow”, il pianista si è commosso raccontando quest’ultimo anno di cure, dopo che gli è stato diagnosticato il mieloma multiplo, un tumore raro che colpisce il midollo osseo, la sede principale dell’organismo in cui vengono prodotte le cellule del sistema immunitario e del sangue. In particolare, questo tipo di neoplasia ha come bersaglio le plasmacellule, cellule immunitarie che hanno la funzione di produrre anticorpi e difenderci dalle infezioni» aggiunge sito OMAR.
Stupisce che un sito scientifico come Omar abbia omesso di evidenziare che nei sieri genici mRNA è stata inserita la molecola diabolica N1-Methylpseudouridina che ha proprio il compito di ingannare le cellule dendritiche del sangue (deputate alla difesa immunitaria) per consentire la veicolazione dei vettori con la Spike tossica dei vaccini e innescare la reazioni anticorpale che purtroppo in molti casi fallisce…
Esponendo invece l’organismo umano a una debilitazione immunitaria nella quale viene ridotto il funzionamento delle cellule naturali he combattono gli stimoli oncogeni, ovvero quelli del cancro, come sostenuto anche dal chirurgo generale dela Florida che ha chiesto l’immediato stop ai vaccini Covid.
Stupisce anche che il “filosofo“ Allevi due anni di distanza dalla malattia tumorale occorsa dopo i vaccini di cui fu testimonial non abbia ancora voluto ponderare tale concreta ipotesi.
Fa invece vergogna che non l’abbia fatto lo staff di medici che lo segue.
Purtroppo in Italia la commistione tra molti luminari dell’Oncologia e le Big Pharma è talmente radicata ed esplicita da rendere inevitabile l’occultamento della possibilità che il turbo-cancro sia causato dai vaccini mRNA.
Redazione Gospa News
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