ARTE DIABOLICA A CARPI. Diocesi SCANDALIZZA i Cristiani per Esaltare la “SPIRITUALITA’ SENZA DIO” di un “Poeta Maledetto”

ARTE DIABOLICA A CARPI. Diocesi SCANDALIZZA i Cristiani per Esaltare la “SPIRITUALITA’ SENZA DIO” di un “Poeta Maledetto”

2.402 Views

«Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me»

Sacra Bibbia – Libro dell’Esodo (Es 20, 2-3)

«E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. E’ meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli».
Sacra Bibbia – Vangelo di San Luca (Lc 17, 1-2)

«Gesù rispose loro: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane”».
Sacra Bibbia – Vangelo di San Giovanni Apostolo ed Evangelista (Gv, 9,41)


di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

AGGIORNAMENTO DELL’8 APRILE 2024

Riapre la Mostra nell’Imbarazzo della Diocesi

Dopo la chiusura forzata a causa del danneggiamento di Giovedì Santo, con conseguente colluttazione con l’artista Andrea Saltini, la mostra Gratia Plena, allestita dal museo diocesano presso la chiesa di Sant’Ignazio ha riaperto sabato i battenti ai visitatori con i vigilantes all’interno e un numero di contingentato di ingressi.

Assente ancora il pittore, che i giornali locali hanno descritto «convalescente e sotto choc» dopo la colluttazione con il misterioso imbrattatore che ha danneggiato il quadro INRI-San Longino ed è ancora ricercato dalle forze dell’ordine. Era però presente il tanto contestato quadro che è stato esposto ai visitatori con tutte le “ferite” riportate dal danneggiamento.

L’opera ritenuta blasfema e per questo vandalizzata

In questi giorni però la Diocesi di Carpi è tornata sulla vicenda con un’intervista all’emittente locale TVQui Modena del vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi, il vice del vescovo di Modena e Carpi, Erio Castellucci. (QUI dal minuto 57)

Rispondendo alle domande della giornalista, “don Gildo” è sembrato preoccupato di proteggere il vicepresidente della Cei Castellucci e ha provato a prendere le distanze dicendo che «la mostra non è un’iniziativa né di don Erio né mia, nasce da un desiderio pastorale di aprire un dialogo con gli artisti», ha detto riferendosi a don Carlo Bellini. Allo stesso sacerdote, il vicario sembra imputare una qualche responsabilità. In particolare, nell’aver «sottovalutato l’irritabilità di alcuni ambienti non capaci di percepire questo dialogo con l’arte contemporanea: ha preteso troppo».

Poi ha ammesso: «Ora siamo in una situazione complessa alla luce della situazione di «violenza» che si è creata». E si è chiesto se chiudere la mostra o tenerla aperta: «Chiudere o non chiudere? Diventa difficile chiudere, come faccio a spiegare che chiudiamo per i piccoli scandalizzati e non per la violenza? Dovete fare due domande: quelle opere sono pornografiche necessariamente o possono essere lette pornograficamente?», ammettendo una sorta di legittimazione in chi vi ha visto un’offesa alle icone più sacre della fede cattolica.

In ogni caso, che la posizione della diocesi sia difficile è confermata dalle sue parole seguenti: «Si è creato un “mischione” dal quale è difficile venire fuori». Per poi ammettere che «delle imprudenze di chi ha voluto tentare questa apertura al mondo artistico contemporaneo, ci sono state, ma non c’è nessuna cattiva intenzione».

Fonte aggiornamento La Nuova Bussola Quotidiana


ARTICOLO DEL 29 MARZO 2024

Ferito l’Artista della Mostra Blasfema

Per un circa mese Gospa News ha seguito il caso della mostra ritenuta blasfema organizzata nell’ex chiesa di Sant’Ignazio di Carpi (Modena), sede del Museo Diocesano, attendendo l’occasione giusta per pronunciarsi.

Ne scriviamo oggi perché ieri un fanatico ha ferito lievemente con un coltello l’artista Andrea Saltini, autore dell’esposizione “Gratia Plena”, intervenuto per fermare il visitatore camuffato che aveva già danneggiato una tela imbrattandola con una bomboletta spray e squarciandola.

“La mostra blasfema genera mostri: aggredito l’artista a Carpi” ha giustamente scritto in un editoriale Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana che ha sostenuto la battaglia contro la mostra ritenuta blasfema da molti cattolici (link tra le fonti).

In una società in cui tutto è giustificabile per la “libertà di espressione artistica” i confini tra arte sacra e blasfemia, quelli tra l’apologia del bene e ila prosopopea del male diventano quasi impalpabili per le coscienze prive di riferimenti cristiani autentici.

Nell’opera “INRI – San Longino” il pittore emiliano ha deliberatamente e ambiguamente dipinto – con mediocrità stilistica indegna di un evento organizzato e patrocinato dalla Diocesi di Carpi – un Gesù Crocifisso che pare oggetto di un dissacrante atto sessuale.  

Ma poiché Saltini stesso si definisce un “predicatore subliminale” appare compiutamente voluta la posa allusivamente provocatoria, surrettiziamente oltraggiosa e pertanto intrinsecamente diabolica… In quanto maliziosamente e congenitamente finalizzata ad attirare attenzione mediatica con uno scandalo che la Chiesa Cattolica avrebbe dovuto saper prudentemente evitare.

Se oggi scriviamo di questa mostra contestata da molti fedeli, media e organizzazioni del mondo cattolico italiano ed internazionale è perché nella ricorrenza del Venerdì Santo il Cristo vituperato e oggetto di varie denunce per blasfemia è ancora lì! Anche se temporaneamente chiusa per i danneggiamenti.

IL CALVARIO DI CRISTO – LA CROCIFISSIONE E LA MORTE

E’ protetto da una magistratura di matrice massonica che ha chiesto subito l’archiviazione dall’ipotesi di reato di vilipendio della religione cattolica, ma che certamente avrebbe proceduto come uno schiacciasassi se al posto del Nazareno ci fosse stato un migrante musulmano o un effige di Maometto, tale da poter innescare pericoli di atti terroristici.

Il Vescovo: “La Mostra non è blasfema. Prego per gli scandalizzati”

L’arcivescovo di Modena Erio Castellucci

, reggente anche della Curia carpese per volontà di Papa Francesco,  pur di non screditare i suoi collaboratori diocesani che hanno avallato ed esaltato  la mostra ha ritenuto di infischiarsene del monito del Vangelo di San Luca sugli “scandali inevitabili” previsti dal Messia.

Si è quindi ben guardato dall’imporre la rimozione almeno del quadro ossessivamente capzioso, partorito da una licenza artistica concettuale volutamente e pervicacemente celebrativa di una “spiritualità senza Dio” espressa da un sedicente “poeta maledetto” e “predicatore subliminale”.

L’arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi Erio Castellucci

Pecca di enorme ingenuità il commento dell’arcivescovo all’indomani dell’aggressione, come riportato dal Resto del Carlino (link tra le fonti):

«Il primo sentimento è di vicinanza all’artista, al quale auguro un pronto e completo ristabilimento. Poi esprimo solidarietà alla comunità religiosa e civile di Carpi che in questa vicenda è giustamente smarrita e preoccupata. Non avevo visto la mostra e le opere prima dell’apertura: sapevo peraltro che a Carpi si stava organizzando una mostra di arte contemporanea con i quadri di un artista non credente che si ispira alle narrazioni dei Vangeli e dei testi apocrifi».

Monsignor Castellucci ha proseguito:

«Quando è scoppiata la polemica, ho voluto comprendere meglio, ho preso i contatti con i responsabili della mostra e ho appurato che non c’erano intenzioni blasfeme o ambigue né da parte dell’autore né tantomeno degli organizzatori. Mi limito a pregare per chi si sente scandalizzato… Avendo appurato che l’intenzione non è blasfema, penso che la mostra debba restare aperta per il periodo previsto».

Apologia Diocesana della Spiritualità senza Dio

Lo scandalo teologico non affiora solo dall’opera incriminata per presunta blasfemia che è stata difesa dal coro diocesano in modo tetragono, ma affiora, come in una pentola senza il demoniaco coperchio, dai “bollori CENSORI” contro la libertà di opinione e critica gorgoglianti in un articolo del quotidiano Avvenire, di proprietà della Conferenza Episcopale Italiana.

Sospinti da venti mefitici del progressismo ecclesiastico (non a caso monsignor Castellucci è presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale) ed arrampicandosi sugli specchi striduli delle malevole interpretazioni, sono gli stessi giornalisti del giornale CEI a mettere in luce i motivi di una mostra che non è soltanto trasudante di blasfemia ma anche di apostasia antibiblica e demoniaca.

Don Carlo Bellini, Vicario per la pastorale Diocesi di Carpi, davanti all’opera giudicata blasfema

Leggiamo le parti salienti dell’articolo intitolato “La mostra (non blasfema), le accuse, l’artista accoltellato: cosa è successo”

Come scrive nella prefazione al catalogo don Carlo Bellini, vicario episcopale per la pastorale, «la spiritualità può essere legata ad una religione ma anche essere una spiritualità senza Dio, in quanto espressione naturale della maturità umana. Mi piace la sintesi del sociologo Luigi Berzano che la spiritualità è un sistema di senso che rende plausibile per un individuo la propria biografia. Se osserviamo le opere di Andrea Saltini dobbiamo riconoscere che sono intrise di spiritualità».

Nel pronunciare questa frase Bellini avrà fatto rivoltare nella tomba il suo ben più illustre omonimo Giovanni Bellini, detto il Giambellino, tra i più celebri artisti del Rinascimento che seppe infondere un magnetico e ieratico lirismo nel suo Compianto di Gesù Cristo Morto ora esposto ai Musei Vaticani.

Compianto di Cristo Morto o Pietà di Giovanni Bellini

Ma nel mettere quelle frasi per iscritto nel catalogo il sacerdote ha compiuto un palese atto di apostasia in quanto si è scordato di essere vicario episcopale e che la “Spiritualità senza Dio” è una bestemmia contro i primi due Comandamenti della Bibbia che il Messia è giunto a sublimare come riferisce il Vangelo di San Matteo (Mt 5, 17-19)

“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli”.

Don Bellini

(da gennaio anche consulente ecclesiastico nazionale della Confederazione Italiana dei Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana) dovrebbe riflettere a fondo se un consacrato alla Chiesa Apostolica e al Dio della Bibbia possa ammettere l’esistenza di “una spiritualità senza Dio” senza compiere l’apologia del panteismo neopagano, se va bene, o del Satanismo, se va male.

Da Vienna a Malmo: gay e satanisti nelle chiese d’Europa. I mercanti LGBT nel tempio cristiano

Ed è proprio nella figura ambigua e irriverente dell’artista Saltini che s’incarna il peccato tutt’altro veniale del vicario diocesano e del vescovo di Carpi intervenuto in sua difesa nonostante lo scandalo…

La Celebrazione di un Poeta Maledetto e Predicatore Subliminale

Riporta ancora il quotidiano Avvenire

«E lo stesso artista spiega, sempre in catalogo, che “la religione è la spiritualità corredata dal rigore, credo, e sì, ci avanza delle richieste. Per me comprendere una lotta, con l’idea della fede, libera quella fessura dubitativa che percorre tutte le religioni più credibili. È quel conflitto con la nozione di divino che si trova alla radice, al cuore della mia creatività”».

L’artista Andrea Saltini

Invito i giornalisti del giornale CEI a fornirci una traduzione teologica o filosofica di questa accozzaglia di parole in libertà che lo induce a speculare sull’onda di un relativismo massonico Deista, prossimo più al Grande Architetto dell’Universo che al Dio Onnipotente dei Cristiani rivelatosi proprio nella Crocifissione, Morte e Resurrezione di Gesù.

A volte, pur di difendere l’indifendibile, ci si arrampica sugli specchi col rischio di fare poi un tonfo tremendo davanti alla contrapposta ed agghiacciante Verità:

Poeta maledetto, scrittore, foodie, predicatore subliminale, sciupafemmine, regista, sperimentatore di noise, perforare, filosofo del caos, punk star, artista cangiante, marito premuroso, e pittore.

Così si autodefinisce Andrea Saltini sul suo sito che si spera gli organizzatori diocesani non abbiano visto. Altrimenti li renderebbe complici della celebrazione di una nostalgico delle perversioni del Decadentismo del drogato Charles Baudelaire, autore di Litanie a Satana, e del massone Giosuè Carducci, scrittore celebrato dal Risorgimento anticlericale per il suo Inno a Satana.

Il Mistero della Biennale di Venezia

«L’elenco avrebbe potuto occupare pagine intere perché Andrea Saltini, viscerale artista che nel 2013, a soli 40 anni, ha partecipato alla 55th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, sembra non farsi mancare assolutamente nulla, e l’unica tangibile costante rintracciabile nella sua biografia sembrerebbe essere, paradossalmente, una mancanza di costante tangibile»

si legge nella sua autobiografia in terza persona.

In virtù della mia esperienza professionale come critico d’arte e curatore di mostre di arte contemporanea (tra cui quella Call’Art 2016 evento ufficiale del Carnevale di Venezia e dell’esposizione Bibbia e Sacro Vino con acqueforti di Marc Chagall) mi ha incuriosito la precaria notorietà dell’artista – famoso soltanto per eventi in ambito sociale perlopiù in Emilia Romagna e in piccole gallerie private all’estero – in contrapposizione alla sua partecipazione alla Biennale di Venezia che è subito diventata un mistero

Sul sito ufficiale dell’artista indicato da Wikipedia si fa riferimento alla sua presenza nel Padiglione Costa Rica (sparito 2 anni dopo per lo scandalo degli artisti ospitati a pagamento...) in Palazzo Ca’ Bonvicini.

Ma nell’elenco ufficiale della Biennale sugli artisti esposti in tale contesto il suo nome non risulta…

Sopra gli screenshot del curriculum delle mostre di Saltini (sfondo nero) e del sito ufficiale della 55a Biennale di Venezia inerente agli artisti presenti nel Padiglione Costa Rica

Ci guardiamo bene dal gridare al “millantatore” anche se il fenomeno di artisti italiani che si vantano di aver partecipato alla Biennale – sperando che nessuno lo verifichi – è in vertiginosa crescita…

Non ci resta che sperare che il funambolico “poeta maledetto” sia stato presente come artista “marginale” nel padiglione Costa Rica. Ma rimane estremamente curioso che sul suo sito ufficiale, dopo un aggiornamento della pagina nel 2017, non compaiano né i dettagli sul così importante evento, né l’opera esposta…

A un “filosofo del caos” può ovviamente accadere di smarrire il dipinto più importante della sua carriera artistica, certamente favorita dalla famiglia di facoltosi imprenditori tessili, mentre decide se ingrassare coi “foodies”, fare lo “sciupafemmine” o il “marito premuroso”…

Non dovrebbe accadere, invece, che un sedicente “sperimentatore di noise (rumore)” che si esprime con ambigue opere di bassa matrice surrealista-ossianica tra “ortodossia e barbarie” creando uomini cornuti, sia celebrato da “predicatore subliminale”, come lui stesso si definisce, in una chiesa diocesana non più adibito al culto per la continua perdita dei valori cattolici tradizionali anche nelle Diocesi che ne dovrebbero essere la culla.

La Risposta della Diocesi al MailBombing

«Un paio di giorni dopo online spunta un articolo che punta il dito su una mostra blasfema in chiesa, con dipinti a sfondo sessuale.Parte un mailbombing nei confronti della curia, il caso lievita in rete e nelle pagine dei quotidiani che non vedono l’ora di riscaldare il brodo di sesso e Chiesa, raggiunge anche i blog fanatici all’estero»

Scrive ancora Avvenire senza menzionare la Nuova Bussola Quotidiana che ha avuto il coraggio e la costanza di segnalare a più riprese lo scandaloso problema… .

«Arriva a breve giro la risposta della diocesi: “Centinaia di persone sono intervenute all’evento inaugurale e nella prima giornata di apertura. Segno inequivocabile di un interesse per questa proposta culturale di dialogo tra chiesa e arte contemporanea che ha preso il via nel giugno scorso dal discorso di Papa Francesco agli artisti. Un testo la cui lettura è caldamente consigliata a chiunque si avventuri in questa materia senza pregiudizi e animato da sincera volontà di confronto”».

LA DIGNITA’ VATICANA NAUFRAGA NELL’URINA! Papa Francesco “Clown” nella Trappola LGBT con l’Artista Gay del Crocifisso Blasfemo

Fa d’uopo rammentare che Gospa News, testata giornalistica d’informazione cristiana, fu estremamente severa nel rimarcare che il Pontefice salutò con entusiasmo l’artista gay che fece naufragare un Gesù Crocifisso nella sua urina ed ebbe il coraggio di chiamarla opera d’arte…

Se questi sono gli esempi da seguire secondo i pastori della Conferenza Episcopale Italiana, che la Chiesa Cattolica lo dica più esplicitamente di quanto ha già fatto sulle questioni dei padrini gay, della benedizione delle coppie omosessuali o del Dio-vaccino… 

SOLO UN AUTENTICO RINASCIMENTO CRISTIANO PUO’ CACCIARE I MERCANTI DA OGNI TEMPIO POLITICO. Reso “Sacro” dai Martiri per la Libertà

Così i cristiani che restano fedeli alla Bibbia, al Vangelo e al Cristo Risorto sperando in un autentico RINASCIMENTO CRISTIANO saranno liberi di scegliere se magari convertirsi alla Chiesa Ortodossa protetta dal presidente russo Vladimir Putin che è ormai l’unico baluardo contro la deriva dissacrante imposta dalle Lobby LGBTQ e dal Nuovo Ordine Mondiale grazie alle infiltrazioni massoniche in Vaticano, ai poteri occulti che stanno fortemente condizionando un fragile e ingenuo Vescovo di Roma.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Fabio Carisio su Twitter
Gospa News su Telegram


FONTI PRINCIPALI

 

RESTO DEL CARLINO – Artista aggredito in chiesa, il vescovo Castellucci: “Violenza è aliena. La mostra resti aperta”

AVVENIRE – Carpi. La mostra (non blasfema), le accuse, l’artista accoltellato: cosa è successo

ANDREA SALTINI – ABOUT

LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – La mostra blasfema genera mostri: aggredito l’artista a Carpi

GOSPA NEWS – RELIGIONE CRISTIANA

GOSPA NEWS – NWO, MASSONERIA & COSPIRAZIONI

GOSPA NEWS – SQUILLI DI APOCALISSE

I MALI OSCURI DI PAPA FRANCESCO. Sospetti DISTURBI COGNITIVI da Sieri Genici mRNA dietro a Deliranti Frasi Pro Vaccini-Killer

PUTIN: CRISTIANO POTENTE E VINCENTE. Il Presidente Russo “Statista 7.0” di fronte al Circo di Clown Diabolici NWO-NATO

MASSONERIA & VATICANO – 3. Il Vescovo Texano deposto: “Forze Tremende lavorano sul Papa”. E la Santa Sede “sgrida” i Cattolici Massoni

I GAY POSSONO FARE I PADRINI AL BATTESIMO. Grazie ai Massoni LGBTQ che fanno i Cardinali…

https://www.gospanews.net/2024/02/24/massoneria-vaticano-4-cardinali-e-vescovi-in-ginocchio-da-satana-al-summit-degli-incappucciati-laccademica-pontificia-cavilla-il-papa-tace/

(Visited 682 times, 14 visits today)

Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *