di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Dopo l’ennesimo rifiuto di una trattativa per la pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il cruento massacro dell’attentato a Mosca condotto da terroristi finanziati da Kiev e probabilmente addestrati dall’intelligence occidentale, la pazienza del presidente russo Vladimir Putin sembra davvero finita.
Forte della grandiosa riconferma alle recenti elezioni lo Zar di Mosca ha innalzato il livello degli attacchi scagliando una tempesta di missili ipersonici Zircon e Kinzhal, impossibili da intercettare, sia sulle postazioni militari più pericolose dell’esercito di Kiev sia sulle infrastrutture energetiche del paese.
Dall’altra parte Zelensky, come un bambino viziato a cui hanno tolto i giocattoli di morte, continua a chiedere armi ai paesi NATO per una guerra che non può vincere, come in questi giorni hanno esplicitamente dichiarato i tycoons David Sach ed Elon Musk.
Zelenky continua a svolgere pervicacemente il suo ruolo di sicario occidentale per lo sterminio del suo stesso popolo e di servo diabolico dell’Alleanza Atlantica, i cui vertici sanno benissimo che non ha la minima chance di vittoria ma l’azione suicida dell’Ucraina serve ad alimentare le enormi speculazioni della Lobby delle Armi e a preparare il piano di riscostruzione secondo la stessa filosofia del genocidio che sta compiendo a Gaza il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sionista proprio come Zelensky.
La controffensiva ucraina è la “più grande debacle della storia militare moderna”
Il fallimento della controffensiva dell’estate 2023 dell’Ucraina contro la Russia era “facilmente prevedibile”, secondo l’imprenditore tecnologico e venture capitalist statunitense David Sacks, il quale ha suggerito che l’élite di Washington dovrebbe essere ritenuta responsabile per aver parlato di un’operazione destinata a fallire.
I commenti di Sacks sono arrivati in risposta a un post di sabato del CEO di Tesla e SpaceX, Elon Musk, che ha condannato l’inutile perdita di vite umane subita dalle forze di Kiev mentre tentavano di “attaccare un esercito più grande” che aveva difese superiori.
La fallita controffensiva ucraina è stata “una delle più grandi debacle nella storia della guerra moderna”, ha detto Sacks in accordo, aggiungendo che i soldati e i carri armati di Kiev si erano effettivamente lanciati “a capofitto nei campi minati mentre l’artiglieria russa pioveva su di loro da posizioni pesantemente fortificate”.
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Le forze russe hanno effettuato 58 attacchi aerei, anche tramite missili ZirCon, in 7 giorni
Le forze armate russe hanno effettuato 1 massiccio attacco e 57 attacchi di precisione, tra cui quelli da crociera Zircon e i missili balistici ipersonici Kinzhal, negli ultimi 7 giorni, ha riferito il Ministero della Difesa russo.
Secondo il Ministero, attacchi missilistici e droni hanno colpito il complesso industriale militare ucraino, i centri decisionali delle forze armate e dei servizi di sicurezza (SBU), le officine di assemblaggio di motoscafi senza pilota, gli arsenali, i depositi di carburante, gli oggetti di difesa aerea, le infrastrutture energetiche e i luoghi di schieramento temporaneo per speciali forze operative e mercenari stranieri.
Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti, ha aggiunto il Ministero.
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