di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
AGGIORNAMENTO DEL 24 MARZO 2024 – ORE 11 CET
Le forze dell’ordine e i servizi di sicurezza russi hanno arrestato un totale di 11 sospetti in seguito all’attacco terroristico di venerdì alla sala concerti Crocus City Hall, alla periferia di Mosca. Tra i detenuti figurano i quattro presunti autori del massacro che, secondo il servizio di sicurezza interno russo, l’FSB, è costato la vita a più di 130 persone e ha provocato oltre 150 feriti.
Stanno ancora emergendo dettagli sull’identità dei sospettati e sulle circostanze dell’attacco. Secondo l’FSB, l’assalto è stato attentamente pianificato e progettato per massimizzare le vittime. È in corso un’indagine sull’incidente. Ecco quanto si sa finora.
I quattro principali sospettati sono stati arrestati nelle prime ore di sabato nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina, si legge in una nota dell’FSB. Secondo l’organo di stampa 78.ru, i presunti autori viaggiavano a bordo di un’auto bianca Renault Symbol/Clio con cui sono fuggiti dalla scena.
Sulla Renault sono stati trovati una pistola e un caricatore per fucile d’assalto Akm, più noto come Kalashnikov, come quelli visti ieri nei video dell’attentato e uno rinvenuto sul posto dopo la strage. Avevano passaporti del Tajikistan, che è una repubblica ex sovietica dell’Asia centrale che da molti anni fornisce volontari allo Stato islamico.
Dopo un breve inseguimento da parte delle forze dell’ordine russe, i sospettati hanno abbandonato l’auto. Uno di loro è stato arrestato in quella scena mentre altri tre hanno cercato di nascondersi nei boschi, provocando una caccia all’uomo su larga scala, riferiscono i media.
“I criminali intendevano attraversare il confine tra Russia e Ucraina e avevano contatti rilevanti sul lato ucraino”, ha aggiunto, riferendosi ai quattro principali sospettati. Secondo i media russi, gli altri sette arresti sono avvenuti a Mosca e nella regione di Mosca.
CHRISTCHURCH, L’EX MINISTRO ISLAMICO: «MOSSAD DIETRO LE STRAGI»
Non è da escludere che sebbene di etnia caucasica possano essere stati addestrati dall’ISIS come i Ceceni del Battaglione Sheikh Mansur e altri terroristi islamici arruolati come paramilitari mercenari dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ma anche come l’attentatore del massacro di Christchurch in Nuova Zelanda del 2019.
Questo potrebbe spiegare il motivo della rivendicazione dell’attentato da parte dello Stato Islamico
AGGIORNAMENTO DEL 23 MARZO 2024 – ORE 14 CET
Il comitato investigativo russo ha fatto sapere che il bilancio delle vittime dell’attacco terroristico di venerdì notte al municipio Crocus, alla periferia di Mosca, e di 133 vittime tra cui tre bambini. Identificati i corpi di 41 persone. 121 persone sono ricoverate in ospedale, tra queste 60 sarebbero in gravi condizioni.
Il servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha comunicato di aver arrestato 11 sospetti, tra cui i 4 attentatori materiali. Si sostiene che i sospettati stavano tentando di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina. L’Isis ha rivendicato l’attacco senza fornire prove.
Il presidente russo Vladimir Putin ha denunciato “il sanguinoso e barbaro attacco terroristico” di ieri all’auditorium Crocus City Hall di Krasnogorsk che ha causato “decine di vittime tra civili e persone innocenti”.
I responsabili della strage hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi “come i nazisti””, ha continuato Putin. “Identificheremo tutti coloro che sono dietro a questo atto terroristico e pagheranno per questo”, ha concluso il presidente: “Noi non cederemo al panico”.
Dai risultati parziali dell’inchiesta è emerso che dalla parte ucraina del confine era stata creata “una finestra” per permettere ai quattro attentatori del Crocus City Hall di Mosca di attraversare il confine, ha detto Putin nel discorso alla nazione.
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ARTICOLO DEL 23 MARZO 2024 – ORE 7 CET
ISIS RIVENDICA LA STRAGE DI MOSCA: 133 MORTI. Decine di Terroristi Islamici furono Liberati dagli USA in Afghanistan e Reclutati da Zelensky e CIA
L’Isis ha rivendicato la responsabilità dell’attacco a Mosca che ha causato almeno 60 morti e 145, anche se il bilancio delle vittime potrebbe salire poiché sono molte le persone ricoverate in condizioni gravi a cui il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto i suoi auguri di pronta guarigione.
Lo scrive il Guardian che riporta la dichiarazione completa pubblicata sull’account Telegram dello Stato Islamico:
“I combattenti dello Stato Islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grande distruzione nel luogo prima che di ritirarsi sani e salvi nelle loro basi”.
La rivendicazione è stata avvalorata dall’intelligence americana e dal ritrovamento di un fucile d’assalto kalashnikov personalizzato nel Crocus City Hall, il luogo del concerto dove è avvenuta la strage, nel nordovest di Mosca.
ATTACCO TERRORISTICO A MOSCA. La Russia contro gli USA che escludono Responsabilità dell’Ucraina
«È emersa un’affermazione secondo cui l’attacco è stato effettuato dalla provincia dello Stato islamico del Khorasan (ISKP), un’affiliata regionale dell’organizzazione terroristica IS. L’Isis è stato implicato in alcuni dei più grandi attacchi terroristici recenti della Russia, compreso l’attentato del 2017 nella metropolitana di San Pietroburgo che ha ucciso 15 persone e ne ha ferite 45» scrive The Guardian.
L’Isis: Occulto braccio Armato della CIA in Medio Oriente
Agli occhi dei meno esperti di terrorismo la rivendicazione dello Stato Islamico potrebbe avvalorare l’affermazione degli USA che l’Ucraina non ha avuto alcun ruolo nell’attentato.
Ma è esattamente il contrario. Proprio il coinvolgimento dell’ISIS può rappresentare un pesantissimo indizio non solo dell’occulto coinvolgimento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ma anche dell’intelligence americana e, nello specifico, del controspionaggio di Langley: la Central Intelligence Agency.
Fin dall’inizio della guerra civile nel Donbass, dopo il golpe finanziato da George Soros e da alcuni paesi della NATO a Kiev culminato nel massacro del 20 febbraio di piazza Maidan ad opera di misteriosi cecchini mercenari come avvenne in un’operazione della CIA nel 2002 a Caracas, l’Ucraina ha utilizzato il battaglione di paramilitari ceceni Sheikh Mansur, gli islamici estremisti che si sono addestrati in Siria e in Iraq combattendo a fianco l’ISIS.
Secondo le Forze di Mobilitazione Popolare irachene Hashd al-Shaabi, il famigerato califfo Al Baghdadi, fondatore dello Stato Islamico, è stato un agente del Mossad israeliano e della CIA. Infatti, sebbene imprigionato come terrorista nel centro di detenzione americano di Camp Bucca, in Iraq, fu misteriosamente liberato pochi anni prima della nascita dell’ISIS.
Non solo. La CIA, attraverso l’operazione MOM condotta dalla stazione turca di Istanbul, ha fornito i potenti lanciarazzi anticarro TOW ad almeno 21 gruppi di jihadisti Sunniti che nel 2011 hanno scatenato la guerra civile contro il presidente siriano Bashar Al Assad, un musulmano Sciita moderato del ramo Alawita, secondo un progetto di regime-chance disposto dal direttore della Central Intelligence Agency già nel lontanissimo 1983 contro il padre del leader siriano.
AL BAGHDADI, IL CALIFFO ISIS E AGENTE MOSSAD-CIA NASCOSTO DAGLI USA
Com’è noto la Russia, che ha la sua unica base navale del Mar Mediterraneo proprio in Siria, a Tartus, è intervenuta al fianco di Assad aiutandolo a sconfiggere l’Isis insieme alle Forze Quds, il reparto speciale dei Pasdaran iraniani (Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica).
Ecco perché in Medio Oriente suscitò grande rabbia l’eliminazione del generale Qasem Soleimani, comandante di questi paramilitari di Teheran, ucciso da un drone lanciato dagli USA su ordine del presidnete Donald Trump il 3 gennaio 2020 nell’ aeroporto di Baghdad insieme a Abu Mahdi al-Muhandis, vice capo degli Hashd iracheni.
DOSSIER TURCO: I 21 GRUPPI JIHADISTI FINANZIATI DA USA E CIA: armati coi micidiali missili TOW
Teroristi dello Stato Islamico Liberati dagli USA vicino alla Russia
L’attenzione del controspionaggio russo alle relazioni tra ISIS e USA cominciò fin dal 2018 quando l’allora consigliere della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Bolton fece liberare dei prigionieri dello Stato Islamico in cambio di oro.
Altri furono liberati dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan per utilizzarli come mercenari nell’invasione del Rojawa (il Sud Est della Siria controllato dai Curdi) e successivamente in Libia con il benestare della NATO. L’utilizzo dei combattenti jihadisti fu oggetto di un’opera di occultamento mediatico gestita dalla società di lobbying americana Mercury, un contractor del Pentagono e delle Big Pharma dei vaccini Covid.
Nel maggio 2019 l’ex funzionario del KGB Alexander Bortnikov, direttore del Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa FSB, lanciò l’allarme sul trasferimento di un copioso numero di terroristi dell’ISIS nei paesi musulmani dell’ex Unione Sovietica confinanti con la Russia e l’Afghanistan.
Nell’agosto 2021 il direttore della CIA William Burns andò a Kabul per stringere misteriose alleanze con il governo talebano salito al potere dopo il ritiro militare degli USA e con chissà quali altri soggetti operanti nella regione.
JIHADISTI ISIS LIBERATI DAGLI USA AMMASSATI VICINO ALLA RUSSIA
Da allora lo Stato islamico del Khorasan (ISKP) dei terroristi islamici Sunniti si è rafforzato ed ha effettuato molteplici attentati contro le moschee dei nemici Sciiti.
Jihadisti Reclutati dal presidente Zelensky per la guerra in Ucraina
Non solo. Fin dall’inizio dell’operazione militare speciale della Russia in Ucraina il presidente Volodymyr Zelensky ha arruolato mercenari dell’ISIS che si sono affiancati ai jihadisti ceceni del Battaglione Sheikh Mansur.
Nel febbraio 2023 il Russian Foreign Intelligence Service denunciò che gli USA avevano reclutato almeno 60 combattenti jihadisti, Isis o Al Qaida, per preparare attacchi terroristici in Russia e nei paesi confinanti dell’ex Unione Sovietica.
Il servizio di sicurezza russo FSB ha dichiarato di aver impedito il 7 marzo un attacco armato da parte del gruppo contro una sinagoga nella regione di Kaluga vicino a Mosca.
L’FSB ha dichiarato in una nota:
«È stato accertato che i militanti di un’organizzazione terroristica internazionale stanno preparando un attacco contro i parrocchiani della sinagoga utilizzando armi da fuoco».
L’Allarme dell’Ambasciata USA a Mosca
Nel giro di poche ore, l’ambasciata americana ha lanciato un insolito avvertimento ai cittadini americani affinché evitassero grandi raduni e in particolare concerti, ripetendo gli appelli ai cittadini statunitensi a lasciare la Russia.
I giornalisti della CNN hanno affermato che gli era stato detto che “da novembre ci sono state informazioni ‘abbastanza specifiche’ secondo cui l’Isis-K voleva effettuare attacchi in Russia… L’intelligence americana ha avvertito la Russia al riguardo”.
“GLI USA RECLUTANO TERRORISTI ISIS PER ATTENTATI TERRORISTICI”. La Denuncia dell’Intelligence Russa
Per tutti questi motivi la matrice islamica dell’attentato al Crocus City Hall non solo non esclude un ruolo occulto dell’Ucraina ma lo rende ancora più probabile sollevando pesanti dubbi anche su eventuali regie della CIA che già contribuì ad armare i jihadisti in Siria, a orchestrare il golpe del 2014 a Kiev per cacciare il presidente ucraino filo-russo Viktor Yanukovych e a pianificare il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream.
Il regime di Zelensky, inoltre, è stato individuato come responsabile di vari attentati esplosivi compiuti nei confronti di giornalisti russi, tra cui quello in cui fu uccisa Darya Dugina. Mentre il reporter cileno-americano Gonzalo Lira è morto, nell’assordante silenzio dei media occidentali, per una polmonite non curata dopo le torture subite dal Servizio Speciale di Sicurezza di Kiev che lo aveva arrestato.
Non va infine dimenticato che alcuni documenti desecretata di recente in riferimento a un processo per terrorismo a Guantamano hanno indicato che due dei dirottatori degli aerei usati negli attacchi dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers erano collaboratori della CIA…
E che funzionari della Central Intelligence Agency gestiscono uno dei più lucrosi e grossi traffici di armi internazionali che alimentano anche le reti terroristiche mondiali.
In questo scenario di loschi intrighi internazionali va anche menzionata una curiosa coincidenza che solleva un inquietante interrogativo. E’ soltanto un caso che il giornalista che diede inizio alle proteste di piazza Maidan a Kiev grazie ai contributi ricevuti dalla sua TV da Soros fosse un islamico di origini afghane poi diventato vice direttore dell’industria nazionale ucraina di armamenti?
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – INCHIESTE OSINT – INTELLIGENCE
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Siria 10 anni dopo. CIA TOP SECRET FILE: guerra USA pianificata dal 1983
“GASDOTTO NORD STREAM SABOTATO DA MARINA USA & CIA”. Scoop del Vincitore di Pulitzer Seymour Hersh
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